Valutazione del contest "Personaggi da indovinare – Be My Valentine Edition"
VINCITRICE DEL PREMIO SPECIALE "WTF"
GRAMMATICA E RESA STILISTICA: 8,5/10
Innanzitutto, non ho riscontrato alcun errore né refuso, cosa che, in un testo molto breve, è sempre estremamente positiva.
Hai scelto di utilizzare uno stile piuttosto ricco, che va a ricercare un registro linguistico ricercato e alto, quasi classicheggiante: l’ho trovata una scelta molto coerente con il tono che hai dato alla storia, con questo richiamo alla natura come qualcosa di atavico, primordiale e quasi personificato.
Tutta la storia ha un sapore molto raffinato, con questo richiamo a un passato che sembra andare oltre i ricordi del protagonista, affondando anche nei ricordi dell’intera storia di Hogwarts.
Hai reso secondo me molto bene quella malinconia che emerge nei pensieri delle persone anziane che tornano sui ricordi della propria giovinezza, in quei luoghi che portano sì con sé sofferenze e ricordi terribili, ma sono sofferenze in qualche modo lenite dal tempo, appannate. Trovo che questa malinconia sia lo specchio perfetto di qualcosa come il Lago Nero, qualcosa che per sua stessa natura è immobile, immutabile, una presenza rassicurante e fissa, un punto fermo nel paesaggio (naturale ed emotivo). Il lago qui ha quasi una funzione catartica, soprattutto nella frase finale, quando accanto ai ricordi della guerra, inscindibili da Hogwarts, il lago appare quasi come un guardiano dei ricordi più lieti, che pure ci sono, e resistono, nonostante tutto.
Questo stile solenne secondo me si adatta molto bene all’atmosfera che hai scelto di mostrare, anche se in qualche punto non l’ho trovato del tutto riuscito. Mi è parso un po’ poco fluido, ecco, soprattutto nella seconda metà della storia, dove forse ti avrebbero aiutato delle frasi un po’ più brevi. Soprattutto la frase “riflesso di epoche lontane, ricordi pieni di dolcezza e atroci dolori è il tuo volto calmo, che solo una volta ricordo essersi scomposto, violentemente solcato da un intrepido lampo a Est” mi è parsa non funzionare al meglio: strutturalmente non è sbagliata, ma ci sono molti rimandi interni che l’inversione quasi poetica delle posizioni di soggetto e predicato va un po’ a confondere. Secondo me, se non volevi spezzarla con un punto fermo, sarebbe stato meno confuso non invertire la posizione del soggetto, all’inizio, dicendo “il tuo volto calmo, che solo una volta ricordo (eccetera), è riflesso di epoche lontane, ricordi pieni di dolcezza….”, perché così, a una prima lettura, mi era parsa scorretta, mentre in realtà era solo necessario “riordinare” i vari segmenti.
In ogni caso, mi è davvero piaciuta la malinconia di cui sono intrisi questi ricordi, una malinconia che, proprio come il lago, sembra arrivare da epoche remote.
Hai fatto davvero un buon lavoro: nonostante la piccola perplessità che ti ho segnalato, il tuo è un testo che resta molto impresso, che riesce a costruire una voce univoca e originale, quindi, complimenti!
COSTRUZIONE DELL’ENIGMA: 19/20
Da questo punto di vista, sono molto stupita: hai scelto innanzitutto un destinatario molto particolare, perché, anche fra “i luoghi” della saga, il lago non è mai granché considerato, nonostante faccia parte in maniera irrinunciabile del panorama che ci si dipinge nella mente quando si pensa a Hogwarts.
ho apprezzato molto il modo in cui hai declinato la tematica del biglietto di San Valentino, in questo caso: questa storia è davvero un atto d’amore nei confronti del simbolo di un luogo caro (della propria casa, in un certo senso), e la malinconia che si avverte in ogni riga è perfettamente calibrata.
Mi è piaciuto anche il fatto che l’enigma fosse molto nascosto: la tua storia, a mio parere, è molto “indipendente” dal contest: si godrebbe tranquillamente di lei anche senza conoscere “l’occasione” per la quale è stata scritta (e questa per me è sempre un’ottima cosa), e al tempo stesso, letto il tema del bando, la storia rispecchia perfettamente le richieste, quindi, brava!
Ammetto che io mi sarei trovata un po’ in difficoltà nell’indovinare, almeno a una prima lettura: gli indizi ci sono, ma sono molto lievi e talmente bene amalgamati al resto della storia che sembrano quasi passare in secondo piano. Già nella prima frase, in realtà, fai riferimento al cielo del Nord che si riflette nel destinatario, quindi già dall’inizio si potrebbero avere gli elementi per azzardare una soluzione, così come poi lo si potrebbe intuire dal fatto che sia un “volto calmo” e capace di “riflettere”, come appunto farebbe la superficie del lago. Il riferimento al “lampo da Est”, come la nave di Durmstrang che per la prima volta ha infranto la serenità delle sue acque, senza le note, io probabilmente non lo avrei colto, ma questo è ovviamente un problema mio: diciamo che, forse, vista l’ampiezza degli eventi di cui il lago è testimone (presumibilmente, della fondazione di Hogwarts stessa, prima ancora che della guerra), il solo arrivo di una nave carica di studenti stranieri mi sembra un po’ d'importanza poco equilibrata, ma, agli occhi del narratore le cose potrebbero essere diverse.
Mi è molto piaciuto invece il finale, con il riferimento alla guerra che ha fatto crollare le mura erette dai Fondatori (è molto appropriato, nel caso di Hogwarts, riferirsi a loro come a madri e padri).
Nel complesso, mi è piaciuto molto come hai interpretato e fatto tuo l’enigma, senza costruire particolari fraintendimenti o giochi di parole, ma solo facendo una descrizione molto particolare, che resta in equilibrio fra il dire e il non dire.
IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 9/10
Anche nel tuo caso, cercare di analizzare la caratterizzazione di un lago è stato per me molto difficile: partirò, dunque, dall’unico personaggio umano presente nella tua storia, questo autore misterioso e non bene identificato (non è nemmeno importante che lo sia). Mi è piaciuta molto la sua voce, intrisa di malinconia e di nostalgia: si sente tutto l’affetto per quello che, per lui/lei, è ormai diventato il simbolo di qualcosa di più grande. Per questo autore il lago rappresenta Hogwarts, quella che un tempo è stata la sua casa, ma anche la giovinezza, i ricordi più cari, oltre che il ricordo terribile che dev’essere il periodo della guerra. E tutti questi sentimenti, che hanno registri molto diversi, si fondo molto bene nella tua storia, senza mai perdere quell’unità di fondo di rimpianto e malinconia. Mi viene quasi da dire che il mittente di questo messaggio potrebbe quasi essere un qualsiasi lettore della saga, che tramite il Lago torna nei luoghi che ha amato e in cui ha sofferto, ma forse così diventerei troppo sentimentale.
Il Lago in sé è rappresentato molto bene: ha tutte le caratteristiche che gli attribuiamo solitamente, oltre a questa aria quasi personificata, di presenza silenziosa e costante che accompagna ogni grande evento storico e umano senza per questo esserne turbato, senza esserne scalfito, ma mantendo il suo aspetto silenzioso e quasi rassicurante. Forse perché io sono cresciuta a pochi passi da un lago, ma trovo che, tra i vari elementi della natura, questo in particolare sia il più adatto a rappresentare una forza silenziosa e immutabile, un volto imperturbabile che accompagna l’uomo senza mai essere turbato, senza agitarsi né scomporsi quindi, per quanto sia ovviamente difficile parlare della “caratterizzazione” di un elemento naturale, trovo che da questo punto di vista tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro.
TITOLO: 3.75/10
Il titolo è, senza dubbio, molto adatto a questa storia: il lago è, per diversi motivi di cui ti ho già parlato e che tu hai sintetizzato molto bene nella storia, un elemento imperturbabile, e trovo sia significativo affiancare questa sua imperturbabilità ai difficili ricordi della guerra. Nella tua storia è anche un guardiano, in un certo senso: è il guardiano di Hogwarts, perché la osserva e le sta al fianco da sempre, ma è soprattutto il guardiano e il custode dei ricordi del protagonista, colui che riesce a richiamarli alla memoria e che ne fa da sfondo. Da questo punto di vista, dunque, l’ho trovato perfettamente adatto al contesto.
Non mi ha del tutto convinta, però, come espressione in generale: la trovo un’espressione che, presa da sola, non è particolarmente accattivante, perché rischia di sembrare un po' una frase fatta, uno di quei titoli un po' già sentiti, ecco, e probabilmente a una prima lettura distratta non attirerebbe moltissimo l'attenzione, cosa che sarebbe un vero peccato, perché la storia in realtà merita tanto.
GRADIMENTO PERSONALE: 4.5/5
La storia, a me, è piaciuta davvero tanto.
Mi è piaciuta per la scelta originale del “destinatario”, che però non risulta mai forzata: si capisce molto bene che non hai scelto il Lago Nero solo per poter avere un destinatario particolare e mettere in difficoltà i concorrenti (cosa che sarebbe comunque stata una scelta legittima, vista la tipologia di contest), ma perché avevi davvero un atto d’amore da fare al Lago Nero.
Mi è piaciuta tanto la delicatissima malinconia con cui ti sei approcciata al tema dei ricordi passati, dove la bellezza della giovinezza si fonde molto dolcemente con i ricordi più traumatici di una guerra.
Ho apprezzato, infine, come un elemento naturale abbia assunto una grande importanza nel panorama emotivo del protagonista, a livello simbolico, ma anche proprio per la sua mera presenza, per il suo rappresentare un angolo di pace e di eterna serenità, a discapito di tutte le guerre.
La storia ha una struttura semplice, ma mi è rimasta molto impressa, dunque ti rinnovo i miei complimenti!
TOTALE: 44.75/50 |