Recensioni per
Un uomo tra tanti (Resident Evil 2/3)
di FreddyOllow
Ciao stronzo LK - Schioda dal mio computer, slavo del cazzo! Avier - Sei ancora sveglio? LK - Credi di essere l'unico con l'insonnia? Via! Salve plebeo, è il tuo Lord che ti parla. Se la formattazione dovesse apparirti sbagliata, ti dico solo che non è colpa mia, ma a volte mi succede quando scrivo da telefono e non so come risolvere. Premetto che la tua storia in generale mi ha colpito positivamente e sono curioso di proseguirla. Però, vi ho trovato alcuni errori, più o meno grandi e più o meno da precisino, che voglio segnalarti. Prima di tutto, partiamo dal fatto che ripeti troppe volte Oliver nel corso del testo. Oliver fa x, Oliver fa y, Oliver vede Z... La cosa l'ho percepita meno proseguendo con il capitolo, ma non so dirti se è perché sei effettivamente migliorato o perché mi sono abituato. Non ti sto dicendo di non nominarlo mai, solo andrebbero ridotte le volte in cui fai direttamente il suo nome, altrimenti crei una certa ripetitività nel testo che causa un problema di ritmo. Il secondo problema è il tuo fare ricorso un po' troppo spesso ad espressioni colloquiali o vaghe, che non rendono bene l'idea di quello che vuoi raccontare. Ti faccio qualche esempio: - "I cadaveri di un centinaio di persone erano sparse un po' ovunque". Prima di tutto, c'è scritto sparse e non SPARSI, errore di battitura. Poi, "un po' ovunque" è davvero poco elegante a livello narrativo come espressione. Soprattutto parlando di cadaveri, che dovrebbe essere una visione quantomeno destabilizzante. Io avrei scritto, rimanendo nella semplicità della tua prosa, "I cadaveri di un centinaio di persone riempivano la strada" - "Guardò i corpi dilaniati di molta gente..." Io avrei scritto semplicemente DI MOLTI. "Alcuni giacevano dentro le auto, altri a terra sul fianco, supini o a pancia in giù. Solo pochi erano crivellati da proiettili; ed erano quelli...". Quel "solo pochi" io lo avrei sostituito con un'indicazione più precisa, come "un paio", o "un gruppo" volendo rimanere più vaghi. Inoltre, quel ED alla fine può essere tranquillamente tolto e fa suonare meglio la frase - "Un auto era finita dentro le vetrate di un negozio". Prima di tutto, quando si parla di un impatto, o comunque di un azione di questo tipo, lo si fa CONTRO un oggetto, non DENTRO un oggetto. Ti spiego: io tiro una capocciata SUL muro, non DENTRO il muro. È un espressione gergale, ma è sbagliato logicamente parlando. Infine, anche "finire contro" è piuttosto inelegante messo così. Quindi, sarebbe meglio scrivere "Un auto SI ERA SCHIANTATA contro le vetrate di un negozio" - "Altre macchine erano state abbandonate a casaccio" In che senso? In realtà lo so, intendi dire che le auto sono in mezzo alla strada abbandonate e posizionate alla rinfusa. Però, "abbandonare a casaccio" non posso dire se sia corretta a livello logico, ma di certo non è bello da leggere. Potevi scrivere solo "erano state abbandonate", oppure potevi aggiungere una descrizione un po' più articolata del modo in cui erano state lasciate le auto, ad esempio "formando una fila disomogenea e caotica di veicoli lungo la strada". Così sembra tanto il "Le mura erano posizionate alla bell'e meglio" presente nell'elegantissima prosa di Licia Troisi dentro "I Regni di Nascita". Tu non vuoi essere Licia Troisi, no? - "Mentre Oliver camminava, vide molta gente riempita di pallottole, quasi ammucchiata a formare una piccola pila". Qui ce ne sono due. Prima di tutto, "riempita di pallottole" non si può leggere, è semplicemente orribile. Ti propongo varie soluzioni in ordine di eleganza: "riempita da pallottole" che non è molto carina, ma è lievemente meglio. "crivellata di/da/dalle pallottole" in tre varianti, ancora leggermente meglio ma finirebbe per ripetersi con più su dove hai già usato il verbo "crivellare". "Riempita di piombo" che fa un po' gangster anni 50, ma è molto meglio. "Ferita da innumerevoli pallottole" che è come avrei scritto io. Poi, come fai a "quasi ammucchiare" qualcosa? Un cosa o la ammucchi o no. Qui devi spiegare nella prosa quello che intendi con quel "quasi", se intendi che solo una parte è ammucchiata scrivi "un parte era ammucchiata a formare una piccola pila", se intendi che sembravano essere ammucchiati a posta ma in realtà era solo un caso, scrivi "sembravano quasi essere stati anmucchiati a formare una piccola pila" Bene, ora che ti ho segnalato le maggiori espressioni che mi hanno fatto storcere il naso, correggiamo gli errori che hai fatto: - "Il respirò picchiò" togli l'accento da *respiro" - "Oliver gli sferrò un debole calcio in faccia come se volesse schiacciarlo". Qui sarebbe meglio scrivere "come a volerlo schiacciare". Inoltre, è meglio che scrivi dopo che il calcio si è rivelato debole, altrimenti sembra che Oliver gli abbia dato un calcio debole di proposito. - "Guardò dallo specchiettò" altro errore di battitura, togli l'accento da specchietto. - "Infondo alla strada". Devi scrivere "in fondo", altrimenti o è il sinonimo di "dopotutto" o la prima persona singolare modo indicativo tempo presente del verbo "infondere" - "andò addosso a qualcuno". Questo avrei dovuto aggiungerlo alla parte sulle espressioni colloquiali, ma l'ho notato adesso. Comunque, si FINISCE addosso a qualcuno, non ci si VA addosso. È colloquiale. - "Non si fermò finché non sentì i polmoni bruciargli. Allora si fermò, si piegò per riprendere fiato". Hai ripetuto due volte "fermare" creando una ridondanza. Sarebbe più corretto qualcosa come "Fuggì a gambe levate senza una meta precisa finché non sentì i polmoni bruciargli. Allora si fermò, si piegò per prendere fiato" Ho detto tutto. Perdona la pignoleria. Cordiali saluti da Lord Kleveland |
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