Buongiorno cara, eccomi qui ^^
di solito non leggo le Johnlock, perchè amo John insieme a sua moglie e ho sempre paura di vedere lei bashata, ma prima che Mary facesse la sua comparsa sullo schermo devo dire che stavo cominciando a shippare questi due ^^, e complice il fatto che la vicenda qui si svolge appena dopo la fine della prima stagione, non ho potuto fare a meno che essere incuriosita. Che dire? La storia mi è piaciuta tantissimo e sono felice di averla aperta ^O^, è scritta benissimo, si legge tutto d'un fiato e Sherlock è assolutamente perfetto.
Ma partiamo dall'inizio: l'idea di una lettera in cui poi si alternano vicende passate e presente mi è piaciuta tantissimo.
Mi è preso un colpo nel leggere che Sherlock ha un tumore al cervello: per un uomo come lui è una condanna pazzesca, perchè va a colpire la parte del corpo a cui lui tiene di più. Le sue reazioni davanti a tutto ciò sono tremendamente IC: Sherlock non crede, pertanto trova inutile pregare, vede la morte come un processo del tutto naturale e forse prima di conoscere John l'avrebbe accolta senza sfoggiare particolari emozioni. Ma quell'incontro ha cambiato tutto, l'amore ha cambiato tutto: ora Sherlock ha qualcun altro per cui preoccuparsi, oltre che se stesso; ora ci tiene ad essere ricordato, a godersi ogni più piccolo istante insieme a John, a imparare il più possibile su di lui (stupendo il pezzo al super mercato). Ah, e non c'entra a questo punto del discorso ma ho amato la chicca di John che ha una copia della Guida Galattica (Easter egg, anyone?)
Il finale è inevitabile e struggente, non posso fare altro che essere grata che non sia andata davvero così, per quanto John abbia comunque sofferto, nel canon, per aver creduto di aver perso l'amico.
Hai ripercorso tutte le tappe saliente della prima stagione, mostrandoci come Sherlock gradualmente cambia e comincia ad accettare la forza sconvolgente di quel sentimento che lo ha colpito alle spalle, e lo hai fatto davvero bene, pareva di essere nella sua testa.
Il testo è più che corretto, fluido, una gioia per gli occhi.
Complimenti vivissimi!
un saluto,
Benni |