Prima di tutto ti chiedo scusa per il ritardo nella recensione, una consegna scolastica mi ha fatto bloccare tutto ciò che dovevo fare. Ma eccoci finalmente qui!
Sai, il fatto che tu abbia preso proprio un PNG che compare per poco e che puoi anche decidere di non salvare da ancora più peso e bellezza a questa oneshot, proprio perché in effetti... quando giochiamo, quando ruoliamo, i PNG per la maggior parte sono soltanto quello. Certo, ci affezioniamo a molti di loro, li cerchiamo di salvare, ma non sempre e, sopratutto, sappiamo bene che sono solo personaggi e non persone reali. Ma in un mondo in cui invece lo sono, in un mondo in cui quando il gruppo di avventurieri decide di prendere una strada invece che un'altra, di seguire una missione invece che abbandonarla, si decide il loro destino e in certi casi la loro vita? Il nostro personaggio Malvagio magari decide di abbandonare a morire un PNG ragazza elfica perché magari è troppo difficile l'incontro o non ci ricava niente, ma nell'ottica della ragazza elfica lei è reale, ed è stata abbandonata alla sua morte.
Maith in questa one-shot esprime benissimo le sue emozioni, sia nel dialogo che nella descrizione dei suoi movimenti, del tremare. Anche se non eravamo lì con lei sull'altare, anche se non eravamo la dhampir che l'ha salvata, anche se non eravamo lei è immagine immaginare la scena, il suo terrore, la paura che ancora si porta dietro. Ed è anche facile immedesimarsi quando parla della sua inabilità di reagire, nonostante pensa che dovrebbe, perché in fondo come fai a superare una cosa del genere facilmente? E' difficile, è terrificante. Fortunatamente accanto ha un altro bel personaggio, una madre paziente e dolce che l'indirizza su un'altra strada - alcune volte, una vita tranquilla è quello che può aiutarci, ma alle altre ci serve poter reagire, poter sapere di poter combattere. Fossi stato in Maith in ogni singolo momento dell'allenamento avrei immaginato "Ecco, se fossi riuscito a fare questo, non avrei avuto bisogno di essere salvato!" e poi "E così, adesso, posso salvare gli altri nella mia stessa situazione. Posso essere quello che è stata la dhampir per me". Ovviamente, l'addestramento con il Maestro Ylyndar non può farle dimenticare ciò che è successo. Forse nemmeno superarlo in pieno, ed è per questo che la vediamo tornare nel luogo in cui tutto ha inizio. RIuscirà a superare il trauma? Se non a dimenticarlo, quantomeno a poterlo affrontare? La Oneshot non ce lo dice, ma voglio immaginare che ci riesca.
Per quanto riguarda la parte grammaticale della storia, lo stile è buono e scorrevole, non ho notato alcun errore grammaticale, quindi posso solo farti i complimenti in generale per una Oneshot davvero, davvero carina e piacevole! :)
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