Recensioni per
Leggenda taciuta
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/05/20, ore 09:49

Ciao Maqri!
All'interno della challenge ho nominato la tua storia per l’oscar alla migliore flashfic. “Leggenda taciuta” mi ha colpito dal primo sguardo al titolo, dalle prime righe, dalle prime parole. C’è una sorta di musicalità nel primo paragrafo, qualcosa di solenne, scandito da aggettivi incalzanti: sventato, saccente, snervante, nobile.
Ma andiamo con ordine: 
- Il primo paragrafo è intrinseco di storia, quasi aulico e pomposo, ma mai troppo pesante. Salazar Serpeverde, Godric Grifondoro, Corinna Corvonero, Tosca Tassorosso: sono nomi che si ricorderanno sempre, di cui anche i maghi meno studiosi hanno sentito parlare, i predecessori di quei colori che nelle varie comuni sono così diversi tra di loro. Sono le fondamenta della storia che più amiamo, sono l'origine di una scuola e di un'era. 
- Il secondo paragrafo, il momento dell'amplesso, fa quasi venire i brividi per il modo in cui ne parli senza parlarne. Senza essere troppo spinta, senza essere troppo esplicita ma allo stesso tempo esserlo. Ha senso quello che sto dicendo? Sono smaniosi, famelici, sono presi dalla foga che accomuna tutti gli amori passionali. Forse anche di più, perchè sa di proibito
- Tosca e Salazar? Non ci avevo mai pensato. Ma è efficace, potente l’accoppiamento, c’è una sorta di proibito intrinseco in tutte le 500 parole. Salazar cerca la perfezione, ma Tosca è imperfetta, di un’imperfezione affascinante e seducente. È sbagliato. Sbagliato perché Salazar ha delle ambizioni che includono ideali che Tosca non potrà mai pensare di accettare. Il terzo è il mio paragrafo preferito, perchè quasi riporta i piedi sulla terra ferma, sul reale. Dopo quell'amplesso quasi trascendente, perchè si sono estraniati da tutti, tornano a fare i conti con la verità. Forse se fosse toccato a Tosca scegliere, ci avrebbero provato, perchè la lealtà e il duro lavoro dei Tassorosso si riflette in tutte le piccole cose della vita, anche nell'amore. Ma Salazar volta la schiena, se ne va, vigliacco da una parte, troppo ambizioso e diverso da lei dall'altra.
- Infine si chiude il cerchio. Mi è piaciuto particolarmente questo motivo circolare, si ritorna agli anni, alla gloria intorno a quei quattro nomi, a come tutti li conoscono e come tutti li fanno propri.

Ho amato questa flashfic, l'ho trovata intensa, irruenta e mi ha smosso qualcosa dentro il cuore. Poi, diciamocelo, è scritta da Dio! Rispetti tacitamente il fatto che si sta parlando di altri termini e quindi non ti abbassi a una scrittura del presente, usi termini che si confanno ai nomi di cui stai parlando.
La inserisco nelle ricordate e nelle preferite, tanto l'ho apprezzata.
Un bacio
VigilanzaCostante (matiscrivo sul forum di efp)
 

Recensore Master
21/05/20, ore 08:33

Buongiorno Maqry!

Ho deciso di aspettare a recensirti per farlo includendo le nomination :3
Quindi eccomi qui!
Allora, andiamo con ordine: ti ho assegnato ben tre Oscar. Dopo averla letta la prima volta ero praticamente certa che ti avrei dato due di questi, impressione che alla fine si è rivelata esatta: miglior stile e miglior presentazione.
L’Oscar andrebbe alla storia con il miglior titolo, ma ammetto di aver considerato leggermente anche l’introduzione per assegnarlo: in fondo, è anch’essa parte della presentazione.
Mi ha stupita trovare nelle tue note un'esortazione a sorvolare sul titolo poco sensato, quindi parto proprio da qui.
“Leggenda taciuta” mi piace perché, oltre a sposarsi bene con l’introduzione che l’accompagna, lo trovo in perfetto accordo con il tono generale della storia: si canterà di loro, un giorno, e questo è il tema dei paragrafi d’apertura e chiusura. Ma ciò che non verrà cantato è il centro della flash, questa leggenda taciuta appunto sulla relazione impossibile tra Salazar e Tosca. Insomma, è un titolo che trovo incuriosisca già solo imbattendocisi nella home, che mi ha poi convinta a maggior ragione una volta letta la storia.
Questo titolo tutto è fuorché poco sensato e mi è piaciuto davvero.

Proprio visto il tema trattato, la leggenda, lo stile aulico è perfetto (quasi un must, oserei). Tu mantieni uno stile alto di tuo, ma qui visto il contesto punti anche più su e lo fai perfettamente.
Davvero per me non è scontato gestire così bene un lessico tanto prezioso senza mai calare una volta, ma non ho trovato una parola fuori posto. Il tuo stile non annoia né risulta un vuoto esercizio retorico.
Come nota a margine, ho apprezzato anche la forma (struttura) che hai dato alla flash.

Hai creato una leggenda dal sapore antico eppure vivissimo con due personaggi di cui sappiamo poco e niente, sfruttando in modo abile questo poco – lo sfrigolio del grasso fritto legato alla creazione di Tosca di molte ricette è, per quanto mi riguarda, un tocco di classe – e creando immagini a dir poco bellissime come Tosca che calpesta rette e traccia cerchi che non si lasciano quadrare. In cinquecento parole hai racchiuso un mondo, davvero non si direbbe neanche che è una flash.
Il modo in cui hai caratterizzato Salazar e Tosca mi è piaciuto tantissimo.

Davvero non so cos'altro dire se non: complimenti.
Un bacio e alla prossima!

Mari

Recensore Master
14/05/20, ore 10:09

Ciao!
Eccomi, finalmente! (Dopo tutto il casino che ho fatto, dovevo passare a redensire tutte le storie pirma di iniziare a pensare seriamente ai voti, anche se un po' mi odio, perché chiaramente così le recensioni non possono essere approfondite quanto vorrei, dato che devo cercare di non sbilanciarmi troppo - non che possa fare spoiler su qualcosa che non ho ancora deciso, ma insomma, hai capito che cosa voglio dire).
Ma insomma, la tua storia!
Io l'ho amata, punto.
Sarà poi che non ho mai considerato molto gli intrecci amororsi dei Fondatori, e le uniche altre storie su di loro che io abbia letto erano proprio delle Salazar/Tosca, ma davvero, per me questa coppia non è nemmeno da considerarsi crack: del resto, che loro avessero molto in comune è comprensibile (hanno lavorato fianco a fianco per costruire una scuola, e nonostante gli ideali opposti, un terreno fertile comune doveva esserci).
Ho amato, amato tantissimo la caratterizzazione di Salazar: freddo, sprezzante, quasi incapace di riconoscere apertamente e dare un senso alla sua passione travolgente per questa Tosca che danza a piedi nudi (quanto è bella questa immagine!) distruggendo tutte le geometrie e i confini decisi stabiliti da lui (e quanto è ancor più bella quest'altra immagine!).
Mi piace tanto, tantissimo come hai strutturato la storia, riempiendola di riferimenti alla cultura dell'epoca, rendendola un gioiellino colto e impossibile da assaporare appieno solo con una lettura superficiale e rapida.
Davvero, mi è piaciuta tantissimo: adoro come Salazar non abbia paorle gentili per Tosca, quasi non riesca a perdonarle di essere stata sé stessa, sempre sé stessa, e quasi lui non riesca a perdonarsi di essersi dapprima fatto irretire da lei, e poi di non essere stato capace di vivere assieme a lei.
Meraviglioso.
Ho anche apprezzato tanto come il titolo poi riverberi in tutta la storia, perché mai come in questo caso è appropriato parlare di leggende taciute.
Vorrei forse dire di più (si tratta di una storia che merita sicuramente che si dica di più), ma insomma, c'è pur sempre un po' di riserbo da mantenere, per questi Oscar.

Davvero, complimenti!
A presto!

Recensore Master
13/05/20, ore 20:01

Ciao!
Molto bella questa flashfic con Salazar e Tosca. Mi piacciono un sacco ed è bello vederli insieme. Mi piace molto anche come hai valorizzato le caratteristiche delle rispettive Case per caratterizzare anche gli stessi Fondatori, rendendo coerente anche la prospettiva nei confronti dei due assenti. Bella, complimenti! Sembra quasi di vederli, complementari, nel loro amore.
Ho adorato questa frase: " Eppure fingono entrambi di non capire, finché possono si rubano notti e mattini – lui addensa ombre e lei fa spuntare soli." SONO COSI' LORO!
In bocca al lupo per la challenge! Qua fare le nomination diventa sempre più difficile! xD
Sev

Recensore Master
10/05/20, ore 17:20

Cara Maqri,

invece proprio il titolo mi ha attirata in questa storia che ho trovato incantevole e mi è piaciuta proprio tantissimo. ** Sarà che amo gli opposti, ma amo lo sferzante punto di vista di Salazar che non ammette ciò che forse ha provato e a ha lasciato per ambizione e per contrasti interni. La fusione tuttavia è perfetta, l’amplesso ha quell’insieme di foga espressa e a malapena contenuta e di sensualità da parte di lei, inafferrabile nella sua svagatezza. Tosca è un’immagine meravigliosa che rappresenta la luce laddove Salazar è tenebra e la sua pazienza considerata snervante è anche quell’elemento che permette al mago di amarla (fisicamente e, sebbene non lo ammetta, mentalmente). Mi ha toccata particolarmente il modo in cui hai reso questa relazione in cui nessuno dei due pretende dall’altro, molto passionale e libera e non solo perché dalla descrizione apprendiamo che il loro primo rapporto viene consumato in mezzo alla natura; lui la cerca, lei accetta.

Lei lo cerca, lui ci sta, ma dalla terza alla centesima è una relazione con tutti i crismi destinata a finire e a rimanere in quello sguardo che Tosca rivolge a Salazar che se ne va e che lui sente su di sé, come se l’occhiata, la fascinazione, fosse qualcosa capace di colpirlo. Allo stesso modo, lui sente per lei un brivido che significa cose inammissibili. I contrasti non sono appianati dalla relazione esistente e la relazione taciuta anche a loro stessi rimane nell’accoppiata del nome, che li vuole insieme. Una cosa che ho amato è che Tosca rimanga una figura carnale ed evanescente a un tempo.

L’hai descritta in maniera vivida e sanguigna eppure rimane imperscrutabile. Sappiamo che prova qualcosa per Salazar perché gli rimane in qualche modo fedele per tutto il tempo della loro storia e lo fissa benigna anche quando lo vede andare via, ma non per questo smarrisce le sue posizioni o si annulla per lui e in questo sta la sua grandezza. È stupenda.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
10/05/20, ore 01:24

Ho scoperto questa storia per caso, mentre gironzolavo distratta sul fandom di Harry Potter. Sarò sincera: ho sempre voluto leggere una cosa come questa.
Salzar e Tosca, infatti, secondo me sono proprio così, in qualche modo complementari, ma nettamente separati dagli ideali. Lui non metterebbe mai una donna avanti e quelli (non metterebbe avanti a quelli una persona in generale), e con Tosca resterà sempre così, come tu lo hai descritto: frustrato dalla sua comprensione, quasi irritato dalla sua dolcezza.
Tutto questo è stato abilmente trasmesso nel testo, con frasi come "Tutto in lei è un’imperfezione frustrante che gli sfugge, dai fianchi abbondanti e sinuosi ai capelli di miele e farina, fino all’ingenuo sorriso donato a maghi e insetti senza distinzione alcuna."
Ho apprezzato, inoltre, i riferimenti e le allegate spiegazioni in fondo al brano, che a mio parere hanno contribuito a rendere ancora più chiara la storia, e in qualche modo più profonda. Tra l'altro, Tosca mi ricorda un sacco la tipica donna-angelo del Medioevo, ed essendo proprio quella l'epoca in cui è ambientata la fic, non ho potuto che apprezzare questo dettaglio. Bellissimi anche i richiami alla storia di Hogwarts, e al fatto che, sì, i loro nomi resteranno sempre affiancati, come a volerli tenere insieme per l'eternità, nonostante tutto.
Infine, lo stile con cui hai scritto questa storia: elegante, ma non artificioso. Intenso, passionale. Mi ha ricordato tempi lontani, sentimenti intensi, così intensi da far male. Ma come ho detto, in fondo, è proprio così che mi immagino questi due Fondatori. Non so quanto abbia senso quello che ho scritto, so solo che "Leggenda taciuta" mi ha lasciato delle forti emozioni in testa.
Complimenti sinceri,
Stella cadente
(Recensione modificata il 10/05/2020 - 01:26 am)
(Recensione modificata il 10/05/2020 - 01:27 am)

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