Ciao, Rosmary!
Finalmente riesco a passare da questa raccolta che, ovviamente, ho letto poco dopo la pubblicazione (sia mai che non mi precipiti subito a leggere davanti ai nomi Lorcan e Rose *-*, mi verrebbe da dubitare di me stessa se capitasse). Comunque non c’è niente di più bello del dare l’ultimo esame e sapere che ci sono loro da cui passare per lasciare una recensione non appena in grado di scriverne una sensata, o almeno che tenta di esserlo – sarà sicuramente delirante come tutte le recensioni che li riguardano, ma ormai lo sai che finiremo a fangirlare su di loro tra mille arcobaleni.
E niente, uno ci prova a essere serio e composto nel leggere, ma con loro io mi sciolgo e basta, se poi sono bambini ancora di più! Ma quanto, quanto sono belli in questi sei passi che li portano ad avvicinarsi sempre più? Probabilmente troppo, perché vederli cercarsi in quel modo tutto loro, illuminarsi non appena i loro occhi si incrociano, essere così indispensabili l’uno per l’altra, anche quando ancora sono bimbetti e non capiscono tutta la portata del loro legame, è davvero stupendo.
Il punto di vista di Lor, poi, credo sia la cosa più bella di tutte (di parte, io, ma quando mai?), perché racconta fin nelle più piccole sfumature (come l’alzarsi presto per essere prima che puntuale, il rabbuiarsi se non la trova subito, quasi che ogni momento passato lontani sia sprecato, il non pensare nemmeno a possibili punizioni, perché troppo impegnato ad andare a salutarla) quanto lei sia importante per lui, da sempre e in modo così istintivo e naturale che viene quasi difficile immaginare un momento in cui non ci sia stato un loro, anche se solo come legame d’amicizia già molto forte.
Sapevamo già delle mire di Lorcan per portarla con sé nella Torre di Corvonero ed è di una tenerezza infinita mentre la guarda avvicinarsi al tavolo Grifondoro e dentro soffre un po’ nel vederla accanto a James, timoroso si sia dimenticata di lui. In generale Lor è adorabile in tutte le sue insicurezze con Rose, segno di quanto siano profondamente legati, tanto che lui, sempre così sicuro e sveglio, vacilla solo per lei – insomma, è adorabile anche quando è tanto idiota da non accorgersi che è innamorata persa! Ma giustamente Rose non potrebbe mai dimenticarsi di lui (cioè, non credo sia possibile, anche senza chiamarsi Rose…) e basta solo che lei lo chiami per far sì che Lorcan ritrovi il suo sorriso sbilenco. Oh, e quel bacio dato finalmente senza fuggire ha fatto comparire alcuni unicorni nella stanza – sì, perché il bacio rapidissimo facendo poi finta di niente del missing moments natalizio di loro bambini era dolcissimo e tutto, ma questo lo e ancora di più!
Bellissimi anche i richiami a dettagli della long, con il progetto di Rose di abolire le Case (signorina, se non avessi prestato ascolto a Sua Simpatia – che non mi imbroglia, so benissimo che ti ha fornito immediatamente argomenti a favore di Grifondoro al minimo sentore di ripensamenti verso Corvonero – ora non dovresti progettare niente), lei che gli spettina i ricci proprio come le piacciono, e Lor che le dona la giacca. Ho proprio adorato quest’ultima parte, perché quella giacca di Corvonero è uno dei miei dettagli preferiti di loro due (ehm, sì, ho anche i dettagli preferiti, giusto perché non si era ancora capito che ho leggermente perso la testa per loro e che stanno diventando non solo l’OTP di Paradiso perduto, ma anche una di quelle di tutto il fandom e oltre – sì, va bene, forse lo sono già!) e sapere come lui gliel’abbia regalata è stato infinitamente bello.
Poi, vabbè, il finale: è un po’ doloroso (sono debole di cuore, io!) leggerlo sapendo quanto siano canon gli altri momenti e quello no, ma nonostante ciò quanto è perfetto (terribile, non avevo ancora usato questa parola in tutta la recensione) come momento?
Più in generale è bellissimo il modo in cui sei riuscita a costruire, qui ma ovunque quanto si tratta di loro, una storia d’amore che nasce da un’amicizia tanto forte da essere sempre stata un po’ oltre. È davvero qualcosa che si sviluppa in modo naturale, quasi necessario, che si nasconde tra i pensieri e le battute che si scambiano (non sono una gran romantica, però ho sempre avuto un debole per i migliori amici che poi capiscono di essere sempre stati innamorati, sotto sotto – Ron e Hermione ne sono il chiaro esempio – per cui è solo un punto in più a loro favore).
Credo sia inutile dire quanto adoro l’idea di questa raccolta, sarà che di storie tue da leggere non se ne ha mai abbastanza, sarà che su di loro leggerei a oltranza davvero qualsiasi cosa, anche la lista della spesa (dici che il primo nome della lista è il preparato – così potrebbe farcela anche Rose senza troppa confusione – per pancakes?). Insomma, grazie infinite di aver iniziato questo meraviglioso progetto.
Ora ti lascio, dopo la recensione con più bellissimi di sempre – la colpa del mio scarso vocabolario la do tutta a loro due o allo studio XD – e un grande abbraccio!
Maqry
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