La consapevolezza di morire esiste da tempo immemore. Umberto Galimberti, il saggista e ''filosofo'', sostiene che i bambini devono essere abituati alla morte per non finire in un mondo di illusioni dopo nella vita. Io dissento da quelle frasi, eppure alla fine è uno ''stato'' della vita di cui, per quanto noi ne siamo consapevoli, dovremmo fare i conti con esso una volta per tutte.

Epicuro, mille anni fa, faceva un semplice ragionamento: ''Perché hai paura di morire, se è l'unica cosa che non proverai mai in vita tua?''. E' una frase che mi fece riflettere quando la lessi, e ancora adesso, poiché la percepisco come una sorta di ''chiusura'' pacifica in questo mondo terreno, nonostante il modo in cui poi si muore. Non so se mi faccio intendere, ma io la vedo così ad ogni modo.

Ed avevo una paura enorme della morte. Adesso la prendo più con filosofia, e penso a questa frase di Epicuro, cercando di essere più consapevole di quello che mi succede intorno che ad una domanda del genere.

Grazie per le riflessioni.

AP.

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Buongiorno.
La morte fa parte della vita stessa, sono due opposti che si includono, una sorta di paradosso. Non per questa consapevolezza però dobbiamo smettere di vivere, credo.
Anche io purtroppo però penso spesso all'argomento.

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