Recensioni per
Il Santuario degli Elefanti
di Jordan Hemingway

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/09/19, ore 21:41

Recensione premio “I doni della Medicina,” indetto da Dollarbaby sul forum di Efp, giudice sostitutivo Shilyss.

Ciao Jordan Hemingway!

Sarei voluta passare domani, con comodo, ma questo titolo ha catturato immediatamente la mia attenzione. Dubois è figlio del suo tempo ed è collocato storicamente in maniera ineccepibile, compresi quei riferimenti al nonno contrario a Bonaparte. Tratta i siamesi esattamente come li tratterebbe un qualsiasi europeo di inizio Novecento: come fossero bambini cui spiegare le cose lentamente. Questa connotazione si mostra non solo nell’incapacità di distinguere un soldato dall’altro o nella storpiatura del nome, ma nella presa in giro delle virtù belliche del contingente. Ecco perché il lettore sviluppa empatia immediatamente con Chandrarapattyal, pur comprendendo le perplessità dell’ateo e disincantato Dubois. La trincea e la disfatta imminente cambiano però le carte in tavola e di fronte al coraggio dei siamesi venuti a combattere da così lontano armati con fucili inadeguati rispetto all’epoca, nemmeno il cinismo di Dubois può nulla. La manifestazione del dio e il francese che sopravvive e si ricrede sono narrati nello spazio di poche righe, ma mi è piaciuto proprio che fosse così. L’ho trovata una mossa cinematografica perfetta e un buon finale sovrannaturale, con questa suggestiva immagine del dio che si manifesta, come promesso dal siamese, sul campo di battaglia in aiuto dei suoi fedeli e non.

Il fatto che il dio degli elefanti ami i miscredenti me l’ha reso immediatamente simpatico. Adoro i contesti storici fatti bene e la tua shot mi è piaciuta molto. Anche per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi sei riuscita a farli emergere in pieno (il francese disincantato, il siamese fiducioso e carico di senso dell’onore, l’interprete Pontiac a metà strada tra due mondi, che cerca disperatamente di coniugarli). Insomma, se non si fosse capito è stata una lettura graditissima!
A presto,
Shilyss :)

Recensore Master
20/07/19, ore 11:32

Finalmente sono qua a recensire ^^
Questa shot è breve ma ben scritta e vivida nell'azione che racconta dello scetticismo di Dubois e dell'azione di guerra vinta (o non persa del tutto) a sorpresa. Mi piace molto questa tua capacità di raccogliere da subito l'attenzione con poche parole che delineano però un grande quadro... penso tu sappia calibrare ottimamente su cosa porre l'attenzione di volta in volta per creare unitarietà.
Complimenti! 😆
A presto,
Ryo13

Recensore Junior
19/07/19, ore 20:09

Ciao! :)
Vorrei farti i complimenti per questa storia davvero originale: le divisioni coloniali di varie nazioni hanno combattuto nella Prima guerra mondiale, ma è un argomento che è trattato raramente nelle storie ambientate in quel periodo, infatti penso che sia la prima volta che lo incontro su questo sito. Ho apprezzato molto la caratterizzazione di Dubois, con il suo sospetto iniziale nei confronti dei soldati del Siam, e mi è piaciuta soprattutto l'immagine finale - bellissima - del santuario degli elefanti creato dal fumo. 
Complimenti ancora,
Framboise

Recensore Master
18/07/19, ore 15:18

Buon pomeriggio.
Un racconto davvero molto interessante da leggere, complimenti, la narrazione è stata piacevolissima oltre che molto istruttiva ^^
In bocca al lupo per il Contest :)

Recensore Master
17/07/19, ore 08:15

Ciao^^
che bella storia, complimenti! L'ho letta d'un fiato, immergendomi nelle trincee, respirando il fumo delle esplosioni e infine vedendo il branco di elefanti celesti, un'immagine che me ne ha ricordata una altrettanto evocativa, ovvero la mandria del diavolo.
Quando nel cielo compaiono branchi di animali sono dolori...
Mi è piaciuta molto la riflessione inziale su Dio. "Nessuno è ateo in trincea", dice Marcello Marchesi, ma credo bene che la fede in un Dio buono, se presente, sia messa a dura prova dagli orrori della guerra di trincea.
Sono bellissime anche le figure degli orientali, questi ragazzini imperturbabili, con una fede antica e inguenua nella loro divinità, che sembrano non farsi turbare minimamente da quegli stessi orrori che invece minano seriamente la fede del colonnello Dubois.
Una storia davvero magnifica ed evocativa, complimenti. In bocca al lupo per il contest!^^

Recensore Master
17/07/19, ore 00:20

Ciao e piacere di ritrovati! Hai scritto una storia bellissima, l’ho letta d’un fiato senza riuscire a fermarmi! Davvero non sapevo che nella prima guerra mondiale, sul fronte occidentale, fossero stati impiegati anche soldati siamesi. E dovevano essere anche parecchio in gamba, secondo quanto riporti nelle note… ottima la ricostruzione storica, piacevole lo stile e curioso l’argomento: uno inizia a leggere e pensa già di trovarsi di fronte alla solita storia sulla Grande Guerra, dall’andazzo un po’ moraleggiante, e invece scatta la sorpresa. Ottimo il modo in cui hai costruito i dialoghi, che in certi punti lasciano spazio al sorriso. Incredibile il titolo, che lì per lì sembra non c’entrare nulla col contesto, e invece… simpatica la figura del colonnello Dubois, burbero ma non altero e disposto in fondo a lasciarsi stupire dalla novità di quei piccoli soldati che sembrano tutti uguali. Ancora più simpatico il comandante siamese dal nome impronunciabile, fiero delle proprie tradizioni e dell’apparentemente assurdo schioppo da combattimento, capace di fare sfracelli. E infine quella visione degli elefanti composti da bagliori e pallottole… una storia che si fa ricordare. Originale e divertente. Complimenti e in bocca al lupo per il contest!