Ciao carissima. Giuro che non mi ero dimenticata, ho letto la tua storia un po' per giorno e c'era sempre qualche questione che si metteva in mezzo e non mi lasciava finire di leggere T_T quindi il mio ritardo stavolta è oltre ogni previsione T_T
E ti dirò, mi dispiace non aver potuto leggere questo capitolo tutto d'un fiato (anche se alla fine me lo sono riletto dall'inizio) perché mi ha incantata. Questo capitolo ha una bellezza, una grazia, che si stacca da quello che finora pensavo fosse il tono della storia, cioè una storia godibile e divertente ma non per forza profonda. In questo capitolo vengono messi in luce certi sentimenti e certi lati della personalità di Crowley e di Azi, che mi hanno lasciata piacevolmente sorpresa e molto interessata.
Crowley preoccupato per il suo nuovo amico, con cui ha stretto amicizia a una velocità sconvolgente come se quel "demone" gli fosse più congeniale, e più vicino alla sua natura, di tutti i suoi "colleghi" angeli. Crowley che pensa a quel quasi-bacio e non si dispiace di essere stato quasi tentato. E poi dai sul serio chi ce lo vede Azi a tentare qualcuno? E' il demone meno credibile della Storia, ancor meno di Crow quando era un demone!
E Azi, tenerello, che tiene a distanza l'amico perché sta succedendo qualcosa di strano e che succederebbe se anche Crow lo scoprisse? Verrebbero di nuovo allontanati, la memoria di nuovo resettata... o qualcosa di peggio? Azi si preoccupa e non so se ricordi davvero tutto, ma forse sì, ricorda di essere (stato?) un angelo e comincia a ri-assumerne le vibrazioni, infatti emana amore in un modo che pochi angeli riescono a emulare. Azi alla fin fine è un puro. Puro e tenerello.
Tutto il discorso che Azi fa a Crow, chiedendogli se si preoccupa per lui perché è la sua natura di angelo... che c'è dietro? Adesso farò la classica lettrice che ci legge un sacco di cose e magari tira sfondoni:
- potrebbe essere che Azi reagisca così perché gli manca la sua natura di angelo;
- potrebbe essere che Azi sia triste perché vorrebbe che la preoccupazione di Crowley fosse di natura più personale, non dovuta alla sua natura;
- potrebbe essere che Azi sia turbato perché sta rimettendo in discussione tutto: cosa significa il fatto che Crow abbia una natura angelica se in realtà dovrebbe essere un demone? La natura angelica di Crowley è vera (derivante dalla sua nuova "forma") oppure è autosuggesione? Se è autosuggestione, cosa significa davvero essere un angelo o essere un demone? Se non è autosuggestione, i Piani Alti (o Bassi) hanno il potere di cambiare la natura degli individui fino a questo punto? E se è così, di nuovo, che cosa significa essere un angelo o essere un demone?
Va beh, magari lo capirò col tempo. Delirio a parte, adoro la Bentley che sa sempre trovare le parole giuste eheh, perfetta colonna sonora, perfetta anche per mettere la pulce nell'orecchio al suo guidatore magari.
Avevo proprio paura che Crow volesse andare a parlare con i Piani Alti... quello str***o di Gabriele... e temevo che si sarebbe messo nei guai >.< e invece mi sbagliavo perché lui non vuole affatto parlare con Gabriele, vuole solo fare una cosa molto poco angelica come sottrarre dei documenti, mwahahahaha Crowley natura angelica stoca**o XD XD
E alla fine scopre di nuovo tutto! WAAAAA che figataaa!!! E adesso che dirà ad Azi? *_* Oddio chissà che strano dev'essere, per Crowley, pensare di essere appena stato in Paradiso quando in teoria dovrebbe essere un demone.
Comunque Crow secondo me non è mai stato un demone al 100%, alla fine "più che cadere, se n'era andato giù a zonzo", mi pare sia scritto nel libro. E la sua natura ambigua esce fuori anche in questo capitolo. Non è demone, non è angelo, sa soltanto quello che non è ahahahah non so se mi ero già giocata questa battuta ma porta pazienza, non credo che sarà l'ultima volta.
Ottimo lavoro come sempre, questo è il mio capitolo preferito finora! |