Ciao tesoroo!
Eccomi, ho letto tutto d'un fiato come sempre. Hai uno stile talmente delicato e scorrevole che per me leggere è una gioia veramente!
Sono felice anch'io per veder questo capitolo e l'intera storia completa, l'ho vista crescere poco a poco, prendendo delle sfumature diverse, ma che alla fine si intrecciavano creando un racconto unico.
Quello che ho più apprezzato è la coerenza tra ciò che scrivi e cò che ci viene presentato nell'anime/manga, te l'ho detto già una volta, ma mi devo ripetere, soprattutto in questa storia: sembra canonico, quasi fosse la vera autrice di Death Note a mostrarci parte della vita di coloro che noi amiamo, i nostri personaggi della Wammy, come hai detto tu i Wammy's Boy yeaahhhh
Ho apprezzato molto l'originalità (sapevo qualcosina dell'idea ma non mi aspettavo questi bellissimi dettagli)
Il fatto che L, non abbia un nome e che tu l'hai in un certo senso completato è da urlo, poi paragonerlo al genio di leonardo è fenomenale, veramente non so dove hai trovato questo collegamento ma è fighissimo, mi è piaciuto tanto, quanto la questione delle bandierine, che volevano significare le nazionalità dei genitori reali.
Il piccolo L, vive una serie di vicessitudini che, i hanno resa triste, tempo di esser lasciato dalla sua famiglia reale (perseguitata da chissà chi) incontra delle braccia mateterne che presto lo lasciano soloo con il padre, peccato che quest'ultimo muia anche t.t povero bambino. Ha decisamente subito tanto, avendo avuto un passato così doloroso. Insomma non me l'aspettavo, soprattutto il problema che hai descritto roguardo la madre adottiva... si nota chehai preso informazioni e che ti sei impegnata al massimo per curare ogni singolo dettaglio!
L, si ritrova in questo orfanotrofio insieme a Watari, che non lo lascia solo ma lo accoglie. Nella scena della neve mi è ovviamente ritornato in mente il momento in cui L, si trova davanti alle porte dell'orfanotrofio, e se devo dirla tutta questo momento lho riassaporatoo godendomelo apieno. Tra i due nasce subito un intesa, perchè la mente geniale di L, si fa subito presente risolvendo il caso con la polizia, strabiliante, a soli dieci anni il piccolo risolve indaggni come fossero indovinelli, e col passare del tempo, si rende conto, che oltre ad essere per lui un interesse e nulla di più, può fare del bene e può lavorare in questo modo.
Attraverso una serie di processi psichici e mentali, vediamo che L viene a noi, come lo conosciamo, ma con un qualcosa da raccontare:la sua storia, la sua esperienza, non come semplice detecive, ma come uomo con dei sentimenti, con degli episodi tristi e felici, con dei ricordi, con una vita.
La tua interpretazione è stata bellissima da leggere e scoprire, ed adesso che sono giunta al termine di queste storie, io personalmente preferisco questa di L, è troppo bella, mi viene voglia di rileggerla, proprio per la grande accuratezza che ho trovato.
Continua così sei brava. Tu sai che sono sincera e lo penso veramente.
Un bacione sei grande
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