III POSTO
"Lontani ma vicini", di cabin13
Grammatica e stile: 8,5/10
"...Saitama, ed aveva intrapreso...": la d eufonica serve solo quando la parola successiva inizia con la stessa vocale.
"...Se lei gli chiedeva...": lei chi? Prima di riferirsi a qualcuno con dei pronomi vanno nominati, o il lettore non capisce di chi si parla.
"...Era febbraio del 1938, allora, e Shouto sarebbe...": in questo tipo di frase serve l'articolo prima di "febbraio". L'intercalare "allora" non sta per niente bene in questa frase, specie perchè subito dopo fai un excursus in avanti nel tempo, e se lo togli la frase fila più liscia grazie alla mancanza di virgole.
"...una loro eventuale morte avrebbero potuto ...": soggetto singolare, il verbo corretto dovrebbe essere "avrebbe potuto".
"...confine venivano sempre ispezionate...": il tempo verbale corretto è "venissero".
"...endeva dolorosi i dolci di loro insieme...": probabilmente hai dimenticato la parola "ricordi" dopo "dolci", perchè così la frase non ha senso.
"...la guerra stesse risultando in una gigantesca catastrofe...": la frase così perde di significato, sarebbe più corretta così "la guerra si stesse trasformando in una gigantesca catastrofe"; serve un verbo che indichi un'evoluzione, una trasformazione, non una conseguenza, o perlomeno non con questa formulazione.
"...lui se la stava affrontando molto peggio...": il "se la" è scorretto, non serve alla frase.
"...le sembrava come cinquant’anni"...: non sono certa sia un errore, ma la frase suona un po' male così, al posto di "come" potresti mettere "lungo", sarebbe più corretto.
"...troppo pensante per...": errore di battitura, "pesante".
Uno stile adatto allo scenario di guerra che hai scelto: parli delle vicende con toni che indicheranno le tragedie future, tratti le angosce in modo che si percepiscano i fardelli creati nelle settimane, mesi, anni di attesa, che le donne che aspettano i soldati loro compagni di vita si portano dietro. Ho percepito tutto quello che hai fatto provare alle donne di cui hai parlato, ognuna con il suo peso da sopportare... Kyouka in primis, la tua protagonista. Il tuo stile a un passo dall'apocalittico pesa sul cuore dei lettori com'è giusto che sia, data l'ambientazione, ma non è un freno, rende solo il lettore più ansioso di continuare a leggere di quelle sofferenze per giungere a una conclusione, quale che essa sia. Qualche errore qua e là nelle frasi hanno inceppato la lettura, ma a parte questo la storia arriva come una raffica di pugni al cuore in successione, facendoli scordare in fretta in favore dell'introspezione incredibilmente intensa. Fattore molto importante per me, che tu hai usato in abbondanza e con grande abilità. Ottimo lavoro!
Utilizzo dell'AU e del Numero Magico: 9/10
La tua AU era una WWII: la cura dei dettagli, le ricerche effettuate e le note nella storia mi dicono che ti sei impegnata molto per rendere l'ambientazione il più coerente possibile. Fidati, ce l'hai fatta egregiamente! Un lavoro molto scrupoloso ha dato ai tuoi personaggi un luogo e un tempo dove muoversi che richiamava moltissimo il periodo storico designato, e anche i loro sentimenti richiamavano la logorante e dolorosa guerra che ha rivoluzionato il mondo. Non spenderò troppe parole per questo parametro, perchè non ho altro che complimenti per come hai gestito una AU così difficile!
Numero Magico: la citazione è stata usata molto bene: nel climax della storia, detta dalle labbra di Kyoka durante l'ultimo periodo felice delle sua vita insieme al marito. Ha cercato di trasmettere le sue paure, ma anche le sue speranze: non vuole che l'uomo che ama sia un eroe, vuole solo che sia se stesso, che sia vivo e in salvo e con lei. Anche se all'inizio cerca di nascondere le sue paure, alla fine gliele rivela e questo fa bene a entrambi, godono degli ultimi mesi di felicità condivisa... prima che la loro lunga e forzata separazione porti a una solitaria morte.
Anche la separazione è stato un elemento molto ben sfruttato, è stato un eco per tutta la durata della storia, anche prima che essa effettivamente avvenisse, la minaccia di un destino quasi sicuramente tragico che alla fine si avvera. Eppure, in qualche modo, un lieto fine esiste comunque: almeno nella morte riescono a ritrovarsi insieme.
L'elemento dell'opera d'arte invece, trovo sia stato molto dolce: l'inizio di tutto, il romanticismo di Denki che corteggia Kyoka immersi nella natura... tutto molto bello. Ammetto però che speravo in un impatto più significativo di questo prompt, specie perchè paragonare un parco come opera d'arte va bene, ma se lo si inserisce per una scena così piccola per un contesto tanto grande... ecco, avrei preferito qualcosa di più che la sola presenza, ma a arte questo l'idea era davvero bella.
IC / caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Abbiamo ritrovato molti dei personaggi della nostra cara My Hero Academia, e trovo che tutti siano ben costruiti. Partendo dai secondari per fare un discorso generale, mi piace che tu abbia reso Deku un eroe caduto, che si lascia dietro moglie e un figlio che non conoscerà mai... una specie di eredità, se vogliamo, come il suo quirk, ma magari questi sono solo miei vaneggiamenti... Mina e Yaomomo sono fantastiche, così come l'esplosivo Katsuki: quello che fa per il suo amico Denki da morto, riportare il suo corpo in patria, lo trovo tipico della sua rude e nascosta gentilezza. E anche il destino di Todoroki lo trovo coerente con lui e il suo quirk.
Passiamo ora ai tuoi protagonisti: Kyoka mi è piaciuta moltissimo, è davvero perfetta! La sua timidezza, nascosta da un certo sarcasmo, è molto in linea con il personaggio. Anche la sua devozione verso l'uomo che ama è coerente con la sua tenacia e la devozioni verso le passioni che conosciamo grazie al festival della cultura, perciò non ho niente da dire in merito. La tua versione mi piace molto!
Anceh Denki mi piace: vuole fare il coraggioso, proteggere i suoi amici, il suo paese e la donna che ama, diventare un eroe in pratica! Visto l'anima gentile che si ritrova, non mi sorprende che questa sua versione risalti in modo perfetto il lato da "scudo" del suo carattere. Ecco, forse il romanticismo sfrenato con cui paragona Kyoka a un'opera d'arte, no, quello proprio non ce lo vedo. Si tratta di un'anima pura, semplice e gentile, ma romantica proprio no mi pare...
Quello che ti ha fatto togliere punti per questo parametro è soprattutto un'altra cosa: noi sappiamo come si sono conosciuti questi due personaggi, a scuola, e io avevo specificato di mantenere il modo in cui si sono conosciuti il più simile possibile, cosa che non hai fatto. Siccome è un tratto fondamentale del contest, ti ho sottratto due punti interi.
Gradimento personale: 9/10
Sono molto felice di aver potuto leggere questa storia, ed è bello sapere che l'hai scritta per questo contest. Un'ambientazione costruita con precisione e con dovizia di particolari, lo stile adeguato all'atmosfera piena di dolore e logorante attesa che creano nel lettore ansia e preoccupazione, con tanto di voglia di continuare a leggere fino alla fine per sapere se ci sarà un meno o lieto fine. E questo è l'aspetto più bello della tua opera, a mio parere: esiste un lieto fine? Lo è? Non lo è? L'unica cosa che hai dato è una conclusione, ma lasci al lettore la decisione se vederlo come un Happy o un Bad Ending. Non è una cosa che tutti sono in grado di fare, anzi! Perciò davvero, mille complimenti!
Come ti ho accennato prima, avrei voluto che il principio della conoscenza dei due personaggi fosse il più simile possibile al canon, questa variazione va un po' contro il principio del mio contest, ma la storia in sè è stata bellissima, i personaggi trattati molto bene, la AU tragicamente stupenda e ciliegina sulla torta, i prompt che ti ho dato sono stati tutti sfruttati bene. Non potevo chiedere di meglio!
Bonus Numeri: 2/2
Bonus fandom: 2/2
Totale: 38,5/44 |