Valutazione contest "Back to school contest" - Prima classificata
Grammatica e stile: 9.3/10 (grammatica: 4.5/5 + stile: 4.8/5)
-Adorava quel profumo e la consistenza di quel materasso e ne sentiva sempre la mancanza […] – questa duplice congiunzione non è molto funzionale: avrei tolto la prima sostituendola con una virgola, oppure avrei inserito una virgola prima della seconda “e” di modo che si capiva lo stacco tra le due frasi (quella retta da “adorava” e quella retta da “sentiva”). Non è un errore ma te lo segnalo.
-Non era insolito che Riccardo fosse agitato, ma solitamente – nessun errore grammaticale qui, però è un po’ cacofonica la ripetizione di “insolito” e “solitamente” perché avresti potuto usare in uno dei due casi un sinonimo senza alterare né il senso né l’effetto stilistico della frase. Non l’ho contata come errore comunque, perché non si tratta dello stesso termine e in ogni caso tendo a contare le ripetizioni solo quando superano le due volte ravvicinate.
-un'irrequietezza elettrica, spigliata, vivace e, soprattutto coinvolgente. – una virgola dopo soprattutto: in questo modo la separazione risulta errata. (-0,1)
-“[…] perché tanto non gli importa...” – questo non l’ho considerato un errore. La forma “gli” è ovviamente sbagliata perché riferita a un plurale, ma si tratta di un discorso quindi hai fatto bene a usare questa consueta “stortura” della lingua parlata.
Un problema che ho riscontato spesso riguarda la forma grafica dei dialoghi. Ti spiego meglio: hai inserito all’interno del discorso diretto il punto, anche quando è seguito da un verbo dichiarativo. Inoltre, nei casi in cui il punto all’interno del discorso è corretto, non hai messo la lettera maiuscola nella frase che segue. Mi limito a due esempi per farti capire cosa intendo:
-Mangia.- disse Francesco […] – qui il punto dopo “Mangia” non va.
-Non verranno neanche oggi. Né domani. Non verranno proprio.- non gli servì specificare a chi si riferisse. – Qui il punto è giusto, dato che la frase successiva non regge il dialogo. Proprio per questo motivo, però, ci voleva la lettera maiuscola. (-0,4 globale)
Hai inserito varie ripetizioni, tuttavia a parte quella che ti ho segnato, non ho considerato le altre un errore, anzi le ho trovate perfettamente funzionali al significato che volevi trasmettere, come in questo caso: “quell'aroma di salsedine che entrava dalla finestra, aperta nonostante fosse pieno inverno, ma affacciata proprio sulla spiaggia fra le cui piccole dune era cresciuto; quell'odore salato, frizzante, con uno strano retrogusto di alga; quell'odore di casa” dove odore appare due volte in modo molto ravvicinato senza però creare alcun problema di lettura, ma anzi trasmette una precisa immagine al lettore. Parto da questo punto per evidenziare come lo stile della tua storia mi abbia colpito. E’ scorrevole ma intenso, con frasi molto evocative, un uso della punteggiatura molto sapiente e un lessico molto versatile tra il momento introspettivo e descrittivo e quello dialogico: c’è un salto che rispecchia bene la situazione e i personaggi. Il motivo per cui non ti ho dato il pieno punteggio è una questione grafica: i paragrafi sono troppi e separati tra loro non sempre in maniera omogenea, tale da non creare il giusto spazio di separazione tra i diversi punti di vista dei personaggi, nonostante questi risultino comunque ben definiti e facilmente riconoscibili.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Credo che caratterizzare in modo perfetto dei personaggi in una storia originale sia molto difficile… Eppure tu ci sei riuscita, secondo me. Avevi due personaggi principali da gestire e hai dato ad ognuno lo giusto spazio, la giusta introspezione e sicuramente la giusta caratterizzazione. Francesco e Riccardo hanno una loro identità precisa, sono distinguibili. Una cosa che ho apprezzato particolarmente è stato il modo in cui hai fatto fluire nel racconto le informazioni biografiche utili a caratterizzarli: non hai insomma fatto quello che volgarmente si chiama lo “spiegone”, ma hai pian piano introdotto il lettore alla conoscenza dei due. Un ottimo lavoro che dal mio punto di vista merita il punteggio massimo!
Trama e originalità: 9/10
La trama è, in estrema sintesi, quella di due amici che trascorrono le vacanze di Natale insieme, ma uno dei due cova dentro di sé un’angoscia che proprio l’amicizia con l’altro riuscirà a tirare fuori. Ho apprezzato molto come hai impostato la trama in punti di vista, la suspense che hai creato prima della confessione e certamente l’accento che hai posto su due temi quotidiani eppure non così frequenti nella scrittura: l’amicizia uomo-uomo e il rapporto complesso con i genitori. La storia risulta pertanto coerente, ben strutturata, e racconta un’emozione che viene trasmessa dall’inizio alla fine. Non c’è nulla di molto originale in quello che tratti, ma i temi che tocchi e tutta l’ambientazione non mi hanno fatto pensare affatto a qualcosa di già visto. Come mai allora non ti ho dato il punteggio massimo? Perché, pur non mancando effettivamente nulla, si sente inevitabilmente il riferimento a qualcosa di più grande. Nessun riferimento esterno alla storia (come a Mattia per esempio) è sintomo di una manchevolezza, tutto è trattato in modo da garantire una perfetta lettura autonoma; tuttavia leggendo la storia si ha la percezione che essa sia inserita in una trama più complessa dove è da ricomprendere anche il momento problematico di Riccardo. Per usare un termine da fan fiction, questa storia sembra la missing moment di una serie tv. Ecco, se fosse stato questo il caso ti avrei dato il punteggio massimo probabilmente, ma trattandosi di una storia che in sé dovrebbe essere autosufficiente, ho deciso di toglierti un punto.
Titolo: 3/3
Il titolo è perfetto. Evocativo e d’impatto in senso assoluto, è anche ben rispondente alla storia. Ne troviamo la spiegazione nel testo, ma oltre a ciò, racchiude in sé tutta l’emozione del personaggio di Riccardo e allude a ciò a cui ruota tutta la storia: i genitori e i messaggi. Carino anche come tu abbia unito il prompt dell’”assenza ingiustificata” con il paesaggio del mare dove hai ambientato la storia. Ottima scelta!
Utilizzo pacchetto: 6/6
Il tipo di lezione “lezione del professore” è il fulcro della trama: c’è una confessione da parte di uno dei personaggi e tutta la trama ruota appunto attorno all’attesa di questo momento. (+2)
La disciplina da te scelta è la letteratura: hai usato citazioni di Grossman (più di quanto fosse il minimo richiesto), inserendole in un modo talmente coerente che se non avessi citato la fonte le avrei prese come parte integrante della trama. Ottimo! (+2)
L’angst era il genere scelto con il risultato “bocciato”: questo è perfettamente rispecchiato nello stato d’animo di Riccardo. (+2)
Gradimento personale: 4.5/5
Questa storia è stata per me una vera sorpresa: al di là della trama in sé, che pure ho apprezzato, mi sono sentita davvero coinvolta nella vicenda di Riccardo e ho apprezzato tantissimo le scelte stilistiche. La lettura mi ha senz’altro lasciato qualcosa… Tra cui sicuramente la voglia di approfondire di più questi due personaggi e la loro vita!
Punto bonus: 1/1
Il punto bonus ti spetta in modo pieno. Avevi scelto “assenza ingiustificata” e sia i genitori che Mattia vengono spesso nominati senza tuttavia essere mai presenti.
Totale: 42.8/45 |