Valutazione per il contest "Il mio Babbo Natale segreto"
Quarto posto a parimerito
GiuniaPalma: Come la carbonara
Grammatica&stile: 19,5/20
Suggerimenti (non tolgono punti)
"Non lo dai a vedere però e cerchi di restare concentrato sul tuo lavoro." Non mi sembra molto adatto attaccare due congiunzioni l'una all'altra. Se fossi stata in te, avrei messo una virgola.
"Hey, come mai" Hey è la scrittura inglese di "ehi". Ci sono altre parole dichiaratamente inglesi nella storia, quindi non so se sia stato un errore di scrittura o una fra scelta precisa, e per questo non l'ho contato. La prossima volta, però, ti consiglierei di usare "ehi" in ogni caso.
Hai portato un thriller in questo contest, e devo dire che è stato ben costruito.
La seconda persona è stata una scelta rischiosa, ma che trovo tu abbia ben usato. Parte fondamentale del thriller è l'indagine del male, e trovo la seconda persona ideale per questo: abbastanza vicino da poter dare un'occhio, ma comunque in grado di stupire data la non-identificazione. Sei anche riuscita, nonostante tutto, a mantenere la storia chiara e semplice da seguire, e facile da capire una volta arrivati alla fine. Non per il personaggio principale, ma è chiaro che non era tua intenzione.
Ho trovato anche il lessico molto utile a questo processo: preciso, con un sapore all'americana e, anche se non complicato, preciso e più pensato rispetto a quello degli altri personaggi, il che è servito molto a separarlo dagli altri personaggi. A volte, secondo me la costruzione delle frasi non riesce a tener dietro a questo obiettivo (non d'accordo su alcune virgole, sulla costruzione semplice) ma tutti gli altri elementi da me elencati rendono questa storia un gioiellino, a mio parere, e fanno tranquillamente ignorare questo fatto.
Quando questa storia è uscita sul sito, ho capito subito che era la mia. Come ho fatto? Da mille piccoli particolari che l’autrice ha seminato qua e là. Si vede che ha fatto un lavoro certosino sulla mia pagina: se l’è studiata davvero ben bene, ed è stato divertente leggendo riconoscere tutte le citazioni che si annidavano qua e là. Il giustiziere dei poveri, la iena, i cocktail… ma soprattutto la faccenda della carbonara: signori, ha scorso tutta la mia firma per scovare questa frasetta annidata sul fondo.
Veniamo quindi alle valutazioni. Premetto che farò del mio meglio, ma come giudice faccio veramente schifo. Cercherò comunque di rendere il dovuto omaggio a questa storia molto divertente e simpatica.
Il barman è un personaggio decisamente affascinante: freddo, compassato, sa il fatto suo e non si lascia distrarre dal suo obiettivo. Perché abbia quell’obiettivo non è dato saperlo, però lo persegue con una pacatezza e un distacco decisamente ammirevoli. Non si lascia distrarre dalle avversità, riesce a sopperire con naturalezza a ciò che non rientra nei suoi piani, mi piace il suo sarcasmo con le due ragazze, così come l’ombra di cortesia nei confronti dell’altra, quella che non fa sfoggio di “pussy power” nei suoi confronti.
La trama è semplice, ma ritengo che non fosse l’elemento preminente della storia. La cosa che colpisce infatti è questo gelido barman-killer, che chissà perché fa fuori il ragazzo piacente, con un twist sull’old fashioned a base di vodka (dovrò provarlo. Senza veleno, però^^).
La prosa è molto bella, scorrevole e assolutamente adatta al contesto.
Voto 7,5
Per quanto riguarda il gradimento, come dicevo è stato uno spasso andare alla ricerca di tutti i piccoli easter egg disseminati qua e là, e non sono nemmeno sicuro di averli trovati tutti! Dovrò rileggerla ancora.
L’interazione del barman con le due squinzie mi è piaciuta un sacco, finalmente un uomo che non si trasforma in un celenterato di fronte a una bella ragazza!
Molto bella anche la disinvoltura del barman, se la mia pagina ti ha ispirato un personaggio del genere ne sono davvero lusingato!
Unica cosa che non ho gradito è la seconda persona: con tutta la buona volontà, non riesco a farmela piacere.
Ma è davvero una piccola cosa^^
Voto 11,5
Totale: 38,5/40 |