Recensioni per
Studio del cuore di James Buchanan Barnes
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/09/19, ore 22:26
Cap. 1:

Questo primo capitolo mi ha già conquistata.
Il titolo è stupendo, intanto, e tutto il resto non è da meno.
Amo le bromance e amo il modo delicato in cui hai fatto nascere questa amicizia, i primi turbamenti di Bucky su Steve, molto prima che diventasse il super soldato che diventerà.
È molto bella l'atmosfera di "borgata" di una Brooklyn anni '40 che, seppure non hai descritto, si percepisce dai comportamenti dei ragazzini, dalle risse coi bulletti che io immagino in pantaloni corti e bretelle.
Mi è piaciuto come hai descritto Bucky, un ragazzino scanzonato e di animo buono, sicuro di sé, che prende subito sotto la sua ala protettrice il ragazzino dalla lingua lunga di cui coglie subito il carattere affine al suo.
E mi piace l'immagine Steve che riesce a emergere per il suo carattere, per il carisma e l'animo buono.
La velata gelosia di Bucky è la ciliegina sulla torta. Come si fa a non innamorarsi di loro?
Complimenti. ^^

Recensore Master
27/09/19, ore 16:42

Rieccomi nuovamente qui!
Devo dire che sto cominciando ad affezionarmi a questa coppia... almeno la versione che ne dai tu. Il primo motivo per cui ho deciso di leggere questac fic è stato il titolo: l'assonanza con la dicitura di un verbale medico getta un'ombra d'inquietudine, che avverte il lettore sin da subito che la storia scorrerà tutt'altro che liscia, ed è particolare, perché, in questo caso, il soggetto di studio non è una mente, come ci si aspetterebbe appunto in un referto medico, bensì il cuore, e dunque la questione si preannuncia molto più complicata.
Mi piace il tuo Bucky: sembra di vederlo avanzare tra le righe a passo di danza, col suo sorriso scanzonato da gatto che tutto nasconde, che rappresenta un chiaro tentativo di celare a sé stesso e al mondo il tumulto che si agita dietro la facciata d'angelo. Bucky è molto giocato su questo contrasto fra esterno ed interno, fra la maniera in cui si pone verso il mondo e la maniera in cui invece deve affrontare sé stesso ed i propri desideri sbagliati. In apparenza, Bucky non ha nulla da rimproverarsi, ma sono i suoi sentimenti ad essere sbagliati: è terrorizzato da questo essere in balia di sé stesso, vittima di qualcosa che nobn può controllare, e la cosa più dolce è che teme più per Steve che per sé stesso, teme più di sporcarlo col suo marciume di quanto voglia soddisfare il suo desiderio. Considerata l'ambientazione e il periodo storico, le sue reazioni sono molto realistiche, nient'affatto esagerate, in particolare ho amato il dettaglio dell'incubo nel quale la ragazza che sta venendo trascinata al manicomio da' voce al terrore di Bucky che la sua devianza venga portata alla luce e usata per rovinarlo (cosa che temo accadrà, a giudicare dal titolo). Bucky non sente di poter essere del tutto sincero con nessuno, neanche con Steve, con Steve meno che con altri paradossalmente, perché ha una paura folle di perdere la stima di colui che si ostina a definire amico. Le interazioni fra i due sono caratterizzate da una premura costante, da una tenerezza sempre presente, perché ognuno dei due sente di doversi fare carico del benessere dell'altro. Mi ha fatto morire dal ridere il dettaglio dei commilitoni delusi dall'interrompersi delle lettere che segue l'arrivo di Steve al fronte.
Insomma, un bel lavoro. Sono curiosa di vedere come lo porterai avanti:)
Catcher

Recensore Master
26/09/19, ore 14:05

Lo avevo letto appena lo hai pubblicato, oggi lo recensisco perché nell'attesa rileggere è sempre bello. Questo capitolo di bello ha un sacco di cose. Come descrivi Bucky che si reprime e si congratula con se stesso per essersi represso: meraviglioso. Come descrivi Bucky completamente atterrito dalla reazione che avrà Steve alla vista dei due ragazzi innamorati. O ancora tutte le parti in cui ci parli di come Bucky scopre che sì il crossdressing è la sua dannazione e quanto si sente in colpa! Straziante la parte in cui vedendo il disegno per un attimo immagina che possa esistere una possibilità ma poi si ricorda che lui è ancora più sbagliato, non solo è innamorato del suo migliore amico ma apprezza cose che nemmeno Steve potrebbe mai perdonargli. Come al solito mi è piaciuto moltissimo il tuo stile: fluido, perfetto, non c'è una virgola fuori posto. Poi la tua attenzione per l'introspezione, come hai descritto così bene i pensieri di Bucky, come scopre cosa gli piace, come vive ogni attimo immerso nella paura, come soffoca qualsiasi cosa. Stupendo il riferimento al titolo: non me lo aspettavo per nulla, complimenti. Mi è piaciuto tantissimo anche l'attimo in cui hai lasciato intravedere i sentimenti di Steve e la sua sofferenza / preoccupazione per Bucky. Tutto il capitolo sembra un lunghissimo discorso libero e trovo incredibile che sei riuscita a tenerlo per tutti i paragrafi senza mai eccedere nel troppo sentimentale o abbandonare per uno stile più 'semplice'. I fatti e i pensieri di Bucky si incastrano tutti in modo così perfetto. Mi spiace un sacco che il prossimo capitolo sarà il finale.
Ah e Steve che prende in giro Bucky perché qualsiasi ragazza possa avere per Natale sarà già stata scaricata: fantastico!!

Recensore Master
24/09/19, ore 19:04
Cap. 1:

Cara Fuuma, ^^

In questo primo capitolo hai detto talmente tante cose – e le hai dette così bene – che mi riesce difficile fare una recensione di senso compiuto. Vabbé, ci proverò! Anzitutto, complimenti per come hai reso Steve. Lo hai sviscerato partendo dal nucleo, dall’essenza: quello di un ragazzino fragile ed emaciato che nonostante sia debole e rachitico si fa malmenare per un ideale. Poi crescerà, certo, ma il fulcro, l’animo di Rogers, se vogliamo, è racchiuso in quel bambino con la luce negli occhi che Bucky difende, ma che non si tira mai indietro. Ho amato che l’amore (perdona la figura retorica) tra i due sbocci nell’adolescenza e ben prima della trasformazione in farfalla, sebbene in quel periodo di tempo tutto rimanga nei piani di una bromance delicata e dolcissima. Ho amato la scelta di inserire la minilong in un contesto storico sfavorevole alla libertà sessuale in generale, all’outing in particolare, perché ti ha permesso di scrivere delle bellissime righe di introspezione su questa cosa che c’è e che si affaccia a dispetto delle norme sociali, che si sovrappone alla visione di un seno florido o di un paio di labbra tinte, facendo brancolare nel buio dei desideri chi le prova. Anche queste naturali confusioni e incertezze contribuiscono a rendere particolarmente ricche di contenuto queste tue righe, come il momento della crescita di Steve e della sua trasformazione, fulcro del capitolo. L’infanzia lascia il passo all’adolescenza rivelando pulsioni impreviste e una ricerca del corpo dell’altro che è amplificata da alcuni elementi che hai inserito in maniera oculata (il sudore, il caldo estivo) e che contribuiscono a dare una nota sensuale alla storia, sebbene velatissima, e sempre molto elegante.

E poi, ovviamente, c’è Bucky. Il suo è il punto di vista privilegiato, attraverso cui vediamo e amiamo Steve (e non l’ho mai amato come in queste tue righe, confesso). Bucky è un giovane Steve McQueen, un giovane Marlon Brando cui basta sorridere per affascinare chiunque, classico figlio americano bello, bravo, dal sorriso bianco e smagliante, circondato da ragazze che non spiccano rispetto ai due protagonisti, pur ammaliando saltuariamente e per brevi istanti Barnes, che gode della sua popolarità, ma senza alcun particolare interesse per chi lo idolatrata. La scelta di diventare amico del piccoletto di turno, il dubbio nel sentire che quest’amicizia è un legame a cui non sa dare un nome perché non è importante darglielo è solo la punta di un iceberg di leggeri dubbi e incertezze che lo attanagliano in maniera costante lungo tutto il capitolo, tra cedimenti (non sarebbe poi importante, se lui e Steve fossero davvero gay) ed esitazioni, come durante l’imprevisto sfioramento di una parte del corpo in particolare.

Se dovessi descrivere questo primo capitolo in una parola direi che è delicato – oltre che ben scritto – e sono felice di aver recensito qualcosa cui tieni. C’è profondità nel modo in cui indaghi in Steve e lo descrivi senza lesinare su quelli che sono i suoi difetti (il parlare troppo, l’anteporre la giustizia alla razionalità, il lanciarsi in campagne dove non può vincere perché sì). Bucky lo vede, lo segue, lo insegue, non cogliendo nemmeno la splendida gelosia finale, mostrata ma non spiegata – tanta freddezza in Rogers è spiegata solo dal disagio che gli provoca vedere il migliore amico in compagnia di una fanciulla scollata. Insomma, brava, davvero brava! ^^
Questa recensione assomiglia a un sequestro di persona, ma lo giuro! Non lavoro per l’HYDRA! XD
Un caro saluto e a presto,
Shilyss ^^

Recensore Junior
24/09/19, ore 10:53

Ciao cara,

non pensavo fosse possibile ma questo capitolo è anche più stupendo del precedente (cioè in effetti l'avevo messo in conto perché conosco la tua capacità, però hai superato le mie aspettative!) da dove posso cominciare se non dalla rivelatrice frase in corsivo " Studio del cuore di James Buchanan Barnes, soggetto depravato numero xx: ecco come un cuore umano non dovrebbe mai battere per il proprio migliore amico." dopo la quale spero non sia previsto un incontro tra Bucky ed uno piscologo (anche se Bucky e Steve che giocano ai dottori è una visione da non sottovalutarexD).
Tuttavia confido che Steve passi all'azione per aiutare Bucky in modo concreto perché questo senso di colpa (immotivato) lo sta conducendo alla pazzia! Perché nessuno di noi può essere ciò che non è, quindi se Bucky si condannasse ad una vita di apparenze (cosa che sta già facendo ed è anche del tutto comprensibile storicamente) temo che questo lo consumerebbe fino ad indurlo alla morte, a ricercarla come punizione estrema al suo essere innegabilmente sbagliato.
La cosa che non ho molto apprezzato è il silenzio di Steve, perché si è chiaramente accorto che Bucky sta male, quindi avevo sperato che si facesse avanti e lo aiutasse ad aprirsi con lui, però immagino che le cose non avrebbero potuto risolversi in così poco tempo, quindi confido che nel prossimo capitolo ci sia un lieto fine (o almeno una sua parvenza).
Un'altra cosa che ho notato è l'assenza del personaggio di Peggy, il quale avrebbe sicuramente gettato altra benzina sul fuoco sul cuore del povero Sergente, perché con una presenza femminile interessante ed interessata nella vita di Steve penso che il brunetto si farebbe da parte... anche se questa scelta rischierebbe di condannare entrambi all'infelicità.

Concludo questa riflessione lodandoti ulteriormente per lo stile magistrale in cui è scritto il capitolo, il modo delicato e crudele con cui hai dipinto i sentimenti contrastanti di Bucky, il suo senso di colpa e le speranze a cui si sta tenacemente aggrappando e che finiscono con l'alimentare il senso di colpa.
Quindi, poiché nelle tue storie nulla avviene per caso, confido che la reazione sincera di Steve ai due ragazzi che hanno sorpreso non fosse dettata solo dalla sua immane gentilezza e capacità di comprensione, ma fosse sinonimo di empatia da parte sua e di desiderio ricambiato per Bucky (perché è lì che voglio arrivare e spero che questa magnifica storia arrivi)
Rimango in attesa dei prossimi sviluppi

Recensore Junior
17/09/19, ore 11:02
Cap. 1:

Ciao cara,

mi fa piacere essere la prima a recensire una storia che si preannuncia molto interessante: il fatto che sia ambientata negli anni '40 e che pare che non sarà la guerra a dividerli è un fattore non indifferente... anche se il titolo mi fa pensare ad un finale poco allegro, in cui Bucky finisce in analisi per 'curarsi' dal suo amore per Steve, come se bastasse andare dallo psicologo, ma tanto so che non mi darai indizi, quindi immagino dovrò aspettare.
Le altre cose che ho indubbiamente apprezzato sono: il tuo stile di scrittura, molto descrittivo ed elegante che dipinge gli scenari con una nitidezza tale da materializzarli. In particolar modo hai reso evidente il conflitto di Bucky, il modo lento con cui ha cominciato ad accorgersi di essere attratto dal suo migliore amico quando non è più riuscito a giustificare razionalmente il suo desiderio di stringerlo tra le braccia.
L'ultima immagine poi è stata illuminante (certo, vedo ancora come un tradimento il fatto che si sollazzi dietro alle gonne per una parvenza di normalità... senza rendersi conto che anche se Steve lo ricambiasse non potrebbe fare la sua mossa per timore di non essere ricambiato e di perdere l'amicizia) e ti dirò che spero nel prossimo capitolo Bucky possa saggiare le labbra di Steve e che questo conduca al bruno disegnato come "una ragazza francese" (se mi passi la citazione).

Recensore Master
17/09/19, ore 10:47
Cap. 1:

Non so nemmeno da dove cominciare.
Il titolo è una cosa fantastica: 'studio del cuore', ci credo ci metti un sacco, per perle simili ci vorrà una marea di tempo. Lo adoro questo titolo, tre parole per dire tutto quello che più ci piace: analizzare fin nel minimo dettaglio ogni minimo pensiero di questo pg fantastico. Poi già il fatto che è una fanfic sull'omofobia interiorizzata e pure sul crossdressing ne sono già innamorata: non solo perché sono tematiche che amo profondamente, ma perché so che tu le tratterai con tutta la delicatezza che richiedono e ti faccio i miei complimenti perché non è per nulla facile riuscire a trattare un tema come quello dell'omofobia interiorizzata. Ci vuole un'attenzione all'introspezione che è davvero difficile e già in questo capitolo ne dai un assaggio e davvero ti faccio un sacco di complimenti. Non scadi in frasi banali. Non esageri. Mostri solo con delicatezza la paura di Bucky e i suoi desideri e il suo conflitto interiore e così dovrebbe essere. Ho amato tutti i piccoli riferimenti tra le righe, quei forse e quei scusa: stupendi davvero.
A volte hai uno stile poetico, descrittivo che io amo. Ma qui il tuo stile è un poco differente e amo anche questo: è così fluido, così scorrevole. È letteralmente tutto un flusso in cui fatti e pensieri si mischiano e le frasi scivolano una dopo l'altra in un modo così naturale che non c'è mai una parola stonata, sbagliata. È come nuotare e non incontrare nessuna resistenza, questo capitolo uguale si beve con una facilità incredibile. Credo che forse te l'avevo già detto, ma meglio ripetersi: amo, amo questo stile, bravissima.
Infine due ultime considerazioni. La prima è per la scena in cui Bucky fa a botte con i tre bulletti: io non so scrivere scene di azione/lotta, ne leggo una marea perché mi piacciono un sacco queste tematiche, ma di solito anche quando le leggo non capisco sempre bene tutto, ci sono braccia e gambe che mi perdo da qualche parte e personaggi che non capisco cosa stiano facendo. Tu in poche righe hai descritto quella scena di lotta facendomi capire tutto, rimanendo chiara e precisa e rendendola molto realistica e verosimile: complimenti, invidia profonda per come magistralmente hai scritto quelle poche frasi. E se ripenso poi al fatto che lo hai fatto scrivendo tutto in una sola giornata: wow. La seconda nota riguarda la scena di Steve e bucky nel letto insieme: non succede nulla ma succede tutto. Ecco, fosse per me vorrei leggere pagine e pagine di scene come quella: c'è emozione, angst, paura, amore, affetto, c'è quella cosa che contraddistingue sempre il rapporto fra Steve e bucky ed è la naturalezza con cui certe cose accadono, come siano sempre vicini, come si incastrino sempre naturalmente l'uno nell'altro, come se pensare di stare a più di tot centimetri di distanza sia incomprensibile. Quella scena è bellissima e fosse per me leggerei pagine e pagine di loro che si comportano così e non vanno mai oltre: sofferenza e gioia allo stesso tempo. Comunque dopo tutto questo mio blaterare, in realtà la cosa che preferisco maggiormente di questa fanfic è quella dicitura: in corso. Sono così felice che ti stai dando alle multicapitolo, perché so che da scrivere sono un tormento, ma questi temi sono troppo belli e vedere che li aprofondirai ancora di più mi riempie di gioia. Detto questo, il capitolo, benché lo avevo già letto, l'ho trovato molto più bello di come ricordavo e quindi applauso per la correzione/rilettura. Ho già detto che ho amato tutto? Che questa fanfic è stupenda e il mondo dovrebbe essere pieno di cose così? E ora mi ritiro e aspetterò paziente (?) il continuo. Ah e se per caso ti stavi facendo dubbi: qui i dialoghi ti sono venuti divinamente e non mi riferisco solo a quelli fra le virgolette, perché in realtà con questo stile tutto il capitolo sembra un lungo ininterrotto dialogo: meraviglioso.
(Sì, ho adorato tutto. Sì, è tutto stupendo. Grazie <3 )

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