Sai che l'avevo già letta quando l'hai scritta, e ora a rileggerla mi è venuto un brivido. Sarà perché sono affacciata alla finestra? Non credo ;)
È una flashfic, è piccola, ma racchiude un mondo di emozioni profonde. Come tu sai, Mello è anche il mio personaggio preferito. È uno dei personaggi più fraintesi e probabilmente sottovalutati, sebbene abbia una schiera immensa di fan, che ci siano mai stati. Sicuramente è stato molto sottovalutato a causa dei tagli che ha fatto chi ha realizzato l'anime: lì, a differenza del manga, non si vede tutto ciò che Mello fa, la sua intelligenza, il suo coraggio, la sua sfrontatezza, il sarcasmo sottile che usa quando parla al telefono con Near sapendo che Kira è in ascolto, le sue mosse imprevedibili e avventate, anche se studiate e pianificate... Tutto questo è un peccato. Non capisco il perché di questa scelta, perché penalizzare e stroncare un personaggio del suo calibro, con il suo fascino e la sua forza, la sua complessità e la sua umanità. E mi dispiace perché so bene che la maggior parte del pubblico ha visto l'anime ma non ha letto il manga e quindi non conosce affatto Mello.
Lui però è e resta un grande, a prescindere dal confronto con altri personaggi che hanno più successo di lui.
Questa ff mi ha colpita particolarmente perché Mello condivide con L, Matt e Near la triste condizione di orfano. Non un orfano alla Heidi o come altre piccole protagoniste dei cartoni della nostra infanzia però. Lui è un uomo che non ha nulla, eppure ha tutto: cosa gli manca? Ha tutte le risorse e tutte le carte in regola per riuscire nell'impresa più disperata e difficile di tutte. E infatti riesce a portare a termine la sua missione, morendo da eroe. Perché nonostante ce lo presentino come un perfetto stronzo, e lo è, alla fine, quando lo abbiamo perso, ci rendiamo conto di chi era veramente. Near non avrebbe mai rischiato la sua vita per nessuno, Mello invece non esita a sacrificarla.
Non sappiamo nulla di lui, del suo passato, del come quando e perché sia giunto alla Wammy's House. Ma pensare che il suo ultimo pensiero, o uno degli ultimi, prima di morire sia stato proprio per quella ragazza sconosciuta che lo ha messo al mondo e non gli ha dato il suo amore non è solo plausibile, è anche straziante. Lui sa che la sua morte è prossima e, proprio in quel momento, tutto il suo essere torna si ricongiunge alla sua nascita, chiudendo il cerchio, e la nascita e la morte si incontrano, per portarlo da un'altra parte, in un altro mondo o forse, chissà, nel nulla assoluto, restando con Matt, una delle pochissime persone che gli sono state vicine in vita, e insieme al quale varcherà la soglia dell'ignoto. Sembra quasi che la rimpianga sua madre, pur avendone fatto a meno tutta la vita, rivelando la sua grande umanità di cui parlavo prima. Lui è più umano di L, è più umano di Light, è più umano di Near, è più umano di Soichiro. E per me, e anche per te, lo so perché si vede e si sente da ciò che scrivi su di lui, lui è il migliore.
Grazie per averla scritta e sono stra felice di avertela ispirata, specie perché l'ho fatto con la mia voce. È bellissima e delicata, grazie. (Recensione modificata il 26/01/2020 - 10:02 pm) (Recensione modificata il 26/01/2020 - 11:41 pm) |