Recensioni per
Ferite
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/02/21, ore 23:20
Cap. 3:

Natasha e Tony si conoscono. In questo capitolo è evidente come riescano a leggersi attraverso ferite e menzogne. Le parole assumono un valore secondario rispetto ai gesti e, finalmente, si tolgono la maschera.
Ad un certo punto, mi sono ritrovata a pensare ai rapporto sentimentali (in senso lato) di Nat: James, Clint e Banner (per quanto si passi dai fumetti ai film). Tutti e tre hanno un lato profondamente umano, addirittura palesemente fragile nel caso di Bruce (che, in coppia con lei, resta il mio preferito). Mi sembra che, nel legare con uomini di questo tipo (Bucky ha abissi di sofferenza dentro e un passato complesso, Clint è marito e padre), cerchi di mediare o colmare i suoi bisogni (dell'anima, ovviamente, questa parte che tu metti in luce e che poi le sarà, come sappiamo, fatale). Ecco perché Tony può essere un amico, ma non di più.
Anche quando si mostra fragile, Tony non mostra un lato affettuoso, ma la sua stessa necessità di amore e affetto.
Per questo mi ha stranito un po' leggere di Nat che si prende cura di Tony, anche se lo fa un po' come se non fosse sicura di quello che sta facendo, e questo mi è piaciuto. Sarà anche una buona zia per i figli di Clint, ma non la vedo come un personaggio materno, capace di dare amore incondizionato.
E così arriviamo al finale che... uhm... non posso dire che non sia perfetto, ma mi ha sollevato una domanda: se Nat si stava innamorando/si è innamorata di Bruce... non è esagerato farle rimpiangere così tanto James? Questo legame ritrovato solo per essere perso di nuovo mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Probabilmente dovuto in parte alle mie ship e in parte al fatto che, per come la vedo io, lei è una che va avanti. Sempre.
Per quanto abbia amato James, lui è andato, ormai. La vita di entrambi, anche qualora lui tornasse, è cambiata. Non ce la vedo pronta a stare dietro a qualcuno che potrebbe aver bisogno di anni di terapia e non tornare comunque mai 'normale'.
Questa, comunque, è solo una mia riflessione che nulla toglie alla tua storia.
Hai approfondito il personaggio di Natasha e l'hai svelata mettendola in una luce più umana e più complessa di quella che ci ha regalato l'MCU... e ancora più di prima, non vedo l'ora di vedere il film a lei dedicato!
Anche questa volta, posso solo farti i complimenti.
Alla prossima! ^^

Recensore Master
01/04/20, ore 15:21
Cap. 3:

Eccomi, dear <3
riesco a recuperarla tutta oggi, me molto felice :3

Per prima cosa lascia che ti dica che ho apprezzato tantissimo i titolo, prima che me ne dimentico xD, che immagino siano in parte un rimando alle gemme (a parte il primo), è una trovata molto bella ^^.

LOL, continuare a sentire Tony che chiama padella lo scudo di Steve mi fa morire dalle risate, lo ammetto XD.

Doh! Speravo davvero che Nat non avesse mentita a Tony in merito all'incidente, ti giuro che le avevo creduto nel capitolo precedente... però capisco come mai lo abbia fatto, e soprattutto per lei la faccenda è diversa: Nat in genere non è un'ipocrita, Tony sapeva già di non potersi fidare e quindi non ne rimane deluso, anche perchè il rapporto con lei è diverso da quello di amicizia che si stava cementando con Steve.
Gawn, l'accenno a Clint che le ha insegnato nuovamente a vivere è decisamente troppo. E' tremendamente crudele, io piango. Vorrei tanto urlarle che è vivo, non posso dirle che sta bene, visto quello che è successo, ma è una cosa che lei sa già. 
La preoccupazione di Tony nei confronti del suo dolore mi ha allargato il cuore: i Barton erano praticamente tutto per lei, se ripenso a come l'adoravano i bambini io... io... *si scioglie in lacrime.
E questo piccolo momento di hurt/confort è così dolce che io... ok, va bene, lo ammetto, sto cominciando a shipparli :P. Ma ovviamente è una ship ben diversa da quella con Pepper (ci mancherebbe U.U pepperoniana tutta la vita io sono) è più una sorta di... uhm, platonica confort!ship. LOL, chiedo i diritti d'autore per questa definizione, buhahahaha. Cosa vuole dire questo? Ma che ovviamente mi hai convinta a buttarmi anche su Mentre tutto scorre, ahahahahahaha *risate isteriche* appena avrò finito con gli altri arretrati *altre risate isteriche*. Sei la mia rovina <3 <3

Gli accenni finali winterwidow sono proprio quello che mancava per spezzarmi definitivamente il cuore, crack!

Niente, ti assicuro che sto amando tutta la serie, anche se le recensioni sono intrise di tristezza e dolore :p

Complimenti, di cuore

a presto!

Bennina

Recensore Master
07/09/19, ore 17:48
Cap. 3:

A cosetta, Light <3

Sai che aspettavo questo capitolo come le temperature miti alla fine delle vacanze, come il gelato al pistacchio dopo un pasto luculliano, come… basta metafore. Tony è perfetto come al solito ed è impossibile non capire il suo punto di vista, leggendoti. La cosa bella di questa minilong è stato come le ferite corporali e dell’anima abbiano avuto una reciproca consolazione. Stark e Romanov sono due personaggi complicati, abili nella retorica, guardinghi. La spia russa è riuscita nell’intento di mediare con Rogers, ma il prezzo è stato avvicinarsi allo scienziato molto più di quanto avrebbe dovuto e potuto, rivelando certe ferite che fanno ancora più male, se pensiamo che Nat si riferisce a Bucky, ma Bucky l’ha perso ben prima dello schiocco di Thanos (e qui, scendono i lacrimoni). Anche Tony, però, ha perso molto e sapere che in questo canone Pepper non c’è è uno strazio per il cuore. Era tremendo quando leggevo la bellissima “Comunicazioni” e ancora non eravamo certe del suo destino ed è tremendo ora che sappiamo che Morgan, in questo headcanon, non ci sarà. C’è però la menzione a Peter e sai quanto ami come rendi il loro rapporto padre/figlio.

Altra cosa che amo è come il dialogo quasi teatrale tra questi due personaggi riempia la scena. Assomiglia a una rappresentazione, densa di significato e che consente a Nat e a Tony di ripercorrere errori, imprese e sbagli e di confessarsi, scoprendosi. Così viene anche esaltata la natura di meccanico di Tony, uno che aggiusta le cose. È stata un’immagine che mi ha riportata diritta in Afghanistan e che racchiude l’essenza di Iron Man. Non un filosofo o un teorico, in grado di sintetizzare i massimi sistemi, ma un meccanico con grandi intuizioni.

Altra cosa è Clint. Il personaggio non mi suscita granché empatia, sono sincera, ma leggerlo nelle tue righe e ripercorrere il pov di Nat riguardo a Laura e ai bambini e all’ingiustizia della situazione è straziante, come il dettaglio della collana, ben visibile in tutto Endgame e di cui conosciamo il tremendo significato. È bellissima, Light, è semplicemente bellissima e toccante al punto giusto ed è anche matura perché questa recensione non coglie e non rende tutta la ricchezza caratteriale che emerge da una minilong come questa, preziosa perché travalica la semplice fanfiction per farsi racconto, idea, headcanon e punto di vista di un’Autrice che ama e rispetta i suoi personaggi, regalando sempre loro un IC spaventosamente esatto. Brava!
Un abbraccio al muffin pistacchioso (?) per te,
Shilyss

Recensore Master
01/09/19, ore 16:49
Cap. 3:

Ed eccomi giunta qui :D
Sono stata felicissima di aver visto questo aggiornamento perchè sono molto affezionata alla serie e soprattutto a questa mini raccolta, che ora ha il suo bel finale <3
Inutile dirti quanto consideri perfetto questo capitolo conclusivo, ne ho adorato le caratterizzazioni e in particolare i dialoghi, che sembrano usciti direttamente dal film (e confesso che a volte li considero anche migliori, deh); La cosa che ho apprezzato maggiormente è stata la fragilità che emerge da Nat e Tony, due personaggi che difficilmente esprimono le loro emozioni in modo esplicito ma che, quando lo fanno - come in questo caso e in determinate scene dei film - fanno salire la pelle d'oca.
Il chiarimento circa la Siberia era doveroso e ho apprezzato il loro parlare limpido, schietto, senza troppi giri di parole; ancora una volta hai ripreso una tematica che nel film si sono bellamente dimenticati di affrontare - cosa che ho ODIATO - per cui leggere il modo in cui l'hai affrontata tu ha decisamente colmato quel vuoto che sentivo. Complimenti <3
La parte conclusiva è quella che mi ha fatto un po' barcollare emotivamente, perchè pur sapendo già come andrà a finire mi ha comunque smosso un po' di speranza, e ho adorato la scena in cui Nat sfiora il ciondolo appeso al collo, un gesto intenso che lascia implicito il suo dolore e la sua sofferenza attuale.
Insomma, un raccolta di cui avevo senz'altro bisogno e per la quale ti sono grata, come al solito non deludi mai e confesso che provo un po' di malinconia nel vedere molti dei tuoi progetti avviarsi alla conclusione. S I G H.

Un bacione,

_Atlas_
 

Recensore Junior
30/08/19, ore 17:08
Cap. 3:

Carissima, ciao! <3
Ci tengo ad informarti che sono in pari dalle tue parti, ma come ti anticipavo il mio tempo scarseggia, quindi aspettati recensioni "a round" nel weekend... ma parto da qui, perchè la recensione a questo capitolo (a mio avviso) ha la priorità assoluta... e diaciamo pure che l'aver avuto Scarlett a cinque metri dalla sottoscritta ha dirottato di molto la lista delle priorità (se ti è capitato di vedere le riprese di ieri del festival a Venezia, i quattro cretini vicino agli oleandri -i miei amici- con il poster di Endgame... ecco, quella vestita di rosso che sta per avere un infarto sono io) :')

Passando alla recensione:
Il riferimento all'anima l'ho colto già dalle prime righe... un po' perchè ci ho lasciato dei pezzettini della mia durante la lettura.
Questo capitolo è la conclusione degna di questa storia, un dialogo inframmezzato in tre atti che insegue le tematiche dei conflitti discussi con ordine quasi metodico... prima le ferite del corpo, poi quelle della mente ed infine quelle all'anima, in una narrazione che non presenta nessun tipo di calo, ma sopporta e supporta gli standard, generando una tensione che si diluisce pian piano mentre crollano le maschere dei nostri due bugiardi preferiti, sfociando in un mare di angst piacevolissimo in cui, personalmente, ho amato annegare.

«So che non è colpa di Barnes. Lo sapevo anche quando ho tentato di ucciderlo,»
Non credo ci fosse forma più bella per descrivere una rabbia repressa che trova sbocco in una confessione "dovuta", di una persona che è ormai cenere per una persona che vorrebbe diventarlo, un po' per seguire la metà famiglia che non ha più, ma allo stesso temo lasciando germogliare l'idea di farsi il carico di vivere anche per chi non può più farlo.
Questo dialogo che hai redatto non sono solo parole, ed è forse il fatto che adoro di più, ma sono anche gesti, sguardi, non detti e gli ultimi strascichi delle bugie che cedono definitivamente lasciando due anime ferite a confrontarsi.

«Lo sto correndo anche adesso. Non sono stupido: so che mi hai mentito sull’assassinio dei miei, e che l’hai fatto per proteggere Barnes, non me. Ma tu non sei mai stata un modello d’onestà, né ti sei mai vantata di esserlo… e francamente, io non ho più la forza per guardarmi sempre le spalle.»
Ho trattenuto il fiato in questo passaggio, forse perchè descrive l'essenza di Natasha Romanoff, forse perchè involontariamente hai toccato una delle mie corde.

«Questione d’abitudine, immagino… forse è vero che non ho mai perso il vizio. Ma ho imparato a vivere da poco, in rapporto all’età che ho. Avevo imparato a farlo, prima, grazie a James. Ma l’ho dimenticato. Poi Clint me l’ha insegnato di nuovo. E adesso...»
Mentre mi sono quasi salite le lacrime in questo punto, e come al solito, vorrei picchiarti e baciarti allo stesso tempo :')

Sentimento che si è untualmente riproposto con questa semplice frase, ma mostruosamente profonda ed intrisa di significati... ma forse perchè io sono io, e lei è lei:
«Mi dispiace, Non sono mai stata brava a tenermi stretta le persone a cui tengo,»

E niente, alla domanda "stai bene?" probabilmente ti risponderei anch'io con un "sempre", ma ti assicuro che a leggerlo ieri sera di ritorno in treno, non ero assolutamente nelle condizioni psicofisiche per rispondere ad una domanda del genere.
Chiudo con un ultima perla, anch'essa mostruosamente IC, al punto da essere quasi gelosa di non averla scritta io:
Le uniche braccia che potrebbero scaldarla sono cenere, e sono anche il motivo per cui due delle persone a cui tiene di più al mondo hanno scavato una trincea a separarli; le uniche che potrebbero sorreggerla sono impegnate a sostenere il proprio dolore, lontano da lì – così vuole sperare.

Ti meriti un mega abbraccio, una cascata di applausi ed una vagonata di rose... grazie per aver scritto tutto ciò.
Un bacio,
_T <3