Recensioni per
Back In Black
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/09/19, ore 16:54

Carissima Light!
Devo assolutamente mettermi in pari con le ottomila cose che pubblichi, aggiorni, traduci. Mannaggia a te e ai muffin al pistacchio! La tua visione del buon Peter che si trova a scuola e si sente estraniato, con l’armadietto vuoto, mi fa pensare a un atteggiamento in particolare: quello secondo cui non ha ripreso le redini della sua vita proprio perché non sistema l’armadietto. È come quando non accetti di essere ritornato da qualche parte e non disfi le valige – ecco, secondo me il tuo Peter vive proprio questa situazione. Il siparietto con Ned è semplicemente adorabile e molto meglio di quello di Far From Home (ecco, l’ho detto).
La scelta di trama di dare lo scudo a Bucky in ottemperanza al canone fumettistico e la fredda e glaciale reazione di Iron Man viste attraverso la lente d’ingrandimento di Peter è una perla di caratterizzazione, perché noi sappiamo quanto per Tony la scelta sia difficile da mandare giù; il soldato d’inverno ha espiato la sua colpa, ma Howard e Maria sono morti anzitempo per un comando impartito a lui, non a un altro e questo non si può cancellare. Si può razionalizzare, vedere in una luce adulta, capirne le motivazioni, ma comprendere no.
I discorsi tra May e Peter e tra Peter e Ned sono gestiti egregiamente e con molta difficoltà ho staccato gli occhi dallo schermo. Hai gestito la trama magnificamente, perché hai lanciato indizi su questo alternative post Endgame senza svelarli, dando un tassello per volta in mano al lettore, ma soprattutto cogliendo l’adolescenziale dubbio sulle proprie scelte future. Peter è conteso dalla decisione di essere o meno registrato al fatto se andare all’università al MIT o a NY. Delle decisioni che non si sente in grado di prendere per quel miscuglio di senso di responsabilità e per lo schiocco e per mille altre ragioni, condensate nel modo in cui gioca con la tovaglia, per esempio. Accanto al “che fare della propria vita” c’è anche la questione inerente l’Atto e l’ammonimento di uno Stark vivo, ma provato da Thanos in maniera straziante (e che ricordo, nonostante ci abbia messo i secoli a commentare lo scorso capitolo per non parlare di questo.
L’idea di utilizzare Spider-Cop e mettere in mezzo Kingpin e Osborn mi fa gongolare come se avessi tredici anni. Da un lato abbiamo la macro trama, con gli Avengers e l’atto di registrazione, dall’altro NY con le sue brutture e uno Spiderman gestito egregiamente che vola sui tetti e si trova a disagio anche solo a rimanere in piedi davanti a Yuri. Il suo farsi travolgere dalle sottotrame politiche della città in un momento così delicato è una mossa astuta e interessante, molto in linea con quanto vediamo dello Spiderman storico e che ricorda le trasposizioni cinematografiche (ahimé, invecchiate malissimo), di Raimi. Se vado avanti con la recensione potrei iniziare a delirare e non rispondere più di me. Capitolo bellissimo e avvincente, come sempre, scritto con maturità, bravura, precisione e intelligenza. Mi hai abituata troppo bene! Un abbraccio ai muffin e a presto,
Shilyss :*

P.S.
Anche se a Loki piacerebbe, non chiamare la postale per questa recensione terribilmente lunga :*

Recensore Master
23/07/19, ore 19:46

E infine giungo qui (era ora) :D
Evito di straparlare come al solito e vado dritta al punto, ché con questa storia mi hai di nuovo scombussolato l'apparato emotivo e sono tutta concitata <3
Devo comunque farti una premessa, che mi costringerà a partire dal fondo del capitolo: ho apprezzato molto tutta la sequenza d'azione, il che è fantastico perchè quando sono scritte tendo a non seguirle come dovrei, cosa che qui non è successa, però un po' mi strappo i capelli perchè so perfettamente che ci sono un sacco di riferimenti ai fumetti, ai vecchi film, a tutte le cose che io non conosco e che mi fanno mordere le mani ahahah A parte le mie mancanze, i complimenti per te sono doppi, perché non solo sei riuscita a rendere molto accattivante un tipo di scena che non amo leggere, ma anche perché hai mantenuto Peter di un IC disarmante, è stato come vedere una sequenza di un film ( non Far From Home, ben inteso :') ). E niente, BRAVA *piange con orgoglio*
E a questo punto non vedo l'ora di scoprire come andrà avanti la questione, il fatto che Peter stia agendo alle spalle di Tony mi intriga moltissimo e sono curiosa di sapere sè, quando e come Tony lo verrà a sapere *luna nera*

Il resto del capitolo mi ha conquistata subito e, ovviamente, ciò che più sto apprezzando è la descrizione del tratto psicologico di Peter. Okay, è comunque allegro e un po' scanzonato, ma si porta appresso un trauma non indifferente che ingloba un sacco di altre questioni, vedi Spider-man, vedi l'università, e per forza di cose adesso deve emergere il tratto più cupo della sua personalità. Non è successo in Far From Home, ma qui invece è gestito benissimo, lo si nota anche dall'atteggiamento che ha con Ned, a tratti schivo e quasi scontroso, e con May, che per fortuna riesce a riequilibrare in parte i suoi pensieri.
La questione relativa all'università rimane per ora la cosa che mi stuzzica di più e non solo perchè riprende in un certo senso il problema della Decimazione e dei cinque anni di buco, ma perchè alla fine è una problematica comune a un sacco di ragazzi e qui Tony sembra proprio incarnare il genitore un po' rompiballe che non è del tutto convinto delle sue scelte. Ovviamente è una persona intelligente e non si inimicherà per questo al suo figlioccio (?) però è tutto molto molto bello, sapevilo <3
Infine, dieci punti per zia May, che continuo ad adorare tantissimo come personaggio e che qui hai ripreso ovviamente benissimo <3 Sarò banale, banalissima, ma sapere che si sia creato un rapporto di amicizia con Pepper mi piace tantissimo, sono in tutto e per tutto una famiglia, quella che la Marvel non ci farà mai la grazia di vedere sullo schermo perchè sono sssssstronzi u.u

Bien, chiudo facendoti millemila complimenti e spero di recensire subito anche il capitolo successivo <3
Un bacione,

Recensore Master
10/07/19, ore 12:54

Carissima Lightcosaning,
Giungo (ahahaha giungo...) infine qui, a romperti le ragnatele negli spara ragnatela e a dirti che, questa recensione, è sotto il vento rassicurante di un ventilatore targato Stark Industries (quindi forse tra dieci secondo esploderà), ma ora bando alle ciance e alle cazzate, che devo dirti un mucchio di cose *___*

Ci sono tante cose che vorrei dire nei riguardi del tuo Peter, e sebbene non vorrei soffermarmici troppo perché finirei per scrivere un poema, infine lo faccio e quindi tié beccate 'sto MAMMOZZONE tra capo e collo perché sì, parlerò anche di Ned.
Il tuo Peter funziona. Il tuo Peter in realtà funziona sempre, sin dallo scorso capitolo, e anche in "Di ritorni" – dove hai affrontato un Peter più sensibile, più corroso dagli eventi. Un Peter che non era più Spider-Man, ma che funzionava dannatamente perché, di fatto, umano –, ma qui abbiamo un adolescente del Queens, che si sta affacciando all'età adulta, che vive una doppia vita superomistica divisa tra studio, scelte e grandi responsabilità. Se ci si aggiungono le aspettative altrui *cof cof Tony cof cof*, abbiamo un Peter Parker che non sa più cosa vuole, perché ogni scelta comporterà una divisione con qualcosa/qualcuno. E Peter, vuole essere sempre ovunque, per sempre, senza dover scegliere di lasciare indietro qualcosa e questo, mia carissima Lightning, è il motivo per cui il tuo Peter funziona. È lui, aspetto fisico, voce e atteggiamenti. Tutto. E la cosa che più sottolinea questa mia certezza, è il rapporto con Ned. Un Ned che sa, e ama sapere che Peter è Spider-Man, ma non dimentica l'amico. E, per quanto ci siano certamente personaggi che hanno dato un impatto diverso alla loro immagine, divenendo immortali (Cap e Iron-Man per primi) e indimenticabili, non ho potuto reprimere un sorriso dolce, quando Ned sostiene, con una purezza che spiazza, che nessuno potrebbe mai dimenticarsi di Spider-Man. Il tuo Ned, come quello dell'MCU, è orgoglioso che il suo migliore amico sia un supereroe e, per l'affetto che li lega, Spider-Man rimarrà sempre il suo preferito, perché dopotutto sa chi c'è dietro quella maschera e sa quanto Peter può dare. (sto fangirlando perché io adoro Ned e avrei tante di quelle cose da dire che boh... però mi fermo sennò non so dove finiamo...)

Eppure c'è un rumore di fondo, che ritorna, che è colpa di un senso troppo sviluppato che non è sempre gradevole. Peter cerca di sfuggire dalle responsabilità e loro tornano da lui. Dopotutto, come hai spiegato nello scorso capitolo, le sue conoscenze burocratiche sono limitate. La politica, le questioni interne degli Avengers, tutto ciò che non gli compete, è ora parte anche della sua vita da Super eroe e, volente o nolente (più nolente) dovrà affrontare prima o poi qualcosa di molto più grande di lui, che si va a sommare a già troppi pensieri che non gli danno tregua, con May che lo minaccia di non lasciargliela passare liscia – a lui e quel buontempone di Tony Stark, semmai ci fossero strani movimenti in progetto. È difficile, eppure May è il suo appiglio. May è la persona, la coscienza, di cui Peter ha bisogno in una età difficile come la sua, dove non è un uomo d'affari che ha fatto della sua armatura un lavoro o un vecchio soldato in pensione, addestrato per quella vita o un dio del Tuono che fa un po' quel che vuole. Peter rimane la persona più normale del mondo, con problemi ormonali e scolastici infilati in un pacchetto completo di problematiche che si fondono ad una burocrazia troppo lontana dal suo mondo e che, di conseguenza, ne creano un subbuglio psicologico gestito con una maestria ineccepibile, che lascia percepire al lettore quanto difficile sia trovarsi dall'essere nessuno al trasformarsi in qualcuno, dovendo continuare a fingere di non essere niente più che Peter Parker lo sfigato. (sigh, te amo... te darei tanti bacetti per come ti prendi cura di lui ç_ç)

Ma ora devo parlare di lui. Sì, devo. Devo farlo perché c'è una cosa che mi hai detto, giorni fa, in una recensione che mi hai lasciato e... e anche tu parlavi di lui, di Spider-Man.
Peter e Spider-Man non sono la stessa cosa. Non lo sono, perché la maschera cela, e mostra altro e questo qui, quello che tu hai descritto, fa saltare i battiti al cuore sin dalle prime battute, perché Spider-Man è un cazzone, auto ironico, che gioca col nemico e con se stesso, quando combatte il crimine e ogni movimento, ogni descrizione dei pugni, delle schivate, dei discorsi fatti mentre è nel pieno dell'azione – perché, buon dio, quel ragnetto rubacuori non sa stare zitto un secondo – mi hanno letteralmente stregata. Raramente leggo di Spider-Man in azione, e ne comprendo la difficoltà di dargli un tratto realistico e che non si discosti da nessuna delle versioni che cinema e fumetti ci hanno offerto, ma qui c'è uno studio, c'è un sapere da parte tua, che ha reso il tutto dannatamente godibile e di cui, te lo dico col cuore in mano, ne vorrei di più.
So che succederà perché, malgrado Tony gli abbia espressamente detto di procedere in punta di zampe, Peter sta facendo tutto tranne quello. Nel mio piccolo, credo che Peter voglia sentirsi utile a qualcosa. Lo ripeterò fino alla nausea ma, dopotutto, è il supereroe con grandi poteri e grandi responsabilità e che quando si riesce a fare le cose che faccio io...se non le fai... e poi succedono cose brutte, succedono per causa tua; come fa dunque a rimanere con le mani in mano, sapendo che può fare, può risolvere, può aiutare. Può rendersi utile laddove nessun altro potrebbe? E quindi Spider-Cop nasce, e mi fa tenerezza sapere che, per un attimo – uno soltanto! – Peter abbia dimenticato lo schiocco, l'università, la possibilità della spaventosa registrazione e si sia sentito utile. Si è sentito Spider-Man.

Ora, con questi presupposti meravigliosi di una storia che ha da subito creato, costruito le sue basi solidissime, siamo pronti ad entrare nel vivo. Io non so cosa aspettarmi, ma la verità è che non voglio nemmeno immaginare, voglio solo leggerti, scoprire cosa hai in mente, perché donna io ne ho bisogno. Ne ho bisogno perché, di fatto, il tuo Peter mi ha conquistata così tanto che ne ho una cotta pazzesca... perciò non lasciarmi troppo senza di lui ♥
Avrei tante di quelle cose da dire, specie dei riferimenti a FFH, ma ne parleremo poi, quando vedrai il film... per ora ti lascio con la magia della suspance u.u A prestissimo, carissima Lightning, attendo con ansia l'aggiornamento *______*
Miry ♥

Recensore Junior
29/06/19, ore 22:47

Come promesso sono di nuovo qui <3
E niente, io ti amo. La storia migliora di capitolo in capitolo, lasciando tranquillamente in secondo piano la mole di informazioni e le varie sequenze dialogate (che ho adorato dalla prima all'ultima, con tutti i riferimenti del caso)!

Ma andiamo con ordine:

Adoro il modo in cui descrivi i poteri e i movimenti di Peter. Il senso di ragno è onnipresente, relegato a rumore di fondo costante, che risulta come uno sciame di vespe in movimento che Peter non riesce a collocare, timoroso di venir punto senza preavviso a causa di quell'ingranaggio arrugiiìnito che minaccia di incepparsi... è un'immagine mentale bellissima.

Detto questo passiamo a Ned, al nostro loquace "uomo sulla sedia" per cui io sono seriamente in pensiero di conoscere le sue sorti da qui a tre settimane scarse: le interazioni tra i due mantengono lo stesso tono che si è visto nel film, intervallando i momenti seri con la battutina sarcastica o lo scherzo utile a stemprare un non detto. Ben fatto, davvero.
Menzione speciale a: «Ci siamo già giocati Iron Man e Capitan America, se te ne vai tu chi rimane?» «Un mucchio di gente,»
(Sono sinceramente curiosa di vedere le interazioni tra Peter e MJ, perchè lei osserva e non le sfugge praticamente niente)

Al che si passa al punto successivo: «E poi, in teoria, abbiamo di nuovo un Capitan America,»
L'ho già detto che ti amo? Perchè lo ribadisco se non fosse sufficientemente chiaro. Oltre al mio personale vago risentimento per l'immenso blocco narrativo che i Russo hanno voluto saltare in pieno (rispetto la scelta, ma sai benissimo da te cosa significa dal mio punto di vista - vedi "secondo progetto mastodontico"), la stlettata siberiana è arrivata forte e chiara, non vedo l'ora sul come vorrai sviluppare/ampliare la faccenda in quella direzione.
Un plauso particolare per aver gestito in modo impeccabile la sezione "burocratica": conferenze/interviste/cose varie tramite cui Peter riceve le informazioni è gestito in modo ottimale, rivela il necessario senza appesantire, soprattutto se consideriamo che Peter non è esattamente una cima in intrighi politici e quantaltro.

Ho adorato la sezione con May, con questo rapporto zia-nipote che rende il mondo di Peter meno spaventoso, con la sua determinazione nel toccare sempre i punti giusti. Ho apprezzato infinitamente la menzione al fatto che lui e Tony "non l'hanno passata liscia nemmeno la prima volta" quando May ha scoperto la sua identità segreta come Spiderman.
I riferimenti al fatto che la maturità non è più difficile di qualunque cosa Peter faccia in laboratorio con Tony e Bruce mi è piaciuto da impazzire, insieme all'associazione di May e i riferimenti velati alla sua relazione con Happy (di cui non vedo l'ora di saperne di più al cinema).
A proposito di Bruce, nella tua verione dei fatti, in che condizioni me lo lasci?

Per poi arrivare alla sezione finale: mi è piaciuto da morire come hai gestito lo scontro e le dinamiche della ronda notturna, con successive scoperte che introducono al pieno della narrazione: carissima. Kingpin. Osborn. ...ti ho già detto che ti amo?
Una mezione speciale va a questo passaggio in particolare (semplicemente meraviglioso): "Peter si passò una mano sul collo, cedendo all’urgenza di sfregare il fantasma del morso di ragno nonostante fosse scomparso da anni. Parlare della Oscorp lo metteva in agitazione. Lo faceva sentire come se avesse un debito da estinguere con qualcuno che non si era mai guadagnato le sue simpatie, e verso il quale non era neanche certo di dover essere grato."

Tralasciando gli apprezzatissimi riferimenti che costellano la narrazione, tipo Iron Fist e J. J. Jameson, io non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Un abbraccio immenso, uno stampo di rossetto e i miei più sentiti complimenti perchè mi hai fornito una "droga letteraria" meravigliosa <3
_T