Bella, bella, bella e ancora bella! <3
Anche stavolta ti sei superata, Tam, e hai dato vita ad una shot dolce, profonda, intimista e molto intensa pur nella sua delicatezza.
La prima parte, quella del viaggio in autobus, mi è piaciuta immensamente perché hai usato un'abilità non indifferente per descrivere qualcosa di semplice e quotidiano come lo stare seduti su un mezzo pubblico con qualcuno a fianco ma infondendo a questo qualcosa una serie di significati e implicazioni ben più complessi. Il toccarsi inavvertitamente, il non sapere se scusarsi oppure no, l'imbarazzo misto al senso di conforto di quei piccoli contatti accidentali (o forse no?) sono espressi magnificamente e anche il modo in cui ha presentato le reazioni dei due protagonisti a questa situazione è perfettamente azzeccato e rispecchia i loro tratti caratteriali. Sei bravissima anche a trasmettere l'idea che davvero qualcosa sia irrimediabilmente cambiato tra loro, dopo ciò che hanno passato negli ultimi giorni. Non è facile scrivere di momenti all'apparenza così banali e quotidiani riuscendo però a caricarli di senso come hai fatto tu.
Anche la proposta di Crowley ad Aziraphale che si rinnova quando l'autobus raggiunge Mayfair mi ha fatta sciogliere. In fondo credo che il demone sperasse davvero che l'altro scegliesse di stare da lui. Anche le scene che hai presentato all'interno dell'appartamento sono più che verosimili e non mi è riuscito per niente difficile immaginare le pose e gli scambi sia conversazionali che gestuali tra i due, che denotano comunque una certa dose di imbarazzo da parte di entrambi, com'è giusto che sia. Oddio, quel poveraccio di Ligur, o almeno quel che ne resta, è ancora lì! Giustamente, nella fretta di precipitarsi a Tadfield per tentare di bloccare l'Apocalisse, Crowley non ha avuto occasione di fare le pulizie. Mi è piaciuta la reazione di Aziraphale a quella vista e il fatto che tu abbia usato questo pretesto per far nascere in lui l'idea (più che azzeccata) che l'Inferno intenda vendicarsi del tradimento di Crowley usando proprio l'acqua santa. Azi è disposto a rischiare tutto pur di salvarlo da quella sorte e mi piace tantissimo come hai reso Crowley davanti a questa dimostrazione di affetto/amore incondizionato, a metà tra lo stupore, il timore per l'amico e la commozione, il tutto celato dietro alla solita maschera di irriverenza e ironia.
Diciamocelo, solitamente Azi non è esattamente un cuor di leone, ma pur di salvare Crowley è disposto a "giocare col fuoco", come dice Agnes e la sua risolutezza colpisce anche Crowley stesso e si trasmette a lui, dandogli coraggio a sua volta e convincendolo ad accettare la proposta.
Gli scambi corporei sul divano che riprendono quelli sull'autobus ma con ancora più intensità e intenzione sono descritti meravigliosamente e ho apprezzato in particolar modo questa delicatezza, questa sottigliezza che hai usato in ciascuno di questi momenti di contatto.
Una nota di leggerezza arriva alla fine, con Azi che si impegna al massimo per entrare nel personaggio del demone. Hai fatto bene ad inserire questo passaggio un po' più disteso perché la shot intera è comunque caratterizzata da un clima di profondità e introspettività che non lascia molto spazio ad altro, il che non è affatto una critica, eh! Anzi, hai gestito il tutto con grande maestria.
Insomma, un'altra delle tue splendide perle che si leggono come un balsamo per gli occhi e per la mente. Stile impeccabile, caratterizzazioni fedelissime alle originali e vicenda e scambi più che verosimili.
Ancora una volta BRAVISSIMA!
Un bacione, Tam! |