Carissima Lightcosaning,
Giungo (ahahaha giungo...) infine qui, a romperti le ragnatele negli spara ragnatela e a dirti che, questa recensione, è sotto il vento rassicurante di un ventilatore targato Stark Industries (quindi forse tra dieci secondo esploderà), ma ora bando alle ciance e alle cazzate, che devo dirti un mucchio di cose *___*
Ci sono tante cose che vorrei dire nei riguardi del tuo Peter, e sebbene non vorrei soffermarmici troppo perché finirei per scrivere un poema, infine lo faccio e quindi tié beccate 'sto MAMMOZZONE tra capo e collo perché sì, parlerò anche di Ned.
Il tuo Peter funziona. Il tuo Peter in realtà funziona sempre, sin dallo scorso capitolo, e anche in "Di ritorni" – dove hai affrontato un Peter più sensibile, più corroso dagli eventi. Un Peter che non era più Spider-Man, ma che funzionava dannatamente perché, di fatto, umano –, ma qui abbiamo un adolescente del Queens, che si sta affacciando all'età adulta, che vive una doppia vita superomistica divisa tra studio, scelte e grandi responsabilità. Se ci si aggiungono le aspettative altrui *cof cof Tony cof cof*, abbiamo un Peter Parker che non sa più cosa vuole, perché ogni scelta comporterà una divisione con qualcosa/qualcuno. E Peter, vuole essere sempre ovunque, per sempre, senza dover scegliere di lasciare indietro qualcosa e questo, mia carissima Lightning, è il motivo per cui il tuo Peter funziona. È lui, aspetto fisico, voce e atteggiamenti. Tutto. E la cosa che più sottolinea questa mia certezza, è il rapporto con Ned. Un Ned che sa, e ama sapere che Peter è Spider-Man, ma non dimentica l'amico. E, per quanto ci siano certamente personaggi che hanno dato un impatto diverso alla loro immagine, divenendo immortali (Cap e Iron-Man per primi) e indimenticabili, non ho potuto reprimere un sorriso dolce, quando Ned sostiene, con una purezza che spiazza, che nessuno potrebbe mai dimenticarsi di Spider-Man. Il tuo Ned, come quello dell'MCU, è orgoglioso che il suo migliore amico sia un supereroe e, per l'affetto che li lega, Spider-Man rimarrà sempre il suo preferito, perché dopotutto sa chi c'è dietro quella maschera e sa quanto Peter può dare. (sto fangirlando perché io adoro Ned e avrei tante di quelle cose da dire che boh... però mi fermo sennò non so dove finiamo...)
Eppure c'è un rumore di fondo, che ritorna, che è colpa di un senso troppo sviluppato che non è sempre gradevole. Peter cerca di sfuggire dalle responsabilità e loro tornano da lui. Dopotutto, come hai spiegato nello scorso capitolo, le sue conoscenze burocratiche sono limitate. La politica, le questioni interne degli Avengers, tutto ciò che non gli compete, è ora parte anche della sua vita da Super eroe e, volente o nolente (più nolente) dovrà affrontare prima o poi qualcosa di molto più grande di lui, che si va a sommare a già troppi pensieri che non gli danno tregua, con May che lo minaccia di non lasciargliela passare liscia – a lui e quel buontempone di Tony Stark, semmai ci fossero strani movimenti in progetto. È difficile, eppure May è il suo appiglio. May è la persona, la coscienza, di cui Peter ha bisogno in una età difficile come la sua, dove non è un uomo d'affari che ha fatto della sua armatura un lavoro o un vecchio soldato in pensione, addestrato per quella vita o un dio del Tuono che fa un po' quel che vuole. Peter rimane la persona più normale del mondo, con problemi ormonali e scolastici infilati in un pacchetto completo di problematiche che si fondono ad una burocrazia troppo lontana dal suo mondo e che, di conseguenza, ne creano un subbuglio psicologico gestito con una maestria ineccepibile, che lascia percepire al lettore quanto difficile sia trovarsi dall'essere nessuno al trasformarsi in qualcuno, dovendo continuare a fingere di non essere niente più che Peter Parker lo sfigato. (sigh, te amo... te darei tanti bacetti per come ti prendi cura di lui ç_ç)
Ma ora devo parlare di lui. Sì, devo. Devo farlo perché c'è una cosa che mi hai detto, giorni fa, in una recensione che mi hai lasciato e... e anche tu parlavi di lui, di Spider-Man.
Peter e Spider-Man non sono la stessa cosa. Non lo sono, perché la maschera cela, e mostra altro e questo qui, quello che tu hai descritto, fa saltare i battiti al cuore sin dalle prime battute, perché Spider-Man è un cazzone, auto ironico, che gioca col nemico e con se stesso, quando combatte il crimine e ogni movimento, ogni descrizione dei pugni, delle schivate, dei discorsi fatti mentre è nel pieno dell'azione – perché, buon dio, quel ragnetto rubacuori non sa stare zitto un secondo – mi hanno letteralmente stregata. Raramente leggo di Spider-Man in azione, e ne comprendo la difficoltà di dargli un tratto realistico e che non si discosti da nessuna delle versioni che cinema e fumetti ci hanno offerto, ma qui c'è uno studio, c'è un sapere da parte tua, che ha reso il tutto dannatamente godibile e di cui, te lo dico col cuore in mano, ne vorrei di più.
So che succederà perché, malgrado Tony gli abbia espressamente detto di procedere in punta di zampe, Peter sta facendo tutto tranne quello. Nel mio piccolo, credo che Peter voglia sentirsi utile a qualcosa. Lo ripeterò fino alla nausea ma, dopotutto, è il supereroe con grandi poteri e grandi responsabilità e che quando si riesce a fare le cose che faccio io...se non le fai... e poi succedono cose brutte, succedono per causa tua; come fa dunque a rimanere con le mani in mano, sapendo che può fare, può risolvere, può aiutare. Può rendersi utile laddove nessun altro potrebbe? E quindi Spider-Cop nasce, e mi fa tenerezza sapere che, per un attimo – uno soltanto! – Peter abbia dimenticato lo schiocco, l'università, la possibilità della spaventosa registrazione e si sia sentito utile. Si è sentito Spider-Man.
Ora, con questi presupposti meravigliosi di una storia che ha da subito creato, costruito le sue basi solidissime, siamo pronti ad entrare nel vivo. Io non so cosa aspettarmi, ma la verità è che non voglio nemmeno immaginare, voglio solo leggerti, scoprire cosa hai in mente, perché donna io ne ho bisogno. Ne ho bisogno perché, di fatto, il tuo Peter mi ha conquistata così tanto che ne ho una cotta pazzesca... perciò non lasciarmi troppo senza di lui ♥
Avrei tante di quelle cose da dire, specie dei riferimenti a FFH, ma ne parleremo poi, quando vedrai il film... per ora ti lascio con la magia della suspance u.u A prestissimo, carissima Lightning, attendo con ansia l'aggiornamento *______*
Miry ♥ |