Ciao! Appena postato il mio capitolo e sono corsa a vedere se tu avessi messo la storia di San Valentino che mi avevi annunciato. E sono stata immensamente felice di trovarla. E cosa dirti... Mi hai sorpreso. Come sempre. Esatto, sorpreso penso che sia il termine adatto per descrivere questa storia e non hai deluso per niente le mie aspettative, al contrario. Io amo le tue storie e questa non è da meno, anzi, andrà a prendere posto tra le mie storie preferite qui su Efp.
Mi è piaciuta subito l’idea di Killian specializzando in medicina, affascinante, deduttivo, strafottente, arrogante e malizioso come sempre. Solo che con un camice che gli dona anche parecchio, me lo sono immaginata bene con il camice verdognolo. Me lo sono immaginata a guardare Regina (scelta azzeccata come primario per lei) e pensare che non gli dispiacerebbe come donna 😂😂😂😂 Mi ha fatto troppo ridere quella scena lo deve ammettere. Regina poi pure é descritta perfettamente, che è immune al suo fascino e anche infastidita dal suo modo di fare, se pur lo apprezzi molto come medico, vista anche la sua brillante carriera.
Milah invece odiosa, odiosa in quel suo modo di fare, odiosa nel suo cinismo. Da una parte é normale che non bisogna affezionarsi ai pazienti, bisogna rimanere distaccati e professionali, ne so qualcosa anch’io con il mio lavoro, ma non trovo nemmeno giusto che bisogna considerarli solo dei malati e dei numeri. Un medico deve essere empatico. Non c’è nulla di male, anzi si fa solo del bene, a diffondere empatia. Bisogneremo esserlo tutti. Empatia penso sia una delle parole più belle al mondo, ma tu lo sai bene quanto me.
Il primo incontro tra Emma e Killian é stato veramente turbolento, lei si è comportata veramente male con lui, lui d’altro canto è stato il solito sfacciato all’inizio. Ma poi le ha detto delle parole molto giuste, se pur dure. Capisco perfettamente Emma, capisco la sensazione di non sentirsi più se stessi, la sensazione di non accettarsi con il proprio corpo, di non accettare la malattia ed é bruttissimo, ci si sente svuotati, inutili, depressi, non si ha più voglia di reagire e lottare, soprattutto sé molte persone che avevamo intorno si sono allontanate, quindi capisco il motivo per cui Emma sia diventata così spietata o meglio “una iena” come è stata soprannominata in ospedale. Killian ha capito immediatamente questa sua sofferenza guardandola negli occhi, é bastato uno sguardo tra loro per fargli capire che dietro quelli suoi muri si nascondeva una ragazza fragile, una ragazza che per la sua giovane età ha già sofferto troppo. E ha avuto ragione Regina sin dal primo istante, Killian era l’unico in grado di aiutarla.
Certo Killian si è preso un bel pugno da David 😂😂😂
Ma già dal secondo incontro i due hanno iniziato ad andare d’accordo, a istaurare un rapporto medico paziente, ed Emma ha affrontato per la prima volta la sua malattia, ha avuto un motivo, qualcuno che non si è arreso insieme a lei, per lottare, per tornare a vivere.
E ce l’ha fatta. Non solo, Killian si è innamorato di lei, si è innamorato della sua bellezza interiore, ha sempre visto lei per ciò che era dentro e non per il suo aspetto. Il pezzo che lo fanno per la prima volta, é stato dolcissimo, lei impaurita ancora del suo corpo e lui che le dice che non ha mai considerato quell’aspetto, ma ha sempre visto la vera Emma, chi è lei nel cuore.
Mi è Oiii duro anche il momento introspettivo quando Killian capisce di amare Emma e che non vuole perderla, anche se lui dovrà tornare in Irlanda.
E il finale, cosa dire del finale? Perfetto, un finale perfetto e degno di questa storia che ci hai regalato.
Il 14 febbraio, il 14 marzo che lui deve presentarsi a Boston per iniziare a lavorare lì, il 14 che ritorna e che sin dall’inizio della storia é stato presente, essendo la stanza di Emma... E Killian che le dice che è solo un numero e che lei non è mai stata un numero per lui.
Ecco, non potevi che concludere così e il titolo a sua volta é adattissimo per questa storia.
Grazie per averla condivisa con noi.
A prestissimo. 😘 |