Ciao, eccomi qua! Allora, quando ho visto la lunghezza dei capitoli di questa storia ho pensato di leggerli tutti e lasciarti una recensione cumulativa, dato che erano solo quattro e comunque piuttosto brevi, perché leggere il primo capitolo e basta mi sarebbe sembrato un po' poco. E poi onestamente non so quanto ci avrei messo a passare anche dal secondo e probabilmente avrei finito col mollarla e mi sarebbe dispiaciuto. Sono contenta di averlo fatto perché la storia è carina.
Il modo in cui hai fatto evolvere la storia è particolare. Ho apprezzato il fatto che tu non sia partita dal post Apocalisse, ma che in un certo senso quello fosse il punto di arrivo. Al contrario hai iniziato dagli anni '40, scelta che ho apprezzato molto perché vedere questi personaggi nelle varie epoche storiche a me personalmente è sempre piaciuto. Hai trattato il dopoguerra in un modo altrettanto particolare, oserei dire... originale! Ammetto di non aver colto subito il riferimento a Jessica Rabbit e la canzone che Crowley canta non l'avevo subito collegata a quella del film, però poi l'ho capito e confesso che è una delle cose che più mi è piaciuta della tua storia. Intrecciare la loro storia d'amore, travagliata e anche sofferta considerati i fronti opposti e la reticenza di Aziraphale a viverla appieno anche in clandestinità, con quella di "Chi ha incastrato Roger Rabbit" è stato brillante e non me lo aspettavo minimamente. In effetti il titolo era piuttosto criptico in questo senso, mi aspettavo delle tentazioni come da introduzione, ma questo... Non pensavo sarebbe stata una storia di questo tipo e mi è piaciuta davvero tanto! Il riferimento al fatto che sia stato Crowley a tentare gli sceneggiatori del film è un particolare che personalmente ho adorato e che mi ha fatta anche sorridere. Ho trovato dolce il tentativo, forse un tantino goffo, da parte sua di far tornare la memoria ad Aziraphale. Comunque poi il tentativo funziona, anche se non nell'immediato e se serve del tempo prima che le cose inizino a funzionare per il meglio. Questo Crowley prima tentatore e vestito come Jessica Rabbit e poi felice e disperato per aver fatto l'amore con Aziraphale, cancellandogli subito dopo la memoria e che poi vive per decenni in silenzio, mi ha colpita moltissimo. Ho trovato IC il suo comportamento così come quello di Aziraphale, il suo cercare qualcosa di diverso dal solito e quell'apatia che prova a inizio storia... Il suo rendersi conto di non poter fare poi molto e che arriva come conseguenza della guerra, mi ha colpita in positivo. La guerra porta amarezza e senso di impotenza e un angelo zittisce certi pensieri come può, interessante il suo cercare una sorta di locale gay segreto e di sentire il bisogno di Jazz invece della solita musica classica. Un diversivo, forse un tentativo di avere uno svago diverso. Ancora di più il suo lanciarsi a fare l'amore con Crowley, già sapendo come sarebbe andata a finire perché non avrebbe retto alla pressione o al senso di colpa per aver fatto una cosa del genere. Per questo ho vissuto il gesto di Crowley di cancellargli la memoria più come un gesto d'amore che come l'atto di egoismo che deriva dal suo aver ottenuto parte di ciò che voleva, ovvero del sesso con l'angelo. In realtà Crowley non è così gretto né materialista e tantomeno egoista, ama profondamente l'angelo ed è disposto a sacrificare se stesso, fingendo che niente tra loro sia mai accaduto. Forse una delle forme più alte di amore e l'idea che arrivi da un demone... beh, secondo mai giocato benissimo sulla caratterizzazione dei personaggi.
è stata una lettura molto piacevole!
Koa |
