Ciao, Ale!
Secondo me, quel molo sarebbe da assurgere a luogo di meditazione ufficiale del clan Uchiha: Itachi, Sasuke e, ora, perfino Sarada – che ha preso dagli altri due il carattere sobrio e riflessivo, seppur in misura minore (e per fortuna, ché persino un funerale è più allegro dei Fratelli Meraviglia!).
Come lo zio e il padre prima di lei, anche la ragazzina sente il bisogno di recarsi a raccogliere i suoi pensieri in quel posto particolare, da dove, pur essendone appena discosto, si può ammirare l'intero Villaggio; e, allo stesso modo dei succitati – benché Naruto, all'epoca, non fosse passato di lì di proposito –, pure Sarada viene raggiunta da una persona importante.
Boruto, che probabilmente conosce la natura poco allegra delle riflessioni dell'amica, decide di risollevarle lo spirito senza spendere parole superflue – in linea col suo carattere pratico, del resto –: bastano un po' di biscotti e un sorriso.
In poche parole hai ricostruito un quadro che, nonostante la sua semplicità, continene tutto il necessario – e, forse, anche qualche cosa di sotteso.
È stato un piacere!
A presto, se vorrai :)
Irene
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