Recensioni per
Death is Nothing at all
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
20/09/20, ore 19:23

Carissima Sabriel, rieccomi a riprendere a leggere la tua serie, che probabilmente non riuscirò mai a mettermi in pari, ma cerco di fare del mio meglio quando posso!^^
Troviamo un Rickard e Den giovani, mentre Edith ed Edwin sono degli adulti, l'ultima volta che ho letto di loro erano dei bambini.
Ho avuto modo di conoscere la famiglia di Rickard e devo dire che le due cugine gemelle mi stanno già simpatiche!
L'amore fraterno di Edith ed Edwin è palpabile, il pianto di entrambi su quella panchina definitivamente molto significativo per entrambi. La donna conosce il suo destino, ma lo spirito forte e combattivo si avverte che aleggia ancora in lei.
Bravissima sei stata molto brava! :3

Recensore Veterano
01/03/20, ore 17:16

Valutazione per il contest "I miei ultimi undici libri"
Terza classificata:
"Death is Nothing at all", di Sabriel_LittleStorm

Grammatica e stile: 12,5/15
Aspetta, ti aiuto!». Dato che la frase è già terminata con il punto esclamativo, non è necessario mettere un punto fuori frase. -0.5 È un errore che si ripete in molti dialoghi, quindi non li ho segnati, ma generalmente la regola dice che, se c'è un punto esclamativo o interrogativo nella frase, non bisogna mettere il punto alla fine.
"che Edwin ricordò di aver ricevuto solamente quando lasciò la sua terra alla volta della città che lo aveva cresciuto" Poiché viene recuperato un momento del passato, "lasciò" avrebbe dovuto usare un tempo verbale che si colloca più indietro del passato remoto. -1
Suggerimenti (non tolgono punti)
"Edith uscì dalla locanda respirando a pieni polmoni l’aria mattutina, tastando con i palmi l’antica porta decorata, per poi allungare il bastone bianco fino alle scale, muovendo un piccolo passo in avanti." A mio parere, in questo periodo viene usato un po' troppo il gerundio, il che rende più difficoltoso lo scorrimento della frase. Se fossi in te, avrei "sciolto" qualcosa, ovvero avrei reso qualche frase col gerundio una subordinata esplicita. Una cosa simile in "la salutò la donna sorridendo, sorprendendo tutti i presenti." e in "prendendosi i capelli tra le mani, attorcigliandoseli in una coda distorta." e anche in "Den scivolò fuori dalle lenzuola cercando di non fare rumore, infilandosi velocemente i pantaloni del pigiama, scostando le tende alla veneziana in modo da poter vedere fuori."
"per l’ultima volta, la gioia della vita, nella morte." A mio parere, per rendere la frase più ad effetto, avrei eliminato l'ultima virgola.
Il lessico da te selezionato è ricco di pathos: quasi ogni parola è piena di sentimento, e aiuta molto a dare un tono alla storia. La struttura che lo sorregge, nel senso di come vengono posizionate le parole, non sempre dà il meglio di sé: specialmente all'inizio, mi sembra che sia eccessivamente semplicistica per una storia con quel tipo di linguaggio, e può diventare ripetitiva. Ad esempio, all'inizio trovo molto presente la struttura frase principale più gerundio che regge la secondaria, a volte con anche più gerundi di fila. È una costruzione molto efficace per dare il tono che cerchi, non fraintendermi, ma soprattutto all'inizio ne ho viste molte, molto ravvicinate, e vedere tanto spesso la stessa messa in scena stanca. Come ti ho già segnalato prima, molte di quelle potrebbero venir facilmente migliorate "sciogliendo" la costruzione. È una cosa di facile rimedio, anche, perché non ti manca il talento: esso appare nella seconda parte della storia, a partire dal pezzo in cui Den cavalca, in cui orchestri perfettamente il ritmo della storia per averne il miglior pathos, e catapulti il lettore nel mondo di Edith&Edwin. La tua è una storia in cui più si procede con la lettura più migliora, ed il finale è ti lascia con un buon gusto, finita la lettura.
Trama: 9,8/10
Questo è un punto a cui fatico dare un punteggio, lo ammetto. Il tuo racconto è descrive una giornata particolare dei personaggi, in cui c'è un ritrovo di famiglia, ma in cui non avviene granché. La tua storia, però, è più focalizzata sui personaggi che sul raccontare quanto avviene a loro, e da questo punto di vista è efficace: le descrizioni dei luoghi in cui si trovano sono chiare, quelle temporali un po' meno ma comunque si capisce quello che avviene prima e quello che avviene dopo, e l'ambiguità fa parte del fascino dell'ambientazione. L'unico motivo per cui il punteggio non è pieno è perché, ogni tanto, trovo che troppe informazioni siano date, l'una ravvicinata all'altra, e per chi non ha familiarità con la serie di storie può essere difficoltoso capirle alla prima lettura, arrestandone così il ritmo. Ma è solo una piccola nota in confronto al resto, che è grandioso!
Caratterizzazione personaggi e loro coerenza: 8,9/10
Nella tua one-short vi sono parecchi personaggi, che tratterò in ordine d'importanza.
Le due gemelle, Dafne e Nelith, sono due figure secondarie, che fanno più progredire la trama che altro. Non ti sei concentrata molto su di loro, e l'ho trovata una buona mossa: non hanno rubato lo spazio ai protagonisti, le hai caratterizzate abbastanza da darle la loro identità, ma non così forte da separarle come duo. Ed, essendo loro gemelle, mi è parsa una buona scelta.
Trovo che però, raramente, dedichi più attenzione a loro che non ai due ragazzi con cui condividono la scena. Den&Rickard, nella loro prima apparizione, esprimono personalità, coi loro atteggiamenti e movimenti. Dopo quello che sono viene fuori per lo più dai loro dialoghi, che però hanno anche la funzione di portare avanti la loro backstory e il loro conflitto con gli altri, per la loro relazione. E, se la cosa mi pare funzioni per Rickard che è un tipo misterioso, per Den non lo trovo così efficace. Mi ha dato l'impressione di un ragazzo buono e gentile, un ottimo punto d'incontro per uno dal passato più difficile come Rickard, ma l'ho trovato poco utilizzato e con più focus sulla sua storia che su di lui, se capisci cosa intendo. Non un cattivo personaggio, ma mi pare sia stato un po' lasciato da parte.
Edwin ha, più o meno, il suo carattere, ma grazie al maggior numero di parole a lui dedicato, e alla sua backstory comunque triste ma non drammatica, dato che è ormai cosa comune, riesce a risplendere di più. È anche un buon punto di riferimento per il lettore- attraverso i suoi occhi, che riscoprono la sua vecchia casa ormai sconosciuta, il lettore impara a conoscere la famiglia passo a passo con lui. E, in particolar modo, Edith.
Un arzilla vecchietta cieca ma perfettamente lucida, che ha imparato ad accettare la sua morte e continua a prendersi cura dell'azienda e della sua famiglia. Come fa non attirare l'attenzione, con un personaggio del genere? Certo, dalla mia esperienza pare strano che una persona di quell'età accetti l'omosessualità in modo così placido, ma considerando l'eccezionalità di quella donna non me ne stupisco. Edith è il motore della storia, Edwin colui che la fa capire al lettore mantenendo comunque una sua identità: se per i personaggi minori ho avuto qualche riserva, per questi non posso che farti i complimenti!
Gradimento personale: 3,5/5
Nel tuo racconto vengono presentate due storie parallele: quella di Edith&Edwin e quella di Den&Rickard.
Ho amato davvero tanto quella dei due fratelli: l'idea di andare via da casa per un futuro migliore è una a cui penso spesso, e che ho paura dovrò mettere in pratica, quindi capisco molto come si sente Edwin. Ed Edith è la parte migliore di questa coppia, con la sua forza e lucidità nonostante la malattia.
La storia dei due innamorati, però, mi pare lasciata troncata a metà. Ora, so che fa parte di una serie, e probabilmente è più chiaro se leggo le altre storie, ma fatico a vedere il progresso con questi due: la loro relazione era segreta a inizio storia e lo rimane anche alla fine, con un chiarimento finale da parte di Edith che però loro non hanno provocato in alcun modo. Conoscere attraverso di loro le due gemelle è stato interessante, e i piccoli indizi che hai lasciato sul loro passato sono affascinanti, ma a fine storia mi sono parsi un po' fine a sé stessi. Di certo sono elementi che approfondirai in altri racconti, ma a mio parere, se fai parlare dei personaggi essi devono avere un ruolo importante, che in quei due non ho notato. Non credo che siano venuti così per incapacità tua (hai saputo trattare benissimo Edith ed Edwin, che a mio parere sono più complicati) ma lo vedo più come un problema d'organizzazione della storia. Questo è il problema con questo tipo di storie in generale, quindi non te ne faccio una colpa: solo, ti chiedo di prestare più attenzione!
Titolo&introduzione: 2,4/3
Ammetto che, all'inizio, il titolo mi ha lasciato spiazzata. Non perché sia difficile da capire, o perché non mi pareva collegato alla storia in sé (che ho invece trovato molto azzeccata), ma perché non comprendevo come mai fosse scritto così, con Nothing" maiuscolo. Quando mi hai poi chiarito che era una citazione, ho apprezzato davvero il riferimento: lo trovo un titolo significativo, e ben adatto al contesto. Essenzialmente un titolo perfetto! L'unica ragione per cui ho tolto qualche punto è che, se seguivi la citazione della poesia, anche "all" doveva essere maiuscolo.
L'introduzione è composta da una citazione, un paragrafo che racchiude il punto saliente della storia. È un ottimo modo per attirare l'attenzione del lettore, ma a mio parere "rovina", in qualche modo, il piacere della lettura, dato che sai già come andrà a finire, come quando nei trailer mettono le scene più belle del film. Inoltre, sebbene racchiuda bene il tema principale della storia, preferirei che la storia venisse introdotta con le parole di un autore, in quanto una citazione può essere fraintesa, ma se una parte di testo originale l'accompagna il tutto viene più chiaro.
Bonus: 3,2/4
Genere: La descrizione del paesaggio fatta da Edwin alla sorella è piena di poesia e liricità, quindi punteggio pieno.
Citazione: La citazione è stata inserita parafrasata, ma rientra molto bene nella situazione e aggiunge qualcosa sul personaggio che la pronuncia.
Ambientazione: Il borgo sul mare è una presenza importante nella storia. La nebbia è un elemento che giunge più tardi, ma lo considero "costruzione" dell'ambiente.
Obbligo: Sfortunatamente, credo che qua ci sia stato un fraintendimento. Quando parlo di riferimento, intendevo che doveva essere nel testo, ad esempio come una frase detta dai personaggi, o una metafora esplicita. Sebbene la tua citazione a inizio testo colleghi quello che sta vivendo Edith a quanto detto nella poesia, ed è per questa la ragione che l'ho contato come inserito, il riferimento doveva essere nel testo stesso, non all'esterno.
Totale: 40,3/47

Recensore Master
22/01/20, ore 23:57

Ciao Sabriel!

Mi è piaciuto proprio tanto questo capitolo: Sindy appartiene sempre a questo universo, ma compare solamente in una battuta. Tutto il resto è per le tre coppie che si contendono la scena. I primi sono Edwin ed Edith. Lei è serena e magnifica nonostante la morte imminente e la cecità. Perdere un senso così importante come la vista non l’ha resa amareggiata verso una vita che termina troppo presto, ma anzi, le ha regalato una saggezza in più. È consapevole della sua fine e si sta accomiatando nel migliore dei modi da un fratello amatissimo, dalle figlie gemelle, dal nipote che riesce a vedere come se gli fosse davanti. Mi ha colpito molto la serenità della sua figura e la scena del tramonto e, più in generale, quanto appaia un personaggio positivo nonostante il risvolto tragico della sua personale storia, dato che lasciare questo mondo con due figlie ancora giovani è difficile. Edith rappresenta casa anche per Edwin, un fratello che se n’è andato per moltissimo tempo, ma che ha con la sorella un legame ancora imprescindibile e una grande intesa.

Rickard e Den rappresentano l’amore romantico e la nuova generazione che nasconde un segreto (e non mi riferisco al fatto che si amano, ma alle ombre di un passato appena accennato e inquietante e, forse, a un altro amore), mentre le due gemelle sono la ventata di giovinezza e di freschezza che questo panorama magnifico del Mare del Nord esalta ancora di più. Nel capitolo hai inserito una scena in cui i personaggi fanno una passeggiata a cavallo sulla spiaggia. Trovo che oltre ad averla descritta molto bene, tu abbia reso alla perfezione lo stupore che un cavaliere inesperto prova nel trovarsi in groppa a un animale così magnifico e robusto. L’universo che stai creando si fa sempre più avvincente e mi sta intrigando tantissimo! **
Un abbraccio e alla prossima lettura,
Shilyss :)

Recensore Master
22/01/20, ore 07:50

Eccomi per lo scambio del giardino di Efp.
Storia davvero molto carina si avverte comunque un velo di nostalgia e pace a leggerla.
Ottime le descrizioni del luoghi ma anche delle sensazioni. Comunque come storia mi pareva quasi un film sappilo xD.
Ciaoo a presto.

Recensore Master
21/01/20, ore 23:42

Carissima,
sono davvero felice di aver letto questa storia, è di una intensità incredibile. Amo le storie corali, dove ci sono più azioni che vengono descritte, dove viene messo a nudo tutto, ma proprio di tutto.
In questo caso l'amore per la famiglia, quello fraterno e l'amore più bello, quello tra due persone un tempo sconosciute ma che ora sono tutto l'uno per l'altra.
La storia di Edith mi ha commossa, ma più di tutto mi ha commossa la sua forza d'animo, la sua dolcezza e la sua saggezza. Ha accettato la morte, l'ha resa parte della vita, che è ciò che è, ma che non tutti riusciamo a percepire come tale. Questo non solo denota una grande caratterizzazione di un personaggio del genere, ma una tua grande maturità sentimentale che ti ha reso possibile dare quel tocco malinconico ma che non perde speranza, nel giostrare e muovere Edith. Edith e Edwin sono due fratelli uniti, ognuno di loro ha fatto delle scelte, che per un po' li hanno divisi ma non lo hanno mai fatto davvero. Ora il loro tempo insieme è agli sgoccioli, ma il bellissimo rapporto fatto di empatia e legami di sangue, è meravigliosamente descritto in quell'attimo dove Edwin descrive a sua sorella il tramonto, proprio come lei vorrebbe che fosse descritto: intenso, poetico, come se facesse parte del libro più bello mai letto. Una di quelle descrizioni dove l'immagine si para davanti, ed è per questo che Edwin diventa gli occhi di Edith, ed è un concetto meraviglioso, che ho amato da impazzire, e che mi ha commossa.


Per quanto riguarda invece Den e Rickard, nulla da dire. Mi sono sciolta alla scena dove si svegliano, dove racconti di loro, dei non detti che forse è meglio rimangano tali per non soffrire. Ma l'amore è forte, così tanto che c'è necessità di urlarlo al mondo, di comunicare a questa famiglia unita e incantevole, che due anime si sono trovate e che non c'è niente di più bello che provare quel sentimento. Il modo con cui Edith si accorge dell'amore, senza nemmeno vederlo negli occhi, ma percependolo nell'aria, è poetico. L'amore è ovunque e dovunque, si percepisce quando c'è, è la forza più potente del mondo e quando esplode intacca tutto ciò che trova nel suo cammino.
Ho amato ogni singolo passaggio di questo racconto, di come ogni storia sia un'esperienza, che ricorda al lettore cos'è la famiglia, cos'è la fratellanza, cos'è l'amore e perché non bisognerebbe mai vergognarsi di provarlo, qualunque forma esso abbia. Ho amato la delicatezza che hai usato in ogni singola parola, ma più di tutto ho amato l'umanità che hai messo in questi personaggi, fondendoli in un racconto che lacera l'anima, che parla di vita e di morte, ma che non scorda la cosa più importante di tutte: l'unione.
Che altro dire, sono senza parole e senza fiato. Leggerti è un privilegio, sappilo ♥
Miry

Recensore Master
20/01/20, ore 19:19

Carissima, ciao! ^^
Sarà davvero ardua fare un commento con un filo logico a questa storia, perché dire che mi ha conquistata è riduttivo.
innanzitutto, inizio col dire che sono molto contenta di sapere che Rickard, da quel colpo di pistola, si è salvato, quando io pensavo che invece per lui non ci fosse più nulla da fare e lo avevo dato, con enorme dispiacere, per morto.
Detto questo, procediamo con ordine. Innanzitutto, devi sapere che io amo, adoro le storie che trattano di un rapporto tra fratelli, per cui già questa storia mi aveva incuriosita per questo motivo. In più, tu mi prendi sempre per la gola con le tematiche delicate e questo senso di malinconia e dramma che permea le righe della tua storia, quindi, insomma, ho adorato tutto questo.
Innanzitutto, mi piace moltissimo il modo in cui hai scritto la storia, donandole della atmosfere quasi fiabesche e oniriche, impalpabili e sfuggenti, come se facessero parte di un sogno, come se anche noi fossimo ciechi come Edith e stessimo guardando il mondo attraverso i ricordi e le sensazioni (sì, lo so, è partito un volo pindarico non indifferente XD)
In ogni caso, ho davvero apprezzato quest'atmosfera di calma e familiarità che sei riuscita a ricreare, questa sensazione di pace e serenità, che si pone poi in netta contrapposizione con la cupezza di fondo, quella consapevolezza di avere il tempo contato, che tutto presto andrà a finire. A tal proposito, è molto interessante l'atteggiamento di Edith e la sua forza d'animo, la tranquillità con cui ha accettato la sua condizione e il modo in cui si gode ogni istante, ogni attimo della vita, nonostante sappia che va incontro alla morte. E proprio per questo decide di non sprecare gli attimi, di non piangersi addosso. Mi è molto piaciuta questa donna che non si arrende, che non si è lasciata vincere dalla sua malattia, ma ha trovato con essa uno spazio di condivisione, un modo per conviverci e per non lasciarsi schiacciare. Ciò che le accade è terribile e logorante, eppure rappresenta un angolo, una situazione di cui lei è perfettamente consapevole, ma che non la spaventa, non le impedisce di vivere appieno ogni attimo, ogni giornata.
E, parimenti, anche i familiari di Edith assumono lo stesso atteggiamento e in casa si respira un'aria di complicità e di allegria, come se l'ombra della malattia di Edith non fosse altro che una sfocatura lontana, che non riesce a toccare davvero nessuno.
Mi è molto piaciuto vedere il modo in cui hai delineato il rapporto tra Edith e Edwin, il loro amore profondo, che va al di là di tutto, al di là persino della distanza che si è creata tra i due quando Edwin se n'è andato. È stato meraviglioso vedere interagire questi due fratelli cresciuti lontani, con due vite totalmente opposte, eppure per i quali il tempo non sembra essere minimamente trascorso quando si siedono su quella panchina a chiacchierare, a guardare un tramonto che Edith può vedere solo attraverso le parole di Edwin, bellissimi e toccanti, che vogliono racchiudere in poche frasi tutta la meraviglia a cui sta assistendo, per permettere anche a Edith di goderne. Intensissimo il momento in cui i due fratelli si abbracciano e si lasciando andare a un pianto liberatorio, che in sé racchiude tutte le paure, tutta la sofferenza, tutto il dolore per un perdita che sarà inevitabile, che arriverà ingiustamente. Un pianto che rivela la fragilità di una donna che affronta con coraggio la malattia, e di un uomo che per quei pochi giorni di visita vuole essere il suo bastone, la sua forza e il suo sostegno, senza sapere che lei lo è per lui più di quanto lui potrà mai esserlo per lei.
Bello anche il rapporto che hai descritto tra Rickard e Den, il loro amarsi in silenzio e ancora segretamente, con timidezza, ma sincero coinvolgimento. Bello il fatto che Edith abbia capito che Rickard è innamorato, quando invece suo padre, che ha modo di vederlo, non se n'è accorto. È proprio vero, come diceva il Piccolo Principe, che l'essenziale è invisibile agli occhi.
Carissima, io non so che altro dirti, se non che questa storia è meravigliosa e trasmette davvero, davvero tantissimo. È una stupenda riflessione sulla vita, sulla morte e sul modo di affrontarla che dà veramente tanto su cui riflettere e pensare. Dire che l'ho amata è riduttivo.
I complimenti sono più che meritati. Grazie per avermi fatto leggere questa perla.
Alla prossima <3

Recensore Master
20/01/20, ore 17:47

Ciao carissima Sabriel! Inizio a dirti che questa tua storia mi è piaciuta molto, perchè hai comunicato davvero molto bene il rapporto speciale tra Edith e Edwin, da cui emerge sia il grande affetto ma anche la nostalgia e la comprensione senza parole, e che nemmeno la lontananza e il tempo sono riusciti a scalfire. In particolare, ho adorato il passaggio in cui Edith, malata e ormai conscia di essere prossima alla morte, dice che le piacerebbe morire lì tra le braccia di suo fratello. Lo stile è stato molto curato e incisivo, adatto alla storia. Altrettanto giusto mi è sembrata poi l'impostazione della narrazione, dove i vari paragrafi hanno pian piano svelato questo rapporto e la caratterizzazione dei personaggi. Particolarmente carino è stato anche il momento in cui Edith dice al fratello di aver capito che Rickard è innamorato, cosa che unisce la linea dei due fratelli alla relazione tra Rickard e Den (che qui è un po' una sottotrama ma che ricollega la storia alla serie di partenza). Qui devo ammettere proprio una cosa: mi è piace molto il tuo universo creato e che ogni storia nuova ci riveli un pezzo, ma allo stesso tempo, mi dispiace non poter sapere "tutto e subito". Cerca di capirmi: è chiaro in questa storia che Sindy per Rickard sia un ricordo lontano, eppure... Eppure in "When we were young" e "Il Mostro bianco" (a cui ho trovato sottili riferimenti) li avevo shippati ahah Una bella storia, insomma, che ho molto apprezzato. Alla prossima carissima!

Recensore Master
19/01/20, ore 23:19

eccomi qui a leggere questa bella e commuovente storia.


un legame quello dei fratelli ben saldo, quasi unico, che permette loro di capirsi in poco

lettura piacevole e scorrevole, avresti letto volentieri di più di loro, ma in fondo questa è la lunghezza giusta, cogli le cose essenziali e arrivi al finale in modo agevole

complimenti

Recensore Master
19/01/20, ore 18:21

Ho visto che questa storia fa parte di una serie piuttosto lunga e articolata e devo dire che mi incuriosisce: questi personaggi sono abbozzati, ma si capisce chiaramente che c'è tanta storia dietro e mentre leggevo speravo continuamente di scoprire "qualcosa". L'intreccio familiare promette estremamente bene, l'ambientazione luminosa della spiaggia mi ha colpita positivamente, anche se... ho trovato il tutto un po' troppo vago.
Ho badato "dopo" alla questione "serie", quindi probabilmente in uno degli altri racconti ci sono tutte le informazioni che qui non ho trovato e di cui ho sentito la mancanza.
Sicuramente avrei apprezzato molto di più la storia se fossi partita dalla prima.
Però... ho notato anche che l'OS ha partecipato a un contest (piazzandoti pure sul podio, quindi complimenti!), e suppongo tu l'abbia proposta come storia a sé stante, quindi ritengo che qualche informazione in più ci andasse.
Ad esempio, non ho idea di dove si svolga la vicenda o in che anni.
Non ho potuto farmi un'idea precisa della casa o della fattoria né di come ci sia un bosco vicino al mare (a me viene spontaneo pensare a una pineta, che per me è molto diversa da un bosco).
Un'altra cosa che ho riscontrato è che è tutto più "raccontato" che "mostrato", e scorre via veloce, senza il tempo di gustare gli attimi, le sensazioni dei personaggi.
Mi ha dato l'idea di un'introduzione molto accattivamente ma con qualche lacuna. Non per questo non l'ho apprezzata, anzi. ^^
(Recensione modificata il 19/01/2020 - 06:22 pm)

Recensore Junior
02/11/19, ore 16:34

Recensione Premio per il Contest "Una Macchia di Storia"

Ehilà! Eccomi con la prima recensione premio, ho scelto questa storia perché mi ispirava molto sia dai legami descritti in essa che dalla drammaticità degli eventi, tr l'altro ho visto che fa parte della serie "La Casa di Cristallo" come "La rinascita"!
E' una storia di certo pervasa da un alone di tristezza sopratutto quando viene rimarcato il fatto che molti eventi saranno gli ultimi e certe gioie non si vivranno per un bel po' di tempo a venire, quindi ciò che accadrà da lì a breve è chiarissimo fin dall'inizio. Sai che adoro i messaggi che comunichi attraverso le tue storie e adoro anche il tuo stile, qui l'ho ritrovato alla grande saturo anche di dolcezza e nostalgia, infatti oltre che trasmettere dramma e tristezza per i tempi perduti, questa storia compie catapulta il lettore in un'atmosfera molto difficile da rendere e da trovare nei testi (in modo ben orchestrato almeno) ovvero la profonda nostalgia e il senso di famiglia, in determinati pezzi ho sentito quasi il calore della casa sulla mia pelle, il chiacchiericcio al piano di sotto che c'è sempre in quelle case quando la famiglia è sparsa in giro, la dolcezza dello stare assieme e volersi bene non solo per un legame di sangue ma per sincero amore e affetto. Come dicevo all'inizio i messaggi che lanci sono sempre forti e resi alla perfezione, anche qui infatti il tutto è pienamente riuscito, di questa storia mi rimarrà impresso il senso di calore, del sentirsi protetti con la propria famiglia, un enorme bene che non tutti hanno avuto la fortuna di possedere e quando si leggono storie come queste ci si ricorda di quanto davvero è importante. 

Elisa

Recensore Master
01/11/19, ore 12:45

Eccomi anche da queste parti *___*
Oh, ma che storia bella!
Sai una cosa? Tu dici sempre che il drammatico è l'unico genere che ti vien bene, ma in realtà non è esattamente così; stavolta, a differenza del solito, c'è stato un alone di postività e di speranza che non so descriverti, nonostante il destino fosse già segnato per la povera Edith.
Lei è stata sempre forte, sorridente, postiva, anche tra le lacrime, anche quando ha chiesto a Edwin di prendersi cura delle sue figlie quando lei non ci sarà più!
Mi è piaciuto l'inserimento di una donna con il bastone bianco, il modo delicato in cui hai trattato la sua cecità e la sua malattia, il modo in cui hai parlato di lei e del modo forte e intraprendente con cui guarda la vita, nonostante questa le abbia evidentemente voltato le spalle.
Ed ecco apparire Rickard e Den! Quando ho letto che la storia faceva parte della stessa serie di Sindy e Alex, mi chiedevo cosa avesse a che fare con loro; poi ho letto di Rickard e Den e ho capito tutto!
Che belliiiiiiii *___* li adoro!
Oh, secondo me Edith, anche se non l'ha detto esplicitamente a Edwin, ha capito che l'amore di Rickard è tutto per Den, che Sindy non c'entra proprio niente. Non l'ha detto a Edwin perché sicuramente è convinta che siano rivelazioni che dovrà fare direttamente Rickard a suo padre, com'è giusto che sia!
Edwin non mi sembra neanche un dinosauro, quindi potrebbe anche riuscire ad accettare la cosa e prenderla bene ^^ speriamo! Ora voglio una storia che tratti questo argomento, ti pregooooo!!!! :'3
Anche le due figlie di Edith mi sono piaciute tantissimo, le ho adorate davvero, sembrano due ragazze a posto e con la testa sulle spalle!
Bella e commovente anche la scena in cui Edwin descrive il tramonto a sua sorella, che dolcezza infinita *___*
Dici anche che non sai scrivere di fluff, ma devo contraddirti per la seconda volta!
Io qui vedo soltanto un'autrice dal talento sconfinato che non fa che sottovalutarsi e che ha timore di rischiare… esci dalla tua comfort zone, sperimenta e buttati, tanto non hai proprio niente da perdere, ma hai solo qualcosa da guadagnare ;)
Ora ti lascio e ti rinnovo i miei infiniti complimenti, questa storia è stata meravigliosa e piacevolissima da leggere!
A presto e buona fortuna per il contest <3

Recensore Master
25/10/19, ore 20:37

Sabriel, eccomi qui! Stavolta niente ritardi, mi sono fiondata a leggere *-*
E così abbiamo conosciuto la famiglia di Rick…
"Come mai avete deciso di dormire insieme?" ahahahahah questo mi ha ucciso XD
Devo ammettere che Dafne mi fa tanta tenerezza ^^
Ma in assoluto i personaggi che mi hanno catturato di più sono Edwin ed Edith, sono due fratelli troppo troppo carini! La prima scena era davvero tanto fluff, e quindi non dire che non sai scrivere di questo genere u.u
Poi mi incuriosisce lei in particolare, la sua storia, come è diventata cieca.. come potrai sicuramente immaginare, mi è molto vicina come personaggio.
Complimenti, una storia carinissima e dall'atmosfera rilassata, la classica atmosfera delle cene di famiglia, con quel sapore di casa e amore. Davvero bella :3
Alla prossima!!! *-*