Okay, sapendo che in questa storia trovavo un Johel ubriaco, non potevo certo lasciarmela sfuggire.
Ti dico sin da subito che mi è piaciuta moltissimo, e che mentre la leggevo ho passato il tempo a ridacchiare non solo per il comportamento di Johel, ma anche per le reazioni dell'amico che lo accompagna.
Non credevo che il nostro elfo dei boschi potesse ubriacarsi, perché mi ha sempre dato l'impressione di essere un tipo con la testa sulle spalle, in grado di sapere quando fermarsi, ma qui evidentemente si è scontrato con un nemico più grande di lui. La sua prima - e ultima - esperienza con il whisky è destinata a diventare un evento memorabile.
Un'altra cosa che non immaginavo è la sua avversione per le barche, che qui si unisce alla paura che accada qualcosa alla bambina (cosa che posso capire benissimo, ricordando quanto sia apprensivo nei confronti della piccola).
Parlando della bambina, qui trovo Jaylah ormai cresciuta, e all'età di quattro anni è assolutamente adorabile con le sue paroline stentate e la sua barchetta di legno.
Con Johel conciato in un simile modo, meno male che c'è Daren a badare tanto alla piccola quanto all'elfo ubriaco. Mi fa sempre tenerezza vederlo alle prese con Jaylah, perché con lei salta fuori il suo lato più premuroso.
Insieme, tutti e tre, formavano già un quadretto divertente, ma le cose sono migliorate (per me che leggo, almeno) quando un terzetto fin troppo conosciuto ha fatto il suo ingresso.
Vedendo l'intera locanda voltarsi per accogliere il loro arrivo mi sono sentita in imbarazzo per loro. Non deve essere poi tanto piacevole attirare gli sguardi in questo modo, e mi è davvero dispiaciuto per Drizzt, che si trova involontariamente al centro dell'attenzione (a proposito, lui attira gli sguardi perché drow, e ho apprezzato che invece Daren sia magicamente mascherato da mezzelfo, per viaggiare indisturbato).
Almeno il loro arrivo ha distolto Johel dallo scivolare in una sbronza triste, ma questo ha reso le cose solo più imbarazzanti per Daren, che ha dovuto trascinare via l'amico prima che si rendesse troppo ridicolo o molesto, e per il povero Drizzt, che me lo sono immaginato per tutto il tempo con una faccia perplessa.
Il tuffo nell'acqua era forse quello che ci voleva per schiarire le idee dell'elfo dei boschi (ma amore Jaylah, che gli lancia la barchetta!).
Bellissimo tutto, per recensire mi sono riletta la storia e mi ha fatto ridere come la prima volta. Mi piacciono un sacco questi tuoi personaggi, e adoro come sempre le loro interazioni e il modo in cui li muovi, perché a mio avviso li rendono molto genuini e plausibili.
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