Recensioni per
Partimen
di Hoel

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
08/06/21, ore 07:33
Cap. 1:

Ciao^^
mi piace molto trovare racconti in grado di approfondire con questa precisione figure che la Storia normalmente sfiora e basta.
Madonna Cunizza esce dalle tue righe come una Venere voluttuosa, ma al tempo stesso come una donna di gran cuore e volitiva, in grado di prendersi ciò che voleva - senza peraltro nuocere a nessuno - in un'epoca in cui ciò non era così scontato. È stata, a quanto racconti, in grado di vivere al di sopra e spesso in antagonismo con la morale comune. È stata, in definitiva, in grado di viversi la sua vita come voleva.
Una figura per tanti aspetti ammirevole, che come giustamente segnali qualcuno considera sgualdrina e qualcuno invece donna generosa.
Potrebbe essere il personaggio di una ballata di De Andrè, se ci pensi.
Ho apprezzato molto la prosa che hai adottato, e che mi ha evocato suggestioni stilnoviste, così come ti faccio i complimenti per le tue immense competenze storiche, così profonde da diventare elementi della narrazione, coloriture della storia e non pedante ostentazione di cultura.
Ti ringrazio per la bella lettura e per le perle di Storia che hai voluto condividere con noi lettori.

Recensore Junior
20/07/20, ore 00:33
Cap. 1:

Stasera ho spulciato nella sezione Storico in cerca di qualcosa di buono e di non troppo impegnativo, ma non ho trovato gran ché. Così, ho pensato di andare sul sicuro. Curiosa di scoprire qualche brano personale di una delle autrici dei “Conti”, mi sono affacciata sulla tua pagina. Ho leggiucchiato anche la tua biografia (serissima e spassosa allo stesso tempo) e mi è sembrato chiaro che l’ironia sottile e brillante è una tua peculiarità. Apprezzo moltissimo le persone con questa dote, più in generale apprezzo i testi in cui c’è la giusta dose di questa ironia “colta”.
Conclusa questa premessa, ne faccio un’altra. Il Medioevo è un periodo storico di cui conosco solo poche cose stradette e straviste. Preferisco altre epoche, anche se bisogna riconoscere che il Medioevo è molto sottovalutato. Insomma, ho dovuto googlare qualche nome per farmi un’idea chiara della situazione storico-politica in cui si muovevano questi personaggi (le tue note finali comunque sono molto esaurienti).
Non conoscevo Cunnizza, almeno, non me ne ricordavo. Nessuno mi ha mai fatto notare la sua presenza nel Paradiso... Personaggio intrigante, devo dire. Mi piace leggere di donne storiche che hanno “vissuto e sono state contente” (per citare il tuo Bonio). Se poi hanno davvero visitato letti diversi, pazienza, fatti loro, non riesco a giudicarle male, anzi. In questa tua storia, Cunnizza ha dato un giusto schiaffetto all’orgoglio dell’Imperatore, una bella, anche se ideale rivincita per tutte le donne che dovevano sottomettersi alle voglie degli uomini potenti.
(Recensione modificata il 20/07/2020 - 12:35 am)

Recensore Junior
23/06/20, ore 08:25
Cap. 1:

C'è una sola parola per descriverla: Sancia… no, scherzo, è gran bottana.
A parte questo inizio molto dolce della recensione, davvero, figlia mia, non ti capisco. Che ci vedi di buono in lei? Il pentimento finale? Quello non è pentimento, non è pentimento essere ormai vecchia e brutta e dire "vabbe', serviamo la minestra ai poveri". Questa donna ha vissuto nella lascivia, nel peccato per tutta la vita, questa donna non ha amato, ha solo preteso e preso, perché non è amare dormire con uno una notte e la mattina dimenticarne il nome. Dante probabilmente era ubriaco, o non mi spiego, e comunque non lo giustifico e non lo condivido per aver messo una tale meretrice, non pentita, in Paradiso, perché materialmente andava contro tutti i principi della religione cattolica, a sto punto mettiamoci anche Giuda, almeno ha fatto il suo dovere lui.
Bene, a parte tutta questa indulgenza di prima mattina, passiamo alle cose serie: FEDERIIIICO! COME HA POTUTO SPREGIARE IL MIO FEDERICO? PURE DA MORTO E' ANCORA BELLO E LEI ME LO SPREGIA DA VIVO? Guarda, un altro motivo in più per buttarla all'inferno, e lo farò un giorno. E però, da Federico, sinceramente a me avrebbe fatto schifo. Mi ricorda un po' quella scena dove Ferrandino ci prova con Caterina.

Nuovo recensore
10/01/20, ore 00:12
Cap. 1:

Spulciando tra le tue storie, per decidere da quale cominciare, mi ha subito attirato questa, principalmente per due motivi, banalissimi e forse ingenui, ma tant'è: da un lato il riferimento ai Da Romano, che non conosco a fondo non essendo un esperto di storia, ma a cui comunque mi sono sentito subito istintivamente legato, visto il mio cognome; dall'altro il riferimento a Federico II di Svevia, che in quanto napoletano “emigrato” a Torino per motivi di studio, mi ricorda il mio Ateneo di provenienza.
Tornando seri, è una storiella breve e densa. Capisco benissimo come ti possa essere venuta in mente durante i viaggi in metropolitana, ne ho esperienza. Rifuggo dal giudizio morale sui comportamenti di Federico e di Cunizza (sia le versioni “fittizie” sia quelle “storiche”) che non è mio compito dare, ma mi concentro sul modo in cui hai reso i personaggi e la vicenda in sé.
Lo stile mi piace, si adatta bene al mio stile di lettura, vale a dire una lettura lenta, attenta e con una particolare attenzione alla musicalità delle parole e alla punteggiatura. E questo testo non mi ha deluso su nessuno dei tre aspetti. Forse contenuti un po' troppo “didascalici” nei primi paragrafi, prima di entrare nel vivo della scena, ma non ne ho sentito eccessivamente il peso, proprio grazie al modo in cui erano scritti, profondamente diverso dal classico libro di storia.
Per quanto riguarda la resa dei personaggi, non ho avuto difficoltà ad “entrare” nella testa di Federico, il che è una cosa non scontata ed un altro punto a tuo favore, trattandosi di un personaggio maschile descritto da un'autrice donna (a differenza mia che quando si tratta di parlare di personaggi femminili ho sempre il timore di non rappresentare adeguatamente tutte le loro sfaccettature, che con tutta probabilità non ho ancora neanche ben compreso a fondo...). Forse è che noi uomini siamo semplicemente più prevedibili nei nostri pensieri e nelle nostre azioni... Hahaha!
La protagonista della storia, però, è indubbiamente Cunizza. Anche qui devo farti i complimenti: in pochi tratti, pochi gesti, sei riuscita a darmi un'immagine mentale sufficiente a coglierne tutta la profondità. In particolare, il piccolo gesto di bere un sorso di vino e al contempo ammiccare ad un commensale distante si è palesato chiaro come il sole di fronte ai miei occhi, ed era tutto ciò che serviva in quel momento.
Interessanti anche le note più propriamente “storiche” in fondo al testo. Non erano necessarie (la storia regge in piedi da sé), ma sono un'aggiunta che ho apprezzato.
Che dire, sono soddisfatto della lettura, conto di tornare a leggerti presto ;)

Recensore Master
10/11/19, ore 14:55
Cap. 1:

Io credo che questa donna fosse solo desiderosa di amore. Da qui il rifiuto ad accettare le avance del sovrano, anche se come hai scritto tu, se avesse dovuto, lo avrebbe anch fatto. Ma non Per amore. Federico lo ha capito che sarebbe sempre secondo a qualcuno, in questo caso lo stalliere. Avrebbe potuto ottenere un amplesso da lei e far fuori lo stalliere, per ripicca, in fondo a quel tempo credo fosse normale amministrazione. Ma lui no, non ha accettato. Anche perché, secondo il Mio punto di vista, non sarebbe stata lei una sua conquista, bensì viceversa e per un sovrano non può essere!!!!!
La tua scrittura come sempre è dettagliata e ho apprezzato le note finali dove racconti la storia di lei. Leggendola mi ha affermato ancora di più le idee che mi era fatta durante il racconto.
Una bellissima lettura.
Un bacio, Saggy

Recensore Veterano
07/11/19, ore 17:37
Cap. 1:

Buonasera, 
mi ritego praticamente ignorante riguardo ai secoli XII-XIII, quindi ho iniziato la lettura sperando di arricchire  questo bagaglio più o meno vuoto... Sei stata così precisa nel frammentare la vita di questa Cunizza da Romano che, pur non sapendone niente, mi sono immedesimata nelle sue vicende, visto che hai riportato un aspetto della personalità dei personaggi che non compare nei libri di storia - in pratica un vero poetico, alla manzoniana - che comunque appare realistico, sebbene nessuno se ne possa accertare. 
Che smacco che ha subito l’imperatore del Sacro Romano Impero, equiparato ad un uomo del popolo perché " plebeo " mi sembra proprio brutto  che, a contrario suo, avrà una parte di lei che alla fine Federico non si è sentito di chiederle. È bello vedere una figura di donna anticonvenzionale, con un po’ più di indipendenza rispetto alle altre dame, che si limitavano ad essere un oggetto del desiderio passivo per i cavalieri ( o i poeti, parlando giusto di Dante, anche se lui si limitava ad un sentimento platonico ). Se prendo in considerazione il periodo di cui si sta parlando, capisco il perché dell’opinione popolare del tutto negativa, anche se lo trovo tremendamente ingiusto nei confronti di quella povera donna. L’amore libero non dovrebbe essere stigmatizzato e mi fa piacere che tu abbia fatto riflettere Federico riguardo a questo tema. 
Complessivamente è un testo accurato e scorrevole; il linguaggio poetico - per alcuni pomposo - è una nota dolce per me, visto che, in questo caso, è ben contestualizzato e non piazzato per puro caso. 
Alla prossima, 
Me
 

Recensore Master
07/11/19, ore 06:58
Cap. 1:

Buongiorno.
Be', è stata una lettura molto rapida, ma comunque interessante e piacevole :)
Si nota che anche qui ci hai messo tanto impegno, ma soprattutto continuo a notare la tua preparazione storica, che ti permette di spaziare tra diversi argomenti e periodi.