Recensioni per
A Scandal in Dessert
di Aaanatema

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/08/20, ore 16:46

Ciao! Grazie per questa bellissima storia.
Mi è piaciuto molto il tuo stile, alcuni passaggi mi hanno fatto ridere un sacco (soprattutto le variazioni dal canon: più di tutte quel "e cosa ti dicono di solito?" "scopami", mi ha fatto morì!).
I personaggi sono, la situazione, lo stravolgimento sono divertenti e accattivanti.
E il finale, oh il finale, agrodolcissimo. E avrei voglia e bisogno di tutti quei dolci descritti. E tra l'altro amo Bake Off.
Spero di rileggerti presto! ^_^

Recensore Master
04/05/20, ore 17:28

Ciao!
Innanzitutto scusami per il ritardo, veramente. Purtroppo mi capita spesso di arrivare tardi agli scambi a catena, e spero veramente di non averti ferito o spaventato.
Ero anche abbastanza indecisa da che parte iniziare, ci sono tante shot molto interessanti e su personaggi ricolmi di potenziale. Alla fine ho scelto questa proprio perché ero affascinata dall’Au. Una Bake Off AU è qualcosa che raramente ho visto, men che meno con questi due personaggi, il cui contesto abituale è così distaccato da un ambiente così sereno e zuccheroso.
Allo stesso tempo apprezzo che riesci a mantenere la natura violenta, la natura di soldato di John Watson anche in questo ambiente così dolce e adorabile, così sereno. È una serenità solamente apparente, solamente di facciata, che diventa un distorto sfogo per un impulso di uccidere e assalire che forse non se n’è mai andato.
Anche Sherlock diventa “sensato” come pasticciere, è qualcosa che si immagina abbastanza semplicemente. È meticoloso, è intelligente, è capace di dedurre il tanto dal poco. Allo stesso tempo c’è comunque l’aria “di Sherlock Holmes” anche in questa sua versione così soft e amante della cucina, e il mistero che caratterizza comunque il personaggio. Che poi ci sono davvero tutti, alla gara di cucina! Adoro questi piccoli camei del cast così “veloci”, così leggeri. Non riesco a immaginare nessuna versione di Moriarty che cucina dolci, ma è anche questo il bello delle AU. Naturalmente la miglior trovata è la signora Hudson co-giudice, forse una scelta semplice, ma a volte sono proprio le scelte semplici quelle che funzionano meglio.
Fa sorridere vedere Sherlock scatenare le sue capacità deduttive “da Sherlock” rivolgendole a un perplesso pasticciere, e sono bellissime le descrizioni dei vari dolci. Si percepisce una grande attenzione a costruire questo universo semplice ma quotidiano, con l’analisi dei vari ingredienti e della “British Swag” di Sherlock versione pasticciere.
Anche la relazione tra Sherlock e John si sviluppa in maniera efficiente, organica e veloce, ma senza sprofondare nel ridicolo. Soprattutto con l’ottimo fondersi della tensione della gara con il “flirt con il giudice”, che non a caso indisporrebbe tutti.
Onestamente mi piace, questo lavoro. Sono poco familiare nel fandom di Sherlock, ma l’ho trovata veramente una bella avventura.
Un saluto
Lady R
Ps: cosa c’è di male nell’indossare un costume da bagno con i fluffosi fenicotteri rosa? Sono bellissimi e a Benedict sta anche bene.

Nuovo recensore
05/04/20, ore 14:05

Ciao Aaanatema, mi spiace l'enorme ritardo con questa recensione, ma ho avuto solo adesso il tempo per leggere questa piccola chicca che mi ha fatto perdere la testa. Come sai amo tutto ciò che riguarda i dolci e ho provato l'acquolina per tutta la durata della storia, devo ammetterlo. Quello che ho amato in particolar modo è la caratterizzazione che dai ai personaggi, appena accennata ma comunque calzante.
E POI. IL COLPO DI SCENA.
Mai me lo sarei aspettato e per un attino sono rimasta disorientata, anche se appena mi è stato tutto chiaro la storia ha acquisito un peso e un valore completamente differente. È stato come immergersi nella testa di Sherlock Holmes, di come vede il mondo e le persone che lo circondano. Straordinario, delicato e bellissimo. Geniale.
Spero di sentirti presto, ancora tanti complimenti.

Recensore Master
31/03/20, ore 12:43

Buongiorno cara! Come ti avevo anticipato sul gruppo, alla fine sono arrivata anche da te!
Ma che carina questa storia! L'ho divorata (termine più che appropriato XD) dall'inizio alla fine, senza mai staccare gli occhi dallo schermo!
Che originale l'idea di un BakeOff!AU! Che poi scopriamo, solo alla fine, non essere affatto un AU, bensì un sogno/fantasia nella testa di Sherlock. Quasi un What if pensato da lui.
Adoro!
Non amo particolarmente gli AU, quindi adoro ancora di più! Ho fatto pure la rima, vabbè. XD
Abbiamo l'intero cast della serie che partecipa alla gara per pasticceri più famosa della tv, e sono tutti perfettamente IC, seppure le caratterizzazioni siano solo accennate.
Mi piace il modo in cui descrivi Sherlock, sembra davvero avvolto da un'aura di intoccabilità, così affascinante, bellissimo, scostante e irraggiungibile. Non mia stupisce che rutir ne siano attratti, incluso Jim.
Per quanto riguarda John, lui sa il fatto suo, è bravo, affabile, a suo modo brillante, e Sherlock lo nota fin da subito.
È chiaro che sapendo dove ha origine questo universo, tutto assume una valenza diversa, come TAB, che è l'emblema dei pensieri più profondi di Sherlock, della sua sessualità, dei suoi desideri.
Qui vuole John in camera sua, è anche interessante come questi non ci va per uscire con Greg, perché secondo Sherlock John è talmente corretto da non poter spezzare una promessa, neanche se lo desidera.
...
Eh. Dlin dlon. Dovrebbe suonare qualche campanello, giusto? Ne vogliamo parlare? ;)
Per me sei stata bravissima ad inserire qua e la simili riferimenti.
Ho adorato la scena in cui John si trova infine nella sua stanza (la 21b ^^) e vede Sherlock che prepara un esperim... una torta! ;)
Quel bacio all'angolo delle labbra... mammamia. Adoro come descrivi le sensazioni tattili, i profumi, i sapori, ma anche le emozioni, che sono davvero ben gestite.
Il colpo di scena arriva con Victor, che mi ha ricordato tantissimo quello di un'altra storia nel fandom e che amo tantissimo. Probabilmente sai benissimo a quale mi riferisco. ;)
Sei stata brava a non farlo mettere in mezzo tra John e Sherlock, non amo le storie in cui lo si odia e basta. Alla fine qui ha un po' il ruolo di cupido e l'ho apprezzato.
La fine poi mi ha sorpresa oltre ogni dire, non me l'aspettavo e sappi che è davvero difficile lasciarmi di stucco, quindi non posso che farti tanti complimenti.
Mi è piaciuta molto questa storia e sono contenta di averla letta! Leggerò sicuramente altro di tuo molto presto!
Un saluto!
S.

Nuovo recensore
20/03/20, ore 21:27

Di solito non non sono un amante delle One shot, ma questa è decisamente carina con giusto un tocco di piccante sul finale. Mi è piaciuta molto soprattutto perché i personaggi non sembrano forzati e fanno esattamente quello che, almeno io, ci si aspetterebbe da loro se si trovassero per qualche ragione in quella situazione. Complimenti

Recensore Master
19/03/20, ore 21:42

Ciao! Sono qui in occasione dello scambio a catena de "Il Giardino".
Di Sherlock Holmes conosco giusto l'essenziale – perlomeno della figura delineata da Arthur Conan Doyle ne "Lo studio in rosso" –, essendo io del tutto estranea al relativo fandom; premesso questo, ti dico che le mie deficienze in materia non hanno per nulla influito sulla gradevolezza di questa storia.
L'idea è quantomai attuale – giacché siamo praticamente circondati da talent-show a tema culinario – e ce lo vedo bene Holmes nei panni dell'inflessibile e spocchioso giudice specializzato in pasticceria gourmet: ovviamente, fra i concorrenti non avrebbe potuto non figurare John Watson, il cui punto di vista ci accompagna lungo il corso delle vicende.
Riguardo quest'ultimo, è insolito pensare a un soldato che compensa la mancanza dell'attività al fronte cucinando dolci: insolito, e, per questo, interessante.
Tralasciando l'acquolina in bocca che mi hai fatto venire (per giunta, è anche ora di merenda XD), ho trovato brillante il modo in cui hai presentato Sherlock agli occhi dei partecipanti al talent, la maggioranza dei quali sembra preda dei suoi ormoni peggio di un adolescente in pieno sviluppo; ci ho persino letto una sottile ironia rispetto a certi contesti della nostra realtà, ma potrei anche aver galoppato troppo con la fantasia.
In mezzo a tanta isterica esaltazione, la calma e la compostezza di John finiscono inevitabilmente per attrarre la "prima donna" Holmes, il quale non è evidentemente abituato a soggetti che gli si rivolgano con un contegno così poco adorante; anche il non aver risposto immediatamente al primo invito deve aver contribuito in maniera sostanziale a incrementare la curiosità dell'autore del programma.
Complice un certo talento – anche se per nulla ostentato –, John riesce così a farsi strada non solo nella sfida, ma altresì nelle grazie di Sherlock, tanto che la cosa comincia a farsi evidente persino all'esterno.
Così, ecco entrare in scena il personaggio di Victor a sconvolgere i piani.
Il nostro protagonista, più che un rivale ai fini del talent, lo classifica come un vero e proprio avversario "in amore", sviluppando una gelosia che potrebbe apparire persino immotivata.
Che l'intervento di Victor fosse finalizzato a chiarire i sentimenti di Holmes nei confronti di John, oppure a spingere quest'ultimo ad agire – oppure ancora, entrambe le cose –, fatto sta che ha funzionato alla perfezione: finalmente l'indole impulsiva del soldato è uscita fuori!
A proposito del frammento che chiude il tutto, non so bene in che modo esprimermi: come ho detto in apertura, ho poca dimestichezza con l'universo "Sherlock Holmes". E tuttavia, quel "Quanto tempo sprecato" dà l'idea di come un pensiero fondamentale – in grado di cambiarti la vita – possa coglierti così, in un momento all'apparenza banale.
Ti faccio i complimenti altresì per lo stile utilizzato: la narrazione scorre perfettamente, col giusto equilibrio fra descrizioni e dialoghi. 
A presto, 
Irene  

Ps: quando ho iniziato a scriverla, era effettivamente ora di merenda XD
(Recensione modificata il 19/03/2020 - 09:43 pm)

Recensore Master
18/03/20, ore 03:12

Ciao!
Intanto, scusa per l'ora: soffro d'insonnia e - quando purtroppo finisco roba da vedere - tendo a leggere sperando di crollare.

Non tornavo in questo fandom da un po' e la tua storia mi ha incuriosito subito. Un po' perché sono fan di BakeOff, un po' perché l'idea mi sembrava davvero simpatica, un po' perché l'introduzione mi aveva incuriosita.
In più, scrivi bene. Insomma, tutte armi a tuo vantaggio.

Ma adesso. Adesso.
Dovrei fare una piccola premessa dovutissima: evito il rating rosso come la peste, soprattutto per scene erotiche et similia. Non sono ancora diventata una talpa, quindi il rating lo avevo notato. Quel rosso mi aveva colpito, ma mi son detta di ignorare e andare avanti.
Mentre procedevo con la lettura, mi sono addirittura convinta che il rating potesse essere dovuto al linguaggio tutt'altro che casto di alcuni personaggi. (Non sono un esserino molto ingenuo?)
Anyway, ho ignorato anche quel campanello d'allarme e ho preseguito.

POI. POI.
Sono rimasta così - - > :O
Però, devo dirti, questa storia mi è piaciuta. Davvero.
Nonostante fosse lontana dalle mie corde, nonostante non ami leggere determinate cose... Tu sei stata brava. Mi hai attirato. Mi hai coinvolta al 100% nella storia.

Intanto, Sherlock come giudice ce lo vedo perfetto. E ti dirò: quando vedo BakeOff Italia... Io vedo Mrs Hudson. Cioè... Me la ricorda troppo. E qui era davvero perfetta. Ic fino al midollo.
Poverina, oltre ai dolci deve anche sopportare quell'ondata di ormoni impazziti XD

Anyway.
Mi è piaciuto come tu abbia inserito elementi del canone, in una storia che di canone ha ben poco. E come tu abbia riportato fedelmente alcune battute della serie, inserendole in modo per nulla forzato nel testo. Adoro queste cose. Adoro quando gli autori giocano in questo modo col fandom, riuscendoci alla grande. Bravissima, anche solo per questo.

In più, sappi che ho fame e la mia voglia di dolci è... Aumentata. In maniera imbarazzante. Ma non sono un Dio delle torte come Sherlock, né brava casualmente quanto John. Insomma, devo soffrire.

Tornando a noi.
Sherlock è impeccabile. Adoro l'idea di una Bloody Cake (cioè, geniale!), adoro che Sherlock tratti la cucina e gli ingredienti più come un chimico che come pasticciere.
In più, ogni azione e dialogo di tutti i personaggi era perfettamente IC. Li hai trasportati in un mondo lontanissimo dalla Baker Street che noi tutti conosciamo, tenendo inalterati il carattere dei personaggi. BRAVA.

E adesso, veniamo alla sostanza.
Sherlock è attratto dalle abilità di John. Il nostro John resta affascinato dai modi di fare del Supremo Holmes. Vuole conoscerlo, sul serio.

Scatta la scintilla fin da subito.
Ma poi c'è altro in mezzo.
Come Jim. Che Sherlock non ha mai preso in considerazione... In quel senso.
E poi... Arriva Victor. Victor Trevor per cui, devo confessarlo, nutro molta curiosità.

Qui lo hai descritto leggermente differente da come lo immagino, ma ho apprezzato ugualmente. Perché Victor è l'unico che possa far tremare John di gelosia. È l'unico che Sherlock abbia mai fatto avvicinare così tanto... Prima di John. L'unico con cui abbia una certa confidenza, e si lasci toccare. Avvicinare.

Insomma... Victor è l'unico in grado di far svegliare John e parlo passare all'azione. E così è stato.

E poi... COLPO DI SCENA. Che onestamente non mi aspettavo, neanche un po'.
Era tutta una costruzione del palazzo mentale. Eravamo stati tutto il tempo nella mente di Sherlock.
E io non me l'aspettavo. Mi hai sorpreso. E io adoro quando succede.

Anche perché, tutta la storia, assume un carattere e una nota differente. Se prima sembrava una storiella leggera, a luci rosse, dopo diventa tenera. Profonda.
Perché Sherlock ci ha dimostrato di vedere John - ancora una volta - sotto una luce diversa.

John non pensa - come gli altri - solo a "portarselo a letto". John ci tiene, perché lo conosce. Tiene a "Sherlock", non alla figura irraggiungibile del detective brillante.
Ed è bello come, le ultime parole dette da John, quello vero e non quello del palazzo mentale, siano proprio il nome di Sherlock.
Insomma... Aww.

Sei stata davvero brava. La storia mi ha tenuta incollata allo schermo.

Brava.

Recensore Master
16/03/20, ore 14:46

Ciao, ed eccomi anche a questa storia che mi è piaciuta davvero tanto e mi ha anche sorpresa devo ammetterlo. Diciamo che non si tratta di un vero e proprio AU, anche se capisco bene il motivo per cui l'hai definita in questo modo, una necessità se non volevi far scoprire il sogno di Sherlock fin dall'inizio. In linea generale a me non piacciono troppo le storie in cui cucinano o comunque in cui i due sono bravissimi a far da mangiare, a cuocere torte come in questo e in linea altrettanto generale ho un'avversione per Bake Off, non posso farci niente davvero su questo aspetto specie perché la versione italiana me l'ha fatto odiare questo programma. Ma la storia mi incuriosiva moltissimo e devo dire che ha diverse chiavi di lettura. La prima è quella di un contesto alternativo in cui tutti i personaggi chiave della serie (da Anderson e Donovan sino a James Moriarty) partecipano a un programma culinario e si sfidano tutti col proprio carattere molto ben pensato e strutturato. L'altra è ciò che poi dà il senso a tutto e fa quadrare anche certe forzature narrative, che forzature sarebbero rimaste se non avessimo scoperto che in realtà Sherlock si sta immaginando tutto ovvero il tema del sogno. Questo non è un dettaglio messo lì alla fine, ma è un tassello importantissimo per comprendere i fatti così come sono stati raccontai e i personaggi per come ci vengono descritti. Ci troviamo dentro la mente di Sherlock Holmes, sua è la visione dei protagonisti di questo show. Anzitutto è interessante il fatto che immagini se stesso come un genio della pasticceria, idolatrato e ammirato proprio come gli succede nella "vita reale" in cui la gente ha dei blog in cui parla di lui e magari scrive addirittura fanfiction (ho amato questo dettaglio). In cui Sherlock ha una vita sessuale molto attiva, dettaglio che per quanto ne sappiamo è lontanissimo dalla realtà in cui effettivamente vive Sherlock stesso. Una realtà in cui Victor è vivo ed è un caro amico che ora vive lontano, in India (scelta interessante) e che lo vuole aiutare a conquistare John Watson. Trovo sia molto affascinante il modo in cui Sherlock percepisce i vari personaggi che gli stanno attorno. James Moriarty è il genio, bravissimo qualsiasi cosa faccia, indubbiamente attraente anche mentalmente oltre che fisicamente, ma che Sherlock non potrebbe mai avere come amante perché lo considera un rivale, un qualcuno da battere. E poi Molly Hooper, la sua fan accanita. E Irene Alder la provocatrice. Greg Lestrade, una brava persona un po' pasticciona ma capace. John, l'uomo buono, che ha un brivido per l'avventura e che è dannatamente sexy... fino anche a Mrs Hudson, che Sherlock si immagina accanto a giudicare le torte altrui. Gestire tanti personaggi come hai fatto tu non è mai facile, mai ci sei riuscita benissimo e ognuno ha una propria caratterizzazione. Li ho riconosciuti tutti. Certo, come dicevo anche sopra, ci sono delle forzature narrative. Come il fatto che è assurdo che Sherlock e Mrs Hudson non siano soggetti a decisioni autoriali, ma Sherlock stesso si comporti come se fosse il padrone dello show. O il fatto che Victor arrivi di sana pianta e diventi un concorrente o che Donovan e Anderson vengano squalificati solo perché sono idioti. Queste sono assurdità, sono forzature narrative che trovano un senso nel fatto che Sherlock è il padrone di questo sogno. Lui decide tutto perché è così che succede nella mente di ognuno di noi. Tutto è soggetto alla sua volontà, lui stesso immagina una versione idealizzata della propria vita in cui Victor è vivo, Eurus non esiste e lui si è liberato dell'ombra di Mycroft e ce l'ha fatta da solo a diventare un pasticcere di fama mondiale. Uno Sherlock spigliato nelle relazioni e sessualmente, che provoca John e non si tira indietro dal fare ciò che in realtà non sa fare ovvero prendere l'iniziativa ed essere molto chiaro su ciò che vuole. C'è molta amarezza in questo finale di storia, anche se è come se avesse fatto da sottotrama sin dall'inizio. Non la noti, non sai da subito che è tutto un sogno ma poi arriva la consapevolezza, alla fine e per un attimo ti stordisce. Sherlock non ha Victor ancora accanto a sé, il suo migliore amico non è un bel figo spigliato, interessante e divertente. Non è un single molto abile a cucinare dolci, ma è morto, ucciso da Eurus. La malinconia ti stordisce per un istante, arriva come se fosse uno schiaffo e lascia quasi male. Niente di quanto è successo era reale, ma potrebbe accadere. Ecco, penso che nemmeno in un milione di anni John Watson potrebbe cucinare cupcake come quelli che hai citato, dato che da quanto dice Sherlock, ha cucinato una sola volta una cosa coi piselli che Sherlock, a quanto pare, neanche si è preoccupato di ricordare cosa fosse. Però potrebbe succedere tutto il resto e infatti ce lo mostri, attraverso un bacio e il pensiero che il tempo non debba essere sprecato.

L'ho trovata una storia molto interessante, uno studio su Sherlock Holmes e il modo in cui percepisce il modo esterno e le persone che gli stanno vicine. Ancora più interessante è il fatto che la storia ha un narratore che non è soltanto quello di Sherlock, ma in molti tratti è John a raccontare. Un John che non è del tutto lui, ma è l'immagine che Sherlock ha di lui. Ho citato The Abominable Bride nella precedente recensione, quella alla Victorian!Lock, e qua lo faccio di nuovo perché c'è molto di quell'episodio in questa storia anche se con toni ben diversi.

Una menzione d'onore per Victor, so che è la prima volta che lo inserisci in una storia. Me ne avevi anche parlato e ne ero curiosa e posso dirti che hai fatto un bel lavoro, molto vicino a come lo vedo io tra l'altro.
E niente... ho ancora qualcosa di tuo da recuperare ma intanto complimenti per questa storia. Carina e divertente.
Alla prossima.
Koa
(Recensione modificata il 16/03/2020 - 02:53 pm)

Recensore Junior
16/03/20, ore 10:51

Ehi, ciao, sono qui per lo scambio nel giardino di EFP!
Ah, quando ho visto che avevi scritto una Johnlock non ho resistito, ho dovuto leggerla! Inizio subito col dirti che mi hai fatto sbellicare, questo universo di torte e pasticceria è il massimo. Hai inserito la maggior parte dei personaggi mantenendo i loro caratteri originali, e mi è piaciuto come hai adatto le battute della serie tv al testo.
Cioè, con questo pezzo mi hai uccisa, ho riso un sacco:
“Il signor Holmes era rinomato in tutta Inghilterra per detenere il primato di Miglior Pasticcere Europeo degli ultimi dodici anni. Aveva pubblicato così tanti libri di ricette e aveva un portamento così elegante che il suo volto compariva ogni volta nelle copertine, giocando con un mestolo e guardando dritto l’obbiettivo alzando solo un angolo delle labbra, uno sbuffo di farina su un ciuffo ribelle sulla fronte.”
Tutti pazzi per Sherlock in questo universo!
“Scopami” disse Sherlock seccamente, facendo scoppiare a ridere John.
Con questo sono morta XD.
Mi hai anche citato i Queen come faccio a non amare questa OS?
Nel testo non ho riscontrato errori, ed una manna dal cielo. Talvolta certe fanfiction sono, oltre che trash a livelli galattici, scritte con abbondati errori grammaticali che subito ti fanno smettere la lettura.
John si rigira Sherlock come vuole, lasciandolo fino alla fine a bocca asciutta… per così dire! Ahahah!
L’entrata in scena di Victor è stato un bel colpo, anche se ho un dubbio al riguardo. Non seguo programmi di cucina come Master chef o BakeOff, però che un corrente entri all’ultimo minuto mi sembra strano…si può fare? Magari Mrs. Hudson lo si poteva invitare come ospite speciale per essere un pezzo grosso del settore, no? vabbè, ovviamente questo un punto secondario per me che sono puntigliosa XD.
Sulle scene più hot non mi soffermo, non sono brava a scriverle quindi non posso giudicare.
È stato carino vedere John ingelosirsi, avrei voluto che la serie avesse preso una strada diversa e per fare uscire fuori davvero un Victor adulto e vivo. Sigh!
Che poi qua interpreta una specie di cupido ed è troppo divertente!
Non mi aspettavo che il finale ci riportasse alla realtà che conosciamo bene, ho avuto timore che sarebbe finito tutto come “un sogno di Sherlock irrealizzabile”, invece hai dato un “lieto fine” che approvo totalmente.
Beh, è stata una lettura divertente, non ho altro da aggiungere.
A presto!

Nuovo recensore
15/03/20, ore 21:28

Da amante di Sherlock e Bake Off ovviamente questa storia mi è piaciuta un sacco. Vedere John e Sherlock in vesti diverse è strano ma in questa storia non mi è pesato per niente, complimenti, Spero scriverai qualcos'altro, a presto :)

Recensore Veterano
15/03/20, ore 17:29

Ciao! Ho visto che hai pubblicato un Alra storia, anche questa mi piace 🤗