Recensioni per
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di JohnHWatsonxx

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/11/19, ore 09:18
Cap. 1:

Ciao, non sono una grande fan di Ed Sheeran, quindi la canzone che ti ha ispirata non la conoscevo, però quello che ne hai tratto mi è piaciuto molto. Non mi è stato subito chiaro quale sarebbe stato l'arco narrativo, in un primo momento credevo che avresti raccontato soltanto dei sentimenti di Sherlock, della sua nuova consapevolezza (quella di amare John Watson), acquisita un attimo prima di lanciarsi dal tetto del Barts e proprio mentre gli dava il suo "biglietto d'addio". Poi invece mi sono resa conto che in realtà il tuo intento era quello di coprire tutti e due gli anni sino al suo ritorno. In maniera molto compressa, ovviamente perché ce ne sarebbero di cose da dire in effetti... Tu hai usato pochissime parole, davvero poche, ma che rendono perfettamente l'idea di cosa è successo a Sherlock, di qual è stato il suo stato emotivo. Non c'è bisogno di fare voli pindarici o teorie, è tutto quanto scritto lì tra le righe. Questo amore che prima non ha mai provato per nessuno (fatta eccezione per Victor Trevor, ma è imparagonabile dato che all'epoca era un bambino) e che lo ha letteralmente travolto. Amore che lo porta a pensare a lui di continuo, a essere sicuro che sia più difficile smantellare celle terroristiche in giro per il mondo, tra l'altro pure da solo, che trattenersi dal contattare John. Questa è la cosa più complessa che fa, non spedirgli quel messaggio. Trattenersi dal farlo perché farlo sarebbe facilissimo. Eppure si trattiene sino a quando non ritorna finalmente a casa, a una Baker Street in cui tutto è diverso. John è diverso, ora ha Mary. Ma a questo Sherlock sembra non pensarci.

Non sono usuali, nonstante sul post Reichenbach sia stato scritto di tutto e di più, le storie scritte dal punto di vista di Sherlock o quantomeno che si preoccupano di analizzare i suoi sentimenti, ciò che lui ha fatto. Di solito il soggetto preferito è John, per ovvie ragioni tra le tante il fatto che è colui che subisce il lutto. Ma per Sherlock non dev'essere stato facile dover sopportare una cosa simile e tu hai reso onore alla sua sofferenza, alle lacrime che ha versato e alla fatica che ha fatto per poter tornare a casa vivo e vittorioso. Mi è piaciuto molto tutto questo, così come anche l'accenno a Eurus. Sherlock cita questo qualcosa che non ha volto né forma, da cui lui avrebbe imparato a non avere sentimenti. Non ha volto né identità, ma è ovvio che lui stia parlando della sorella dimenticata. Mi è piaciuta molto questa citazione, così come l'intera storia.
Spero di vedere presto l'aggiornamento di questa raccolta.
Koa