Ehi Martucch! :)
Era da un po' che non scorgevo tuoi aggiornamenti ma sono felice che tu sia tornata con questa fanfiction, e che storia!
Sai, avevo genuinamente il timore che non avendo un numero esauriente di lettori qui su questo sito avessi confermato l'idea di abbandonarlo definitivamente, ma penso di sentirmi rassicurata adesso, almeno da questa One shot. Mi è mancato recensire i tuoi racconti avvincenti! xd
Non disdegno le Rickcest, ma neanche le approvo: personalmente, finché riguardano un rapporto in cui c'è sempre la questione del controllo sull'altro in ballo, una Non-con (proprio come in questo caso), allora si che è convincente.
Hai forzato un mio punto debole con questa fanfiction, te lo concedo: l'idea di Rick "passivo" mi ha attratta e resa combattuta allo stesso tempo, sempre in base all'argomento di chi è realmente ad avere il dominio su una situazione simile, ma è facile intuire che sia sempre e comunque lo stesso scienziato quello ad accaparrarsi la qualifica, ed è forse questo a rendere questo tuo capitolo così accattivante. Mi è piaciuto molto. L'idea che lo stesso Rick (e sottolineo che si tratti di C-137 perché il pensiero mi ha fatto salire la frenesia hahah) sia titubante e al contempo tentato di cedere il comando rende la cosa ancor più verosimigliante. Come hai architettato tutto è stato semplicemente elettrizzante e delizioso, dall'inizio alla fine: il modo in cui Rick manipola Morty con le sue stesse richieste per ottenere ciò che vuole lui, come la cosa gli si ritorce contro, l'idea ingegnosa dei fili, e caspita il threesome-
Rick si rende ovviamente conto del bastardo che è, e il fatto che sia Morty a ricordarglielo in una maniera talmente lancintante da portarlo a bere è fantastico; "Più mostrava di odiare qualcosa, più, forse, ne aveva bisogno. Più trattava male qualcuno, più lo voleva con sé" Sono delle frasi che continuo a rileggermi perché innegabilmente perfette; è stato tutto così scorrevole e fluido che mi sono immaginata facilmente tutto senza la minima difficoltà. L'ironia della sorte quando al 'The Rogue' è toccata la stessa sorte che poco prima ha coinvolto il nipote; mi ha implicata l'idea che non volesse dare soddisfazione all'altro sé stesso, mostrandosi piuttosto furioso ed inalterabile. Il concetto che gli altri Rick lo temino è una cosa che mi ha sempre esaltata, e come l'hai rappresentata alla fine è stato da brividi. Sospettavo fosse troppo facile maneggiarlo così..
Che altro posso dire, dovrei forse aggiungere altro? Indubbiamente si, perché ci sarebbe da dire tanto e tanto ancora su questa storia. So che è poco da affermare in cambio, ma ti ringrazio di aver pubblicato questo. Sarò io che non sono familiare con i brevi periodi di sospensione, ma sono lieta di poter leggere ancora tuoi lavori. Mi auguro di poterne recensire di nuovi 👋❤