Recensioni per
Dimentica il mio nome
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/12/20, ore 22:45
Cap. 1:

A-ah! Volevo finire l’anno in bellezza e ho deciso di passare dalle mie autrici preferite, per ricordarmi cosa di bello mi ha tenuto compagnia in questi dodici mesi pazzi e cosa posso continuare a portare con me col nuovo anno.
Sono ancora indietrissimo con gli episodi di The Mandalorian, altrimenti sarei passata da una di quelle fic – ma arriverò e, nel frattempo, spero non ti dispiaccia se proseguo con l’MCU, perché io ancora ci sono dentro fino al collo e tu, mia cara, rimarrai per sempre una delle poche autrici di cui ho amato ogni storia ma soprattutto di cui non smetterò di amare la caratterizzazione dei suoi personaggi.
E come ho fatto a perdermi una storia in cui c’è il tuo Tony, sì, ma c’è PURE BUCKY?! Perché non me lo ricordavo?
È un what if, perché Tony sopravvive, ma è soprattutto uno di quei missing moment che nessuno ci ha mai dato e che invece avremmo avuto bisogno. E non perché io amo Bucky come la mia stessa vita e vorrei che tutti l’amassero al pari di me, ma perché entrambi un chiarimento, una pseudo-accettazione o la possibilità di voltare pagina, se la meritavano. E se tu dici che hai intenzione di scegliere l’approccio “tagliente”, io ti rispondo go girl!

Ma vediamo di dare un senso compiuto a questa recensione.
Partiamo da Tony, dal trauma, dallo schiocco, da quello che gli ha lasciato e dalle sue paure. Se c’è una cosa che ho imparato dalle tue fic è che tu non ti limiti ad analizzare il personaggio, a scavare in profondità e far riemergere la sua anima, tu lo vivisezioni, riesci a catturare in maniera sempre diversa e sempre adatta alla situazione ogni sua paura, ogni sua mancanza, ogni suo pensiero. Adoro il modo in cui tu lo rendi umano, fallace, vulnerabile ma non patetico. E mi spiace perché ogni volta che ti leggo so di non avere le parole giuste per spiegarti quanto ogni tua frase riesca a toccare le giuste corde e quanto io riesca a vivere benissimo la situazione e a sentire i pensieri di Tony come se li stesse bisbigliando al mio orecchio.
E la paura di non aver in realtà sconfitto Thanos, ma che sia solo nella sua testa e che invece hanno perso o che devono ancora affrontare il salto nel tempo, l’hai resa tangibile oltre, oltre al fatto che è un’immagine che mi è piaciuta da morire – per quanto terribile sia. Ma è adatta a Tony e non mi stupisce che la sua PTSD si “ricalibri” (?) sulle nuove esperienze traumatiche, Siberia e Barnes compresi. E ti giuro che quando hai parlato delle “costole un po’ più fragili dalla Siberia” mi è venuto un colpo… non ero pronta.
Non sono pronta.
Ma è comunque tutto quello che potevo desiderare.
È solo la prima parte, ma già il modo in cui hai dato inizio al confronto mi ha dato una scossa d’adrenalina che non immagini. Tony che con la sua boccaccia stuzzica e pizzica i nervi di Barnes e che si obbliga a credere che l’assassini sia rimasto in Wakanda è la perfezione.
No, anzi, ho mentito, scusa. Bucky coi capelli tagliati è la perfezione. La citazione di Barton che abbandona il taglio da ganstà per uno più civilizzato (lol, amo XD) è la perfezione! Tony e le sue frecciatine, invece, sono un must di cui io non smetterò mai di ringraziarti, perché la verità è che un approccio più morbido, dove risparmia i colpi, non sarebbe stato da lui e va bene così.
Mi ha commosso un po’ il suo guardare le braccia di Bucky, entrambe, e poi separare mentalmente Barnes dal Soldato e il Soldato da Barnes. Adoro queste tue accortezze, questi dettagli che inserisci sempre nei punti giusti, alimentando il climax della scena e una tensione che ho respirato dal momento in cui hanno incrociato, stupiti, lo sguardo.
Ma quello che mi ha lasciato davvero senza parole è il modo in cui hai concluso il capitolo. Ho letto i titoli dei due capitoli e mi sono piaciuti, ma già nel finale sei stata perfetta nel riportarli già entrambi.

Ma riesce a vederne entrambe le essenze al contempo, come se fosse una figura in vetro soffiato sovrapposta a un’altra, altrettanto trasparente, altrettanto fuorviante e in contrasto col nucleo di metallo crudo che ospita, silenzioso ma vibrante. In contrasto con lui stesso, che il metallo inerte lo pone a involucro per proteggere le schegge di vetro fragile che tintinnano all’interno, che si rimescolano facendo rumore di non detti.

Oh mio dio. Cosa non è questo paragrafo. Il contrasto che sei riuscita a costruire, la bellezza delle frasi – ma come ci riesci? E fai sempre sembrare tutto così naturale. Ti amo. E ti odio. E presto passerò dal secondo capitolo, perché ho bisogno di sapere come andrà avanti.
E intanto grazie di cuore per averla scritta! Meno male che ci sono le fic, ma meno male anche che ci sei tu a scriverle! <3

Recensore Master
29/08/20, ore 14:47
Cap. 1:

Noo! I meravigliosi capelli lunghi di Bucky. ç_ç
Sappi che solo per questo non amerò la storia, ecco. U.U
(Proporrò una petizione per impedire a Stan di tagliare i capelli perché quando li porta corti non si può guardare. >.<).
Va beh, bando alle cretinate! Avevo adocchiato questa storia e morivo dalla voglia di leggerla.
Adoro, sul serio, adoro, che Tony sia vivo dopo lo schiocco! Da qualche parte, nel Multiverso, deve essere sopravvissuto, perché i Vendicatori senza lui e senza Cap non hanno senso di esistere. ç_ç
In effetti, mi sono anche insultata per la gioia di vederlo vivo e così sofferente. Qualche volta mi sono chiesta se la dottoressa Cho avendo "riparato" la ferita di Barton una volta e aver praticamente costruito un intero corpo a Visione, non avrebbe potuto rimettere in piedi Tony e come sarebbe stato questo mezzo corpo.
In questa tua versione Tony ha una quantità di problemi (per quanto a un mese dalla catastrofe sia già in piedi e pronto a lavorare), e tutto sommato lo trovo più realistico, per quanto doloroso, che una ricostruzione totale e immediatamente operativa.
Sul piano psicologico, non credo ci sia molto da dire: in "Siberia" hai analizzato così bene Tony e i suoi traumi (e prima ancora nelle altre storie con cui hai ripercorso la sua vita), che non mi sorprende affatto come lo hai reso, come sia naturale ogni suo gesto, ogni suo sentire, per non parlare di quel disorientamento quando si risveglia.
Eppure, è lì, nel Completto, pronto a tornare tra gli Avengers, anche se in modo diverso, e mi è piaciuto moltissimo.
Il momento in cui non trova la scatola del caffé, l'idea che gliela nascondano per non farglene bere troppo, è bellissima. È un momento dolce, che sottintende la premura, ma che è facile anche immaginare come una sorta di gioco. Fa amici, fa famiglia. È un bel dettaglio.
E poi arriva l'incontro/scontro con Bucky.
Mi sarebbe tanto piaciuto vedere questo confronto, ma per fortuna, come dici anche tu, ci sono le fanfiction.
Tony si sforza di essere civile, di distinguere il Soldato da Bucky, ma non può fare a meno di essere caustico. Un po' perché è nella sua natura, un po' perché ha di fronte l'uomo che ha segnato la sua vita in così tanti modi.
La tensione traspare, e ora filo a leggere il seguito perché non posso aspettare! ^^

Recensore Junior
07/07/20, ore 17:13
Cap. 1:

Io questa storia l'avevo completamente persa. Mea Culpa... e recupero da qui, perchè come ogni volta io mi faccio dei programmi, ma puntualmente i suddetti se ne vanno a quel paese scombinandomi la tabella di marcia.
Comunque. Dicevo... ma lo fai apposta ad iniziare con "Il mercante di Venezia" e la libbra di carne? Direi anche di sì, così io mi leggo il capitolo preparata.  :')
In ogni caso, il svegliarsi di Tony ed immaginarsi di essersi sognato tutto è doloroso, ancor di più se subito dopo mi scaraventi addosso un recap di tutte le mutilazioni del suddetto (ammettilo che ti diverti a maltrattarlo, c'è un sadismo sublime di sottofondo).
Poi vabbè, il fatto che tutti tentino di nascondergli il barattolo del caffè fa così tanto "convivenza avengers fumetti edition" che io non, sono adorabili e QUESTi sono i dettagli che apprezzo, quindi grazie <3
Detto ciò, la informo che ADORO la sottolinatura forzata a quel "Barnes, non il Soldato", che rimarca di molto la consapevolezza di Tony che ora le cose siano diverse, ma ciò non svillisce il trauma e la diffidenza, preparando il terreno per uno scontro verbale degno dei fuochi d'artificio del 4 luglio.
Ed io non vedo l'ora. E tu, probabilmente, lo sai.
Alla prossima, magari prima di un'altra era preistorica,
_T <3
(Recensione modificata il 07/07/2020 - 05:19 pm)

Recensore Master
27/06/20, ore 22:47
Cap. 1:

Adoro come scrivi. Hai un modo di costruire le frasi e farle sembrare così semplici, eppure tutto scorre che è una meraviglia e le immagini si susseguono nitide e coerenti e interessanti nella mia mente e quindi la semplicità è solo apparente, lo adoro, complimenti. Adoro come hai costruito questa post endgame, sembra tutto molto verosimile e mi è piaciuto come ce lo hai spiegato fra le righe senza nessuno spiegone. Bella anche l'idea di Tony che ogni giorno si sveglia e si deve ricordare che finalmente sono nel 'dopo', che hanno vinto, ci sta tutto considerando quanto è stato pesante per loro Thanos. Adoro Bucky con quel taglio di capelli e adoro il tuo Tony, la prima frase era una battuttina così da lui! Stupenda!!
Bellissima anche questa immagine che hai creato qui: 'una figura in vetro soffiato sovrapposta a un’altra, altrettanto trasparente'.
Unica nota, inutile e puntigliosa, ma sono una persona puntigliosa a volte: il braccio di metallo che ora ha Bucky non è quello che ha ucciso i genitori di Tony, tecnicamente quel braccio è stato distrutto da Tony a fine CW e ora c'è il braccio che il wakanda ha dato a bucky (lo so, è l'idea che conta, non il braccio in sé, perdona la mia precisazione!). Molto bello questo primo capitolo, aspetto il secondo, sono molto curiosa :) ma ho anche le mie idee molto precise sul rapporto fra Bucky e Tony e sono curiosa di vedere se riuscirò a ritrovarmi nelle tue :) per ora in questo capitolo trovo tutto molto coerente e ineccepibile!

Recensore Master
18/06/20, ore 23:18
Cap. 1:

Carissima Guascosazza mia **
Non te lo aspettavi, eh? Più che altro dovrei tipo cospargermi la testa di cenere e chiedere scusa per il ritardo ç_ç sarebbe stato carino da parte mia passare prima visto che mi hai pure citata nelle note, te possino acciaccatte çç Ma devi ave' pazienza con me, devi ave' pazienza...

Guasco', che caspio, non ti si può lasciare sola cinque minuti che tu mi pubblichi tali meraviglie ** Una storia prettamente introspettiva, di certo, con pochi dialoghi e per lo più battute sarcastiche made in Tony Stark , ma appunto per questo straordinariamente intensa. Eh sì, perché i veri pensieri che albergano la mente di Tony non sono mai palesati a parole, ma attraverso la tua incantevole narrazione e il tuo IC sempre dannatamente perfetto (madonna ti stacco le dita, pure quelle dei piedi) noi, infine, anche se lui non vorrebbe, sappiamo. Specie poi in una storia che non racconta solo un dopo e vede Tony vivo (grazie co' ç_ç) e vegeto che fa i conti con il presente, ma anche un Tony che è costretto a rivangare mentalmente il passato quando si trova di fronte a colui che gli ha portato via tutto e pur avendolo fatto fuori dal proprio controllo, è una ferita troppo grande da rimarginare. Qualcosa che ogni tanto si apre e sgorga odio al posto del sangue.
Questo Tony, però, è diverso. Non vuole di certo fare la pace; tira frecciatine, fa battute sarcastiche, non mette su alcun filtro per trattenere il suo risentimento, ma il Tony tornato da Titano e salvatore del mondo non è più lo stesso uomo dell'Afganistan o di Sokovia. È un uomo con una famiglia, che l'ha protetta e vuole ancora proteggerla; che è disposto a tollerare chi non perdonerebbe mai... e con Barnes è qualcosa di così difficile da fare che è tutto troppo ma sai cosa? Se si conosce Tony si percepisce lo sforzo, appunto dato dall'impegno che ci sta mettendo a rivoluzionare il suo modo di essere e diventare migliore di quel che è stato. Un Tony diverso, ma lui, sempre... come solo tu sai scriverlo ♥

La situazione in cui si trovano, poi, forzatamente nella stessa stanza è verosimile e un caso... sì, un caso che li ritrova lì a confrontarsi con gli sguardi, a studiarsi, a capire chi hanno di fronte e fin dove la tolleranza arriva nel loro rapporto inesistente – o meglio basato sull'odio e il rancore. All'impossibilità, eterna, di instaurare un legame che sia anche solo lontanamente vicino ad un'amicizia. Lo sanno entrambi che è impossibile, ma il mondo è cambiato, Tony lo ha salvato, e tocca ancora ai Vendicatori preservare la salvezza di tutti o del singolo. E il fatto che Bucky faccia parte di questo disegno, ora, è inevitabile e li costringe in qualche modo ad approcciarsi forzatamente a questo confronto.
È facile prendere due personaggi del genere e infilarli per forza in un rappacificamento che non avrebbe alcun senso; uno è un soldato, l'altro è un cinico. C'è troppo orgoglio, ma c'è anche il desiderio di appianare quel che si può, in questa storia, ed è tutto ciò che possono fare, per come sono fatti. Per questo è perfetto che tu l'abbia affrontato così, ed ha senso perché canonico, perché verosimile, perché sono esattamente loro, in quello che la Marvel non ha voluto nemmeno affrontare; come se non fosse importante, e invece lo è.
Per colpa di Barnes, Tony ha perso tutto. E' rimasto solo, si è cresciuto con le sue mani e ha fatto i conti con la solitudine. Lui o non lui, in quel video è la faccia di Bucky che si vede commettere quel brutale omicidio. Ma, allo stesso tempo, Tony sa che non era lui e che sarebbe quasi semplice pensare che si trattasse di un'altra persona; ma sono quei discorsi che è più facile a dirsi che a farsi, specie con uno come lui.

Il momento in cui il caffé cade mette in luce tante cose. La fragilità del corpo di Tony e il tentativo di Barnes di lasciargli intendere che non c'è alcuna necessità e forse nemmeno la voglia di scontrarsi ancora. Che è acqua passata che brucerà sempre, che non darà mai loro la possibilità di lasciarsi alle spalle quella tragedia, ma gli dimostra almeno che è un uomo libero dal passato, di cui pagherà sempre le conseguenze, ma almeno non ripeterà le stesse colpe.
Tony non scinde Iron Man da sé stesso, figurarsi Barnes dall'assassino che è stato, ma ripeto... c'è un tentativo pregno di rabbia e rancore di fingere che non si provi nient'altro che indifferenza e la speranza che col tempo almeno guardarsi non faccia più così male, ma diventi un'abitudine legata ad altri ricordi. O a nessun ricordo, per come sono fatti loro.
Che dire poi di Bucky? Mi piace tantissimo come si esprime, come si muove, come anche lui finga che non ci sia alcuna tensione (e magari finge che non sente alcun senso di colpa, dentro...), con monosillabiche frasi che non esprimono nient'altro che il desiderio di non accende una discussione mirata al niente, oltre ad altro odio.
Guascosazza mia, non credo di aver detto tutto quello che volevo, ma questo primo capitolo l'ho amato. C'è malinconia, ma c'è anche umanità, un briciolo di maturità e di buoni propositi, goffi e distaccati, ma che almeno ci sono.
Sei sempre in grado di sviscerare il canone, di cambiarlo, di affrontare qualsiasi cosa con il tentativo di risolvere ciò che avremmo voluto vedere con i nostri occhi ma, come dici nelle note, esistono le fanfiction e chi meglio di te poteva scrivere di un momento simile? Nessuno co', nessuno! Credimi **
Un plauso poi va al nuovo look di Bucky che Miryel approva con un bel pollicione alzato e gli ormoni a duemila u.u
Detto questo ti ringrazio per aver deciso di pubblicarla, di scriverla, di dire la tua a riguardo, perché se c'è una cosa che sai fare bene è raccontare una storia e farlo usando l'anima e la tua incredibile capacità di trasmettere emozioni **
A presto, ti si ama come si amerebbe un tiramisù ç_ç
La tua amichevole Mirycosa di quartiere ♥

Recensore Veterano
10/06/20, ore 18:40
Cap. 1:

Faccio una pausa dallo studio matto di questi giorni, entro su EFP, e trovo questa meraviglia. Davvero, mancava tanto così e mi mettevo a urlare nella camera facendo preoccupare i miei. Ancora non posso crederci che hai scritto qualcosa sul rapporto Stark-Barnes. Ed è bastato questo dettaglio per farmi inserire la storia tra le seguite, perché nessuno (o quasi) parla mai di loro, quando invece le dinamiche fra i due sarebbero interessanti da esplorare.
Però, come al solito, bando alle ciance e parliamo di questo primo capitolo. E lasciami dire che amo, amo tantissimo, l'idea di un Tony sopravvissuto alla schiocco, seppur messo malino. Perché l'immagine di un mondo senza di lui, quasi, non ha senso.
Un Iron Man che ha salvato il mondo, ma che deve ancora fare i conti con i suoi scheletri dentro l'armadio. Un Tony Stark che, nonostante tutto, ancora non riesce a dormire. Anche se credo che, alla fine, sarà un passaggio graduale. Non si può dimenticare il passato da un momento all'altro e non si posso scacciare le paure dall'oggi al domani. Ma, col tempo, spero che Tony possa riuscire davvero a riposare.

Oggi ha la prima riunione dei Vendicatori nelle vesti di Tony Stark, Consulente&Meccanico.
Amo (di nuovo; scusa sto diventando ripetitiva) quest'idea di Tony che si riunisce con i vendicatori, ho da sempre sognato questo momento e seppur Endgame abbia provato a darci qualcosa di simile, la situazione non era delle migliori, anzi...
Comunque, precedendo, anche se Tony ha sentito una fitta al petto nel trovarsi di fronte a Bucky non ho potuto fare a meno di sorridere sia per il suo errore (nel scambiarlo con Barton) sia per la sua battuta successiva. Okay, forse dovrei cominciare a fare la persona seria.
Vorrei soffermarmi un attimo su Bucky, un perfetto Bucky oserei dire. Distaccato, di poche parole, ma che in cuor suo - ne sono sicura - sta cercando un modo per non sentirsi troppo in colpa per quello che ha fatto a Tony (un Tony che con mia grande sorpresa, ma neanche tanta a dire il vero, non si risparmia dal fare battute anche a lui).
E niente, come sempre è un piacere vedere quanto scrivi e con che passione lo fai. Un giorno dovrai spiegarmi come fai a scrivere cosi tante storie e aggiornarle con regolarità. Nel frattempo, sappi che non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo di questa mini-long! <3

ayu

Recensore Master
10/06/20, ore 15:27
Cap. 1:

ALLORA.
SORPRESA.
Non che non mi fidi di Atlante (ma ovviamente non mi fido :P) ma visto che il cliente che dovevo sentire è in ritardo provo a spendere due righe, sperando non mi capitino imprevisti nel frattempo.
Perdonami se parto dalle note, ma serve premessa: leggendoti ho visto e imparato quanto tu abbia a cuore il rapporto tra Tony e Bucky, ma non avevo idea che questa storia fosse in preparazione da così tanto *^*. Sono felicissima che tu sia riuscita a renderla concreta <3 ogni tuo parto vale la pena di essere condiviso, per quanto mi piaccia prenderti in giro riguardo l'angst :P
Poi riesci sempre a farmi ampliare i miei orizzonti e a riflettere su relazioni sulle quali non mi ero mai soffermata (difatti non mi aspettavo affatto un'interazione Bucky/Tony in Endgame.)

Che dire di questa meravigliosa prima parte? Come sempre è scritta divinamente, lo stress post traumatico di Tony lo hai trattato tante volte e in tanti contesti diversi, eppure riesci sempre a dire qualcosa di nuovo, a evocare una marea di immagini potenti e drammatiche, e ripeto, per quanto angst io ti amo per tutto questo. E come dice Chia, Tony è vivo e tanto basta. Pepper e Morgan sono al sicuro, immagino lo sia anche Peter: va bene così <3
Mi fa stranissimo immaginarmi Bucks coi capelli rasati stile Clint!! E' vero che li aveva corti nel primo film, but non ci sono più abituata.
L'interazione fra lui e Tony è stata incredibilmente pacata e diplomatica, Iron Man è stato davvero bravo, trattandosi del suo pov mi aspettavo molto più astio (e ho amato il realismo dato dal suo continuare a ripetersi che quello è James, non il soldato, la spia non l'assassino, per evitare di perdere il controllo.)  Che sia questo, Soldato d'Inverno, il nome che Tony deve dimenticare e sostituire con James?

Non vedo l'ora di leggere la seconda parte, bagarozzuccia mia.
Appena possibile passo da MTS e dall'amatriciana <3

Un bascione fluffloso :P

Bennirozza dall'ufficio