Ciao, Maqry!
Ho sfruttato l'iniziativa del Giardino per recensire questa storia che mi aspettava da troppo tempo.
Questi tuoi irlandesi, esercitano una sorta di effetto calamita!
Prima di soffermarmi sulla storia, però, devo fare uno dei nostri crossover (altrimenti questa non sarebbe una delle nostre recensioni-risposte!) e dire che non volevo in alcun modo indispettire la carissima Charlotte, però la invito ugualmente a considerare Gemello Weasley una buona alternativa nel caso... ci siamo capite!
Veniamo a noi.
Inizio col dire che ritrovare e conoscere un po' di più Fabian è stato un colpo al cuore.
Io so e questo sapere produce un'eco spietata nel vederli così uniti, così felici e nonostante tutto anche spensierati, alle prese con una pomposa festività natalizia e i decreti della Umbridge.
Rivedere Charlotte non a pezzi, Fabian vivo, Nathan adornato di tutta la sua straordinaria bellezza, cugini e zii ancora in vita, Port che brilla di luci e vociare... Insomma, rivedere tutto quello che la guerra ha spazzato via, quello che non potrà più tornare, un po' fa male e fa sì che ogni parola sia seguita da un'ombra opprimente, che sembra urlare tutta la tragedia che di qui a un paio d'anni calerà su queste vite ignare di ciò che le attendere.
Perché sì, a Port forse nessuno crede alla favola del Ministero, ma dubito che Ryan veda se stesso tra qualche anno stretto in una trappola (non oso immaginare cosa lo attenda nel prossimo capitolo – scusa, basta crossover!).
Tutto questo per dire che questa lettura ha evocato più sensazioni: da un lato mi sono calata nell'atmosfera e mi sono lasciata trasportare da questi irlandesi oppressi dalle tradizioni!, dall'altro non ho potuto fare a meno di pensare a quanto sia stata ingiusta e spietata la vita con loro.
Fabian, iniziamo da lui.
Mi piace tantissimo questo Tassorosso con appassionato di musica e pieno di energia! Ma soprattutto mi piace il rapporto di amicizia che lo unisce a Nathan e Charlotte, è evidente quanto si vogliano bene e quanto si conoscano. Charlotte quando è con loro due è un'altra persona, i suoi spigoli sono smussati e lei stessa riesce in qualche modo a brillare. Vederli insieme mi ha fatto capire ancora di più quanto peso abbia avuto la morte di Fabian – tutti gli equilibri spezzati.
Parlando di cose più allegre, è proprio un bel furbetto questo irlandese! Tra la ragazza portata nello sgabuzzino (!) e tutto il piano ideato per la GiraTempo (sfruttando senza ritegno la bellezza di Ghisler, con sommo disappunto di Lots – non te l'ho mai detto, credo, ma adoro questo soprannome con cui Nathan si rivolge alla sua Charlotte), direi che ha dato piena dimostrazione di essere un amico prezioso!
Mi è parso essere un po' l'anima spensierata del trio, quello più spensierato. Ora capisco ancora di più Charlotte che di tanto in tanto pensa se ci fosse stato lui... Perché, sì, credo che se fosse sopravvissuto alcuni momenti sarebbero stati almeno un po' più tollerabili.
Si è imposto, insomma, è un personaggio che avrebbe avuto la stoffa del protagonista e che con la sua morte ha lasciato una voragine più che un vuoto. L'ho detto e lo ripeto, questo tuo universo è spietato nel suo realismo.
Nathan e Charlotte, poi, che dire di loro? A parte che amo alla follia la nonchalance con cui Nat parla di George: è palese che, nonostante il povero Weasley ci provi, non riesca neanche a essere considerato un rivale – o quasi! – dal giovane irlandese.
Il loro rapporto è bellissimo. Mi piace troppo come Charlotte si addolcisca quando è con Nathan. Credo si amino di un amore puro, cresciuto negli anni, che meriterebbe un piccolo lieto fine, ma non riesco a essere così ottimista.
Sei stata crudele nell'insistere tanto sull'appariscente bellezza di Nathan, l'unica cosa che ho da dire a riguardo è che lui dimostrerà di essere più di un bel viso, e Charlotte dimostrerà che, a differenza di tutte quelle ragazzine adoranti, ha sempre guardato oltre il bell'aspetto del ragazzo. L'ho detto, è amore allo stato puro quello che c'è tra loro, e mi hanno fatto tanta tenerezza nei loro tentativi di ritagliarsi qualche momento tutto per loro – bellissima l'immagine delle dita intrecciate mentre seguono la folla!
Come sempre, menzione a parte per Port, i suoi abitanti e le sue tradizioni.
Hai costruito un vero e proprio microuniverso, che meriterebbe anche una serie a parte!
Probabilmente col Circolo delle Banshee io sarei stata ancora meno accondiscendente di Charlotte, ho un'avversione naturale per qualsiasi tradizione, non oso immaginare cosa significhi ritrovarsi invischiati ogni anno in un'organizzazione tanto pomposa!
Quasi comiche, poi, immagini come quella di queste anziane che girano con bacchetta alla mano oppure quella di Fabian distrutto (!) da un sorso di succo di zucca bevuto per sbaglio al Ballo del Ceppo!
Adoro tantissimo l'atmosfera che riesci a creare, quelle esclamazioni indigene (che ormai riesco a tradurre senza le note, le sto imparando!), l'attenta caratterizzazione di ogni personaggio e ogni luogo, la fitta rete di relazioni familiari che caratterizza Port – I ragazzi di Port sarebbe un bel titolo per un libro, o anche una serie TV!
Ho sentito questo Natale, mi è parso di essere lì con loro. E bellissimo il regalo dei due ragazzi alla loro Charlotte, ci voleva proprio un po' di sano divertimento – e un po' di libertà!
Come sempre il tuo stile incanta e trasporta tra le pagine. La storia è corposa, ma si legge tutta d'un fiato. Amo i tuoi dialoghi, poi, perché sono caratterizzanti e incarnano alla perfezione l'indole di ogni personaggio chiamato a esprimersi.
Sono sicura di non aver detto tutto, ma probabilmente non scriverò mai una recensione certa di aver detto tutto, però spero sia chiaro quanto mi sia piaciuta questa e soprattutto quanto ormai sia affezionata ai tuoi irlandesi di Port.
Ti saluto con i soliti ma doverosi complimenti (e incrocio le dita per Ryan T_T).
Un grande abbraccio,
Rosmary |