Recensioni per
Somewhere in between
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/09/20, ore 17:35

Recensione premio per essersi classificata al secondo posto al contest "La mia OTP in 500 parole": 2/2

Con questa recensione, posso dire di aver definitivamente detto addio al buon proposito di recensire solamente drabble e flashfic, in pratica fino ad adesso ho recensito 80% di OS, ma pazienza, finché potrò sceglierò storie che mi piacciono a prescindere dalla lunghezza. E, questa storia, mi è piaciuta parecchio.
L'ho aperta, attratta dall'introduzione, e subito sono andata a leggere le note d'autore perché ho questa strana abitudine - e, nel momento in cui ho letto che è una storia dell'universo di Ethan, ho detto "perché no" e mi ci sono piacevolmente immersa.
L'incipit è davvero magistrale: ha immediatamente catturato la mia attenzione dato che, nelle storie così drammatiche, ci sguazzo più che volentieri. Si tratta di un incipit crudo, diretto, che non "mente" sull'andazzo della storia e che, per tutti questi motivi, ho avuto modo di apprezzare.
Mi piace che tu abbia rispolverato un tema della mia adolescenza (quando ero una big fan di Ghost Wispers, quanto degrado), ovvero del passare oltre dei defunti. Non so perché, ma è un tema che - per quanto abusato - alla fine mi piace sempre, ivi compreso.
Prima di addentrarmi nel commento, ti segnalo una frase un po' stonata nel primo paragrafo: scusami se ti faccio questo appunto, ma l'ho notato e ho pensato di dirtelo, spero non me ne voglia. "sembrava tanto forte (...) mi abbracciava forte" dove appunto avrei usato un sinonimo per alleggerire il periodo.
Chiarito ciò, torno al commento. Il primo paragrafo è stato un degno incipit, nel quale hai sia introdotto i personaggi sia settato il background in cui essi interagiscono - senza contare che la frase conclusiva, sulle lacrime invisibili, l'ho letteralmente adorata. Il primo paragrafo è forse quello più "statico", perché fornisce i dettagli introduttivi.
Tant'è vero che, già nel secondo, mi hai bombardata con una rottura dell'equilibrio (per me) inaspettata, ovvero l'informazione che Demetrius stava abbandonando Ethan. Il fatto che sia narrato dalla madre, che progressivamente si rende conto di quell'inevitabile distacco tra padre e figlio, poi, è straziante.
Mi è piaciuto il contrasto tra Carla, così attaccata al voler vivere, e Demetrius, che invece ha trovato conforto nella morte: mi ha fatto rabbrividire, leggere come lei si sentisse "più viva che mai", mentre invece il marito ha preferito semplicemente lasciarsi scivolare via, innescando una terribile reazione a catena.
Viste le storie su Ethan (ben 2) ricevute al mio ultimo contest, mi aspettavo il tuffo nell'eroina ma, leggerlo, è stato comunque un piccolo colpo al cuore. Sebbene non riesca a farsi a undici anni (e meno male, non penso che avrei retto a una scena del genere) il fatto che ci provi è comunque devastante, a livello ideologico, fa male pensare che una persona così giovane possa essere così stanca e distrutta da tentare una via così estrema.
Mi è dispiaciuto per lui, oltre che per il rapporto con la droga, anche per il fatto che (pur inconsapevolmente) ha una madre che disprezza la sua natura, che giudica innaturale (perdona la ripetizione) il suo rapporto con Dave... se Carla mi era piaciuta, fino a quel momento, da lì in poi l'ho detestata cordialmente, lo confesso. Forse si è un po' riscatatta nel cazziatone finale a Demetrius (ora giuro, riprendo il contegno), ma comunque è un personaggio che mi è scaduto parecchio.
Scusami se sono stata molto prolissa, ma ci tenevo a commentare pezzo per pezzo, dato che questa storia mi è piaciuta tantissimo!

E con questo, per ora, è tutto. Spero che tu sia rimasta soddisfatta delle storie che ho scelto.
Gaia

Recensore Veterano
02/09/20, ore 13:46

SETTIMA CLASSIFICATA

“Somewhere in between” di Kim_Winternight


Grammatica e stile: 10/10


Ciao Kim!

Nulla di particolare da dire su questa voce. Grammaticalmente non hai fatto nessun errore, e anche con lo stile ci siamo. Stavolta non ho nulla su cui bacchettarti, quindi ti assegno pieno punteggio senza troppi problemi.


Trama e caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Anche qui un lavoro impeccabile. La storia narra dell’infanzia (e non solo) di un tuo OC, Ethan, vista da una prospettiva singolare: il fantasma della madre morta in un incidente aereo mentre lavorava come hostess. Carla segue “dall’alto” le vicende di suo marito e suo figlio, cercando di stare più vicina possibile al figlio, che, però, inizierà a rigettarla. Alla fine, il confronto con Demetrius e l’augurio che Carla si fa (“Spero che Ethan ci raggiunga il più tardi possibile.”) è qualcosa di veramente struggente. Hai reso benissimo le figure di Carla ed Ethan (ma su quest’ultimo non avevo dubbi), mentre Demetrius resta un po’ in disparte. Ciò, però, non pesa sulla resa della storia e sul parametro della caratterizzazione. Le ultime frasi dell’uomo rendono perfettamente l’idea di che soggetto sia.

Utilizzo degli elementi: 10/15

Kim, qui purtroppo sei un po’ scivolata. Hai rispettato la regola speciale, ma Carla non si palesa mai ad Ethan come un fantasma farebbe. L’idea che ho avuto leggendo è che Carla fosse una sorta di “osservatrice dal cielo” della vita di Ethan, piuttosto che un fantasma vero e proprio (nonostante in un paio di occasioni la descriva in maniera “corretta”). Ottima l’idea di “uccidere” l’infanzia di Ethan il giorno dell’anniversario di morte di Carla. Bene anche l’elemento “cimitero”, usato in maniera sapiente e contestualizzato in maniera corretta.

Gradimento personale: 7/10

Non mi è dispiaciuta. Come dico sempre, se ti seguo da anni c’è un perché. Arrivato alla fine, però, non mi ha lasciato nulla, probabilmente perché di Ethan ho letto solo in un’occasione precedente, forse due. E’ mancato un confronto “diretto” tra madre e figlio, che personalmente avrei voluto vedere tantissimo. Carina, ma non tale da poter dire "mi è rimasta impressa nel cervello".

Totale: 37/45

Recensore Master
28/08/20, ore 12:57

SECONDA CLASSIFICATA

“Somewhere in between” di Kim WinterNight



Grammatica&Stile: 10/10


Ciao Kim, è un vero piacere averti al nostro contest a quattro mani, soprattutto con questo “fandom” di cui ormai mi sono innamorata perdutamente *_______*
Ma bando alle ciance, parliamo del parametro in questione!
Grammaticalmente non ho trovato assolutamente nessun errore, il testo è pulito e scritto in maniera corretta, scorre perfettamente sotto lo sguardo e non c’è nessun punto che abbia rallentato o fatto storcere il naso. L’unica piccolissima notina che voglio farti riguarda questa frase:
“Suo marito è morto in Argentina diversi anni fa, e lei è riuscita a trovare asilo a Los Angeles.”
Qui toglierei la virgola subito prima della ‘e’, perché la frase è già abbastanza breve di per sé e non è necessario frammentarla ulteriormente, ma è veramente un piccolissimo dettaglio e ovviamente non me la sento di essere troppo fiscale e toglierti punti per questo ^^
Lo stile che hai utilizzato è assolutamente perfetto per la storia e per il contesto che hai deciso di trattare: oltre alla prima persona, mi ha colpito molto la tua decisione di utilizzare frasi brevi e piuttosto frammentate, ottime per conferire dinamicità a un testo che è praticamente solo introspettivo. Carla non vive niente sulla sua pelle, si limita a osservare, raccontare e pensare, quindi giustamente non ci sono dialoghi o descrizioni di chissà quali azioni; una struttura del genere avrebbe potuto farti cadere nella trappola della staticità, invece la tua storia non mi ha affatto annoiato, anzi! È stata di una scorrevolezza unica, mi sono sentita coinvolta dalla prima all’ultima parola, ho seguito il filo dei pensieri della protagonista quasi come se fossero i miei!
Ottimo il lessico, coerente al contesto e omogeneo in tutta la storia, e perfetto anche l’inserimento della punteggiatura e la costruzione delle frasi. Davvero, non c’è una virgola fuori posto, mi è piaciuto tantissimo come hai gestito tutto e come hai raccontato le sensazioni di questo spettro, molto più ovattate ed evanescenti rispetto a quelle “normali”!
Ottimo lavoro ;)


Trama&Personaggi: 19,5/20

La trama non è altro che un susseguirsi di momenti che Carla osserva dall’alto, ma che sostanzialmente compongono l’esistenza di Ethan dal momento in cui sua madre è morta a quando lui ha deciso di dimenticarla e distaccarsene per sempre.
Ho trovato davvero sensato il modo in cui i due si sono separati, è come se avessi spiegato indirettamente le dinamiche dell’aldilà: Carla può stare accanto al figlio e sorvegliarlo finché lui lo vuole, finché lascia che il ricordo di sua madre gli infesta la mente. “Hold On To Memories” dei Disturbed dice: “we’re never really gone as long as there’s a memory in your mind”, e questa tua storia mi ha fatto pensare tantissimo a questo concetto, è come se fosse una trascrizione letteraria di questa frase. Non ce ne andiamo del tutto finché viviamo nella mente di chi amiamo, perché sono proprio queste persone che ci tengono in vita.
Come Ethan ha tenuto Carla in questa sorta di limbo, finché non ha poi voluto scacciarla definitivamente.
Tutto questo per dire che queste dinamiche sovrannaturali sono venute molto bene e le ho trovate ben gestite.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai raccontato la vita di Ethan tramite gli occhi di sua madre: ho trovato tutto assolutamente coerente e ben spiegato, sono riuscita a seguire la trama e le vicende, e questo a prescindere dal fatto che io abbia letto le altre storie della serie.
Ecco, forse l’unico piccolo dettaglio su cui avrei voluto leggere qualcosa di più è questo fatto del non dormire. Ci dici che Demetrius non dormiva per aspettare la moglie, che poi Ethan a sua volta ha cominciato a non dormire per aspettare il padre, ma non ci hai detto quando poi ha smesso e ha ricominciato a dormire normalmente – perché se Carla è potuta entrare nei suoi sogni, prima o poi dev’essere successo. È davvero un dettaglio piccolissimo e forse stupido, infatti sarebbe bastata proprio una frasetta per colmare questo piccolo vuoto.
Ma, a parte questo insignificante dettaglio che ho notato solo io (XD), tutto scorre alla perfezione!
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, innanzitutto mi è piaciuto come hai gestito due genitori, che sono esattamente ai due antipodi: Carla è morta e voleva vivere, Demetrius viveva e voleva morire, e alla fine è normale che, anche quando si sono rivisti nell’aldilà, le cose non sono tornate come prima. Lei è arrabbiata col marito perché lui aveva tutta la vita davanti e si è lasciato andare, ma soprattutto ha abbandonato il loro figlio.
Carla è una donna forte e lo si percepisce dal modo in cui lotta per stare accanto al figlio, mentre Demetrius è un uomo debole che, dopo la morte della moglie, si è lasciato trascinare dalla follia e non è più stato in grado di andare avanti.
Molto interessante per la caratterizzazione di Carla anche il dettaglio della negazione dell’omosessualità di Ethan; questo fa capire che, oltre esserti immersa appieno nella vicenda dei personaggi, hai anche saputo rispecchiare il pensiero del periodo in cui hai deciso di ambientare i fatti. L’ho trovata una cosa molto credibile e ben inserita ^^
Per quanto riguarda Ethan, secondo me sei riuscita a delineare perfettamente anche il suo personaggio, nonostante ci sia stata relativamente poca occasione di approfondirlo, dato che Carla lo osserva “da lontano”. Si capisce che è un ragazzo debole, distrutto dagli eventi che si sono susseguiti in maniera troppo rapida nella sua vita, e si nota quanto gli faccia male essere stato abbandonato da tutti. L’unica figura a cui si può aggrappare è Dave, con cui appunto instaura un rapporto molto stretto; l’unica altra entità con cui può stringere un legame è l’eroina, che diventa una sorta di pensiero fisso. Ethan comincia a idealizzarla, a pensare che sia l’unica soluzione per risolvere tutti i suoi problemi e per lasciarsi il passato alle spalle, e non si dà pace finché non riuscirà a farsi per la prima volta.
Ma, così come vediamo la sua sofferenza, possiamo notare anche il modo quasi maniacale in cui cerca di nasconderla. Non fa una piega quando legge gli appunti del padre, non fa una piega quando va a trovare la madre al cimitero… è spaventoso il modo in cui si tiene tutto dentro, perché non si sfoga e così facendo soffre ancora di più.
Viene voglia di entrare nella storia e abbracciarlo, ma noi lettori siamo un po’ come Carla: possiamo vedere ma non agire e intervenire!
Insomma, ottima caratterizzazione! È pazzesco il modo in cui sei riuscita a far trasparire così tanti dettagli sui personaggi in un testo così breve ^^


Utilizzo Pacchetto: 10/10

Allora, partiamo dall’inserimento del sogno: ti amo, sappilo! *-*
Quando io e Sabriel abbiamo elaborato questo contest, non avrei mai pensato di trovare il dettaglio del sogno inserito in questa maniera: ho sempre pensato a un classico sogno fatto da un protagonista che poi si sveglia eccetera. Non avrei mai immaginato di vederlo raccontato non in prima persona, quindi da un personaggio “esterno” che però è in grado di entrare nella mente del sognatore. Oltre ad aver inserito quest’elemento e avergli conferito un’importanza centrale, hai sviluppato questo elemento in maniera incredibilmente originale. Mi hai sorpreso, complimenti davvero!
Hai poi inserito anche il fattore dell’abbraccio, che non era obbligatorio ma che ho comunque apprezzato moltissimo… anche perché, diciamocelo, cosa c’è di più tenero di un abbraccio tra madre e figlio? E cosa c’è di più doloroso di una madre e un figlio che non si possono abbracciare?
Per quanto riguarda poi il contenuto del pacchetto, il significato che hai deciso di usare è quello della situazione o della persona “sfuggente”, che la si vuole bloccare tramite l’abbraccio. E cosa c’è di più sfuggente di un fantasma? Cosa c’è di più sfuggente di un limbo che non è da nessuna parte, che può condurre soltanto ai sogni (altro elemento sfuggente) e all’aldilà? È tutto così astratto, così fragile… e penso tu abbia espresso benissimo questo concetto, sviluppando al meglio il concetto.
Inoltre vediamo Carla che, tramite i suoi abbracci nella dimensione di Ethan, vuole impedire che il figlio le sfugga, lo vuole bloccare e fermare prima che prenda una via senza ritorno.
Insomma, credo che tu sia riuscita a integrare perfettamente il significato del tuo pacchetto all’interno della storia, senza ostentarlo troppo e farlo risultare forzato, ma facendolo comunque percepire tramite le tue parole. Bravissima!


Gradimento Personale: 5/5

Aaaaah, il dramma! Il disagio! Io ci sguazzo in queste cose *_________*
E poi sono innamorata di Ethan (come di tutti gli Ethan del mondo, del resto XD), quindi scegliendo questo personaggio e questa serie sei andata a colpo sicuro nel gradimento personale ^^
Ma, a parte il fatto che conoscessi già i personaggi, ho veramente adorato questa storia sia per la componente sovrannaturale, sia per i temi trattati, così delicati e drammatici: incontriamo Ethan quando è ancora bambino e lo vediamo alle prese con i problemi della sua famiglia, finché quest’ultima non va definitivamente allo sfascio, traumatizzandolo in maniera permanente. Lo vediamo crescere e, come se non bastasse, addentrarsi nel mondo della droga – mondo che, come ben sai, mi affascina tantissimo e di cui non mi stancherei mai di leggere!
In tutto questo, come ciliegina per questa drammatica torta (?), assistiamo al dolore di una madre che si sente impotente e non può far altro che assistere alla rovina del figlio.
Insomma, è tutto così tremendamente triste e angst! Queste sono esattamente le storie che adoro leggere e tu mi hai accontentato, come non darti il punteggio pieno in questo parametro?


Totale: 44,5/45

Recensore Master
26/08/20, ore 22:36

SECONDA CLASSIFICATA al contest "Non ci resta che sognare"


Grammatica&Stile: 10/10


Non ho trovato alcun errore di grammatica e il testo è molto curato sia a livello grammaticale sia stilistico, per cui complimenti!
Solamente una frase non mi convince (ma non ti ho comunque tolto alcun punto, perché il testo è praticamente perfetto!): “Nessuno passa mai a ripulire la lastra che ricopre il mio sepolcro, è la prima volta che mio figlio si addentra in cimitero e in un certo senso preferirei che non l’avesse fatto”. → Personalmente avrei scritto “...nel cimitero” o “...in un cimitero” (se il senso era più generale e non solo riferito al cimitero in cui è sepolta la madre), ma ho parecchi dubbi a riguardo e credo che “...in cimitero” sia ugualmente corretto.
Hai uno stile fluido e coinvolgente, che stimola il lettore senza mai annoiarlo, grazie anche alla relativa semplicità del lessico che utilizzi.
Inoltre, con una storia del genere ho trovato l'utilizzo della prima persona davvero d'effetto: hai reso così la comprensione più immediata, cosa che probabilmente si sarebbe persa se avessi usato la terza persona.
Siccome sono pignola, preferisco segnalarti alcune ripetizioni, se tali si possono considerare, che a una lettura più attenta saltano all'occhio:

  • - È il 21 marzo 1980, ormai sono morta da sei anni e il mio Ethan ne ha compiuto dieci poco più di un mese fa.
    Seduta sulla mia stessa lapide, non riesco a credere che pochi mesi fa anche quella di Demetrius è stata riempita dal suo corpo senza vita. → “Poco più di un mese fa” e “pochi mesi fa” non stonano particolarmente, tuttavia la considero una “ripetizione” da evitare, se possibile.
 
  • - Lo stesso in: “Con la mano sinistra distende per bene la pelle, mentre con la destra guida l’ago fino a posizionarlo nel punto esatto in cui tra poco lo farà penetrare. [...]
    Io cerco di non distogliere lo sguardo, ma è davvero troppo difficile per me seguire i movimenti che tra poco daranno inizio alla sua fine”.


Chiaramente si tratta davvero di piccolezze, ma ho voluto comunque evidenziarle, pur non potendo suggerirti un modo di scrivere alternativo.


Trama&Personaggi: 18/20


Pur conoscendo questa serie, quindi conoscendo (perlomeno in parte) le vicende e i personaggi, mi hai piacevolmente stupita con questa storia: innanzitutto, non mi aspettavo di trovare Carla Murphy come voce narrante, il che ha reso originale tutta la vicenda, pur raccontando eventi che in fondo già conoscevo; il modo in cui hai organizzato la trama è stato magistrale, hai accompagnato il lettore tra le (dis)avventure di Ethan come la madre ha fatto con lui, mi hai coinvolto tanto che mi sembrava di averla accanto.
D'altra parte, dal momento che devo giudicare la singola storia, posso affermare con certezza che l'avrei apprezzata e compresa allo stesso modo, se non di più, anche se già non la conoscessi: hai saputo creare un effetto sorpresa incredibile, che sarebbe stato ancora più intenso per il lettore che non conosce questa serie.
Lo stesso posso affermare per i personaggi: Carla è sviluppata in maniera limpida e sorprendente, tanto che, arrivata alla fine, mi sembra di conoscerla da una vita. Sicuramente è anche merito dell'uso della prima persona, ma mi sembra una caratteristica non da poco per un autore.
Anche Ethan l'ho trovato ben sviluppato, essendo “filtrato” dagli occhi della madre: tuttavia, avrei apprezzato un maggiore approfondimento del padre e delle motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare il figlio; in questa storia, infatti, presenti una profonda introspezione della madre, ma non di Demetrius.
Mi sarebbe piaciuto entrare di più nella psicologia di quest'ultimo, che qui ho trovato un personaggio secondario.


Utilizzo Pacchetto: 10/10


Il contest prevedeva venisse inserito un sogno, parametro che è stato ampiamente rispettato: non solo lo hai inserito, ma lo hai reso parte integrante della storia costruendoci sostanzialmente sopra la trama.
Carla ritrova nella dimensione onirica del figlio l'unico modo per comunicare con lui, nonché per portare a termine quella che nel corso della storia diventa una vera e propria missione: farlo desistere dal farsi del male, che rispecchia perfettamente anche una delle interpretazioni elencate nel pacchetto da te scelto.
Il sogno, l'inconscio e la dimensione immateriale costituiscono l'essenza della tua storia, amalgamata molto bene con ciò che esiste e che Carla non può più sperimentare: infatti, fallisce nel suo intento di “bloccare la persona che vive come sfuggente”, cioè Ethan, che la respinge non solo nei suoi abbracci onirici, ma nella vita e nella sua memoria.
Ho adorato il simbolismo nascosto dietro al gesto che dà il nome al tuo pacchetto, su cui hai giocato gestendone il reale significato in modo straordinario.


Gradimento Personale: 5/5


Leggere questa storia è stato doloroso e meraviglioso al tempo stesso, e credo tu possa capire perfettamente ciò che intendo con questo. A maggior ragione perché conosco gli antefatti, leggere di Carla, di ciò che ha provato e percepire il suo struggimento nel vedere il figlio farsi del male con le proprie mani è stato meravigliosamente doloroso.
Ho apprezzato moltissimo in particolare l'originalità di questa storia, il modo in cui questo nuovo personaggio (la madre di Ethan) viene presentato al lettore: il fatto che sia morta, infatti, non ha costituito per te un limite ma. al contrario, il suo rapporto con l'aldilà, il racconto di un mondo che non si può conoscere, ma che al tempo stesso appare così vivido al lettore, rappresentato i punti di forza di questa storia.
Ho estremamente apprezzato anche il confronto tra Carla e suo marito, che hai raccontato con estrema originalità, con la semplicità vivida e immediata che caratterizza i tuoi personaggi.
Complimenti per questa storia meravigliosa!





Totale: 43/45

Grazie ancora per aver partecipato! <3

Recensore Master
04/08/20, ore 09:52

Ehi, Kim! Ciauu.. ho visto che partecipiamo allo stesso contest e sono passata **
Uao, io pensavo che la mia storia sarebbe stata troppo deprimente, ma vedo che nemmeno la tua lascia sentimenti di serenità al lettore xD Nonostante questo è abbastanza originale anche se il punto di vista di Ethan rimane leggermente precluso: ho letto che questi personaggi appartengono anche a un altro racconto, per cui immagino che altrove hai messo in primo piano lui. Hai reso bene la mentalità della madre. So che ormai bisogna specificare sempre nelle note che i pensieri dei personaggi NON sono i pensieri degli autori, ma la cosa rimane sempre un po' triste, perché significa che chi legge lo fa con superficialità. Tu invece hai ricostruito bene il pensiero dell'epoca in cui è vissuta la protagonista.
Ti devo solo segnalare un abuso delle parole inconsistente/inconsistenza che in un testo tutto sommato breve spiccano troppo per la loro ripetitività e mi sono risaltate molto agli occhi: giustamente è la parola che più descrive questo oltre-vita immaginario, ma si dovrebbe comunque dosare appena avrai l'occasione di correggere il testo ^^
La scena finale, coi due genitori che si ritrovano bloccati assieme ma senza alcuna gioia, corona un racconto che ti mette inquietudine e ansia sin dalla prima parola perché tutto è costruito sulla possibilità di vedere e sentire, ma senza che sia possibile alcuna vera azione; e persino l'espediente del sogno, che potrebbe darti un po' di speranza, si trasforma in uno strumento tragico perché dà solo una nuova occasione al figlio di respingere la madre che ormai sente troppo lontana, specie di fronte ai molti dolori della sua vita. Ma dovevo aspettarmelo, suppongo. Molte delle storie che ho letto che hai scritto hanno questo taglio spietato sulla realtà, sui temi difficili, sulle situazioni spinose, e non concedi facilmente un "lieto fine" (o comunque non a cuor leggero).
Brava! Per adesso ti saluto, alla prossima!

Ryo <3

Recensore Master
03/08/20, ore 14:37

Ciao Kim.
Davvero bella e ben scritta questa storia.
Un filo inquietante il pensiero che un congiunto morto possa 'esistere' e 'assistere' alla vita di chi é rimasto in vita.
Quando scompare qualcuno, chi rimane spera sempre che sia finito in un posto migliore. Di certo, l'ultima cosa che si può immaginare é che uno spirito rimanga a soffrire insieme a chi é ancora in vita.
Questo bambino sfortunato perde prima una madre che lo ama e poi un padre che, evidentemente, amava piú la moglie che il suo stesso figlio. Finisce per non sapere più cosa amare o chi amare.
Ma vivere in questo modo non vivere, é morire ogni giorno che passa.
Non sappiamo che fine farà questo protagonista, visto dagli occhi di una madre inesistente, ma chi legge se la immagina e purtroppo immagina il peggio. Nel mio piccolo ti posso solo dire che mentre la speranza della madre é quella di ricongiungersi a lui il più tardi possibile, io ho sperato per entrambi che il momento arrivasse il prima possibile.
Solo così questo ragazzo potrebbe avere un po' di pace.
In bocca al lupo per il contest!
Alla prox!
Ssjd

Recensore Master
31/07/20, ore 14:52

Fantasmi, cimiteri e aldilà: una storia del genere non potevo davvero farmela scappare. E ora sono soddisfattissimo di averla letta, anzi gustata, e mentre riemergo piano piano da questo mondo evanescente e soffuse di malinconia posso ben dirlo: bravissima, Kim. Era un po' che non leggevo qualcosa di tuo, e questo racconto è veramente geniale, un capolavoro. È originale e suggestivo il fatto che il protagonista sia proprio un fantasma, che narra in prima persona dei suoi affetti terreni, che continua ad amare il figlio anche nell'aldilà. È struggente il modo in cui dal suo luogo di riposo continua a seguire le vicende del figlio, proprio come farebbe ogni mamma. E il fatto che inizialmente non incontri Demetrius perché questi, al contrario di lei, era più legato alla morte che alla vita, sicché le loro strade inizialmente si dividono.
Mi sembra di capire che questa storia da parte di una serie, e che volendo potrò leggere ancora su questi protagonisti così affascinanti e malinconici: e siccome dramma e struggimento sono il mio pane quotidiano, non mancherò certo all'appuntamento.
Per ora ti dico brava, Kim. Hai scritto una storia veramente profonda e meritevole. Tanti in bocca al lupo, e di cuore, per i contest.

Recensore Veterano
24/07/20, ore 13:10

Partecipiamo allo stesso contest e al momento questa è l'unica storia che ho concluso con le lacrime agli occhi.
Il dolore di Ethan si legge chiaramente, quello di Carla sembra quasi si possa toccare.
Nonostante io non condivisa il suo pensiero sull'omosessualità, capisco appieno il discorso che fai sugli anni in cui si svolge la storia e proprio per questo lo apprezzo perché rende il tutto molto più reale.
E che bello l'espediente dei sogni.

Posso solo farti i complimenti, davvero ❤️

Recensore Master
06/07/20, ore 19:08

Carissima, come promesso, anche se in ritardo, sono qui per leggere la storia che partecipa al contest di Soul e Sabriel.
Woow l'idea che hai avuto è fenomenale!! Sei un genio! *---*
Ho avuto modo di conoscere la madre di Ethan, personaggio che ho già incontrato in due storie che ho letto in precedenza.
È impotente e osserva come la vita del marito e del figlio cascano nell'oblio in maniera inesorabile e Carla non può fare nulla per impedirlo. Rimane lì ad osservare e cerca di comunicare attraverso il sogno, ma il figlio che inizialmente pare accettare questo contatto, dopo cerca di sfuggirle, scacciandola e impedendole di abbracciarlo, confortarlo e dargli consigli.
Forse sono una brutta persona, ma il fatto che Ethan ha lasciato un dinosauro sulla sua tomba è perfetto (devo ammettere che ho adorato questa cosa), perché lei è effettivamente un dinosauro a pensare male dei sentimenti che prova Dave per suo figlio. Il fatto che pensa che lo viola quando lo bacia... ma sei seria?? È l'unico a cui interessa veramente del benessere di suo figlio, che vorrebbe evitare che si buchi con l'eroina, ma questa lo accusa di approfittarsene in un momento di debolezza? Nonostante lei stessa ammette di capire che ama il figlio? Aaaaargh, quanto mi fanno innervosire queste cose!!
Ok, scusami lo sclero, non ho potuto trattenermi. Comprendo che aveva una visione conservatrice visto il periodo, ma non lo tollero lo stesso.
Alla fine Ethan riesce nel suo intento e Dave non è riuscito a fermarlo a tempo. Accidenti adesso sono curiosa di sapere cosa succederà!! A quando il sequel? Niente pressioni, ho ancora altro da recuperare tranquilla ^^
Hai fatto uno splendido lavoro, sono sicura che sarai premiata in entrambi i contest e raggiungerai la vetta!
Bravissima, come sempre tiri fuori idee fenomenali e le sviluppi in maniera magistrale, impedendo al lettore quasi di battere le palpebre mentre legge. Questo è il tuo talento! <3

Recensore Master
29/06/20, ore 15:56

TESOROOOOOO!!! Ma che cosa hai scritto!!!
DIVINO, non ho altri aggettivi per descrivere il tuo testo! Hai preso Carla Murphy e l'hai fatta vivere attraverso i suoi pensieri, le sue riflessioni, il suo essere vicina al figlio nonostante sia perita in un incidente aereo, e le hai fatto raccontare la storia triste che conoscevamo già vista dal suo punto di osservazione.
Non sai quante volte ho pensato a lei e al mio Terry, che si affaccia alla sua finestra per guardale l'aldiqua :-)
Ma lei è molto più triste, preoccupata per la sorte del figlio, rancorosa nei confronti del marito che non ha avuto "le palle" di affrontare la morte della moglie e di sostenere il figlio in un momento così delicato. È stato più facile lasciarsi andare, per lui, che non lottare per andare avanti, ed è una cosa veramente molto triste, soprattutto perché Ethan si ritrova a vivere allo sbando, in cerca di un qualcosa che possa aiutarlo a dimenticare...
Ed è tristissimo che voglia dimenticare sua madre!!!
Sai, credo anch'io che i sogni siano il modo che hanno i defunti per comunicare con noi: di solito, dopo che muore qualcuno che mi sta particolarmente a cuore, mi appare in sogno. Anche la mia amica che ci ha lasciato da poco, sai? Le dicevo - in sogno appunto - che non avevo detto nulla a mio figlio della sua scomparsa prematura per non farlo stare male, e lei si è mostrata daccordo con me. E mi piace pensare che quelle sarebbero state esattamente le stesse parole che mi avrebbe detto da viva.
Mi hai fatto riflettere tantissimo, perché come sai anche per me l'aldilà è un argomento che mi sta a cuore :-)
Condivido pienamente anche la tua scelta nel far disprezzare alla donna l'omosessualità. Mia mamma è del 1950 e la pensa esattamente come lei. Si fa meraviglia di due uomini che si stanno insieme, o che si sposano come ultimamente avviene, e inorridisce addirittura, dicendo "Eh, ma che schifo, si baciano davanti a tutti!". Al che le rispondo: "E non ti fanno schifo, allora, un uomo e una donna che si baciano? Qual'è la differenza?". E lei a sostenere che un uomo e una donna è "normale". Ma chi lo stabilisce? L'amore è universale, punto.
Sei stata grandiosa, davvero, non ho altre parole per definire la tua storia, mi ha colpito tantissimo e emozionato tantissimo!!!
Buona fortuna per i contest!
Bacioni e a presto!