Recensioni per
C'est la vie
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/11/20, ore 04:08
Cap. 1:

Ciao!
E... Sempre ad un orario molto consono, eccomi qua. Ormai l'ho preso come un rituale: voglio leggerti di notte. Il problema è che questo vuol dire doverti lasciare un parere nello stesso momento (non mi va di far passare troppo tempo, non voglio raffreddarmi e mi piace lasciare impressioni "calde").

Io non so spiegarmi bene come fai... Ma riesci sempre a mostrarmi prima John e poi Sherlock... Proprio nel profondo. Proprio come li vedo. Veri. In profondità. Quella parte che è lì davanti a tutti, ma quasi nessuno si scomoda a osservare.

Cosa ho amato di più?
Tante cose, tra quelle che ho letto, in questa che è quasi una vera e propria vivisezione dell'emotività di Sherlock: dalla parte più angosciante, a quella di puro delirio... Alla parte più sofferta.
Ecco, se dovessi scegliere una parte che ho amato e che mi porterò sempre con me, che mi riecheggierà nella testa è questa: il crollo di Sherlock.
Lui che scende le scale... E crolla. Che sbatte i pugni contro il muro. Che piange. Che pensa alle peggio cose di sé. Che mostra la parte fragile, più umana, più indifesa di sé. Lui che crolla nel momento vero e proprio della realizzazione. Quando John è lì, davanti a lui; quando diventa "reale" che lo abbia scelto. Che abbia deciso di stare con lui. Finalmente.
Dopo giorni di ansia. Giorni passati nel grigio più totale. A vomitare, a non trovare interessante più niente, a temere un epilogo diverso, a morire in quel silenzio, per l'assenza di John.
(Questa recensione fa abbastanza schifo, ma... Ti assicuro. Ho apprezzato questa storia molto più di quanto sia capace di fartelo capire adesso).

La voce di Mycroft - che poi sarebbe la voce di Sherlock, di un Mycroft che ha solo interiorizzato - è un po' la bocca della verità: Sherlock vuole essere sempre impeccabile. Vuole sempre mostrarsi al 100%. Come se nulla potesse veramente schiacciarlo, ferirlo, ucciderlo. Come se ammettere di soffrire, di andare in paranoia, fosse un difetto.
Perché, come scrivi stesso tu, Sherlock si è sempre sentito diverso. Senza un posto nel mondo. Sempre... Sbagliato. Fuori posto.
E invece è normale. È un essere umano, esattamente come tutti gli altri esseri umani. E lo ha capito da solo, ma grazie all'effetto che John ha su di lui, all'impatto che ha avuto nella sua vita. A come lo ha lasciato entrare - in tutti i sensi, lol.

Ecco.
Poi c'è John. John che non si incazza dinanzi alle sue debolezze. John che si accuccia tra le sue gambe. Che lo lascia sputare tutto. Ogni frase. Che lo accarezza. Che accoglie ogni timore, ogni verità celata.
John che lo rassicura. John che gli prega di mostrarsi solo a lui per com'è davvero.

E poi c'è la scena rossa. Quelle che io tanto mal sopporto, ma che qui non mi ha dato nessun problema. Che qui ho apprezzato completamente. Perché è davvero molto di più di un semplice atto fisico. Nonostante lo facciano sui gradini, nell'atrio. Nonostante sia inappropriato il posto. Nonostante tu lo abbia descritto senza mezzetinte. L'ho amato.
Perché anche lì capiamo ogni cosa. Anche lì si completa tutto: Sherlock che prova a provocare John nonostante l'inesperienza, nonostante si senta stupido a pronunciare determinate frasi... Frasi che alle reazioni positive di John diventano sensate.
Perché sono sempre loro, anche mentre lo fanno. Sono sempre Sherlock e John.
E sparisce ogni cosa.
E tutto ciò che hai fatto dire loro... Ho adorato. Punto. Ho adorato.

E il finale forse è la parte più dolce. La parte, forse, più rosea. Quella che preannuncia la vera pace. Dormire nudi, abbracciati. Risvegliarsi durante la notte e scoprire di essere ancora nel posto giusto. E allora tutto verrà da sé. Ogni problema, tutta quella situazione un po' di merda si risolverà. Perché quella era l'unica strada percorribile. Perché è giusto che sia così: Sherlock e John, John e Sherlock.

Inoltre, ci tengo a spendere sempre delle parole sulla stesura. Ci sono periodi che ho adorato (come detto su), ma anche singole frasi che mi hanno colpito profondamente. Te ne riporto una in particolare:

"Ridere è come la vita quando ti travolge."

È una frase semplice. Ma vera. E bella. E potente.
E poi, lo ripeterò fino alla nausea, sai come mettere una parola dietro l'altra. Si è quasi cullati dal testo. O, almeno, io lo avverto così. Come una melodia. Una bella, non come la musica che a Sherlock non riesce nella prima parte della One Shot.

Mi sembra di non aver detto niente. Di non aver reso giustizia e non essermi soffermata abbastanza su ogni minimo particolare. Ma io ho adorato (scusa, lo ripeto spesso) ogni singola cosa.
I personaggi sono perfettamente IC. Ho trovato tutto perfettamente credibile e, ancora, come un bellissimo viaggio nel lato introspettivo e fragile di Sherlock Holmes.

C'est la vie, dopotutto.

Finisce dritta nelle preferite.

Nuovo recensore
24/10/20, ore 00:12
Cap. 1:

Ehi! So di essere molto in ritardo rispetto alla data di (ri)pubblicazione, ma solo stasera mi sono imbattuta nella tua fic. Che dire, è stato un piacevolissimo viaggio all'interno della psiche di Sherlock, o meglio della sua parte più emotiva, razionale, viscerale. Mi è piaciuto molto come hai gestito le sue debolezze, credo siano perfettamente in linea con il personaggio. Sherlock combatte contro se stesso da sempre e tu hai dipinto magnificamente questo conflitto nelle paranoie sull'aver fatto la scelta sbagliata, nell'istinto di nascondere la parte peggiore di sé e infine nella scena del pianto al ritorno di John. Un flusso di coscienza turbinoso che raggiunge il suo climax nella riconciliazione, che non è solo passione furiosa ma anche comprensione e accettazione. Dalla prima all'ultima parola, la tua storia scorre una meraviglia e, qualunque dubbio possa colpirti, lasciati dire che la tua scrittura è un incanto. La recensione fa un po' schifo, ma sappi che ho davvero apprezzato il tuo lavoro. A presto x -A

Recensore Master
01/08/20, ore 17:29
Cap. 1:

Ciao! So che conosci bene le ragioni del mio ritardo, ma comunque mi dispiace perché sarei voluta passare molto prima.
Mi pare di averti scritto una recensione abbastanza chilometrica la volta scorsa, a questa storia, e penso che sia inutile ripetermi, anche perché tutte quelle cose continuo a pensarle tuttora, però ci tenevo a farti sapere che i piccoli cambiamenti che hai apportato ci stanno benissimo e forse la rendono più armoniosa. So perché hai sostituito quella parola con "amante", così come so bene perché avevo scelto di utilizzare proprio quella nella prima stesura. Beh, io ho apprezzato entrambe le versioni, ma così forse suona meno "aggressiva", diciamo che il lettore non viene minimamente "turbato" dalle parole di Sherlock. E bada, non è che io mi sia turbata la prima volta, però certamente era una battuta molto d'effetto, ecco.
Qui scorre più liscio tutto il discorso, mettiamola così.
Che ho amato questa storia già lo sai, e sappi che la amo ancora e che l'ho rimessa nelle preferite perché è esattamente lì che deve stare, oltre che nel mio cuore.
Sono contentissima che tu abbia deciso di ripubblicarla, sia perché così posso rileggerla quando voglio, sia per il significato che questa riconferma implica per te. Come vedi, la storia è stupenda e la amiamo in tante.
È una recensione piccina rispetto a quelle che ti lascio di solito, lo so, ma tu fai una specie di copia e incolla della precedente e avrai la definitiva.
Complimenti di nuovo!
S.

Recensore Master
18/07/20, ore 22:06
Cap. 1:

Ma eccola, questa bellezza che era stata ritirata (per me senza motivo, ma la padrona sei tu, e sai cosa dovevi farne)
E ovviamente mi ricordo la prima parte, e la vecchia versione. Per questo non ho rischiato l'infarto leggendo. Va bene, in realtà un finale Johnlock negativo da te non me lo aspetterei mai, ma hai visto che ci sia la prima volta...
Sherlock è così devastato, preso d'amore, che in realtà sarebbe disposto anche a fare l'amante. E devo dire che - nel caso, come in questa storia, fosse arrivato al tradimento di Mary- credo anch'io che la diga delle emozioni e delle remore sarebbe ormai rotta, e che quindi avrebbe accettato tutto per rendere felice John ,per tenerlo al sicuro. Se lui non avresse saputo scegliere non gli avrebbe detto di no.
Dapprima magari lo nega a se stesso, ma quando sa dal messaggio che tutto è andato bene, un bene che a malapena sognava, le difese si abbassano e si rende conto di cosa provava davvero, di dove si sarebbe spinto
Il Mycroft interiore ci prova a spuntare fuori con vocine antipatiche e critiche, quando lo vede tentare di prendere il controllo facendo la barba, la doccia, come se quelle "migliorie" esteriori potessero farlo apparire, in senso globale, una persona sotto la sua luce migliore.
Ovviamente John non ne aveva alcun bisogno, ma è vero che Sherly si aggrappa molto alla routine - quella domestica, non nella vita fuori casa! -. Suonare di notte, il té - magico rimedio per tutto, anche per il vomito nervoso (Sherl sono con te! *^*)vestirsi bene. O con la vestaglia preferita, quella su cui John avrà fantasticato tante volte. E' così tenero, sembr un 15enne alla prima cotta per quanto è in un turbine di emozioni.
John, in un attimo di ispirazione divina lascia Mary (che goduria!) e quando arriva è così gentiluomo che evita di svegliare Sherlock, come se quella creatura potesse stare riposando.
Invece c'è un incontro sulle scale che è qualcosa di semplicemente strappalacrime. Come quelle trattenute anche troppo da Sherlock, che non può recitare, trattenersi. Che si dona a John in ogni senso di questo termine. Gli mostra la sua debolezza, il suo amore, la sua parte più infantile, le profondità del palazzo mentale, gli si offre fisicamente li, sulle scale
e John , bè...sente "danger", and here he is!
Non si può aspettare, fare le cose in modo più convenzionale... e perchè dovrebbero'? sentano i passanti, senta Mrs Hudson - che correrebbe a stappare lo champagne, quella brava donna! - ogni secondo sarebbe uno spreco imperdonabile. E come tutti i timidi, poi Sherly tira fuori le ideucce kink...ha ragione, è alle sua prima armi, vuole sperimentare e chi se non lui? con la persona di cui si fida di più al mondo?
ecco, mi dispiace per Rosie, questo sì, ma il contrario sarebbe inpensabile. Avere a casa suo padre che sogna di fuggire col miglior amico sarebbe peggio di sicuro, per cui le cose saranno affrontate; il loro amore li rende forti e capaci di tutto
l'attesa è veramente finita. I dubbi, le ambiguità, la sfortuna, le incomprensioni, le tragedie che hanno remato contro di loro dall'inzio sono finite.
grazie sweety
un bacio piratesco
Setsy

Recensore Master
15/07/20, ore 13:44
Cap. 1:

Ciao <3
Ci tenevo a ri-recensire questa storia visto quanto mi era piaciuta. E, come molto spesso mi succede, le cose le apprezzo ancora di più quando le rileggo/rivedo, forse perché colgo ancora più sfumature. E che dire, è stato un piacere rileggerla e sono contenta tu l'abbia ripubblicata. Come sempre è stato facile per me immedesimarmi in Sherlock, i suoi tormenti, le sue paure e i suoi dubbi sono sviscerati così a fondo che è proprio difficile non provare empatia per lui. Sherlock in questo momento non ha certezze ed è smanioso, perché l'attesa lo logora, perché la mancanza di John è troppo grande e perché teme di aver rovinato tutto. Non vuole essere semplicemente un amante (dopotutto chi vuole esserlo se in mezzo ci sono dei sentimenti?), eppure una parte di lui arriverebbe anche a questo pur di non perderlo. Perché è vero, pur di non perdere chi amiamo arriviamo anche a farci male. Fortunatamente questo non succede, perché John sceglie Sherlock, corre da lui com'è giusto che sia e perché stare lontani sarebbe stato inutile. Sulla scena erotica in sé credo che mi fossi espressa (sì, sicuramente conoscendomi) e qui mi esprimo di nuovo, perché è intensa proprio a livello emotivo, con Sherlock e John che si ritrovano, si parlano, non possono NON saltarsi addosso e prendersi. Con questo Sherlock completamente abbandonato alle emozioni, dopotutto che motivo avrebbe di innalzare barriere in quel momento? Certo, questo è l'inizio di un viaggio incerto, nessuno dei due sa cosa accadrà e ancora ci sono molte incertezze a cui far fronte... non è una situazione proprio facilissima, ma già che si siano trovati, abbiano deciso di rimanere insieme e non solo come amanti, è già una certezza importante. Quindi sì, direi che l'attesa è proprio finita T_T
A presto :*

Nao

Recensore Master
13/07/20, ore 23:06
Cap. 1:

Ciao Koa, ho deciso di leggere questa storia perché l'hai appena ripubblicata ed ero davvero curiosa di leggerla, e di fatto ho scelto bene non soltanto perché è bellissima ma perché è la prosecuzione di una delle tue storie a parer mio più belle, leggere altro e immergermi in questa storia è stato bellissimo. Avevo flashback costanti dell'altra storia che mi è seriamente rimasta particolarmente impressa, soprattutto Sherlock che si rifiuta di essere l'amante di John e lo scambio dei messaggi dei due, come John avverte Sherlock di aver scelto lui. Devo dire che mi ha emozionato parecchio perché leggere di Sherlock così mi ha stesa, mi ha colpito il cuore e mi sono dovuta fermare mentre leggevo perché era tutto molto forte e mi sembrava di invadere la sua privacy, la privacy di entrambi. Trovo molto IC Sherlock che non riesce a credere di essere stato scelto, di essersi preparato per giorni alla prospettiva di essere lasciato e scartato, di essere dimenticato. La descrizione della bile, del mondo senza John, sono dei dettagli che rimangono al lettore e che creano delle immagini forti ma che sono in grado di essere incisive, realistiche. Rendono il mal d'amore un male concreto, che si può toccare, che ha dei sintomi. Sherlock vorrebbe rifugiarsi tra le braccia di John e invece si arrotola su se stesso e, wow, le sue parole, le sue ammissioni, il suo pianto, il modo chirurgico in cui dice tutta la più assoluta verità, senza cercare di renderla più tollerabile o meno brutta. È stato un dialogo bellissimo ed è tra i più belli che abbia letto nelle tue storie, anche la dolcezza di John Watson era perfetta in questo quadro che tu ci hai donato. La scena rossa scava con i gesti e con i sapori, gli odori tutto un nuovo lato della loro relazione che sta compiendo i primi passi, che è ancora all'inizio. C'è intimità tra loro, Sherlock se ne accorge anche solo semplicemente dal modo in cui John gli accarezza le cosce. L'immagine di John tra le sue gambe - il concetto che ci sia sempre stato John tra le sue gambe - mi piace da impazzire, sono proprio quei temi per cui io impazzisco e in cui mi piace immergermi sia quando scrivo che quando leggo. Sarebbe bellissimo, avere ancora una continuazione di questa storia, quanto vorrei leggere del confronto con Mary, magari di uno Sherlock ancora spaventato che John alla fine possa odiarlo perché la paura è sempre lì, non se ne è andata, come può non esserci? John ha rinunciato alla sua famiglia, l'ha spaccata in due. Il pentimento potrebbe mai sopraggiungere un giorno? Questo è sicuramente un tarlo difficile da eliminare. Per ora sono entrambi troppo dentro la loro bolla di passione e di amore che finalmente può essere espresso, dopo tanto tempo che è stato represso. Complimenti, hai continuato una storia che io già reputavo perfetta, mi piace tantissimo questa storyline e mi sarebbe piaciuta vederla su schermo, perché no. 
Bravissima, per me è tutto perfetto come sempre e ti ringrazio per avermi di nuovo emozionata tanto :) 
A presto! 

Nuovo recensore
13/07/20, ore 22:27
Cap. 1:

Avevo già letto anche io questa storia, tuttavia è stato un piacere rileggerla e trovarla migliorata dalle modifiche che hai apportato. Avevo in realtà già letto alcune tue storie che mi sono piaciute parecchio, mi piace il tuo modo di scrivere e soprattutto come riesci a leggere e rappresentare l'animo dei personaggi, in questo caso di Sherlock. Spero continui a scrivere altre storie sui nostri Johnlock, sto seguendo la storia che stai scrivendo insieme a MissAdler e devo dire che mi sta prendendo molto, prometto che commenterò anche quella quando potrò perchè è sicuramente molto bella e appassionante😍

Recensore Veterano
13/07/20, ore 17:03
Cap. 1:

Ora inizia il pippone quindi se non lo vuoi leggere puoi saltare direttamente a OK.

Ovviamente non entro nel merito perchè io non sono nessuno per dirti che sei l'ultima persona che deve entrare in crisi con la scrittura. Sono una lettrice discreta come discreta è la mia conoscenza della lingua italiana ma si nota da lontano che in te c'è qualcosa in più, che non è solo passione per questo fandom ma anche per il desiderio di raccontare storie.
Saper scrivere è piuttosto facile, tanto è vero che lo fanno in molti ma saper raccontare è un dono e tu hai quel dono.
Quando la scrittura è fluida e l'occhio non si inceppa, quando vuoi passare al prossimo capitolo o scorri fino alla fine per vedere quanto manca rammaricandoti che ci siano ancora così poche parole da leggere, allora vuol dire che chi ha scritto quella roba lo sa fare bene perchè siamo in un mondo in cui nessuno legge tutto fino in fondo, nessuno ha tempo e voglia di impegnarsi.
E da parte mia questo mi succede quando leggo i tuoi racconti a rating rosso ma anche gli altri che ahimè a volte non ho commentato e me ne scuso ma sono esigente e voglio evitare di scrivere inutilità piene di cuoricini. Mi riprometto sempre di sedermi comoda come sono adesso e di scrivere qualcosa di sensato ma poi vengo distratta da altro e mi passa il momento.
Sei severa con te stessa e fai bene, sei pignola magari ma fai bene perchè forse sarà dura per te ma i risultati alla fine sono eccellenti.

OK.
Ora parliamo di C'est la vie ma anche del prequel che avevo già avuto modo di leggere ma che ho riletto con piacere.
Stavolta è Sherlock a farci entrare nella sua mente e tu sai perfettamente come muoverti in questo territorio. A differenza di John che è uomo pragmatico e solido, Sherlock è un essere strano, geniale, imprevedibile ma anche molto fragile ed emotivo.
E in questa storia è evidente quanto si arrovelli, è tangibile ogni sua paura, ogni suo ripensamento che poi ripensamento non è perchè lui sa quello che vuole ma è un terreno inesplorato e lui vacilla. Vederlo così in bilico sull'orlo della pazzia per poi vederlo esplodere di gioia in quella corsa giù per le scale verso John che è assolutamente un'immagine meravigliosa, è davvero un viaggio anche per noi. Un viaggio nel suo inconscio, appena fuori dal suo palazzo mentale dove tutto ha un posto predefinito e invece questa nuova sensazione non c'è, ha bisogno di una nuova collocazione ma deve essere prima metabolizzata e allora ci si mette di mezzo il corpo che non ragiona e reagisce per puro istinto.
Ecco, spero di non aver scritto assurdità ma questo è ciò che vedo.
E non mi soffermerò più sul tuo stile di scrittura perchè dovresti già aver capito che hai tutta la mia stima e la mia attenzione in quel senso a prescindere da ciò che hai deciso o deciderai di raccontare.

Recensore Veterano
13/07/20, ore 00:21
Cap. 1:

Oh, avevo ritrovato questa ff su AO3, ma è con piacere ancora maggiore che la vedo tornare nella nostra sezione di EFP. L'ho riletta con molta attenzione e pur non essendo per niente lieta che qualcosa ti abbia causato un disagio così profondo, devo dire che la revisione ha funzionato meravigliosamente 😍

Per quanto non potessi dire esattamente perché, ricordo che in qualche modo la prima metà mi era sembrata più convincente della seconda. Ora non percepisco più alcuna differenza, la storia fila liscia nello stesso modo da principio alla fine. La riunione finale, il dialogo, l'appassionato e intenso fare l'amore senza poter aspettare un attimo, il loro essere amanti senza più acuna connotazione di clandestinità (perché a voler essere letterali, amante è colui che ama, non necessariamente colui che tradisce 😉), tutto un futuro per esplorare la loro relazione e assaporarne ogni minimo aspetto, pratico, sentimentale ed erotico... semplicemente adorabile ❤ 

Hai fatto benissimo a condividere di nuovo la tua opera con noi, darling, ho apprezzato un sacco! 😘

Recensore Junior
12/07/20, ore 21:55
Cap. 1:

Ed ecco che ti ritrovo qui, con questa meravigliosa ff, che avevo già letto mesi fa, anche se non l'avevo recensita allora. Lo faccio adesso. Me la sono trovata all'improvviso oggi davanti e ricordavo la trama e quanto fosse bella, ma è stato un vero piacere rileggerla, l'ho fatto davvero volentieri. John e Sherlock sono così fluff... Si riesce a percepire in ogni parola la differenza e la disperazione di Sherlock per l'incertezza di poter perdere l'uomo che ama. E tutta la felicità ed il sollievo quando poi si ritrovano. Ho ceduto alla fine, non sono riuscita a trattenere una lacrimuccia. 😢 Ti faccio ancora i miei complimenti e per ora ti saluto, alla prossima storia. Baci. 😘