Recensioni per
Incantesimi d'amore e di morte
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/02/21, ore 23:19

Ciao, cara!
Tu ormai non mi sopporterai più, ma questa settimana mi rifaccio del tempo passato lontano dal tuo profilo, e sì, ti tormento per ben due volte nella stessa sera (e del resto, non è colpa mia se tu scrivi sempre cose tanto belle, e io sì, mi sono messa in pari con le cose più recenti, ma ho ancora tantissime tue storie da recuperare!).
Questa storia in particolare mi attirava da diverso tempo, ma stavolta ho preferito aspettare di essere in pari con i film, così da fare almeno finta di sapere cosa sto dicendo (magari non era necessario, ma viste le note nell'intro, per una volta ho provato a fare le cose come si deve).
Ma insomma, bando alle ciance ed eccomi qui!
Come sempre, io rimango estasiata, quando ti leggo: hai uno stile inconfondibile, che ha il sapore di un racconto antico mischiato però a una narrazione moderna, capace di indagare al meglio i personaggi e di calarli in un contesto che appare sempre sviluppato in modo mirabile, denso di dettagli e di concretezza.
La storia si apre su uno scenario devastato, che strazia il cuore, con questi continui tentativi di Loki di correggere il passato, tentativi che lo stanno logorando ogni volta di più. Sono contenta di ritrovarlo qui accanto a Thor, perché il loro rapporto, questa fratellanza complessa fatta di un passato a combattere fianco a fianco e un presente difficile mi piace tantissimo, e credo tu riesca sempre a rendere al meglio l'ambivalenza e la complessità del loro rapporto.
E, insomma, pensare che, a modo loro, possano essere stati l'uno di supporto all'altro, nel tentativo di restare in piedi nella nuova Asgard, un pochino mi commuove. Perché, ecco, in questo contesto la tua riflessione su come la longevità si trasformi in una maledizione, perché è impossibile dimenticare il dolore, è davvero straziante, mannaggia T.T

E, ecco, questa sera evidentemente mi voglio male, perché non faccio che leggere di Loki e Sigyn che si inseguono e si aggrappano a un ricordo non condiviso. Questa volta è Sigyn ad aver dimenticato, se non Loki, almeno il sentimento che li univa, e davvero, è straziante ogni volta saperli vicini, eppure così lontani, soprattutto ora che Sigyn riversa su di lui una freddezza e un disprezzo che su di lei appaiono quasi contro natura.
Ed è straziante vedere Sigyn prigioniera soprattutto della propria mente, di questa follia che la rende dimentica soprattutto di sè stessa, pronta ad accusare Loki e cercare addirittura di pugnalarlo. Mi ha colpito tanto la riflessione di Loki, in cui afferma che i momenti più difficili in cui starle vicino sono proprio quelli in cui lei somiglia di più a ciò che era. Perché in effetti è così: è come avere costantemente sotto gli occhi ciò che abbiamo perduto, e il costante ricordo fa più male di una totale assenza. E ancor più strazianti sono quei minuscoli momenti di consapevolezza, in cui lei sembra afferrare almeno brandelli di coscienza, salvo poi sprofondare di nuovo nella propria mente.

Insomma, ancora una volta hai saputo intrecciare i fili di una storia interessantissima, e spero davvero di riuscire a tornare presto a leggere il seguito!
Un abbraccio!

Recensore Master
20/07/20, ore 09:09

Tesoro mio, buon lunedì <3
meno male che ogni volta ci sei tu ad allietarmi un po' la mattina più difficile della settimana çç

Sembra quasi destino che io abbia scelto questa storia, perchè la tematica trattata l'ho sentita davvero vicinissima. Sembra qualcosa di assurdo l'idea che la persona che amiamo e che a sua volta ci ama, possa dimenticarsi non tanto di noi ma di averci amato e dei momenti passati insieme, eppure, recentemente per me questo rischio è stato tremendamente concreto (e sono ancora titubante riguardo ai prossimi mesi, ma va beh, non pensiamoci :'D)

L'idea dietro questa storia mi intriga moltissimo e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli per scoprire di più di quello che Sigyn ha scelto di fare <3. Se da un lato vedere Loki vivo post Infinity War ovviamente mi scalda il cuore, dall'altro a quanto pare, il prezzo pagato è stato altissimo (se ho capito giusto ed è grazie a Sigyn che lui è ancora vivo...?)

Thor è sempre la voce della ragione e mi fa piacere vedere che in questa storia non ha ancora perso la testa e la speranza a causa del suo fallimento.
Invece vedere Sigyn ridotta a un'ombra di se stessa e diversa ogni giorno mi ha spezzato il cuore çç. La parte centrale riguardante il colloquio fra lei e Loki è straziante, e ripeto, mi ci sono immedesimata tantissimo. Grazie al cielo Loki è molto più forte e determinato di me, io sarei crollata dopo cinque secondi, se fossi stata al suo posto.
Ho amato tantissimo poterlo vedere da quest'altra prospettiva, diviso tra rabbia, rancore, tristezza: è una versione inedita del dio degli inganni che mai avrei pensato di poter scoprire, ma assolutamente canon. E' un Loki che si scopre vulnerabile, innamorato nella maniera in cui lui sa amare, che vorrebbe dimenticare ogni cosa, maledire Sigyn e lasciarsela alle spalle, ma non ne è capace. E' un Loki incapace come sempre di accettare la realtà, disposto a tutto pur di riavere Sigyn al suo fianco.

Non vedo l'ora di scoprire cosa sia disposto a fare per cambiare le cose e voglio assolutamente saperne di più riguardo a ciò che è accaduto a lei **

A prestissimo, quindi!
So che questa storia è meno recente di Ombre, ma ogni volta ti superi, davvero <3

Grazie, di tutto

mille baci,

Bennina tua

Recensore Master
03/05/20, ore 20:00

Cara Autrice, Fatina generosa dell’ Immaginazione più caleidoscopica e brillante
rieccomi a voi, a commentare, dopo quasi un anno, questa trilogia che, sebbene non recensita ai tempi, ho amata moltissimo. Mi è innanzitutto piaciuta da matti l’ ambientazione che hai saputo trovarvi: un luogo senza tempo, con una storia intrisa di mistero e di profonde verità. Tutti vengono allo scoperto. Thor non è più un principe tronfio, ma un uomo che, ob torto collo, regna fittiziamente, pur lasciando la conduzione del Nuovo Regno al fratello che la bramava più di ogni altra cosa. Bello il gesto del sovrano che incita il vero re a essere fiero del suo successi e di trovare sollievo in ciò che dovrebbe essere l’ appagamento delle sue brame più antiche. Ma è davvero così? Appare palese che l’ animo acuto e fiero, insaziabile e lucido del cadetto di Asgard non bramasse soltanto il trono, pure se di fatto. Ma nascondesse dell’ altro, da rivelare in una confessione quasi a se stesso di cui il Tonante fosse mero spettatore: manca lei!
E’ così dolorosamente poetica la follia di questa Sigyn: è bambina, è donna, è prigioniera, è fiera, è leggiadra, è consolante, è sincera, è innamorata, è tutto pur non essendo nulla di tutto ciò. La tua descrizione rende perfettamente tutta la tristezza che attanaglia il cuore di Loki e la sua rabbia per un prezzo troppo alto che sia stato pagato dalla dolcissima Vanir.
La stessa tristezza che mi assale, nell’ attesa di volare al secondo capitolo.

Recensore Veterano
14/04/20, ore 17:44

E' un primo capitolo che mi ha incuriosito molto. La prima cosa che ho notato - e per la quale ti faccio davvero tanti complimenti - è la struttura che hai utilizzato, perchè quando ho iniziato a leggere non riuscivo bene a capire cosa stesse succedendo, sentivo che mi stava sfuggendo qualche elemento fondamentale per la comprensione del testo, e questo è una mossa astuta, perchè invoglia il lettore ad andare avanti, a cercare quello che gli manca, fino a quando alla fine del capitolo i nodi non vengono al pettine. Però solo alcuni di loro, non tutti, perchè ovviamente la storia non è finita e quindi qualche domanda che invogli il lettore a proseguire deve pur rimanere. Altra cosa che mi è piaciuta, come anche negli altri scritti che ho letto, è stata la descrizione di Loki. Adoro come lo caratterizzi, riuscendo sempre a mostrarmi le mille sfaccettature di questo personaggio, il suo essere avido, ingannevole, ma allo stesso tempo è anche il figlio risentito per le menzogne del padre e l'uomo che si è innamorato di una donna che aveva con sè, era sua, fino a quando all'improvviso non lo è più e Loki non sa perchè. Mi piace che hai sottolineato come il suo viaggiare nel tempo non ha solo a che fare con il forte desiderio di riavere Sygn con lui, ma c'è anche l'impellente bisogno di sapere, perchè Loki ha una sete di conoscenza che definirei quasi insaziabile. Anche Sygn in questo capitolo suscita una duplicità nelle mie emozioni, perchè da una parte c'è tristezza e malinconia per lo stato in cui è ridotta, ma dall'altro lato ti suscita orgoglio nei suoi confronti, nei confronti di questa donna che è così forte da essersi lasciata strappare da sè la sua stessa identità per, almeno immagino, proteggere Loki. Quindi, in conclusione, ben fatto e complimenti! Al prossimo capitolo, Baci.

Recensore Veterano
04/02/20, ore 09:52

Eccomi per lo scambio! Perdonami per essere passata solo ora, ma ho avuto davvero tantissimi impegni. Passiamo subito alla storia!
Premetto che, avendo seguito l'altra tua storia "Solo un accordo" sapevo già che avevi uno stile che mi piaceva molto e che ho ritrovato molto piacevolmente in anche questa storia. Amo come usi la lingua, termini ed espressioni ricercate ma non ostentate, la lettura scorre molto veloce e piacevole coinvolgendo il lettore ad andare sempre più avanti.
Protagonista assoluto: Loki. In questa storia è successo qualcosa alla sua amata e vuole scoprirlo per farla tornare com'era... Mi sono quasi commossa leggendolo! Il dio degli inganni ridotto in questo stato solo per tentare di trovare una soluzione a quella situazione, davvero incredibile. Mi è piaciuto molto come hai descritto tutta la situazione: la pazzia di lei, il cuore spezzato di lui e anche il rapporto che ha ricostruito con Thor. Sono tutti sentimenti molto sentiti che coinvolgono e trasportano nella lettura andando sempre ad approfondirla di più, davvero complimenti.
Continuerò a leggere la storia e la metto subito tra le seguite perché amo leggere storie d'amore tormentate! Soprattutto le amo quando sononscritte bene e vengono arricchite di avvenimenti e fatti esterni che le fanno sembrare ancora più vere.
Ancora tantissimi complimenti, mi rivedrai presto in questa storia e anche nell'altra!

Recensore Master
22/01/20, ore 14:05

Sempre seguendo il filo conduttore dell'angst, di cui le tue belle storie ne sono piene (attrazione irresistibile per me!) eccomi giunta qua in questo breve racconto di tre capitoli. La volta scorsa è toccato a Thor, quest'oggi non potevo non puntare su Loki e sul suo rapporto con la bella Sigyn. La situazione che descrivi è densa di rammarico, senso di vuoto e di dolore, vedere Sigyn in queste condizioni è a dir poco straziante, soprattutto per Loki, che ogni volta che la va a trovare non sa chi ha davanti, arrivando persino a valutare di ucciderla, di liberarla, sia per lei che per sé stesso, non riuscendo comunque a farlo... e non lo può fare, infatti, perché Sigyn da qualche parte c'è, non è del tutto persa... è smarrita, ma c'è, e il bisogno di riaverla, dopo averla data per scontata è troppo forte, al punto di farlo desiderare di riscrivere tutto, o di capire almeno pienamente perché lei si trovi in queste condizioni.
E' molto significativo il pezzo in cui dici, tramite i pensieri di Loki, che i momenti più difficili sono proprio quelli in cui lei assomiglia di più alla lei del suo passato... questo è assolutamente vero, chiunque abbia visto un proprio caro soffrire di amnesia, o di altre malattie degenerative, non può che trovarsi d'accordo con te. E' in quei momenti che la persona ci manca di più, proprio perché si ha l'illusione di aver riacciuffato la sua vera essenza, salvo poi perderla immediatamente dopo. Repentinamente. Fatalmente.
Ovviamente, come al solito, i complimenti per il tuo stile di scrittura, sono d'obbligo, hai un lessico ampio, proprio da scrittrice, che non si trova sempre qui su EFP, e che, proprio per questo, è molto apprezzabile. Il tuo modo di scrivere mi attira, mi fa perdere nelle minuziose iscrizioni, trasmettendomi ancora di più la voglia di proseguire! Alla prossima!

Recensore Master
18/12/19, ore 18:07

Ciao! :D
Sono qui per lo "Scambio a Catena" del Giardino di Efp.
Devo essere sincera, non ho avuto mai modo di vedere il fil completo, ho solo visto spezzoni/letto notizie in giro, anche se un'idea dei personaggi me la sono fatta. Ho quindi deciso di intraprendere la lettura di questa mini-long perché Loki è il personaggio che, tra i due fratelli asgardiani, mi ha incuriosita ed attratta di più per il suo animo travagliato, le strategie che adotta per raggiungere i suoi obiettivi, il suo essere calcolatore ed il fascino che mostra.
E mi è piaciuto molto ritrovare le sue caratteristiche in questo primo capitolo: le hai descritte molto bene, rendendo il personaggio fedele a quello proposto dal film. In particolare, mi è piaciuta molto anche la vena di introspezione che hai dato: mi ha fatto conoscere un aspetto più nascosto, dominato dalla malinconia e, forse, dalla frustrazione.
E' stato bello leggere di un Loki più vulnerabile, frustrato di fronte a quello che è rimasto della sua Sigyn.
Mi è piaciuto tanto leggere come hai reso - perfettamente - i sentimenti contrastanti del dio degli inganni: la odia, per quello che è diventato, per essersi spezzata, ma la ama perché a volte lei ricorda ed è solo sua ed è qui la parte più straziante ed angst della storia; ho sperato davvero che Loki trovasse il modo di salvarla, di tornare indietro e cambiare quello che è successo, di ritrovare la sua donna.

Quello che più mi è piaciuto del capitolo è proprio l'atmosfera che traspare: è cupa, come se effettivamente qualcosa di brutto stia per accadere - e forse, è la decisione di Loki a crearla.
Quest'atmosfera è però attraversata da un guizzo di dolcezza mista a malinconia, soprattutto quando Loki ricorda quello che ha condiviso con lei in passato.

Infine, ho apprezzato molto lo stile con cui hai narrato tutto: è lineare, ma preciso, non pesante e l'utilizzo di termini più ricercati si sposa bene con il rango di divinità dei personaggi.
Ho notato anche una certa delicatezza nella descrizione di alcune scene, che fortificano la malinconia e l'angst del capitolo - ad esempio, la descrizione dell'atto sessuale tra Loki e Sigyn è stata molto delicata, esaltando il sentimento che li lega(va).
In conclusione, un bellissimo capitolo e spero di poter continuare a leggere i prossimi capitoli!
Alla prossima,
foschi

Recensore Veterano
19/11/19, ore 21:56

Ciao cara, eccomi per lo scambio del Giardino!
Innanzitutto scusa il mio ritardo, avrai pensato che ti avessi dato buca... e invece sono qui.
Allora, un'altra storia fra Loki e Sigyn, ormai non cerco nient'altro di tuo, perché mi piacciono tutti i modi in cui descrivi questa coppia. :-)
Qui siamo in una situazione triste e malinconica, a dir la verità, e ora io ci sono dentro fino al collo e non posso più uscirne se non andando avanti.
Sigyn è impazzita o forse, è più giusto dire che si è spezzata, è diventata fragile ed è così strano, perché la fedeltà me la immagino come la virtù più salda e forte che esista. Mi piange il cuore a saperla così, sai?
E anche non sapere cosa è successo per arrivare a questo punto, è triste e fa arrabbiare Loki (e anche me che leggo, a dir la verità 😅 ) aspetto di sapere cosa ha intenzione di fare il dio dell'inganno per risolvere questa situazione (perché lui non riesce ad andare avanti e non si dà pace).
Come al solito la scrittura è scorrevole e coinvolgente e i milioni di piccoli dettagli, creano una situazione reale in cui si immerge totalmente.
E naturalmente, neanche un errore di grammatica! Ma che invidia che mi fai 😅 😂 )
Ciao cara,
Alla prossima!

Recensore Junior
15/11/19, ore 12:59

Finalmente un momento libero per dedicarmi alla lettura e come avevo promesso sono passato da te per questa minilong. Mai scelta fu più giusta.

Apprezzando i tuoi racconti dedicati a Loki e sapendo che l’idea era nata per il mio contest sulle Gemme o immaginato subito di trovare una storia nella quale lui è sopravvissuto al cataclisma portato da Thanos (e in fondo, io stesso ancora dubito che sia davvero caduto quel giorno su quella nave).

La tua scrittura e il tuo stile mi regalano sempre delle forti emozioni; le descrizioni dettagliate, l’uso di vocaboli ricercati (mai troppi e sempre nei punti giusti), fanno da piedistallo al tuo punto forte: l’introspezione dei personaggi. Nonostante io sia poco incline all’angst e preferisca le parti dinamiche leggere come descrivi nella sua completezza un personaggio così ambiguo come Loki è sempre un piacere. Aggiungo, ma lo sai, che trovo il tuo modo di raccontare il rapporto famigliare tra l’ingannatore e il tonante di una bellezza straordinaria e ciò è la dimostrazione lampante di come non sia necessario utilizzare mere invenzioni e che basta lasciarsi guidare dalla “realtà”.
Averli messi all’inizio potrebbe stonare, ma in realtà è proprio dal loro rapporto conflittuale che riusciamo a comprendere i motivi per cui Loki intraprende dei percorsi che lo portano ad ingannare gli altri.

Entriamo nel clou del primo capitolo (e della trama intera) con Sygin. Lei, l’amata, ha scelto di vivere una vita senza ricordi dell’amato per proteggerlo, ma è anche un personaggio che non ha vissuto (o almeno non lo sappiamo per ora) la catastrofe portata da Infinity War. La mente della donna è scombussolata a tal punto che per Loki, pur dopo svariati tentativi, la soluzione “migliore” sia quella di toglierle la vita. L’intenzione però crea un paradosso perché sappiamo che è stato lo stesso Loki a rinchiuderla nella torre per evitare che si facesse del male da sola. Il troppo amore può spingere una persona a salvare l’amata uccidendola? A prima vista è un gesto egoistico e in verità te lo puoi aspettare da uno come Loki che tendenzialmente deve “vincere” a ogni costo, anche sacrificando le persone che più gli sono vicine, però questo dio dell’inganno sembra quasi ingannare se stesso, anche soltanto dicendosi nel finale “È l’ultima volta”.

Chi è come riuscirà a riportare Sygin alla ragione? Ma soprattutto riuscirà a recuperare memoria del dolce passato per vivere il futuro? E se ci poniamo una domanda che ha mille risposte diverse è il sintomo che dobbiamo correre a leggere come si evolve la storia nei prossimi capitoli. (Oddio, con i miei tempi, correre è dire una bugia :D)

Grazie per avermi segnalato il racconto che, indipendentemente dal motivo per cui nasce, è da leggere perché le emozioni che riesci a creare appassionano un lettore come me, molto oscuro, ma tendenzialmente romantico fino al midollo :D

Recensore Master
08/11/19, ore 11:14

Ciao ^^ Eccomi per lo scambio!
Tanto per cambiare, Loki e Sygin non hanno vita facile XD Lei ha dimenticato chi era e i suoi sentimenti per Loki, ma lui non vuole arrendersi (giustamente, aggiungerei). Mi dispiace molto che Sygin si sia ridotta così, ma spero che Loki riesca a sistemare le cose e a salvarla. Quando ho letto che la storia era ambientata dopo Infinity War ho temuto che lei fosse tra quelli che erano scomparsi a causa delle gemme, invece non è così e questo mi rincuora molto ^^. Mi è piaciuta anche la parte iniziale con Thor, è sempre bello vedere i due fratelli insieme.
Tantissimi complimenti per lo stile, è scorrevole e l'ho trovato molto poetico.
Tra l'altro, ho visto che questa storia ha vinto un contest, quindi ti faccio le mie comngratulazioni ^0^
Sono curiosa di scoprire cosa si inventerà Loki per salvare la donna che ama e spero che possano tornare presto a stare insieme ^^
Baci, pampa

Recensore Master
24/10/19, ore 23:30

Recensione premio per il contest “Lavoratori allo Sbaraglio”

Ragazza mia, ma qui c’è da stare male dai feels!
Mi hai abituato alle tue trame ricche di oscurità, tristezza, angst e lenta ripresa… però a una Sigyn impazzita no! E questo mi ha lasciato un po’ turbata, perché molte volte è quello che salva dal baratro: per quanto le vicende che affrontano lei e Loki siano devastanti, sono insieme, sono lucidi, soffrono e amano come un’unica anima. Qui, invece, quella stessa anima è spezzata in due: incompleta, ferita, alla fine non si sa chi sia realmente chi soffra maggiormente tra i due, e che per questo sia più folle di dolore.
Sigyn è rinchiusa in una torre come in una casa di bambole, dove la solitudine non le impedisce di vedere e sentire che le manca la libertà, ma non può capire appieno quello che si è fatta; e gli scatti umorali che ha sono veramente terribili.
Ovviamente ha fatto ciò che ha fatto per amore, per disperazione o per avere qualcosa di veramente importante in cambio; ma evidentemente non si aspettava una tale riuscita degli eventi… oppure sì?
L’incognita è: quanto era pronta ad affrontare davvero di ciò che è successo? Un inganno più forte della sua determinazione l’ha piegata, e quindi il rimedio è difficile da trovare, o ci sarà una soluzione?
Interessante vedere come per questa volta non sia Loki la parte oscura della storia, ma la sua solitamente più luminosa controparte.
Vediamo di affrontare anche i prossimi capitoli con coraggio, allora.

Un bacio,
Manto

Recensore Master
19/10/19, ore 12:29

Ciao!
Dopo aver letto Prima che il sole tramonti ho spulciato un'altra volta il tuo profilo. In realtà, sono molti i titoli che mi incuriosiscono, anche perché la tua storia ha instillato in me la voglia di leggere altre storie su Loki e questo mondo mitologico che non conosco abbastanza – ma provvederò non appena potrò! – e che mi affascina tanto. Come credo di averti già detto, Loki è un personaggio che mi intriga e che ho sempre preferito al fratello Thor (ho sempre pensato che nei film comparisse sin troppo poco!), e il fatto che tu ne scriva così bene e con così tanta passione esercita una sorta di effetto calamita su di me.
Credo anche di essere ormai una sostenitrice della Loki/Sigyn, coppia che non ho mai preso in considerazione. È una coppia che mi sembra avere addosso un tale alone di sbagliato che me la fa amare tantissimo, come se le due sventurate divinità andassero contro tutto e tutti pur di amarsi. Ho leggiucchiato un po' sul web dell'Edda e dei passi in cui compare Sigyn, per inquadrare ancora di più questo personaggio, e da quel poco che ho letto sino ad ora direi che la tua rappresentazione, sia in questo primo capitolo che nell'altra storia, richiama molto la controparte originale descritta nella mitologia.
Ancora una volta ho apprezzato molto il tuo stile, riesce a trasportarmi nel mondo dei tuoi personaggi, in questo tempo mai vissuto e mitico. Lo adoro! Poi la forma è perfetta, il che rende ancora più piacevole la lettura. Sei sicuramente una persona che sa scrivere e sa come muoversi per dare al testo ritmo e atmosfera.
Arrivando finalmente a questo primo capitolo (perdona i miei giri di parole!), povero Loki! E povera Sigyn. Si trovano in una situazione orrenda, e il dio dell'inganno mi sembra ora egli stesso preda di un inganno architettato dall'amore ai suoi danni: da un lato lo illude permettendogli di ritrovare Sigyn per poche ore, dall'altra lo deride strappandogliela di nuovo via e godendo sadico del suo dolore. Mi chiedo anche io se Sigyn soffra, se esista una parte consapevole dentro di lei che patisce la situazione penosa in cui versa. E al pari di Loki mi chiedo cosa sia accaduto, quale patto possa aver fatto e per quale motivo, anche se la sua stessa natura mi induce a concordare con Thor e con i sensi di colpa di Loki e pensare che la scelta che l'ha ridotta in quello stato sia stata presa per lui, solo per lui.
Il confronto tra i due innamorati ha lasciato trasparire tutta la sofferenza e la rabbia e l'assoluta incapacità di agire di Loki, ingabbiato nel proprio amore per lei, in bilico tra ciò che gli suggerisce la razionalità e ciò che gli impone il cuore. Direi che il titolo del capitolo non avrebbe potuto essere più eloquente: La prigioniera, che in realtà non è tale e che costringe in condizione di prigionia (emotiva) anche colui che crede essere il proprio carceriere, Loki.
Ho apprezzato molto anche componimento di apertura (come già in Prima che il sole tramonti, ma credo di aver dimenticato di scriverlo), perché, oltre a essere oggettivamente un bel passo, dà già un assaggio dell'atmosfera del racconto e ingloba il lettore nella stessa prima ancora che inizi la storia.
Ancora una volta leggerti è stato un piacere, spero di riuscire a completare la lettura a breve, sono molto curiosa di scoprire l'evoluzione!
Tanti complimenti e a presto!

Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Veterano
18/10/19, ore 15:48

Ciao! Finalmente riesco a passare per lasciarti questa benedetta recensione che ti devo da non so neanche quanto. Avevo già letto qualcosa di tuo, mi sono innamorata della coppia Loki/Sigyn e leggere di loro è una goduria anche se so poco della loro storia. *^* Un Loki distrutto da un amore lontano e perduto, con il perenne cruccio di averla fisicamente lì ma non è lei. Non è la sua amata che lo ha accettato con tutti i suoi difetti (che sono tanti) e le sfaccettature del suo carattere. Una Dea, della fedeltà tra l'altro in contrasto con il suo essere il Dio degli inganni, che lo ha amato con tutta se stessa e ha poi combinato qualcosa anche per lui che però le è costato la propria essenza. I suoi ricordi, la sua mente, sono andati via e tornano raramente dando al Dio una fugace speranza che la sua Sigyn sia ancora lì, sepolta da qualche parte in quel corpo che si muove come lei ma non è lei. Una speranza che dura molto poco e lo distrugge ogni volta di più, tanto da spingerlo a desiderare che non torni più. Dimenticare è impossibile, andare avanti non è prendibile in considerazione e tutto quello lo sta consumando dall'interno e non bastano le preghiere del fratetto Thor o le sue parole a distoglierlo dal suo dolore infinito. Si reca però sempre in quella torre dove la ragazza è rinchiusa per la sua incolumità, per evitare che faccia qualche casino che le costi la vita. Però soltanto quella piccola parte della sè di tanto tempo prima comprende ciò, la sua versione "ragazza prigioniera" chiede costantemente la libertà a Loki, probabilmente unico contatto "umano" che ha. Il Dio dell'inganno ha però preso la sua decisione, tornerà ancora indietro nel tempo per impedire che la sua amata si riduca in quello stato per chissà quale motivo e dice addio alla ragazza che si trova davanti, alla quale ha regalato una rosa bianca. Il suo fiore preferito, quasi una promessa di riportarla indietro. Adoro le relazioni un po' impossibili, i ragazzi complicati e un amore struggente. Vorrei sapere di più sulla storia di questi due e sicuramente tornerò a leggere le tue! Alla prossima! angelo_nero

Recensore Master
08/10/19, ore 01:59

AHIO. 

Ovviamente la recensione non finisce qui, ma come sempre da quando (da te) ho scoperto la Logyn, mi trovo davanti a un mondo di dolore romantico che non avrei mai potuto immaginare di conoscere.
Non conoscendo bene il contesto dei fumetti ho avuto difficoltà a inquadrare la situazione, ma ho percepito che Loki è sopravvissuto alla pugnalata di Thanos, che Sigyn ha fatto un qualche patto con Hela, Dea della Morte (forse per salvare il Dio degli Inganni che tanto ama) ed è impazzita, costringendo Thor e Loki a confinarla in una prigione dorata dove non possa farsi del male da sola. Ogni tanto riconosce Loki, ogni tanto no, ogni tanto chiede di essere liberata e ogni tanto non sa nemmeno di essere in prigione. 
E Loki, come da tradizione, soffre. 

Come al solito, la doppia natura di Loki, tra personaggio simpatizzante e cattivo emerge nel dilemma che è costretto ad affrontare riguardo a Sigyn. Ogni volta rivive la stessa esperienza, il che ha dei richiami molto interessanti con la stessa ripetitività dell’esperienza di Loki.
Pensa che quando ho letto "È successo un’altra volta, non è vero?”” pensavo che fosse Thor che scopriva che Loki era ancora vivo, che per la terza volta si è finto morto per poi rivelarsi ancora vegeto e respirante, e che a una certa continuasse a non poterne più di avere Loki a intermittenza. 
Invece la situazione è molto più infelice. 

Thor compare poco – la questione della storia lo riguarda solo indirettamente – ma la sua presenza è ottima come collante dei due passaggi della storia, prima e dopo l’apparizione di Sigyn, e quello che dice è dolce e fermo. 
Si nota anche una minuta evoluzione di Loki, che si propone come nuovo re di una Asgard piccola e differente, ma che lo stesso tempo è stanco e non sa come interpretare un ruolo ora troppo stretto. Qui si fa avanti Loki, che condivide con lui il suo ruolo di re proprio adesso che non lo vuole più, perché qualcosa di più importante per lui sta andando perduto.

Il tempo passa ma Sigyn non migliora, e il loop continua con Loki sempre più esaurito. 
È agghiacciante quando Thor gli chiede cosa vuole fare Loki non sa cosa rispondere, perché è così: non lo sa, sa solo che fa male, e non è abituato a trovarsi in una situazione in cui non riesce ad essere subdolo e logico e Lingua d’Argento.
Specie con Sigyn di mezzo. 
"Ha il suo viso, le sue mani, i suoi occhi: tutto qui.
Frase bellissima e devastante, e soprattutto semplice in modo pregevole ed azzeccato. Sigyn è bella e somiglia alla donna che Loki ama, ma non è _lei_.

Nella parte seguente della storia compare Sigyn. Ricordando che non conosco né il personaggio Marvel né la controparte del mito norreno, quello che so di Sigyn viene da queste storie, e la ragazza dolce e forte e piena di portamento che ho conosciuto e che ho iniziato ad amare ricompare a tratti anche qui, seppur spesso soffocata dal dolore e dalla follia. 
Oltre ad altre possibili conferme che la follia di Sigyn sia determinata da un patto con Hela per salvare il fratellino, considerando che ancora una volta è menzionata la ferita mortale di Thanos e il segno che dal corpo di Loki piano svanisce. 
"Era successo qualcosa e Sigyn aveva dimenticato non lui, ma se stessa e di averlo amato.
Altra frase veramente molto forte. Sigyn conosce Loki, ma che senso ha se è la stessa Sigyn a mancarle dalla mente? 
E poi oh, si chiamano “mio signore” e “mia signora” a vicenda, non si può non adorare ciò che sono assieme. 

La situazione è aspra e difficile. Loki qui mi ricorda un po’ l’Ade della mitologia greca che regala a Persefone gioielli per renderle più felice la permanenza nell’oltretomba. Cosa che non gli riesce, perché Persefone non vuole stare lì a prescindere: non ci sono fiori laggiù, e i gioielli non hanno profumo. In questo senso è persino peggio per Loki, dato che nemmeno i fiori bastano a placare l’animo di Sigyn, la cui inquietudine traspare dalla sua frenesia di disegnare. Uno sfogo piacevole, ma passeggero. 

Sigyn ha molte sfaccettature: è dolce, è una signora, è fragile ed è amante, ma sa rubare un coltello quando necessario, seppur il suo stato mentale compromesso le impedisca di andare fino in fondo. Meno male, perché se Loki fosse morto o “morto” una quarta volta Thor sarebbe come minimo esploso. Neanche gli Addams vanno a braccetto con la morte così tanto, poverino. 
 "La cosa peggiore è quando sei così; simile a quello che eri
Dovrebbero farci una raccolta, con le tue citazioni. 
Intanto Sigyn continua ad essere sospesa tra sogno e realtà, tra illusione e presente, e Loki – seppur tra le onnipresenti malignità degli altri dei, restii a perdere le vecchie abitudini giudicone – continua ad accudire eternamente la sua adorata. Nonostante egli sia "re e per mutare la sorte a suo piacimento, non per prendere le mani di una ragazza senza senno e insegnarle a essere di nuovo se stessa.” Un’altra frase molto bella che riassume non solo l’eterna natura “sospesa” di Loki, Dio degli Inganni, ma anche la bellezza faticosa di un rapporto che ormai fa solo male, ma cui Loki tiene. 

È una spirale, un circolo discendente, tragico ma tenero come i cuoricini che separano i paragrafi. "Cos’aveva lei? Era intelligente, vivace, dolce.”, una ragazza che anche iniziando ora a leggere di Loki e Sigyn dispiace perdersi, che facilmente fa simpatia anche ridotta così. Si capisce quanto e cosa Loki amasse di lei, e fa ancora più male vedere una Dea di Asgard ridotta a bambola incapace di intendere e di volere. E troppo amata anche per l’eutanasia. Impeccabile il linguaggio verbale e corporeo usato dalla Sigyn ormai “andata”, infantile e affettuoso nella sua ingenuità. Un elemento molto curato 
E ovviamente, altra frase meravigliosa come chiusura.
"Ti odio perché te ne sei andata, non sei più tu. È rimasto un guscio vuoto e poco altro – bugia, ci sei ancora, da qualche parte.
In conclusione un’altra bellissima storia su una coppia che sento di apprezzare maggiormente ogni momento. La dignità e il fascino di dea di Sigyn traspaiono anche in questo contesto, Loki è tormentato e innamorato, e anche Thor fa la sua figura nel suo cameo ridotto. Contesto ottimo per questa coppia e per tutte le belle coppie, che spero di poter ritrovare. Dopotutto ci sono altri due capitoli, chissà se…

Alla prossima.
Lady R

Recensore Master
28/09/19, ore 20:02

Quello che apprezzo maggiormente del tuo stile è la cura per i dettagli, una precisione che mostra sicuramente una conoscenza molto vasta. Mi riferisco a quando usi parole come bistro oppure bandoliera, che non la conoscevo nemmeno. Questo vocabolario attento e preciso aiutano tantissimo a costruire la scena e l'ambientazione perché alla fine questi sono dei e non semplici umani, sono un popolo completamente diverso e quindi usano anche cose che noi abbiamo dimenticato. A questo proposito ho anche apprezzato molto la parte in cui parli della natura millenaria degli asgardiani e spieghi come sia la loro 'psicologia': ho visto solo i film di Thor e non ho letto i fumetti, quindi conosco poco i modi di asgard ma la tua interpretazione mi ha colpito e credo la adotterò come canonica.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è Thor: conosco molto bene quello dei film e ha un modo di parlare molto particolare e tu lo hai reso in pieno, sentivo la voce dell'attore in ogni frase che gli hai messo in bocca.
Loki è un personaggio secondo me davvero interessante perché ha una psicologia complessa e piena di sfaccettature e anche questa ho trovato qui in questo primo capitolo e ti faccio i miei complimenti, secondo me avresti potuto dare qualche suggerimento a quelli che hanno fatto i film, perché il tuo loki è cattivo, pragmatico nel voler porre fine a questa situazione senza senso con la sua amata, ma anche profondamente buono nel voler continuare a dare a lei e a se stesso una possibilità in più all'infinito. Ci ho ritrovato tutti i controsensi di loki in questo suo modo di comportarsi. È umano nel suo volere le cose, possederle e usarle, ma è anche buono nel suo distruggersi a provare a sistemare qualcosa di ineluttabile (bello il riferimento alla parola ineluttabile che thanos usa nel film). Di Sigyn ammetto candidamente che non so nulla, ma vorrei dirti che l'immagine che tu hai creato, questa donna che si è venduta la memoria (o qualcosa di simile) in cambio di un qualcosa (la salvezza di loki? non lo so) che ora non ricorda più: è un'immagine potente e bellissima. Tutta la parte con Sigyn mi ha tenuto incollata allo schermo: abbiamo bisogno di scoprire di più del suo sacrificio e già le vogliamo bene perché una che ama Loki non deve essere un tipino che si accontenta della strada facile. Nella sua pazzia e nella sua smemoratezza c'è un disincanto che a me ha incuriosito moltissimo e che trovo tu hai descritto molto bene. Volendo darti un piccolo suggerimento (ma scrivi davvero bene quindi è solo una piccola pagliuzza in un bel prato fiorito) forse direi che l'incipit è lento, le parti dei pensieri di loki e di Thor sono un poco lunghi e macchinosi, certo c'è anche da dire che un incipit è sempre difficile perché bisogna mettere tutte le spiegazioni per il lettore senza però fare gli spiegoni, quindi comunque sei stata brava perché non sei risultata per nulla noiosa. Per il resto i tuoi personaggi sono molto ben caratterizzati e anche molto canonici (Thor e Loki), la seconda parte scorre che è una meraviglia e interrompi sul finale lasciando il lettore molto incuriosito del seguito quindi complimenti vivissimi.

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