Recensioni per
Per un pugno di libri
di Menade Danzante

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/07/19, ore 19:37

Eccola qui la mia Menade Danzante!
Ci speravo tanto e infatti ecco il tuo ritorno in grande stile sul sito e l'esordio esplosivo nel fandom che, lasciatelo dire, denota che non hai assolutamente perso la vena creativa in questo periodo di latitanza.
Ma andiamo con ordine. Allora, innanzitutto, ragazza mia, sembra che io e te siamo perfettamente in sintonia per quanto riguarda la concezione che abbiamo di Crowley e Aziraphale perché proprio stamattina stavo sistemando una storia per la raccolta in cui scrivo proprio della fatidica notte del 1940 e praticamente ho scritto le stesse cose, espresso gli stessi concetti a volte usando perfino le stesse parole! Telepatia?
Allora, intanto complimenti per lo stile di scrittura, non solo in riferimento alla correttezza grammaticale e alla fluidità che sono sempre ineccepibili, ma soprattutto per come hai alleggerito l'atmosfera senza far perdere profondità alla storia, fornendo uno spaccato dei pensieri di Aziraphale non privo dell'ironia che caratterizza anche il libro. Hai toccato meravigliosamente tutti i momenti salienti di quel frangente, che hai ripercorso dal punto di vista perfettamente IC dell'angelo che, giustamente, ha le sue preoccupazioni riguardo a come giustificare la perdita del suo corpo con i suoi superiori ma si fa anche scrupoli a bombardare una chiesa. Ad ogni modo, alla fine deve scegliere come agire e propende per l'opzione più egoistica, anche per rispetto verso Crowley che è arrivato fin lì solo per salvargli le chiappe celestiali.
Credo che il momento in cui Azi realizza che Crowley ha avuto il riguardo di mettere in salvo i suoi libri sia davvero lo spartiacque che segna l'inizio di una nuova fase del loro rapporto, anche se la ruggine del loro litigio del 1862 è ancora lì e rende la situazione imbarazzante per entrambi. Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia proseguito oltre ciò che abbiamo visto nella serie. Il momento in cui Crowley riaccompagna Aziraphale a casa sarebbe stato interessantissimo da vedere per capire la reazione di entrambi dopo che nel '62 si erano lasciati così male. Ma tu hai saputo rimediare a questa mancanza in modo eccellente, senza far percepire assolutamente lo stacco con la serie. Si percepisce il disagio che provano, i sensi di colpa reciproci, le cose non dette... in particolare ho adorato il fatto che tu abbia sottolineato come Aziraphale non sia tanto arrabbiato con Crowley quanto piuttosto preoccupato all'idea che egli possa aver ottenuto la pillola del suicidio da altre fonti. D'altra parte, anche il fatto che il demone si sia interessato alle attività di Azi e, preoccupato per lui, abbia deciso di tenerlo d'occhio, la dice lunga su quello che prova per l'amico, nonostante i loro diverbi.
Hai fatto benissimo a far rifiutare a Crowley l'offerta di bere qualcosa insieme, non sarebbe stato credibile il contrario, almeno in quel contesto. E mi è piaciuto come hai rovesciato la situazione del 1967, in cui invece è l'angelo a rifiutare il passaggio ma a lasciare aperti altri spiragli come la proposta di cenare al Ritz.
Lo sconvolgimento che prova alla fine Aziraphale è descritto ed espresso meravigliosamente, come solo tu sai fare. L'angelo non è avvezzo ai turbamenti dell'amore e crede di non essere fatto per amare, figuriamoci amare un demone! Piuttosto ritiene quasi più probabile aver preso una malattia, anche se sa che è impossibile. La scena finale, in cui si rende conto che non può più negare l'evidenza e prende coscienza dei suoi sentimenti è bellissima: comica e tragica allo stesso tempo.
Che dire di più, cara? Ottimo lavoro come al solito. Se i risultati sono questi, sono ben soddisfatta della mia opera di convincimento! ;)
Spero che questa meraviglia sia solo la prima di una lunga serie di storie angelico/demoniache.
Un bacione one one!

Recensore Veterano
13/07/19, ore 23:03

Complimenti, ben scritta.
Ho adorato quella parte nella chiesa nella serie. Hai reso benissimo i pensieri di Zira cosė la sua realizzazione dei sentimenti riguardo a quel suo denome, che ripiomba nella sua vita dopo anni per salvarlo.