Recensioni per
La Luna e il Blasfemo
di Demoiselle An_ne

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
03/01/20, ore 21:53

CIao! Quanta intensità in questa storia! I personaggi sono molto interessanti e l'atmosfera è suggestiva. I dialoghi non sono mai noiosi. L'ultima frase è davvero fantastica. Hai creato un momento di intimità bellissimo. Complimenti!

Recensore Veterano
21/10/19, ore 17:51

Ed eccomi qui, gentil Damigella, felicissima di poter commentare pubblicamente questa tua struggente creatura.
Anzitutto ti ringrazio per la fiducia dimostrata nell'affidarmi il betaggio, che spero non ti abbia delusa; un betaggio che praticamente si è fatto da solo, dal momento che il testo era praticamente perfetto da solo. Secondo ringraziamento, per l'entusiasmo dimostrato nei confronti dell'iniziativa, e per la tua decisione di buttarti a capofitto in questa avventura dalle tinte scarlatte.
Passando alla storia, come sai conosco assai poco i protagonisti di cui ci parli, quindi la mia opinione si basa sulla vicenda in sé. Ovviamente mi mangio le mani per questo, ma spero di poter rimediare al più presto. La vicenda comunque, a mio parere, è descritta in maniera impeccabile, con il giusto equilibrio fra obiettività, pragmatismo e sentimento. In poche righe sei riuscita a fornirci una descrizione di Adrian e Elyon piuttosto dettagliata, tratteggiando con precisione due personalità molto ben caratterizzate ed i rispettivi passati senza doverti soffermare troppo su passaggi che avrebbero appesantito la trama.
L'atmosfera un p'o dark della cella, una specie di bolla separata dal mondo reale e dotata di sfumature inquietanti che però loro sfruttano a loro vantaggio, mi è piaciuta moltissimo; l'ho trovata dannatamente intrigante. Certo, magari in sé non evoca forse cose propriamente belle (anche se, bisogna dirlo, il tutto à parecchio evocativo), ma i nostri due protagonisti sono consci del fatto che altrimenti non si può fare, e dopo tanto tempo trascorso a desiderarsi decidono finalmente che l'attesa è finita. E se è destino che il loro incontro debba avvenire in una cella, che cella sia. In fin dei conti, è proprio a questa cella che devi la tua ispirazione per cui assolutamente, se il risultato è questo, ben venga!
Sono davvero contenta di aver fatto parte di questo piccolo sperimento in tua compagnia. Un esperimento che però, nel tuo caso, è molto più pregno di significato dal momento che questa pubblicazione sancisce definitivamente il tuo ritorno sulle scene - il che non può che costituire una manna per i lettori di questo fandom fin troppo maltrattato. Come ti ho scritto al momento del betaggio, "che questa pubblicazione ti serva da sprone"; ed è con immenso piacere che noto quanto la tua risolutezza sia già ripagata dal meritato successo! Niente di meglio per spronare ulteriormente, insomma!
Rimango in attesa dei prossimi passi dunque; nel frattemmpo, un caro abbraccio
Adho

Recensore Junior
21/10/19, ore 13:55

Ciao donzella.
Incuriosita in generale, ho deciso di leggere questa tua prima creatura dalle tinte rosse.
Sebbene io non sappia nulla dei personaggi di cui ci narri, posso dirti di non aver sofferto affatto di questa "mancanza". Sei stata brava, infatti, nel palesare al lettore il loro intimo essere - almeno per quanto mi riguarda. Non ho avuto bisogno di conoscere i dettagli e l'ubicazione in cui si trovano, mi è bastato semplicemente proseguire la lettura per poterne godere. Da queste righe traspare dolore, una sorta di dannazione alla quale i due non possono sfuggire; al contempo però è chiaro il sentimento che li lega e che, almeno in quel lasso di tempo, permette loro di evadere da quel triste destino.
Scrivere di sesso non è affatto semplice, proprio perché si rischia di cadere nel banale o, peggio, esagerare piazzando tra le righe scialbe volgarità. Penso che tu ti sia tenuta ben lontana da questo, e ti faccio sinceri complimenti - considerando poi che questa non è che la tua prima produzione. Hai descritto un rapporto sessuale senza patetismi o sentimentalismi forzati, e senza tradirne il lato più "animale". È assai arduo descrivere con le parole quella che è una pura esperienza sensoriale ed emotiva, ma tu sei riuscita ad affidare alle parole ciò che esse spesso non riescono a comunicare, perché rischiano di tradire con la concettualizzazione, quello che concettuale non è. In merito a questo, l'unico appunto che posso farti è di prendere coraggio e "osare" di più. Come già detto non sei stata minimamente volgare, però nella lettura ho avvertito la tua incertezza - passami il termine. Con il tuo stile di scrittura (che a me è piaciuto davvero molto) penso proprio che tu possa permetterti di andare oltre, perché ho praticamente la certezza che non sfoceresti mai nello scadente o nel "rozzo". E questa non è ovviamente una critica, anzi. Sono molto selettiva e abbastanza incontentabile quando leggo qualcosa su questo sito, perché si trovano brutture di ogni genere; per questo non sai quanto io sia felice di trovare talentuose autrici come te. Non sono solita recensire e dar da fare alle dita tanto per, commento solo quando penso ne valga la pena. E leggendo le tue perplessità (ma in generale la creatura tutta) ho pensato fosse davvero il caso di farti sapere il mio pensiero nettamente e assolutamente positivo!
Proprio per questo ti invito a continuare a scrivere, a pubblicare ancora e ancora. La scrittura è un toccasana, almeno quanto la condivisione. Anche io agli inizi ero restia come te, ma preso il via non ho più smesso!
Spero davvero di avere la possibilità di leggere altro scivolato via dalle tue dita. :)
Coraggio! Sei stata bravissima.
Un abbraccio

Recensore Master
18/10/19, ore 18:21

Ed eccomi anche qui, cara mia. Era scontato che passassi anche da te, ma credimi lo avrei fatto a priori, anche solo per gioire del fatto che finalmente ti sei decisa a pubblicare qualcosa di tuo! Sono felicissima di questa cosa e credo di avertelo dimostrato più volte. E poi visti i protagonisti di questa pubblicazione, direi che la mia felicità non può che salire alle stelle!
È proprio di loro voglio parlare ed inizio con il dirti grazie infinite. Sai, mi hai sempre dimostrato di apprezzare molto “Il Giardino Segreto” (come altre autrici eh), però penso che il dono più grande che si può fare a uno “scrittore” -seppur di robetta come quella che scrivo io- è senz’altro rimestare il suo mondo di carta e ricamarci sopra. Questo, perché fa intendere che ciò che si legge è entrato a far parte, almeno un po’, della vita quotidiana. Ecco io non so se mi sono spiegata, ma spero di averti dimostrato in qualche modo la mia gratitudine.
Adoro Elyon e Adrian è uno dei miei vari figli di carta, quindi beh, leggere di loro mi fa un piacere immenso. E non solo leggere di loro: hai tratto ispirazione da un capitolo ben preciso, il che vuol dire che ti ha colpita!
Beh, sei stata davvero eccezionale cara Anne, sia nel rendere l’atmosfera, che nel caratterizzare Adrian che, ormai, conosci meglio di me.
Tra l’altro ciò che accade fra le mura di quella triste cella è qualcosa di realmente plausibile, semplicemente quei due hanno bisogno di un po’ più di tempo, per arrivare a dichiarare apertamente il loro amore (tempo e contingenze, eheheh). Comunque questo non vuol dire non sia un missing Moment davvero ben riuscito, eh.
Sullo stile non mi voglio dilungare, perché sai come la penso. Però voglio dire che sei riuscita ad essere fluida, profonda, accattivante e specialmente mai volgare, bravissima davvero.
Spero che questa sarà solo la prima di una lunga serie di pubblicazioni.
Che dici: lo abbiamo aperto questo vaso di Pandora?
Un abbraccio e ancora grazie per aver usato con maestria questi due qui.
Bri

Recensore Master
17/10/19, ore 21:49

Ciao! Non sono esperta di scene a rating rosso ma complimenti, è davvero una bella prova, ancora più incredibile se è la prima cosa che hai il coraggio di pubblicare. Niente è stato forzato, hai reso tutto molto naturale e giusto. Poi con loro si sa: dramma allo stato puro e questo piccolo momento non è stato da meno. Direi che sì: sono dannatamente fottuti e lo sapevamo già da parecchio. Sei riuscita a calare il missing moment perfettamente nella storia originale, il che richiede un'attenzione al dettaglio niente male. Ci sono un paio di piccole imprecisioni grammaticali, ma nulla di così grave.