Marty.
Non avevo idea l'avessi già pubblicata, santo cielo. appena letto il tuo mp mi sono dovuta subito precipitare per vedere se era vero o no - e cazzo, SONO TROPPO FELICE.
Non puoi capire la gioia immensa che mi hai dato con questa fanfiction, seriamente. Non leggevo RocoNatsu da tantissimo tempo, e ritrovarmene finalmente una è stato come un tuo indiretto regalo per la maturità (?), davvero. ci tenevo che lo sapessi ♥
per cui ti ringrazio. grazie, grazie tante, Marty.
Prima di tutto, voglio sottolineare la precisione e la cura che risalta dal testo della ff. i riferimenti alla Russia, ai cibi tradizionali, ai nomi delle città - e conseguenti note esplicative a fine testo - sono tutti dettagli meravigliosi. si vede che ti sei impegnata per renderli il più concretamente possibile visibili agli occhi del lettore, e ti rivelo che mi hanno suscitato un particolare effetto di vicinanza al personaggio: in quel momento, leggendo, anche io mi sentivo un po' Natsumi, brancolante per le piazze, col cellulare alla mano e due occhi grandi C O S I' per tutto ciò che è nuovo e, allo stesso tempo, diverso dalla sua(e mia) cultura.
E POI ROCOCO.
RO.
CO.
CO.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-- lo giuro, cercherò di contenermi, ma sarà molto difficile. L'immediatezza con cui lei lo scorge, con cui all'improvviso un qualcosa di già troppo familiare le risuona improvvisamente alla mente, anche se ancora non riesce a definirne bene i contorni... oh, Marty. ♥ all'inizio lo becca di spalle (le sue belle spalle scure ooo), eppure subito, notando il colore dei capelli, le scatta in mente il sentore di conoscerlo già.
poi, lo becca con gli occhiali da sole.
e scusa, ma devo citarti. "Lo osservò allontanarsi, chiedendosi se avesse gli occhi scuri come un cielo senza stelle proprio come se li ricordava lei."; adoro come lei cerchi subito di scovare il segreto del colore degli occhi di Rococo nascosti dalle lenti degli occhiali, è un'immagine che mi ha lasciato il segno. si vede quanto ci tiene a desiderar capire a tutti i costi dove e quando lo ha già visto nella sua vita, è una Natsumi che appare come divisa in due, bellissima. una parte di lei lo ignora (o fa finta di ignorarlo), mentre l'altra sa perfettamente chi è quel "turista dalla pelle scura che cozza con quella lattea dei russi" (descrizione top, complimenti **), ma è come se fosse un po' insicura a riguardo. Non sa se avvicinarsi, se può farlo, se le conviene, se combinerà un disastro oppure se la cosa più giusta da fare sia semplicemente lasciar perdere e continuare a fluttuare nella convizione che sia solo... una sua stupida percezione.
Dall'altra parte, anche Rococo si è accorto di lei, e prova all'incirca le stesse sensazioni.
E poi, il momento in cui si scontrano.
E LUI LE PARLA IN GIAPPONESE al posto DELL'INGLESE - non ci sono più dubbi, QUELLO LI' è veramente Rococo. Perché quale altro ragazzo dell'Africa, in divisa di calcio, con un allenatore giapponese conosce, Natsumi?
NO ONE. A parte il suo Rococo ♥
e amo come alla fine nessuno dei due ESPLODA nell'incrociare finalmente il passo. si presentano, anche in maniera piuttosto educata, ed è come se... facciano "finta" di non essersi mai visti prima. eppure allo stesso tempo, stringendosi le mani per recarsi insieme a Parco Caricyno (e non lasciandosele più), è come se entrambi già lo sappiano. Che lei è Natsumi, che lui è Rococo e che adesso che si sono ritrovati si tengono ben stretti, così non si perderanno mai più di vista.
Questo è quello che ho colto io **
Marty, questa storia è un masterpiece.
non c'è neanche bisogno di dirti che non ci sono errori grammaticali, perché tanto non ce ne sono. è scritta in modo sublime e mi hai fatta emozionare tanto. consoliamoci così, per il momento, dato che non vedremo più né Rococo, né Fideo né Gianluca. SOB
troppe grazie..
è subito nei preferiti. ♥
Lila |