Recensioni per
Questa è la riunione famigliare degli Holmes dopo i fatti di Sherrinford
di coopercroft

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Ciao, giungo qui a leggere la tua storia attirata, devo ammetterlo, principalmente dal titolo che colloca fin da subito l'ambientazione della tua storia, senza alcun mistero di sorta. I fatti di Sherrinford sono ormai alle spalle, Sherlock sa la verità su Eurus e Victor Trevor, ma i loro genitori ancora no, ebbene questa storia parla proprio di questo. Della "riunione di famiglia" più difficile a cui Mycroft abbia mai assistito, di certo non noiosa come le cene di Natale. Il secondo elemento che mi ha spinta a leggerla devo dire che è stata la presenza di Mycroft, ben presentato nell'introduzione, ma non soltanto anche il fatto che, in un certo senso, la storia, la narrazione girasse su di lui. E così è stato. L'ho trovata una lettura molto interessante, mi piace sempre andare a scovare storie che riguardano la famiglia Holmes, quelle che in cui ci viene mostrato quanto il peso delle menzogne per "un bene superiore" abbiano pesato sull'animo di Mycroft. Non ha mentito alla leggera, affatto e quindi le fanfiction servono a mio modo di vedere anche a queste cose. Ad analizzare un qualcosa da vicino, che la serie invece ci mostra in pochi frammenti. Forse troppo pochi e sfuggenti, lasciando (Ma questo è tipico di Moffat) tanto al sottotesto.

Devo ammettere che la scena con i genitori, nella serie, è stata forse una delle più irritanti di tutta la quarta stagione. Questa analisi che tu hai fatto credo mi sia servita anche un po' a fare pace con la madre di Sherlock e Mycroft, che non ho mai davvero digerito. Non ho mai accettato questa sua reazione, questa abilità che ha avuto di sminuire un figlio ed esaltarne un altro soltanto perché arrabbiata. Nel senso... non esiste. Sappiamo bene che Sherlock negli anni è stato "filtrato" da Mycroft. Che quanto mamma e papà Holmes sapevano su di lui è con ogni probabilità il 2 percento di quanto è davvero Sherlock Holmes. Ho sempre trovato credibile questa teoria che vedeva i signori Holmes come inconsapevoli della buona parte della vita del figlio, specie sull'argomento "droga". Ci sta che ritengano una persona come lui un "adulto" quando in realtà sappiamo che sa essere anche infantile, ingenuo e quant'altro... Ci sta un po' meno l'esaltare la maturità di un figlio e al contempo dare dell'idiota all'altro. In questa storia ci mostri tutta la sua rabbia, quella di lei e la frustrazione di Mycroft. Rabbia che viene fuori nel modo peggiore. Ci ho fatto un po' pace perché analizzando la situazione per come ce l'hai mostrata è chiaro che ci troviamo davanti a una donna sofferente, che ha seppellito una figlia che non soltanto era morta tragicamente, ma che aveva ucciso il migliore amico di Sherlock. Una figlia che faceva cose che nessuno era in grado di spiegarsi, come tagliarsi la pelle per vedere come "funzionano i muscoli". Quindi ci sta che fatichi a realizzare l'intera situazione, ci sta che chieda di vederla, che sia arrabbiata con Mycroft e con Rudy (che è già morto e che quindi non può prendersi tutta la rabbia di mamma Holmes). Diciamo che posso pensare di comprenderla, ecco.

Mi è piaciuta molto, oltre a questo, anche il fatto che Mycroft sia ben analizzato in ogni più piccola sfaccettatura intima. Mi è piaciuto che tu abbia accennato a un periodo di lontananza dal mondo, perché credo che sia plausibile un allontanamento di Mycroft non soltanto dal fratello, ma dal lavoro e dai problemi quotidiani. Dopo quello che passato è verosimile che lo abbia desiderato, che ne abbia avuto un gran bisogno. Ma non ti fermi qui, peschi direttamente dall'intero episodio di The Final Problem e ci mostri un Mycroft fragile, emotivo, che vuole controllare anche le inezie come l'ordine sulla sua scrivania. Un Mycroft che vorrebbe essere un pesce rosso, ma che sa di non poterlo essere. Un Mycroft che ha dato al fratello (lo ha fatto anche col resto del mondo, ma parole sue, gli altri non contano davvero, conta solo Sherlock) un'immagine di sé specifica che però i fatti recenti hanno tradito. Credo che in parte se ne vergogni, che abbia imbarazzo ad essersi stanato così tanto con Sherlock, che aveva sempre avuto di lui tutt'altra opinione. Ma ormai quel che è stato è stato e Mycroft si è scoperto per quello che è, forse una persona alquanto ordinaria. Certo intelligente, ma con lo stomaco debole e di certo lontana dall'Antartica che paventa a tutto e a tutti. L'iceman che crede ancora di essere, e che in realtà non è mai stato, gli pesa ancora come un qualcosa che vorrebbe essere ma che non diventerà mai. Un Mycroft contraddittorio e molto profondo, per una storia che ho trovato estremamente interessante.

Sono contenta di averla letta. Magari passerò anche dalle altre.
Koa