Buonasera, oggi riprendo a leggere il capitolo così da riuscire a mettermi in pari e riprendere questa settimana senza l’arretrato che purtroppo mi sono portata dietro da un po’ con costanza. Ammetto che la corposità mi ha spiazzata, reduce da uno dei precedenti da 15k parole, ora me ne ritrovo uno da 18k ahahah! Rido isterica, ma con affetto, perché sono anni che seguo questo profilo e i progetti di tutti voi, quindi stavolta opto per la mia formula preferita di recensione: leggo pezzo per pezzo per una attenta analisi, così da rendermi più facile spezzare e riprendere – conterò le volte che mi sono interrotta durante la giornata, sappiatelo muahahahah! E per ogni volta un biscotto. Al cioccolato, tipo cookie. Quello grande però. XD
Ed ecco come Blue si è legato ad Angel, chi glielo ha dato, ed ecco perché sembrano tanto legati lui e Ajimu. Sento che in questo momento c’è una tale emotività che permea l’aria, perché il tutto, a partire dai gesti più semplici è volto a quello che potrebbe benissimo essere un addio. Ha sapore di arrivederci, perché il quotidiano di Angel con Ichihara e le piccole, il suo lavoro e tutto il resto sembrano poterlo attendere sempre, ma si sa, quando si ha a che fare con la Resistenza è sempre difficile dire come potrebbero andare a finire le cose. Eppure da quando Angel ha recuperato il proprio passato, penso sia inevitabile che voglia fare qualcosa.
Dall’altra parte invece noto che Vorkye si ritrova ad avere a che fare con i l proprio fastidio, con ciò che sta provando e che gli provoca un’enorme consapevolezza: chi potrebbe tenergli testa è tornato, si è presentato e potrebbe essere chissà dove ora, un pensiero che sicuramente non è facile da gestire, tanto da renderlo instabile, tanto da riuscire a fargli addirittura chiedere scusa a colei che fli è sempre stata accanto. Lo trovo un essere affascinante, con quell’atteggiamento sempre da superiore e che sa cosa vuole, e che prova rancore come pochi altri; sembra un arrogante strafottente str*nzo – sembra, eh – ma so che quando incontrerà nuovamente il proprio avversario, sarà un evento da ricordare.
Altro giro altra corsa altro POV: vedere Mikasa e Rowlet assieme è sempre affascinante. A parte che entrambi hanno un modo dbizzarro di esprimersi che non permette falsità o fandonie, riescono a dire apertamente ciò che provano, che siano belle o brutte cose e soprattutto son in grado di dire ciò che vivono, penano e provano, indipendentemente da tutto. Questa parte mi aiuta a comprendere più a fondo Accelerator grazie a colei che ha deciso di stargli accanto spontaneamente, e ciò che ho compreso io è ciò che ha capito Noir: insomma, due asociali così, con dolori grandi nel cuore, con ricordi dolorosi e un certo nascosto bisogno di stare uno accanto all’altro, non possno fare altro che incontrarsi prima o poi, e parlare. Perché quando l’esper è quieto, è un arrogante stronzetto ma anche disposto alla compagnia e al dialogo e credo siano due cose fondamentali per la sua esistenza. Che poi ciò che ha fatto gli stia costando un’instabilità enorme, me lo rende davvero simpatico: il suo non è un essere un orrido essere, è dover dare quella immagine di sé per non dover fare soffrire chi gli sta vicino. Mannaggia, lui è uno dei miei personaggi preferiti proprio perché non è in grado di trovare un riequilibrio dopo l’arrivo nell’universo creato dal Maestro. Fatto sta che Accelerator infine parte con tutti per la missione, una missione sicuramente complessa ma che sembra possa riavvicinare lui a Fire – visto che si è presentato come sempre, senza mostrare reazioni diverse a riscavare in ciò che è accaduto con il supereroe; e non è il solo ad essere lì, tra i partecipanti mai avrei pensato di trovare il team RWBY, anzi, è una sorpresa che mi fa capire che si stiano spostando non per una causa maggiore, ma per qualcosa di più. Ripulirsi, e proteggere chi amano, onorando la memoria di un padre e zio che ha dato tutto se stesso per una causa grande, per alcuni forse troppo grande, ma fondamentale.
Mi complimento per il lavoro straordinario che stai facendo con il rapporto più complesso e difficile di tutta la storia, quello tra Fire e Accelerator: gli hai dedicato parecchio spazio, ma ci sta tutto considerando la complessità dell’esistenza passata e presente dei due. Ciò che si sono detti e che hanno fatto, le reazioni vicendevolmente mostrate sono importanti e fanno capire tanto e intuire troppo di ciò che l’esper ha passato e sta vivendo. Vedere Noir che riesce a comprendere piano piano non cosa gli passa per la testa, ma come interagire co lui è già un grande passo, e io sono davvero curiosa ddi sapere di cosa tratti quella cicatrice e del perché non sia guarita così come tutte le ferite inferte successivamente. Nel momento in cui Accelerator si è reso conto che il ragazzo ha visto qualcosa in lui e che ha parlato con Last, beh, si è non dico ammorbidito, ma ha allentato leggermente la presa su tendini, muscoli e mente mostrando forse un sorriso – per sbaglio eh – e un minimo di distensione. Il dolore poi l'ha riportato al presente prendendolo non letteralmente a schiaffi in faccia, ma lo scambio di scuse è stato gradito, e contraccambiato. Il dialogo costruito qui deve essere stato difficile, mostra cura e attenzione nelle scelte delle parole e dei toni, perché ho a che fare con due personaggi decisamente complessi, che sono riusciti finalmente, per gioia mia a trovare un piccolo punto di incontro. Alucard97 e Rory Dracon grazie per il lavoro che state facendo, dalle note ho visto che siete voi a gestire le interazioni e i personaggi di Royal e Accelerator, è un viaggio complesso ma mi state dando un sacco di soddisfazioni sappiatelo.
E così la missione ha inizio: li vedo, Weiss eFire a dover mandare avanti una pantomima che tra l’altro riesce benissimo. Devo ammettere che i due assieme ci sanno davvero fare, anche se lui ha colto cose di lei che penso siano chiare comei lsole, cristalline oserei dire. Penso di aver sentito imprecare mentalmente qualcuno al di là del microfono e pure averla vista arrossire ahahah! Interagire tra loro davanti a tutti e con la gente dell’alta società non è facile ma ce la fanno, geniale invece è un testa a testa direttamente con Anakin: ehhhh, se sapessero, intanto sto godendo di una conversazione con il senatore, uno dei personaggi più controversi di tutta la storia, e ammetto che ho trovato davvero affascinante ciò che hanno detto e come si sono esposti. Inizialmente divertiti, hanno toccato argomenti delicati e dall’evidenza più che certa, con una tale sincerità da essere spiazzanti.
Ma la missione deve continuare e sono certa che ci saranno non pochi problemi.
Un capitolo corposo, particolarmente corposo ma molto interessante sotto ogni punto di vista, siete riusciti a muovere i personaggi in modo straordinario e mantenendo sempre la linea di carattere che avevo colto, comprendendo di volta in volta qualcosa di più ad arricchire i profili di ognuno. Il testo è curato, pulito, particolareggiato nelle descrizioni ma mai pesante nella lettura, e il discorso diretto, ahhhh, indipendentemente dagli interlocutori rimane una delle mie parti preferite perché si nota il tempo che impiegate a fare in modo che i dialoghi siano fluidi, verosimili e caratteristici. Alla prossima, e buona ispirazione! :3 |