Recensioni per
Salty laugh
di Fuuma

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/09/21, ore 21:21
Cap. 1:

spero ne scriverai ancora... grazie davvero. Dopo Cass e Dean non ho più avuto Ship serie... poi sono arrivati un Bardo e uno Strigo, e il mondo è tornato quello di prima!

Recensore Veterano
17/01/21, ore 18:57
Cap. 1:

Non sono minimamente fan di the Witcher, non ho letto i libri e ho visto la prima stagione con poco interesse, però ero curiosa e un one shot si prestava.
Scrivi bene, si capisce anche da un capitolo breve. Passaggi strutturati bene, narrazione scorrevole e descrizione psicologica interessante.
A differenza di molte ff, in cui faccio fatica ad arrivare alla fine, un po' per la narrazione puerile, un po' per la storia estremamente debole, qui ho potuto godere la lettura.
Si comprende il personaggio pur conoscendolo poco e viene voglia di approfondire la storia, anche quella del bardo.
Avrei letto anche altri capitoli, se ci fossero stati.
Peccato sia solo un piccolo boccone.

Recensore Master
08/01/21, ore 23:57
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero, in ritardo, chiedo venia.
Ma quanto bella è questa storia, mi è proprio piaciuta un sacco e poi Geralt... eh, Geralt! Taaanta roba che fa sognare le donzelle, con quella fossetta lì sul mento e... e tutto il resto, ecco.
Hai tenuto la mia attenzione alta durante tutta la storia e mi dispiaciuto sia finita così in fretta e così tristemente. Non sono una fan di questa coppia, ma qui l'ho adorata. Hai espresso bene il senso di perdita e disperazione che Gerald prova e che neanche l'utilizzo di prostitute riesce a smorzare.
Purtroppo ha capito troppo tardi il proprio errore ed è colpito dai sensi di colpa, tanto da cercare lo sguardo di Jaskier in quello della prostituta adirata con lui e chiedergli scusa. Inutilmente.
E così, Geralt se ne va, solo e disperato. E anche io me ne vado da questa lettura, con rimpianto. Sarebbe bello se, un giorno - ma questo puoi dirlo solo tu - la continuassi, perché sarei curiosa di vedere come svilupperesti la storia. Ma, in fondo, mi dico che va bene anche così, perché il lettore può immaginarsi un finale alternativo più dolce.
Grammaticalmente parlando, niente da dire, va benissimo così e la lettura è risultata piacevolissima. Grazie. Ciao e buonanotte, Chiara.

Recensore Master
29/11/20, ore 20:41
Cap. 1:

Ciaooo tesoro! Sembrava impossibile, ma ce l’abbiamo fatta! Con estremo ritardo, ma alla fine giungo su questi lidi per lasciarti un segno del mio passaggio! Scusami ancora, prenditela pure con la mia testa bacata che decide di sabotarmi random, come se la vita non ci pensasse già da sé! T^T
Meno male che questa OS che mi ha fatto riconciliare con il mondo e con il genere umano! *^* Ovviamente non potevo perdere l’occasione di leggere una Geraskier! Io li amo questi due, mi fanno fangirlare come una adolescente, ma in generale non trovo spesso lavori in italiano su di loro purtroppo, per cui diciamo pure che mi fiondo in doppio carpiato non appena me ne capita uno!
Dunque, il dettaglio che mi ha colpita di più in assoluto di questa storia è stato il modo magistrale, nonché dannatamente originale, con cui hai raccontato il rapporto tra il witcher e il bardo, sottolineandone la purezza, l’intensità, il tormento, pur non essendo loro, di fatto, i reali protagonisti della scena che si sta dipanando. Ci troviamo dopo uno dei momenti più duri della serie, dove, come hai ricordato tu nelle note, Yennefer, Geralt e Jaskier si sfanculano a vicenda per motivi diversi. I due uomini sono fisicamente lontani quindi e Geralt sta soffrendo il peso di questo distanziamento ogni secondo che passa, sebbene non abbia la forza di confessarlo chiaramente nemmeno a se stesso e si limiti, come è sua abitudine, a lasciarsi schiacciare dai suoi stessi pensieri, dai ricordi, dalla fame di lui che questa volta non troverà sollievo, mentre istintivamente cerca un po' di Jaskier nel volto e negli occhi di chiunque si trovi davanti per ottenere un po' di sollievo dalla sua agonia.
Ho amato il modo in cui hai delineato il suo personaggio, sottolineando il suo fare brusco, grezzo, feroce, mostrando però al contempo come siano proprio questi tratti ad essere l’emblema della sua sensibilità, del modo intensissimo che ha di sentire le cose dentro di sé. Il risultato è che le sue elucubrazioni sono violente sì, ma per questo anche palpitanti, passionali, al punto che, d’un tratto, sembrano prendere forma e consistenza nella stanza in cui si trova, mentre le prostitute che intanto lo guardano vogliose e la camera da letto buia e profumata in cui si trova, perdono via via consistenza, diventando sfondo sfocato di quei pensieri.
Pagherei perché questa fosse il reale continuo di quella maledetta scena… anzi, no! Ho deciso che è proprio questa, arrivederci e grazie! Ciò che succederà davvero nella serie è solo fuffa!
Bellissima OS tesoro, complimenti
Un abbraccione, Violet :)

Recensore Master
14/11/20, ore 05:53
Cap. 1:

Ciao, eccomi!
Anche io ho shippato molto questa coppia mentre vedevo la serie tv.
E anche io sono rimasta col cuore straziato quando Geralt scazza con Jaskier.
Penso che il loro rapporto fosse stato costruito, nella serie, in modo estremamente graduale e bello.
Tra l'altro, questa one shot racchiude benissimo la personalità di Geralt, che ho trovato davvero molto IC.
Seppur breve, rimane impressa nello strazio che prova Geralt, non espresso, perchè lui non è tipo da aprirsi nè mai lo sarà.
Questo però non significa che non soffra come un cane, crucciandosi e tormentandosi, uno dei nuovi mille tormenti che si aggiungono a quelli che già lo affliggono.
Forse però il più intenso, per quello che ha perso e di cui sente una mancanza viscerale e intima.
Ti faccio i complimenti per lo stile, l'introspezione si mischia a descrizioni ben studiate viste attraverso gli occhi di Geralt.
Mi piace come lasci il carattere "volgare" dei suoi pensieri: tutto questo contribuisce a renderlo IC.
È molto breve, non ho molto da dire se non che sono rimasta decisamebte soddisfatta dalla lettura :) immagino che sperare in una bella What if dove tutti vissero felici e contenti rimarrà per sempre solo un mio vano desiderio xD hahahahah.
Ci vediamo~
Anna

Recensore Master
23/10/20, ore 18:24
Cap. 1:

Ma ciao cara!
Pensavo giusto l’altro giorno a quanto era più bello e semplice il mondo prima che Geralt scazzasse con Yen e con Jaskier, quando la prima stagione di quest’opera è apparsa su Netflix rallegrandoci. E vabbè. Io trovo che in questa shot tu sia riuscita a spiegare molto bene la nostalgia del Witcher e il suo spirito pratico. È un’anima sofferente, che soffre perché solitaria e condannata alla solitudine. È Geralt a cacciare via Jaskier e a rovinare tutto con Yennefer. Poco ci mancava che non litigasse persino col suo cavallo, ma questa sofferenza che gli rimane dentro qui è resa benissimo. E anche la nostalgia non è elegia, ma è un bisogno fisico e molto maschile. Jaskier viene evocato tramite immagini precise e nitide (la gola nell’atto di ridere e sfottere, la gola che ospita e che fa quello che deve fare, la mano che scende nei pantaloni e tocca ed esplora). È un bisogno fisico che Geralt riconosce ma che non può soddisfare in alcun modo, dato che l’oggetto del suo bisogno è lontano per sua unica colpa.

È struggente che chieda scusa a una prostituta perché, per un momento, in fondo al suo sguardo vede una scintilla che rievoca il bardo (prostituta con cui, nonostante lei sia leziosa e voglia quasi prolungare l’amplesso, vige niente di più e niente di meno di un banale contratto do ut des). E questa chiusa così drammatica e nostalgica si chiude però alla perfezione. Il Witcher se ne va, torna a essere solo (non che lo sia stato di meno, nel bordello) e riconosce di aver chiesto scusa alla persona sbagliata. Il reiterare l’errore e l’incapacità di tenersi stretti i propri interessi amicali, amorosi ed entrambi spiega benissimo il personaggio. Ma anche nello stile che hai usato per entrare nei pensieri di Geralt di Rivia io ho ritrovato quel gran figo del personaggio, ecco, l’ho detto. Ne hai colto lo spirito che definirei lucido e pragmatico, ma anche la spigolosa durezza che lo rende così particolare. Allo stesso modo, il Jaskier suadente e mellifluo, seducente e sinuoso, che viene evocato nel ricordo di Geralt, funziona. Per il resto, è scritta benissimo e io aspetto Adele, it’s me (se po’ dì??). Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
26/08/20, ore 17:20
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qua a recensire questa storia (che per altro è la prima volta che mi avventuro nel fandom di The Witcher, ma non potevo resistere, avevo veramente tantissima voglia di leggere qualcosa di tuo da troppo tempo).
Parto con il dire che mi piace il tuo stile. Mi piace perché è sufficientemente asciutto ma non per questo banale o noioso, anzi, il lessico è vario e riesci a far immaginare le ambientazioni, le emozioni e le riflessioni di Geralt. Lo trovo particolarmente azzeccato per rappresentare il pov del personaggio, perché Geralt è uno senza fronzoli e la scrittura asciutta riflette benissimo la sua introspezione.

I ricordi delle parole di Jaskier ricorrono ossessivamente nella mente di Geralt e indicano che lui c'è rimasto sotto e non riesce a liberarsene. Non c'è prostituta dagli occhi verdi che tenga per sostituire il suo Ranuncolo! <3
Hai scelto di scrivere il missing moment di una puntata in cui si è spezzato il cuore a un intero fandom perché la reazione di Geralt è stata TROPPO - eccessiva - e quando Jaskier è scomparso ci siamo tutti sentiti smarriti senza la sua risata e le sue battute. Leggere questa storia, pertanto, mi ha riportato a quelle sensazioni a quello spaesamento e vorrei dire a Geralt di correre e raggiungere il suo Jaskier perché non possono stare lontani e anzi DEVONO stare insieme, fino alla fine dei tempi.
E niente, speravo in una scena d'amore tra loro due, mi sono dovuta accontentare dei ricordi di Geralt, dei suoi pensieri ossessivi e di quel desiderio frustrato.

Una mano curata si appoggia alla sua spalla, dita piccole e sottili che l’hanno stuzzicato, ma mai saziato.
Solo Jaskier può saziarti, perché non lo capisci? Stupido Witcher!! ç__ç
Anzi, idiota, come ti sei definito da solo!
Perdona lo sclero, ma anch'io sono un po' frustrata da questa storia, anche se mi è piaciuta un sacco, e il mio animo di fangirl amante dell'angst e degli amori infelici è decisamente soddisfatto.
Non vedo l'ora di completare la conoscenza del fandom Marvel per venire a leggere altre tue storie perché mi piace come scrivi. Magari darò una sbirciata a quelle di The Man from U.C.L.E. nel frattempo.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Junior
08/08/20, ore 23:24
Cap. 1:

Eccomi ^^
Oneshot interessante ^^
Credo di capire Geralt, dimenticarsi la simpatia e la canzone è molto difficile.

Recensore Master
17/07/20, ore 23:58
Cap. 1:

Ciao :)
I miei complimenti per questa shot.
Uno stile di scrittura delizioso, dico davvero. Mi hai fatta immergere nella storia totalmente, tanto che è stato difficile uscirne alla fine senza una buona dose di malinconia.
La trama è ben strutturata anche nella sua "non risoluzione" del problema, in parte. Jaskier non è lì e Geralt non sta facendo nulla di concreto per riportarlo a sé, se non ammettere a sé stesso di avvertirne la mancanza.
Drammatico e decisamente ben scritto.
Grazie per averci deliziati con questa bellissima shot. Spero di leggerne presto delle altre!
Complimentissimi e buona serata!
Eevaa

Recensore Master
27/06/20, ore 23:17
Cap. 1:

Ahahaha anche io mi aspettavo meglio dalla serie, pur non avendo letto i libri né giocato ai videogames. Però Jeskier è abbastanza simpatico, in un modo tutto suo (da bardo), e Geralt come personaggio mi piace.
La ship fra i due mi piace, e tu hai scritto una oneshot davvero bella. Ho adorato alcuni passaggi, non tanto per i sentimenti espressi ma per come erano espressi, ad esempio: L'aria è viziata di pensieri, il cuore infestato dai fantasmi... chi non conosce quella sensazione? Chi non l'ha mai sperimentata almeno una volta, anche in contesti diversi dall'amore? Perché questa è una frase che francamente mi parla più di pensieri ossessivi che di amore.

Perché Geralt ha allontanato Jeskier? Sono anche curiosa di saperlo... E poi si ritroveranno? Io spero di sì!

Ho dimenticato di farti i complimenti per le descrizioni del rapporto fra i due uomini. Io credo che fosse partito con un rapporto più che altro fisico, ma poi si sia evoluto in qualcosa di diverso. Mi pare di aver capito che il giovane cantore si sia infilato nel cuore di Geralt oltre che nelle sue mutande e non vedo l'utilità, per il witcher, di cercare consolazione nelle prostitute; perché non va a cercare e a riprendersi il suo amante? Perché non va a scusarsi? A che serve scusarsi con la persona sbagliata, una di cui nemmeno gli importa? È come se quelle scuse alla fine manifestassero un suo lato umano che non si era curato nemmeno di mostrare fino a quel momento. Perché ricerca quel minimo di contatto umano nelle persone sbagliate?
(Recensione modificata il 28/06/2020 - 07:56 am)

Recensore Master
22/06/20, ore 14:59
Cap. 1:

Ma buongiorno donzella mia cara!
Ero indecisa, ho vagato per il tuo bellissimo e accattivante profilo e, sono sincera, avevo puntato la storia di un Bucky che lavora come centralinista caliente ma poi ho visto una Geraskier e non ho potuto non fiondarmi.
Perché? 
Semplicemente perché non ho mai visto la serie ma grazie a YT mi sono spoilerata ogni cosa e li adoro… 
In questa tua breve storia ho trovato molto poetico questo conflitto interiore che il nostro “cacciatore” ha, il suo mettere a confronto la donna che ha nel letto con il suo amato bardo. 
Il ricordo della sua risata che da inizio a tutto questo, ad una successione di ricordi che riportano l’uomo a pensare a ciò che ha perso, (possiamo dire perso?) a ciò che ha rinunciato diciamo!
Sei riuscita ad evocare nella mia testa anche il nostro Gerald che si lascia travolgere dalla passione grazie al bardo, alle loro carezze e alla ricerca del piacere. Lo hai accennato ma mentre leggevo nella mia testa di delineava chiara e scattante la loro immagine, complimenti!
Ho trovato anche particolare e lodevole il fattore che Gerard voglia mordere e diciamo segnare il corpo del compagno, che ne senta la necessità quasi che volesse lasciare il segno del suo passaggio. L’ho visto come un modo per segnalare ad altri che il bardo è suo e di nessuno d’altro, esattamente come un lupo. Non può farlo perché lo ha cacciato ma lui ci pensa, desidera chiudere la bocca sulla pelle chiara dell'altro e marchiarlo, ne sente la fame.
Ti giuro che le tue parole mi hanno riportato a sentire questa sua ossessione per questo gesto ed è meraviglioso!
Non ci sono errori o refusi, ed il testo si lascia leggere anzi divorare perché ne momento in cui si inizia a leggere si deve arrivare in fondo alla storia, si necessita sapere cosa e dove porterà questo tormento interiore del protagonista.
Sei bravissima ad analizzare la psiche dei personaggi che gestisci, ci riesci davvero bene!
Ci si legge in giro, ciao! 
<3

Recensore Master
13/06/20, ore 17:13
Cap. 1:

Ciao cotton candy allo zucchero filato ♥!!
Guarda un po' chi passa qui dopo quasi due mesi che l'hai pubblicata, dopo che si era ripromessa di passarti praticamente subito?? Io *si punta due pollici ma non è Bob Kelso, purtroppo*
Questa serie mi è piaciuta tantissimo e, durante le primissime apparizioni di Jaskier devi sapere che Miryel ha avuto anche da dire che le stava... com'è che ho detto? Ah, sì: "ALTAMENTE SUL CAZZO", cosa che poi, tipo un paio di puntate dopo, ho ritrattato in lacrime e, soprattutto, m'è partita la ship :D Ma tu dirai: come fa a non partitte la ciavatta pe' 'sti due? E dunque eccomi qua **
L'ho praticamente adorata, e la motivazione principale di questa mia adorazione è una: l'introspezione. I non detti, che in questo caso evolvono in qualcosa di ancora diverso: i non detti, detti a qualcun altro. Il concetto di quel "mi dispiace" detto alla fine mi ha letteralmente portato fuori di testa: c'è un'approfondimento introspettivo di Geralt che mi ha lasciato senza parole: un personaggio così, che sfoga quello che ha dentro tra battaglie e prostitute, convinto di non avere la capacità né forse il privilegio di provare nient'altro che pulsioni sessuali e rabbia... eppure Jaskier, qui il grande assente ma di cui la presenza pesa come un macigno sulla testa di Geralt, i cui intenti sono tutti permeati dal pensiero del bardo... ogni movimento, ogni sguardo, ogni pensiero, ogni delusione elargita e ricevuta. Insomma, Geralt è un'orbita che gira intorno all'unico pianeta su cui vale la pena poggiare i piedi; l'unico a cui ha permesso di conoscere suoi lati diversi, a cui ha concesso il privilegio di lasciarsi comandare e di comandare a sua volta, come qui: Lascia che ti cavalchi, Geralt; in cambio potrai fare di me quello che vuoi., concede a Geralt di fare di lui ciò che vuole, ma all'inizio a comandare è lui. "Lasciati cavalcare" è come dire "lascia che io ti guidi", e questo è un concetto che mi piace particolarmente se si pensa a loro due; la parità che si sviluppa nel corso del tempo, dove uno è forte nell'animo e l'altro nel corpo. Dove uno lascia che l'altro lo faccia suo, ma in un gioco di ruolo che è caldo, bollente, così profondo che l'assenza del bardo fa male. Tanto quanto il dolore che Geralt ha causato in Jaskier, spezzandogli il cuore. Sigh ç_ç

Insomma, mio tenerissimo cinnamon roll al pistacchio, che ti devo dire? A parte che ho semplicemente amato la caratterizzazione di Geralt, con due battute risicate delle sue e un'introspezione che è una mappa completa del suo animo oscuro e che parla al posto dei dialoghi di cui non è un amante. Ho amato come hai dipinto la purezza e allo stesso tempo la malizia di Jaskier, di come ritorni nella mente di Geralt e di come, alla fine, l'immagine del bardo si tramuti solo in occhi delusi dalle scuse mai ricevuto. E poi... nulla, come sempre lo stile, lo sviluppo della storia e quella caterba di perle che potrei riportare qui copiando e incollando l'intero testo ma ehi, non voglio che chiami la postale, okay??
Dunque mi limiterò a citarti la mia preferita ♥
E Geralt ha cacciato Jaskier e la sua risata, come non valessero nulla, quando invece non basterebbe l’oro di ogni regno a ripagarlo di quel suono.
Basta ora me ne vado e ti lascio in pace, però spero che scriverai altro su di loro ._. questa mi è piaciuta tantissimo e mi ha spezzato il cuore come solo tu sai fare e... be', lo sai che mi piace quando mi spezzi il cuore, no?? ç_ç
A prestissimo, ho un sacco di roba da recuperare, non ti libererai di me facilmente *risata doppia satanica*
Miry

Recensore Master
11/06/20, ore 19:42
Cap. 1:

Dunque, è la prima volta che leggo qualcosa su The Witcher, ma la serie a me era piaciuta parecchio. Probabilmente mi aspettavo qualcosa di meh e invece ha superato le mie aspettative.

Tu invece sei garanzia di storie che non mancano mai di affascinarmi. Hai una crudezza e un modo di descrivere il desiderio che mi piace sempre moltissimo. Geralt è un personaggio ipermascolino, volendo anche un po' stronzo, distaccato, poco avvicinabile. I suoi pensieri e il desiderio che ha di Jaskier rispecchiano alla perfezione il personaggio: sono quindi descritti in modo estremamente diretto, senza fronzoli. Questa è una caratteristica che ritrovo spesso in quello che scrivi, più volte ne ho letto in altre storie, quindi penso proprio che sia qualcosa che ti risulta congeniale.

La trama è molto semplice, ma molto ben descritta: vedo Geralt associare e sovrapporre i pensieri dell'amplesso appena avuto con ricordi del passato, in cui era Jaskier a soddisfarlo e ad essere suo, invece che una qualsiasi prostituta. Credo che per un personaggio come lui perdersi in questo tipo di ricordi sia terribile, perchè tendenzialmente è tutto azione e combattimento, e il tramestio interiore credo che abbia scelto di relegarlo molto in fondo, perchè lo fa soffrire molto più di quanto non si conceda. Quindi è pericoloso lasciarsi andare, pericoloso avere qualcuno che lo segue e vive con lui, pericoloso affezionarsi. Credo che sia una delle ragioni per cui, a un certo punto, Geralt lo fa uscire dalla sua vita.

Praticamente ogni volta che ti leggo tu usi delle frasi che mi colpiscono moltissimo e che penso "accidenti vorrei averla scritta io".
Questa è una di quelle:

"ritrova Jaskier sul fondo di quegli occhi e, per la seconda volta, il bardo lo guarda deluso, mentre Geralt gli spezza il cuore. «Mi dispiace…» Ma, a ricevere quelle scuse, è sempre la persona sbagliata."

Qui il rimpianto è tangibile, un sentimento prepotente che lo prende a schiaffi. Tanto che le scuse che fa alla prostituta non sono davvero per lei ma per Jaskier, anche se non può riceverle. Lo trovo triste e allo stesso tempo in parte tenero che gli sfuggano delle scuse che in effetti non è tenuto a fare, in quanto ha pagato per il tempo di quella donna, e che forse abbia detto qualcosa del genere solo perchè non può scusarsi con chi vorrebbe farlo. E' un momento di dolcezza, forse un po' confuso, forse perso in un attimo in cui Geralt si trova senza avere il controllo totale su se stesso.

Insomma, come sempre mi lasci super contenta, anche su altri fandom! Considera che mi piacerebbe tantissimo leggere ancora qualcosa di tuo qui :)

Recensore Master
18/05/20, ore 21:25
Cap. 1:

C'è qualcosa di poetico nella carnalità che hai descritto (e in come tutto ruoti attorno a un personaggio che nemmeno c'è: Jaskier è qui, ma non è qui, e l'effetto è di nostalgia e di rimpianti).
Non sono una grandissima fan della ship, non mi dispiacciono, ma nemmeno li adoro, però però pero questa flashfic è qualcosa di molto, molto bello. Mi sono arrivati forti e chiari, vividi in questi scorci di ricordo, e lascia che ti dica che è sempre una grandissima esperienza tornare a leggerti.
Un abbraccio!

Recensore Master
18/05/20, ore 13:51
Cap. 1:

Non mi farai diventare fan di questa serie. U.U
Non mi farai shippare questi due. U.U Sappilo!
Però se vuoi scrivere ancora, magari passerò comunque a leggere. :P
Scherzi a parte, Geralt non mi dispiace troppo come personaggio. Jaskier... non è nelle mie corde, ma 'sto show non è che offra molto altro (non so i libri, ma non prevedo di scoprirlo in ogni caso).
Al di là del mio poco amore per The Witcher, questa piccola OS è bellissima.
Il tuo modo di scrivere è sempre ricco di immagini, sferzante, e non si può fare a meno di sentirsene catturati.
Riesci a mostrare le scene in modo vivo ed efficace, ed è sempre un piacere leggerti.
Mi piace come il pensiero di Jaskier è incalzante e ossessivo nella mente di Geralt e quel 'rivolgersi' alla persona sbagliata è particolarmente realistico e quasi toccante.
A presto ('presto', mi raccomando. è_é Please ^^).

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