Buonasera Bri, alla fine sono approdata anch'io su questi lidi. E sono stordita. Mi hai stordita. Che roba, questo Murray. Niente di mai visto prima.
Già dall'inizio questa storia sembra essere un progetto molto, molto ambizioso, forse più del Giardino? Chi può dirlo? Hai preso il cattivo più cattivo che avresti potuto immaginare - fino a poco tempo fa per me il supercattivo era Steiner, quindi posso affermare con assoluta certezza che la tua creatività non ha limiti! - poi, non contenta, lo hai messo come protagonista. E hai esordito la storia in prima persona, con il punto di vista di questo individuo dal comportamento così discutibile - anche se a tutti gli effetti non so cosa ha fatto di male! - e dalla personalità così ambigua - avrei detto anch'io che era narcisista, possibile che la diagnosi sia sbagliata?
Mio dio. Concentrazione, Lucià. La cosa che posso dire di sicuro, e non mi sbaglio, è che tu stai affrontando livelli di scrittura e introspezione sempre più complessi. Ho la sensazione che tu ti sia dovuta letteralmente annullare per entrare nei panni di un'altra persona.
E adesso scriverò una serie di cose a caso, cercando di fare ordine più per me stessa, dicendo probabilmente un sacco di cose senza senso, sperando di non dire nulla di veramente sbagliato per te. Allora, penso che per leggere questa storia dovrò cominciare ad annullarmi un po' anch'io. Non credo sia utile ragionare con un codice morale, devo veramente fare finta che bene e male non esistano per capire bene Louis. Oppure Louis possiede questi concetti in testa, ma sono semplicemente diversi? Chi lo sa, vedremo. Oppure è proprio il dualismo bene/male la tematica chiave, rappresentato magari da Louis/Hestia? Hehe. Le senti, le mani che si sfregano?
Intanto, qualsiasi cosa Louis abbia fatto, mi sembra che la sua pena sia ingiusta, perché è ingiusto il modo in cui è stato giudicato. Non si colpevolizza qualcuno per mancanza di prove di innocenza. Credo. Non me ne intendo di legge, sia chiaro. D'altro canto, i reati ipoteticamente commessi sono numerosi e vari per gravità, il che fa pensare a un individuo senza scrupoli, ma non in cerca del potere. Altrimenti avrebbe avuto obiettivi più definiti. Non credo che il potere c'entri molto, mi sembra più che Murray si muova più alla ricerca del godimento personale. Mi sembra sia un uomo che si muove in base ai suoi desideri, volubile, insoddisfatto. La perfetta metafora per la vita come l'avrebbe intesa Schopenhauer - sono colpita da sola, non pensavo mi ricordassi qualcosa di filosofia.
Inoltre, soprattutto dall'inizio del capitolo che è la parte in prima persona, Murray fa capire di non essere una persona superficiale. Anzi, tutto il contrario: ha sentimenti profondi ed è attento a coglierli, non banalizza nulla.
Chissà se Hestia è la carnefice di cui parla.
Chissà cosa pensa Hestia di tutto questo.
Chissà quante min****te ho scritto.
Sono in attesa di vedere questo personaggio in azione, con l'intrigante sensazione che mi lascerà più confusa di prima.
Un grande abbraccio Bri!
E niente
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