Sabriel!
Ti avevo promesso che sarei passata a recensire, e ora che ho finito le valutazione del contest sono molto più libera e ho più tempo!
(E nonostante ciò impiego un secolo a rispondere alle recensioni, povera me xD)
Non conosco il fandom, ma sono voluta passare lo stesso perché, essendo una storia abbastanza breve, ho pensato che non ci sarebbero stati passaggi troppi criptici e l'avrei potuta prendere come un'originale… e non mi sbagliavo!
Mi è piaciuto molto come hai trattato il tema della parata, con un pizzico di malinconia. Isak decide di partecipare, ma è come se nel frattempo stesse facendo i conti con se stesso e non riuscisse davvero a partecipare, ma preferisse guardare e basta. E infatti continuando a leggere questa mia idea si è confermata, grazie al flashback da te inserito, in cui si intuisce che Isak ha difficoltà ad accettare se stesso, forse a causa del suo vissuto. Ma si evince anche la voglia di cambiare le cose, come dimostra la partecipazione alla parata.
E così, senza agire troppo in prima persona, il tuo personaggio è cresciuto e ha acquisito una nuova consapevolezza.
In fondo a che servono le etichette? Siamo tutti cittadini del mondo, semplicemente :)
Complimenti per questa carinissima fic… e aspettati un'altra mia recensione, perché ho adocchiato nel tuo profilo un'altra cosa di mio gradfimento :3

Leggi la risposta dell'autore

Ehilà! Mi sto leggendo anche io le storie del contest a cui abbiamo partecipato!
Non conosco il personaggio in questione o la serie ma riesco a comprenderne nel testo un senso di inquietudine che poi, nel corteo, diventa speranza. Mi è piaciuta parecchio anche questa parte, "(..) era anche un’occasione per dimostrare che in verità, sotto la pelle di tutti gli uomini c’è carne viva, lo stesso sangue caldo che scorre nelle arterie arrivando fino al cuore, facendolo pulsare impazzito."
Niente male! Alla prossima!

Leggi la risposta dell'autore

3^ Classificata al contest "OUT & PROUD"

Titolo 3/5
Il titolo è carino, anche abbastanza incisivo, mame ne sfugge l’attinenza al testo. Inoltre avresti dovuto riportare il titolo all’inizio della storia.

Introduzione in 200 parole 0/5
Hai riportato due frasi del testo, che non è un’introduzione.

Formattazione 7/10
– Impaginazione: allineamento del testo → 1/2 punti: hai allineato a destra la canzone, ma non hai giustificato il resto del testo;
– Impaginazione: rientranze margine sinistro → 0/2 punti;
– Corretto utilizzo di corsivo, grassetto, sottolineato → 2/2 punti;
– Impostazione interlinea e paragrafi → 2/2 punti;
– Corretto utilizzo dei simboli grafici (apici, virgolette, trattini) → 2/2 punti.

Grammatica ed ortografia: 10/10
Non c’è un solo errore in tutto il testo. Complimenti.

Stile/lessico: 7/10
Stile e lessico sono semplici. La storiaèabbastanza scorrevole, anche se qualche punto mi è poco chiaro (ma non c’entra con lo stile, quindi lo scrivo poi). L’ho trovata un po’ troppo essenziale, priva di colore nonostante gli accenni alla parata.

Originalità: 3/5
La storia che racconti è piuttosto comune, molto introspettiva. Lo scambio tra interno ed esterno, tra quello che Isak pensa e fa e quello che vive non è sempre immediato e non mi sono chiare due cose: nella prima e nella terza parte Isak si trova nei pressi dell’area di Grønland (dopo aver oltrepassato il parco), mentre nella parte centrale parli di “bosco”: con bosco, quindi, intendi il parco? Inoltre nella seconda parte dici che piove, mentre nella terza parte il sole gli ardeva il viso. Inoltre si asciuga una lacrima per nasconderla, ma se avesse appena smesso di piovere, probabilmente non se ne sarebbe accorto nessuno perché tutti sarebbero stati più o meno bagnati e gocciolanti.
Trovo questi dettagli incongruenti, oltre al fatto che mi fanno percepire la seconda parte come slegata dalle altre due, ma non conoscendo il fandom potrei sbagliarmi, quindi ti sarei grata se mi chiarissi questo punto.

Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Isak è l’unico personaggio della storia, gran parte della quale è composta dal suo sentire e dal suo pensare, tuttavia il ritratto del personaggio rimane parziale: è un ragazzo, probabilmente adolescente, con una situazione familiare difficile, con un migliore amico (per come ne parli non sembra essere di più) che è l’unico a conoscenza della sua omosessualità. Per la storia è tutto quello che ci serve sapere, ma rimane l’essenziale, senza nulla di più.

Contestualizzazione: 9/10
– attinenza al tema del contest → 4/4 punti;
– rating: verde → 2/2 punti;
– genere: Introspettivo, Song-fic → 2/2 punti;
– avvertimento/nota: – → 1/2 punti → In realtà sto proprio cavillando: dato il tormento interiore di Isak io avrei inserito “tematiche delicate”: è vero che nessuna tematica delicata viene propriamente approfondita, ma il desiderio e la paura di affrontare la madre, che per altro è pazza, e la paura di essere giudicato in qualche modo sbagliato, non sono proprio cose da poco.

45/65
 
“[...] sanno talvolta anche amarsi e saperlo dimostrare”. → “sanno saperlo” non mi suona proprio. Forse dovresti provare con “(sanno) come dimostrarlo” o solo con “dimostrarlo”.

Leggi la risposta dell'autore

ciao,
una presa di coscienza, forse non solida, ma abbastanza forte da farlo immergere nella parata senza pensieri. quello è il suo mondo fatto di suoni, di colori, di persone come lui.
a dispetto di tutto trovo che sia triste l'espressione: loro sono come me. è limitativa, circoscrive l'individuo.
ho solo un appunto. non ho capito molto il trafiletto centrale, quello relativo alla madre. forse perché non conosco il fandom. quindi è un problema mio. :)
una buona introspezione, complimenti. auguri per il contest.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao Sabriel, eccomi! Ero curiosa di leggere ciò che avresti scritto per questo contest, anche se non conosco il fandom.
Sono andata un attimo a informarmi sui personaggi da te inseriti, e devo dire che mi sembrano interessanti ^^
Even con il suo disturbo bipolare mi incuriosisce...
La serie sembra molto carina e interessante, peccato che io non sia appassionata di queste cose e non riuscirei mai a guardarla su internet. Mi piacerebbe che, come anni fa, certe serie venissero trasmesse anche in tv, perché comunque era diverso. A me piaceva proprio il gusto di aspettare quell'orario preciso per potermi spaparanzare di fronte allo schermo e godermi le mie serie preferite, come a volte mi capita ancora di fare.
Ultimamente succede sempre meno, non ci sono tantissime cose interessanti in chiaro, visto l'avvento di cose come Netflix e simili!
Ma non sono qui per parlare di questo, bensì della tua bella storia!
Mi è piaciuto come hai inserito il tuo protagonista nella parata, così, senza preavviso... si è ritrovato in mezzo alla sua vera condizione, a doversi accettare e guardare in faccia chi, come lui, crede nell'amore universale senza distinzioni. Non può reprimersi, non sarebbe giusto!
Quando hai nominato la madre e il fatto che lui non abbia trovato il coraggio per parlarle, non ho ben capito la contestualizzazione, ma poi ho visto da qualche parte che anche sua madre ha un disturbo mentale, e forse è proprio per questo che non se l'è sentita.
Sono contenta di aver letto, e chissà che un giorno non mi capiti di vedere Skam ;)
Grazie per le emozioni che mi hai trasmesso e buona fortuna per il contest :3
Alla prossima ♥

Leggi la risposta dell'autore