Recensioni per
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
di padme83

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/11/20, ore 14:21

Arrivo anch'io alla fine di questa bellissima raccolta, probabilmente una delle mie preferite insieme a "Mio blu", così piena di malinconia, struggente e insieme anche appassionata e tenera nei momenti in cui i due amanti sono insieme. Sai una cosa? So che tu scrivi storie brevi perché non hai molto tempo, ma non volendo credo che tu abbia trovato il modo migliore per scrivere di una coppia come questa, anche loro perseguitati dal "tempo" che li schiaccia, che li opprime e che è sempre presente anche quando cercano di sfuggirgli. Queste storie brevi sono come i brevi momenti d'amore e serenità che Albus e Gellert si trovano a vivere, non c'è inizio, non c'è fine, c'è solo il presente da vivere appieno con passione e ardore.
Questa ff, però, mette anche una sottile inquietudine rispetto alle altre. Non c'è soltanto l'ansia di amarsi, di possedersi, di diventare una cosa sola prima che gli impegni li separino di nuovo. Purtroppo, qui si inizia a sentire che c'è qualcosa di più grande che si avvicina per separare i due amanti e, forse, il dubbio che il loro amore non sia più forte di altre forze. Devo ammettere che mi addolora pensare che Albus possa davvero amare Hogwarts più di quanto ami Gellert, così come mi ferisce quando Gellert chiede ad Albus di non andarsene senza un saluto la mattina dopo, e Albus risponde che tanto non sarà lui ad andarsene per primo... Dunque anche per Gellert trame, intrighi e manovre sono più importanti del suo amore per Albus. Ecco, forse sarà il momento particolare che stiamo vivendo, questa sensazione di precarietà e tristezza e disperazione in una qualsiasi possibilità di futuro, ma a me verrebbe da dire ad Albus e Gellert: ma cosa ve ne frega di tutto il resto del mondo? Voi vi amate, siete felici e completi insieme, restate insieme, scappate lontano e amatevi, la vita è una sola, vivetela appieno come meritate! Ci potrà sempre essere qualcun altro che insegnerà ad Hogwarts, ci potrà sempre essere qualche altro che guiderà i maghi purosangue... ma nessuno avrà da perdere tanto quanto voi! Non buttate via l'unica possibilità di essere felici, quella è l'unica cosa che conta davvero!
Chissà, forse se avessero ragionato così anche loro, per Albus e Gellert la vita sarebbe stata migliore e più bella...
Scusa, oggi mi è venuta un po' così, la tua storia mi ha fatto pensare questo, mi ha colpita in un punto debole.
E questo sanno farlo solo le grandi scrittrici che riescono a toccare il cuore di chi legge, come sai fare tu.
Tornerò più presto che posso, complimenti e un abbraccio!
Abby

Recensore Master
13/10/20, ore 14:29

Ciao! Mi dispiace se come al solito sono così in ritardo nel leggere e commentare, quello su cui puoi contare però è che prima o poi arrivo! XD
Lo sai che i versi della canzone di De André mi mettono tanta malinconia? Non so perché, a questo punto ho legato la canzone alle tue storie e a Albus e Gellert (perché non conoscevo la canzone prima di leggere la storia! XD), e mi viene sempre da pensare che sia proprio perfetta per il loro legame. Hanno avuto un periodo di grande gioia nella loro "bolla incantata", ma il loro destino è quello di perdersi, di separarsi per poi ritrovarsi e perdersi ancora e ancora... anche se un giorno si ritroveranno per sempre in un mondo migliore!
Questa storia è piena di passione ancora di più del solito, Albus e Gellert sono sempre stati molto fisici nel loro rapporto, fin dall'inizio, ma qui vogliono ancora di più, si mordono, si assaggiano, si marchiano e Gellert chiede di essere legato. Amo molto questa componente passionale della loro storia d'amore, ho sempre considerato che, per loro, l'amore sessuale fosse un modo per dirsi tutto quello che non sanno dire a voce e anche un modo per appartenersi totalmente, completarsi, riempire i vuoti e le solitudini l'uno dell'altro (è un tema che amo molto perché spesso anche le coppie che mi invento io fanno così!). In questa storia, però, c'è qualcosa di più. Si avverte l'urgenza di possedersi fino in fondo, di entrare sotto la pelle dell'altro, perché la loro situazione non è più quella idilliaca della "bolla", ma anzi Albus sa che Gellert ha già fatto le sue scelte, che non cambierà strada, che è destinato a perderlo.
"In fondo, sai bene che nessuna catena, per quanto solida, per quanto resistente, può davvero trattenere un drago dal dispiegare le ali e volare via – lo perderai, ancora una volta. Eppure… eppure, da fottuto egoista quale sei, non rinunceresti a questa notte con lui per nulla al mondo.
Fra qualche ora le vostre strade si divideranno, le scelte compiute vi trascineranno di nuovo l’uno lontano dall’altro, a combattere su fronti diversi, opposti, ma nel profondo dell’animo tutti e due serberete il ricordo degli istanti preziosi che, con la grazia propria degli amanti, avete sottratto alla sorte beffarda e incastonato tra i lembi di un’eternità sporca, sì, e tuttavia vostra – solo vostra –, luminosa e per sempre esiliata, custodita, al di là dei confini del Tempo."
In queste frasi che ho voluto citare ci sono, almeno secondo me, i temi più importanti e preziosi di questa coppia, tutta la bellezza e la tristezza della loro storia, la felicità immensa e insostituibile di quando sono insieme, la consapevolezza di essere complementari e inseparabili ma anche destinati a combattere su fronti opposti, e comunque anche la sicurezza di un futuro che li vedrà di nuovo insieme e per sempre, eternamente giovani e felici, fuori dallo spazio e dal tempo.
Come sempre le tue storie mi ispirano emozioni e sentimenti di grande intensità e sento di vivere nel cuore quello che provano Albus e Gellert, tu riesci a esprimere e a raccontare questa coppia e il loro amore in un modo unico. Te l'ho detto diverso tempo fa, io non li shippavo nemmeno, mi sembravano una coppia "scontata" ( un po' come Harry e Draco) e a me piacciono sempre le ships impossibili e folli, ma sei stata tu a farmeli amare, leggendo le tue storie ho sentito che non ci poteva essere altra strada, che la loro vita è stata davvero questa e solo questa.
Lo sai che adesso non riesco più nemmeno a vedere un'immagine di Silente anziano senza pensare a quanta passione e quanto ardore abbia vissuto da ragazzo e da uomo giovane? Per me non sarà mai più il Silente saggio e tranquillo che appariva nei film di HP! XD
Ed è tutto merito tuo.
Complimenti per un'altra bellissima e appassionante storia!
Alla prossima (spero con meno ritardo! XD).
Abby

Recensore Master
18/08/20, ore 14:45

Eccomi, ogni tanto anch'io mi faccio viva e ritorno alle tue storie, che comunque non dimentico mai anche se sono così lenta a leggere e commentare.
Sono felicissima che tu abbia continuato a scrivere sulla tua OTP e non solo questa, ma anche molte altre raccolte che mi aspettano, come ho visto sul tuo profilo e nei tuoi link. Io ricordo proprio che lo scorso anno, di questi tempi, pensavi che non saresti più riuscita a scrivere e io ti incoraggiavo a non abbandonare la tua coppia, a non privarti dei tuoi sogni e della tua vita interiore... e ovviamente sono felicissima di vedere che, a un anno di distanza, sei riuscita a restare con loro!
Non conosco la canzone di De André, ma già i versi che hai citato mi hanno commossa, sono perfetti per questa coppia che ha vissuto una stagione di grande amore, passione e felicità nella sua "bolla" (i "giorni perduti" della canzone) e che adesso è costretta a vivere separata. E' vero che il legame di sangue che i due amanti hanno stretto permette loro di incontrarsi anche al di là del tempo e dello spazio, Gellert ritrova Albus in una sorta di "sogno reale" (scusami, ma io non sono poetica come riesci ad essere tu, spero che si capisca quello che volevo dire), possono trascorrere una notte insieme uniti mentalmente e spiritualmente... Ed è certamente meglio di niente, ma mi viene lo stesso tristezza e malinconia nel ricordare i giorni in cui i due giovani innamorati vivevano veramente insieme e potevano trascorrere insieme ogni istante, dimenticando tutto e tutti. Un passato che non potrà più tornare, almeno fino a quando, come abbiamo letto nel finale della scorsa raccolta, i due non saranno di nuovo per sempre insieme in un'altra vita.
Toccante, malinconica e come sempre piena di passione e poesia, un'altra bellissima storia.
Scusa ancora per il ritardo!
Abby

Recensore Master
30/01/20, ore 19:38

Ciao!
Sospensione è il termine che assocerei a questa raccolta, perché è questa la sensazione più forte che mi ha comunicato. Una sensazione di sospensione, un limbo fatto di baci roventi, strette spregiudicate e abbracci disperati, un limbo in cui i tuoi protagonisti appaiono incuranti di tutto ciò che esiste al di fuori. Trovo sia una sensazione coerente a questa coppia, che sappiamo essere debritrice di tempo e di spazio, che sarà costretta a sgretolarsi sotto ai colpi di eventi nefasti.
Ammetto che alle volte avverto un po' di più la percezione diversa che abbiamo del personaggio di Gellert, come è accaduto in quest'ultimo capitolo, dove mi è parso un po' troppo alieno al buio che associo a lui. Ad ogni modo, ne abbiamo già parlato e quindi non ti annoio oltre con la cosa!
Come sempre, il tuo stile mi piace molto, e mi piace la cura che accompagna i tuoi testi: le citazioni, ogni volta estremamente calzanti, schiudono la storia in maniera fantastica, ne anticipano l'atmosfera e le tematiche, sono parte integrante del testo e non meri abbellimenti. Le parole che scegli, poi, e le immagini che con esse disegni, riescono a cogliere l'essenza dei tuoi personaggi e a mostrarla ai lettori. I dialoghi sono sempre molto pieni, li trovo "letterari" nella misura in cui creano astrazioni e riproducono un linguaggio quasi poetico il cui spazio non può che essere all'interno di un'opera letteraria.
L'amore che ritrae questo racconto in particolare, anche più dei due precedenti, è fatto di attimi che fuggono e in questo ho rivisto la canzone che fa da titolo all'intera raccolta, i sussurri che si scambiano Albus e Gellert, la pressante paura di essere sempre al limite e di doversi arrendere alla separazione.
Ho trovato quasi spietato il riferimento a Hogwarts; nonostante Albus sia lì, tra le sue braccia, Gellert per un istante abbandona il limbo e pensa al dopo, ad altro, e nella fattispecie a qualcosa che gli porta via tempo e attenzioni, qualcosa che spinge Albus a sollevarsi dal letto all'alba e a separarsi da lui. Qualcosa che, inquadrata in un contesto più ampio, è specchio degli uomini diversi che sceglieranno di essere, di quelle scelte di vita che li condurranno su binari paralleli.
Amore che vieni, amare che vai, ancora una volta l'estratto scelto come titolo del singolo racconto è perfetto e ne catturara magnificamente l'atmosfera – e, più in generale, ha in sé il gusto amaro di un presagio sul destino dei due maghi protagonisti.
Leggerti è sempre un piacere, alla prossima!
(Recensione modificata il 30/01/2020 - 07:42 pm)

Recensore Master
22/01/20, ore 20:00

Ciao!
Sei sempre molto coerente nelle caratterizzazioni che hai strutturato su questi personaggi protagonisti di ogni (o quasi!) tuo scritto, credo di avertelo già detto, ma lo ripeto, perché in questo caso ho riconosciuto il punto di vista di Albus sin dalle primissime righe, prima di arrivare a quel Gellert rivelatore. Al di là dell'idea che ognuno di noi può o non può avere su questi due personaggi, apprezzo l'arco narrativo che hai creato, fatto sì di racconti brevi, ma tutti accomunati dalla caratterizzazione forte e coerente di un legame irripetibile e di due protagonisti che di volta in volta non cambiano mai, sono sempre e solo loro – con le loro zone d'ombra e le loro zone di luce.
Credo che questa sia stata la storia dai toni più passionali che abbia letto tra le due, e le note che citano la challenge mi suggeriscono anche il motivo di un tale accento sulla componente più fisica del rapporto. Ho apprezzato molto come sia riuscita a narrare un solo attimo in uno spazio relativamente ampio: i personaggi sono lì, coinvolti in un amplesso, eppure vivono tutti gli anni trascorsi a perdersi e ritrovarsi – amore che vieni, da me fuggirai, citazione davvero perfetta –, la profondità del loro legame, le ombre disegnate dalle loro personalità, l'eternità del loro amore che non può e non deve avere confini. Il tempo, fattore protagonista della conclusione, non è che un mero elemento nelle loro vite, nulla che possa condizionarli e scandire la loro unione, unione che lo oltrepassa e lo vince in un eterno domani in cui, lo sanno, non possono che ritrovarsi ancora e ancora.
Il gioco di predominanza insito in quel legami trovo sia rivelatore degli equilibri tra loro, e mi è piaciuto come tu abbia sfruttato un elemento in apparenza "erotico" per mettere a nudo gli equilibri della coppia: in quel punto nessuno dei due è subordinato all'altro, emerge al contrario l'incontro tra due dominatori, che si scontrano e si sfidano persino in un momento tanto intimo e travolgente sia dal punto di vista fisico che emotivo.
Il tuo stile, sempre molto ricco e coinvolgente, è riuscito a riprodurre alla perfezione la frenesia di un attimo di passione, dopo il quale è certo che vi saranno altri silenzi, altre lontananze, altri mondi a dividerli, perché in fondo anche questo fa parte di loro, della loro genialità e grandezza, del loro essere Gellert e Albus.
In ultimo, commentando un po' il filo conduttore dell'intera raccolta, mi piace tanto questo essere destinati a perdersi e ritrovarsi, dà proprio l'idea di un incastro infinito che nonostante vanti mille e più strade non può fare altro che riportarli l'uno tra le braccia dell'altro, a dispetto di tutto e tutti.
Ancora una volta, un racconto all'altezza di quelli che lo hanno preceduto, bravissima come sempre!

Rosmary

Recensore Master
16/01/20, ore 18:05

Carissima, non vedevo l'ora di poter terminare questa raccolta e ora ho colto la palla al balzo. Non so se ti avevo detto prima che, in fondo, Gellert e Albus come coppia mi sono sempre stati piuttosto indifferenti, pur incuriosendomi. Grazie a te, ho iniziato invece a percepire, oltre alla loro potenzialità, la loro magia. In queste tre brevi parti, hai portato in scena (uso questo termine perchè ciò che hai raccontato è stato davvero visivo) la loro attrazione, il loro profondo legame e anche la tragedia insita in quell'amore profondo. Albus e Gellert sono opposti, il loro reciproco darsi è una resa, una resa dolcissima a cui nessuno dei due può resistere. E non resistono, neanche ben sapendo entrambi che quell'amore è destinato ad avere fine; mentono invece è continuando ad amarsi. La gelosia di Gellert che emerge in questa ultima oneshot è fortissima perchè non è verso una persona, ma una cosa: la scuola, che indubbiamente Albus ama e che Gellert vorrebbe fare a pezzi proprio per questo. Il tuo stile è ancora una volta poesia, davvero fluido, scorrevole con le parole perfettamente scelte e inserite al punto giusto. È stato un piacere scoprire le tue storie ed è un piacere leggerti. La parte finale, quello scambio di frasi separato dal resto, è stato davvero il tocco di classe perfetto per chiudere la raccolta, la chiusa angst che lascia inevitabilmente una sensazione amatissima. Davvero hai reso questi due molto potenti come coppia ai miei occhi. Voglio assolutamente continuare a leggere altro scritto da te, intanto listo questa raccolta. Tantissimi complimenti e alla prossima Grindeldore!

Recensore Master
14/01/20, ore 12:31

Ciao carissima!
Sono emozionata. E svampita... non mi ero accorta della citazione e dedica, che leggo solo adesso, perdono... ma i giorni prima di Natale sono stati infernali, e intensi quelli dopo.
Sto prendendo fiato ora...
Sono immensamente felice della citazione di Mari, che conosco anche io, e come avrei potuto perdermelo?
Ma sono anche deliziata è sempre sorpresa da cosa scaturisce da quelle tue dita fatate...
Mi sembra che di volta in volta tu diventi più audace nello scrivere di loro, come se con ogni storia tu scavassi sempre un pezzettino più a fondo, restituendo un nuovo frammento di loro due e del loro complesso legame.
Qui, quello che ho apprezzato più di tutto, sono le parole, i loro dialoghi, ciò che si dicono e ciò che rimane in silenzio, sospeso, ma che grava pesantemente su entrambi. E che, intuisco, sarà ciò che lì dividerà.
Hogwarts, la scuola, il dovere di Albus. Il suo essere diviso a metà tra il suo essere ed il suo sentire...
Ama Gellert con tutto se stesso e si legge in ogni riga, però c’è sempre un tormento nascosto, nascosto dall’urgenza di toccarsi, possedersi, non pensare...
Come vivere un incanto che, si sa già, che all’alba finirà...
Belli, erotici, struggenti e vivi i tuoi personaggi, lo sono da sempre e sempre di più entrano nei pensieri di chi legge, scombussolando sempre un po’ mente e cuore.
Io mi struggo per Gellert e capisco Albus, ma davvero vorrei che non fossero condannati a separarsi dal tempo e dalle scelte, perché sono sempre meravigliosi insieme. Come vedere un quadro e andare in estasi ecco.
Complimenti cara e grazie del bellissimo e inaspettato pensiero.
Ti voglio bene.
Tua Ladyhawke83

Recensore Master
13/01/20, ore 09:47

Torno a leggere questa raccolta e sono stupita come durante la prima lettura. Il tuo stile è veramente magico, dosi ogni parola, usi in modo meraviglioso le pause (che siano trattini lunghi o virgole) e anche gli espedienti grafici (mi riferisco soprattutto ai corsivi che enfatizzano determinate parole piene di significato). il risultato è davvero quello di una poesia in prosa. Nulla è superfluo, tutto è essenziale. Devo dire che tra tutto, la scelta lessicale che più mi ha colpito è questa:  "che frantuma neuroni e sinapsi"; hai creato un'immagine poetica forte che curiosamente poggia ancora su qualcosa di fisico e, in particolare, sul linguaggio scientifico.
La cosa che mi meraviglia davvero però è che, pur raccontando senza trattenerti una scena di sesso con risvolti in qualche modo perversi e sicuramente audaci, la storia risulta elevata. Hai proposto un perfetto mix tra sacro e profano insomma, una scena profondamente terrena raccontata in modo sublime. Questo è ancora più sentito perchè ti confesso che , di mio, non sono amante del genere erotico. Ed è doppiamente più vero se consideriamo la prospettiva di Albus, che in queste poche parole risulta diverso da come siamo abituati a percepirlo eppure rimane drammaticamente lui. Hai fatto insomma un ottimo lavoro anche con introspezione e caratterizzazione. 
Un'ultima nota te la lascio per la citazione d'apertura, quella presa dalle Notti Bianche: è forse la mia citazione preferita in assoluto e trovo si sposi benissimo con l'essenza del capitolo.
Davvero mille complimenti!

Recensore Master
10/01/20, ore 00:52

Ciao!
Come sempre le tue storie sono ricche di riferimenti poetici, e questa non fa eccezione a partire dal titolo sublime che omaggia De André e che trovo particolarmente adatto alla tua coppia protagonista, incastrata in una spirale d'amore senza sbocchi, che tuttavia li vedrà allontanarsi l'uno dall'altro sino a vivere due vite distinte – eppure, lo sappiamo, l'amore vero trova sempre il modo di tornare e farsi largo tra mille e più difficoltà.
Il punto di vista di Gellert, come in tutte le tue storie, è sempre estramamente emotivo, c'è sempre quel sostrato di disperazione in lui, nel suo rivolgersi ad Albus con questo insistente mio blu che sa di un'intimità rimarcata, che Gellert sembra aver bisogno di sottolineare, evocare, ricordare a se stesso e ad Albus, forse timoroso che questa esplosione di emozioni e sentimenti scivoli via e a lui resti il niente tra le dita (al di là di tutto, mi piace tanto come intrecci le tue storie e come, nell'insieme, crei una narrazione unitaria che rispecchia la tua visione dei personaggi e della loro storia).
In questa flashfic, poi, l'atmosfera è oserei dire cupa, è come se vi respirasse fine tra le righe, come se il tuo protagonista sapesse cosa li attende, sapesse che arriverà il giorno in cui saranno l'uno contro l'altro e nulla potrà riportarli fianco a fianco, neanche il loro amore così inevitable, scritto nel destino, un incontro di anime e menti geniali che non può avere pari.
Lo stile, come sempre, è estremamente ricercato. Questa volta devo dire che l'ho trovato ancora più pieno, complice il lessico molto espressivo che in un certo senso mi è parso riprodurre l'emotività esplosiva di Gellert, che crea immagini, le scompone, le riformula, e in qualche modo arranca nelle sue stesse emozioni. Insomma, anche questa volta ho trovato il testo molto bello da leggere, poetico persino nei suoi riferimenti e nella sua costruzione, c'è sempre grande attenzione ai particolari nelle tue righe, un dettaglio che apprezzo davvero molto.
Complimenti e alla prossima!

Rosmary

Recensore Master
29/12/19, ore 17:26

Dunque, la tua menzione nelle note a Riveda mi ha catturata e ora sarò per sempre tua. Ho letto quel libro quando ero una ragazzina e ho amato il sacerdote grigio, tanto che ho fatto un ritratto di quello che doveva essere nella mia testa. Se lo ritrovo te lo mando.

Non hai idea di quanto io ami il tuo modo di scrivere. E' un misto di poesia e prosa, so che te l'ho già detto probabilmente, ma è davvero speciale. Non so come tu faccia a non risultare mai leziosa, mai, nonostante parli di questo amore struggente e violento, bruciante come un rogo, e Albus e Gellert ne sono contemporaneamente vittime e carnefici.

Gellert in qualche modo sembra trovarsi sempre in una condizione di "inferiorità", mi si passi il termine, perchè è lui a chiedere sempre. Forse questa mia impressione viene dal fatto che la maggior parte delle cose che scrivi sono viste più dal suo punto di vista che da quello di Albus, e quindi riesco a leggere una richiesta e un desiderio di compenetrazione più forte da parte sua, ma ripeto, è solo la mia interpretazione. E' chiaro che si tratti di un amore oltre ogni limite, che appunto, scuote l'universo intero.
Una delle cose che mi piace di più è che si parla qui di due uomini, entrambi belli e potenti, virili, mascolini. Non ci sono mollezze femminili, non ci sono timidezze. Due uomini pieni di forza, ricchi interiormente, determinati e fieri. Li immagino su due vette di montagne, a guardarsi con amore e sfida, mentre una tempesta imperversa nel resto del mondo. Perchè quando sono insieme, il resto del mondo scompare del tutto, perso in queste anse di piacere e passione che li bruciano e li scuotono. Questi sono gli amori incredibili di cui amo sognare e leggere, perchè mi riempiono di sogni e di desiderio. Quando parli di sesso non lo idealizzi però, e questo da un valore aggiunto. C'è passione e lussuria insieme, amore e desiderio, il tutto racchiuso in parole scelte e pregne di immagini.

Hai uno stile meraviglioso, scorrevole e lirico, infammezzato da introspezioni e pozzi profondi di visioni dell'anima di entrambi.

Non penso potrò mai stancarmi di leggerti.

Perdonami se forse è una recensione vagamente delirante, ma davvero non so come altro dirti quanto apprezzi quello che scrivi.

Recensore Junior
26/12/19, ore 18:27

Questa storia va immediatamente nella cartella delle mie preferite, con tutto il cuore!
Scrivi benissimo, con dovizia di particolari (per me sono molto importanti).
Mi piace come hai descritto il rapporto speciale che lega loro due.
Sono due personaggi sui quali c'è tanto da scrivere ma penso che siano anche molto enigmatici ed è questa la loro bellezza
Ti seguirò se avrai altro da scrivere. Complimenti!

Recensore Master
24/12/19, ore 18:41

Cara Padme,
Quei giorni perduti a rincorrere il vento a chiederci un bacio e volerne altri cento/ un giorno qualunque li ricorderai/ amore che fuggi da me tornerai/un giorno qualunque li ricorderai /amore che fuggi da me tornerai

E niente, leggendo le ultime righe di questo ennesimo capitolo struggente mi è tornato in mente Faber, ma andiamo in ordine. Gellert è geloso. Albus è quello che è, un uomo geniale e brillante che ha votato tutto a Hogwarts e che gli sfugge – ma è Gellert colui che se ne va per primo, come gli fa giustamente notare Albus. È un momento di passione, questo, certo: ci sono corpi che si cercano, respiri interrotti, baci, carezze, ansiti, ma c’è qualcosa di più vero e replicabile solo se il cuore sussulta davvero: c’è quel broncio che a volte si fa quando si vorrebbe di più dal proprio amato, c’è la coppia perfetta tra le coperte, ma che sfrigola di una leggerissima gelosia quando deve scontrarsi col mondo. Molti sanno scrivere della passione, ma pochi colgono quant’è struggente il restare vicini sapendo che domani ci si separerà.

Albus promette di non alzarsi subito, di non fuggire nella scuola, ma col suo acume finissimo, quello che descrivi con tale e tanta attenzione, coglie la natura fuggevole di Gellert: una che accetta e che tollera e che ama. La bellezza fisica di Albus è legata strettamente alla sua dirompente bellezza interiore. È Gellert che guarda Albus trovandolo bello e alla perfezione adonica di cui è ammantata la figura del mago si accostano le sue molteplici qualità che emergono e brillano. Albus ispira forza, sicurezza e il fascino di chi conquista il prossimo senza artifici, rimanendo se stesso, luminoso e splendente come una fenice, consapevole di se stesso. La coppia appare a proprio agio e realistica nel suo vezzeggiarsi, riempirsi di complimenti, estorcere promesse e riflettere sull’intensità di un legame che travalica qualsiasi cosa e che disegnerà le loro vite. Gli headcanon potenti ritornano e sono sempre perfetti, tanto da risultare cuciti addosso: bredhu e mio blu, due modi che valgono più di un amore mio e che raccontano di altro, di quell’unione che viene spezzata solo per tornare a Hogwarts o sparire dietro ricerche che condurranno a prigioni. La scelta del momento particolare del Natale, la commistione tra mondo magico e mondo babbano è quella nota di nostalgica tristezza alla Dickens che rende tutta questa shot… fiabesca.

E sai quanto ami le fiabe (e so quanto amiamo le fiabe) tanto, e le atmosfere squisite e bellissime proprie dei paesaggi innevati e magici e ritrovare tutto questo sintetizzato solamente in due righe che subito mi fanno pensare a Canto di Natale… beh, mi fa commuovere. Grazie per questa storia incantevole e felice Natale a te, padme, che hai la Poesia dentro di te.
Un bacio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
24/12/19, ore 14:25

Tu scrivi cose meravigliose. Meravigliose.
Nessuna parla come te di amore struggente e disperato, di dolore e amore così indissolubilmente legati. C'è questa passione senza pudore, questo desiderio che infrange ogni regola e ogni muro, io non so come fai a parlarne senza scadere mai nella banalità (da una parte) o nella volgarità (dall'altra). Sei sempre sul filo, un limite sottilissimo che poi va a rasentare la perfezione. Il sesso che descrivi è sporco e sacro allo stesso tempo. E il legame, l'amore, è forte e fiero, mai sdolcinato. Davvero, credo sia perfetto. Bravissima.

Recensore Master
23/12/19, ore 19:04

Mon amour!
Spiegami come si fa a non isolarsi, a non trovare un mondo a parte, quando ti si legge. Spiegami come si fa, ogni volta, a staccarsi da questo universo racchiuso in una stanza, in una coperta, in due corpi fatti di mani che si intrecciano e anime che si cercano? Come si fa a non rimanere ammaliati, incantati, feriti da questo amore che brucia, arde e non solo metaforicamente, nel cuore di questi due amanti?
L'amore è un argomento caro ad entrambe, e questo non è mai facile, mai semplice, solo che non se ne può fare a meno... e come si fa a non donare, ancora una volta, una fiammella da tenere tra le dita, a queste due anime meravigliose che tu dipingi come un quadro impressionista, nero su bianco, ma che ha molti più colori di quanto tu possa immaginare? La cosa che mi spiazza sempre è che quando ci permetti di entrare nei tuoi scritti, il mondo che ci accoglie è sempre vero, limpido. Ogni sfumatura, ogni buio, ogni luce, ogni scintilla negli occhi è vera, reale, tanto quanto gli odori che riesci a rievocare con una prosa, santo dio, sempre perfetta e poetica, che fa male e fa bene al cuore. Che riempie e svuota l'anima, e fa sospirare.
L'amore è tante cose, mia cara padme, a volte anche la consapevolezza – o la paura? di non essere abbastanza amati dall'altro, di essere un gradino sotto a qualcosa... e questo qualcosa, in questo caso, è la dannata scuola, a cui Albus ha donato parte del suo cuore e del suo amore, e di questo siamo tutti – e lo è anche lui – consapevoli.
Due calamite destinate e dividersi ma mai davvero. Un filo rosso del destino legato alle loro dita, che si estende ovunque vadano, e rimane lì, saldo e attaccato. Una passione che, mi ripeto, ma arde. Ogni bacio, ogni carezza, ogni falange infilata tra i capelli... ogni respiro sulle labbra dell'altro, ogni sguardo, ogni affondo sono minuti in meno tolti al loro stare insieme, ma intensificano ogni secondo di quell'ardente amore fatto di esistenza e non esistenza, che parla a parole ma anche con la mente e quell'abbraccio disperato, sempre più forte, più stretto, cerca rifugio in qualcosa che deve accadere, accadrà e lo si cerca di dimenticare almeno per un istante.

Dove finirà mai, mio blu, questo amore che squarcia le fondamenta di tutto il creato?

C'era modo migliore per definirlo, questo amore? C'era modo migliore di dargli una spiegazione, oltre questo? No. L'amore è la forza più potente di tutte, in ogni sua forma e colore... in ogni suo intento. Qualcosa che Dio forse non può nemmeno capire, perché Dio non gode come una creatura canta Mannarino ♥
Tesoro che dire... che dire? Una lettura che brucia, che scalda l'anima, che la stringe in una disperata morsa e mi fa implorare a te, e a te soltanto, di non smettere di parlarci di loro. Sono disposta ad aspettare un'eternità, ma per favore. Parlaci di loro, siamo noi e loro a chiedertelo.
Ti auguro un buon natale e tanta fortuna in tutto; ti auguro tempo e voglia di scrivere, ti auguro un anno migliore, pieno, e felice. Ti auguro tutto il bene di questo mondo, sei preziosa, e conoscerti è una vera fortuna, perché arricchisci la mia anima e sei un'amica incantevole ♥
Un abbraccio, mon amour ♥
sempre tua,
Miry (che ringrazi alla fine e arrossisce come la veste di Babbo Natale ♥)

Recensore Master
22/12/19, ore 15:10

Cara Padme,
hai un modo di scrivere che non saprei come altro definire se non struggente. Ogni frase, ogni parola ne è totalmente intrisa. Le sensazioni che mi regali ogni volta sono belle e terribili, perchè c'è questo amore che va oltre la morte, oltre ogni convenzione e oltre gli atti commessi, che però è stato interrotto perchè le due visioni si sono allontanate troppo. Albus e Gellert, due uomini eccezionali, amatisi fino allo stremo, separati per la troppa ambizione e la troppa forza.
Io non credo ci sia mai un reale rifiuto, ma l'allontanarsi diventa ineluttabile, come il continuare ad amarsi.

Tu scrivi qualcosa che non è poesia e non è prosa. Credo che la giusta definizione sia "prosa d'arte", tanto è elevata e ritmata dai pensieri e dai sogni di Gellert. Credo che tu scelga che la maggior parte delle introspezioni siano sue perchè desideri che venga compresa la psiche di quello che dovrebbe essere "il cattivo", ma che in effetti è solo qualcuno che pensa al di fuori dalla morale comune. Non voglio giustificarlo, a suo modo è un tiranno, ma ha una mentalità e un'interiorità estremamente complessa, che fa si che si accartocci su di sè e crei il mostro, in qualche modo.
Come già dicevo, anche Albus ha molti lati oscuri, molti dolori, molta passione che ha dovuto imbrigliare in qualche modo, laddove Gellert l'ha lasciata più libera. Così il loro rapporto si è incrinato, restando comunque fatalmente stretto.

Poi tu aggiungi Amore che vieni, amore che vai, e io mi perdo ancora. Credo che sia perfetta come colonna sonora non solo di questa shot, ma in generale del rapporto che hanno. E' un cerchio che si chiude ogni volta, un nastro di Moebius in continuo movimento, un rincorrersi e prendersi e amarsi e lasciarsi con dolore.

Splendido.

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