QUARTA CLASSIFICATA – "Volare tra le fronde" di Carme93
Titolo: 1,5/2
Lo trovo carino, ma non posso dire mi abbia conquistata. Non so se scorrendo la pagina di EFP mi sarei fermata a leggere la storia, trovandolo – comunque è calzante, rappresenta bene la flash.
Grammatica e stile: 6,8/10
“La vide spingersi con forza e, più andava in alto, più rideva” (-1)
Cambi il soggetto (Rolf nella principale, Luna nella coordinata retta da “e”) in un modo che trovo piuttosto brusco: una costruzione simile a mio parere può andar bene per il parlato (o in poesia), ma non in un testo di questo tipo. Toglierei la congiunzione e utilizzerei una punteggiatura più forte, come un punto e virgola: “La vide spingersi con forza; più andava in alto, più rideva”, oppure modificherei la seconda parte del periodo in modo che sia retta sempre dal verbo vedere. Alternativamente, potresti anche esplicitare il tutto (“La vide che si spingeva con forza, e…”).
“Ne ho visti un paio volare vicino alle stalle pomeriggio” (-0,1)
Manca qualcosa prima di “pomeriggio”, che sia [nel] o [di], ma così da solo non va bene. Immagino sia solo una svista.
“le disse «Sai quante volte venivo qui a giocare da piccolo? Mi dimenticavo anche di tornare per l’ora di cena e mamma s’infuriava».” (-0,1)
Introducendo il discorso diretto in questo modo, dovresti utilizzare i due punti dopo “disse”.
Per quanto riguarda lo stile, devo dire di non averlo apprezzato molto. Non l’ho trovato equilibrato: passa da costruzioni e termini anche molto quotidiani (un esempio per tutti: sguaiata) a termini di registro più alto, che a mio parere nel complesso stonano.
“la luce rossastra del tramonto le illuminava il candido viso e compiva bizzarri giochi con l’oro dei suoi capelli.”
Questa frase, ad esempio, è molto più lirica – passami il termine – del resto della flash, non mi convince. Anche perché il narratore segue molto da vicino il punto di vista di Rolf, ma non mi sembra che un tono così poetico si adatti bene al personaggio (che in questa flash si rivolge, pensando, all’ippogrifo con un’espressione colloquiale come “le andiamo dietro”, a mio parere effettivamente più adatta).
“e, quando scorse Cornelius, rise: soltanto lei poteva disquisire”
Stesso discorso di sopra, “disquisire” in questo contesto – stavolta proprio pensiero di Rolf – per me stona.
Altro uso che non ho apprezzato, ma riconosco che questo possa essere un limite mio che in generale non lo amo, è quello che fai di “ella”. Utilizzi due volte questo pronome per indicare Luna, ma anche qui trovo che un più comune “lei” si sarebbe sposato meglio con il tono generale della flash.
Naturalmente, tutte queste sono solo mie considerazioni personali che ti illustro come spunti/suggerimenti, ma sei liberissima di ignorarli se sei convinta del tuo stile.
IC/Trama: 8/10
L'IC di Luna è gestito bene. Forse un po’ troppo infantile – Luna la vedo più stravagante, “oltre”, che non infantile –, ma nel contesto della flash mi sembra vada bene. È sicuramente un personaggio molto complicato da trattare.
Nella tua c’è la Luna sognatrice, amante delle creature fantastiche. Il contesto è molto vago (dopo la II guerra, ma quando?) e non sono riuscita a farmi bene un’idea di quanto sia effettivamente grande Luna ora, immagino poco visto che è quasi identica alla Luna che conosciamo fino al settimo libro.
Luna sull’altalena, slanciata verso l’alto a toccare il cielo – e sfiorare le fronde – è un’immagine che mi piace molto, devo dire.
Per quanto riguarda Rolf, il discorso è un po’ più complicato: è praticamente un OC, di lui non sappiamo nulla se non che è nipote di Newt e che finisce per sposare Luna. Mi baso quindi esclusivamente sugli elementi forniti da te per valutare la sua caratterizzazione.
A una prima lettura non mi era chiarissimo perché gli piacesse Luna, cosa in lei lo spingesse ad “andarle dietro”, ma rileggendo più volte direi che il motivo è il suo farlo tornare a sentirsi bambino, trascinarlo con sé nella sua dimensione di sogno e spensieratezza.
La caratterizzazione che ne dai è coerente, anche se non proprio ricchissima: il narratore segue il suo punto di vista, ma percepiamo praticamente solo il modo in cui guarda e considera Luna e le sue azioni e – appunto – il riemergere tramite lei della sua infanzia, con pomeriggi passati a giocare sull’altalena e con la menzione di sua madre che, si desume dalle battute finali, ora come allora li aspetta a casa.
Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio questo personaggio, che per ovvi motivi qui accenni soltanto, ma comprendo i limiti di una flash il cui focus non sia l’introspezione.
Più che una trama, c’è un attimo: Rolf cerca e trova Luna alle prese con un’altalena da tempo dimenticata, con la sola compagnia di un ippogrifo (e i suoi mille sogni). Si perde a osservarla, si preoccupa e alla fine – tentando di proteggerla, almeno un po’ – si lascia coinvolgere. Il modo in cui alla fine della flash il tempo sembra fermarsi sul loro bacio l’ho trovato estremamente dolce.
Prompt: 1/1
L’altalena è centro e sfondo della storia, il mezzo che Luna usa – inconsapevolmente – per far tornare indietro Rolf, simbolo dell’infanzia del ragazzo ora riscoperto da Luna. Difficilmente avrebbe potuto essere più presente, ben fatto.
Totale: 17,3/22+1 |