Cara Blackjessamine,
Mi piace davvero molto questa tua raccolta di drabble: il titolo è bellissimo ed evocativo e a questo si legano tre momenti che hanno un diverso peso e raccontano dall’inizio alla fine una storia incredibilmente drammatica. Cho Chang del resto è un personaggio terribilmente drammatico, visto il modo tremendo in cui Cedric muore – una vita passata a ricordare un amore vissuto nell’adolescenza e così tragicamente interrotto, tanto che l’anno successivo non sarà in grado di dimenticare del tutto Cedric lasciandosi andare con Harry. Nella prima drabble prevale la spensieratezza di un allenamento che è anche un corteggiamento secondo i termini della cavalleria, dove i due innamorati si rincorrono mentre volano su una scopa.
Sebbene venga data importanza alla libertà di potersi divertire senza puntare a un obiettivo e a un risultato per me prevale anche l’aspetto più sensuale e romantico della scena, con le carezze e le ombre lunghe, la promessa notturna, l’atterraggio in cui le distanze tra i due ragazzi scompaiono. La seconda, avvenuta dopo il ballo del ceppo che sancisce ufficialmente la coppia, è romantica nonostante l’ambientazione e si crea un contrasto interessante: per Cedric Cho è la cosa più importante di tutte e lui è riuscito fortunosamente a liberarla. Lei è avvolta in telo puzzolente, è fradicia e attorno a lei ci sono urla e schiamazzi, eppure esistono unicamente loro e Cho gli apre il suo cuore ammettendo d’amarlo con la bellissima frase che è anche il titolo della storia. La cosa bella qui è la sorpresa che coglie la ragazza; non è solamente grata per essere stata salvata da Cedric, ma scopre di amarlo e così il contrasto tra il fango e la muffa e la dichiarazione rende tutta la scena decisamente più realistica sicuramente molto, molto intensa.
La terza drabble è struggente: Cedric è morto e l’estate è sfiorita sfrontata, in barba alla morte e ignorando l’animo a lutto di Cho che avrebbe preferito rimanere nell’inverno. Non ci porti a vedere la prima visita alla lapide del ragazzo, ma una delle molte. Cho piange ancora, piange facendo la strada, piange portando i fiori che macchiano la scena e rievoca la spensieratezza dell’inizio. Bello come l’odore stantio dell’acqua putrida diventi un profumo e venga associata a un ricordo lieto, al pari del pomeriggio dorato sulle scope.
E nei versi finali – perché dai, sono versi <3 – c’è poesia e semplicità. Complimenti <3 <3
Shilyss |