Intanto ciao!
Non so quante volte abbia aperto questa storia senza mai portarla a termine… c’era sempre qualcosa (o qualcuno) a interrompere la lettura. Ma fin dalle prime righe mi hai invogliata a continuare. Fin dall’inizio ho sentito quella cordicella che mi lega a una scrittura che mi piace, a una trama che mi intriga.
Ok, di trama non so ancora nulla! Non conosco la storia originale (e quindi nemmeno il caso Kira), ma ho adorato tutto. E ora scendiamo nei dettagli.
Naomi.
Per cominciare: cercando informazioni (e video) su di lei, mi sono beccata una spoiler grande quanto un continente (NON CI CREDO ANCORA). Insomma, non è che non ci creda, ma lui sembrava così carino… Va beh.
Passando alle cose serie.
Adoro come l’hai descritta. Non la conosco, ma ho trovato fantastico il modo in cui ci hai mostrato la fissazione (e la paura) che ha di B (posso chiamarlo B?). L’intero capitolo è pervaso da questo senso d’ansia. Si sente terrore, certo, ma anche una certa attrazione. Si sente che B piace a te, e devo dire che già prima della sua comparsa, sei riuscita a farcelo vivere perfettamente.
Ma a lui arriverò dopo.
Adoro il fatto che, nonostante lei sia fidanzata, ci mostri chiaramente che non ha preoccupazioni per Raye (tranne il fatto che possa venire ucciso da B), e anzi, sembra quasi un pochino infastidita per i suoi tentativi di rassicurarla. Sembra quasi, perdonami, che Naomi viva bene nel suo mondo. È preoccupata, spaventata, ok, ma allo stesso tempo sembra diffondersi una sorta di interesse (puro e complicato) per B.
E basta poco a B per farle dimenticare il fatto di essere un assassino (un mostro). Così poco che il velo che ricopriva questo fascino sembra cadere.
B.
Direi che è uno di quei personaggi alla Petyr, di quelli che non riesci mai a inquadrare per bene. Però tu ce lo presenti già tra i pensieri di Naomi. Ce lo descrivi, mostrandolo da un’unica finestra. Ci dici: è un mostro, un assassino, ha ucciso una ragazzina. È morto.
Ma poi, quando lui e il suo barattolo di marmellata alla fragola si materializzano davvero nella cucina di Naomi, B è completamente diverso.
Intrigante. Oscuro. Eppure con un dito ricoperto di marmellata di fragole. Sì, il fatto che sia pericoloso ce lo gridi nelle orecchie per tutto il capitolo, e ce lo provi mostrandocelo dal vivo con gli occhi di Naomi. Perché anch’io ho sentito un brivido quando ha nominato Raye. Perché un uomo che si introduce nella tua casa, addormentando il tuo compagno, non può avere buone intenzioni. Perché è un assassino, un mostro, e perché tu ci hai praticamente detto che dovremmo temerlo.
Eppure il pericolo, il fatto che sia un assassino e che, se solo volesse, potrebbe uccidere Naomi senza battere ciglio, io l’ho percepito davvero quando l’ho visto tranquillo. Quando ha chiesto dei biscotti.
E confesso una cosa: mi è piaciuto.
Scusami se la recensione è così. Non recensisco da una vita… E ora non vedo l’ora di continuare a leggere! Bravissima! E a presto!
P.S.: hai parlato di un libro. C’è un libro? |