Mi piacciono le drabble, perché per quanto corte sono difficili da scrivere ed è ancora più difficile trovarne di ben scritte, che ti emozionino e che riescano in così poco spazio a raccontare tanto. Anche per questo non puoi immaginare il mio entusiasmo quando ho visto questa piccola raccolta dedicata alla challenge del Giardino di EFP.
Non sono esattamente una fan dell’horror, ma ehy, potevo mica farmela sfuggire?
E meno male che non l’ho fatto, perché sono tutte e quattro dei piccoli orridi gioielli che ho amato dalla prima all’ultima parola e che mi hanno letteralmente catturato.
Ma veniamo con ordine, con questi due personaggi che seppure “abbozzati” in un centinaia di parole (e che ritornano cresciuti, mano a mano che la raccolta prosegue) sono già ben caratterizzati.
E infatti c’è la piccola Ally, ragionevole, che sembra una bambina normale e come tale ha altri amici e non vuol scacciare via il resto del mondo nonostante la sua profonda amicizia con Rigel. E poi c’è Rigel, che normale invece non lo è nemmeno un po’. Che ci tiene perfino troppo all’amicizia con Ally, in modo morboso, tanto da non voler condividere lei o la sua promessa di stare insieme per sempre con nessuno, arrivando a tagliarle perfino il mignolo.
E qui è partito il mio primo “OHMIODIO!”.
È una drabble angosciante, che in realtà inizia quasi in modo normale, con un litigio tra bambini che però, riga dopo riga, si carica di strane vibrazioni attraverso la finzione di Rigel, la freddezza con cui parla con Ally e perfino quando catturano le farfalle “in una rete spietata” pare che tu ci stia preparando al peggio. E il peggio arriva, così velocemente e con tanta nonchalance che il contraccolpo l’ho sentito in ritardo e lo shock ci ha messo un po’ a raggiungermi, lasciandomi inizialmente inebetita davanti a quella scena.
Wow. Sul serio. Wow. |