Recensioni per
E se non tornasse?
di Sia_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/08/21, ore 00:13

Ma... Questa storia. Allora scusa, intanto piacere. Dopo anni sono tornata nel fandom, dove leggevo parecchio tempo fa. Sono tornata diversa. Anni fa avrei amato solo storie con Vaniglia e Jim. Come potrai intuire dal mio nick, con cui mi sono registrata ormai molti molti anni fa (aiuto) Vaniglia è la mia preferita. Tanto. E da bambina per me non è stato facile vederla ferita per Grisam. Però poi è arrivato Jim ed io mi sono attaccata a loro con grande forza (anche se boh... Tommy💗 vabbè). Negli anni mi sono avvicinata poi a Grisam e Pervinca, ma qui tu mi hai fatta riprovare le sensazioni che avevo quando leggevo fairy oak. Libri ad aspettare, con Vaniglia, che Jim tornasse. E quando lo ha fatto è stato davvero intenso, portando gioia in un momento in cui l'addio di Felí era difficile da accettare.
Ho amato Pervinca che sgrida Vaniglia per le sue lacrime. Sono davvero come nei libri, così diverse e legate. E poi il finale, che si ricollega a tutto ciò che Vaniglia ha dovuto sopportare per quell'amore in cui ha creduto... E ha fatto bene a farlo, perché lei e Jim saranno insieme. Una dolcezza infinita.
Davvero tanti complimenti per questa bella storia, delicata, intensa e commovente.
Un abbraccio,
Faby

Recensore Veterano
22/02/21, ore 18:15

Faccio una premessa: difficilmente lascio recensioni (la mia ultima risale al 2018), nonostante fino a qualche tempo prima io fossi solita scrivere 20 commenti al giorno.
Senza spiegazione, man mano che le candeline sulla mia torta di compleanno sono aumentate, sono diventata sempre più tirchia nel lasciare la mia opinione. Anche perché ci tengo parecchio a scrivere recensioni un minimo significative, al posto di dieci parole vuote, frettolose e distaccate.
Però, so perfettamente quanto le recensioni facciano piacere, ci rendano grati e ci soddisfino, sapendo che il nostro tempo e la nostra immaginazione vengono ripagati in qualche modo... Quindi se una storia se lo merita, perché no?

Poi, non credo che tu ti possa ricordare di me, però io ricordo benissimo le tue recensioni alle mie storie su Harry Potter e la gioia che mi abbiano portato!
Come già ti dissi, con le tue storie sulla Quercia Fatata (e anche qualcosa su Harry Potter) io ci sono cresciuta, le ho lette, lette di nuovo e rilette ancora una volta. Mi ricordo ancora di te e delle tue storie a distanza di sette/otto anni e di quanto io ammirassi il tuo modo di scrivere! E sappi, che la mia opinione non cambia tutt’oggi anzi, continuo a riconfermarla sempre più.

Detto ciò, non so se hai presente quella sensazione di nostalgia che improvvisamente ci assale? Be’, è l’esatta sensazione che sto incominciando a provare io in questi giorni ripensando a Fairy Oak (ma anche a Harry Potter); perciò sto cercando di fare un bel saltino nella mia infanzia - non tanto lontana, e rileggermi le saghe (tempo permettendo, ovviamente).

Per ora, però, mi sto inoltrando in cerca di storie che mi inizino ad accompagnare nel villaggio della Quercia Fatata; e tra le prime che ho trovato è proprio la tua!
Che dire? È molto forte, ha uno stile che io personalmente trovo particolarmente piacevole ed elegante alla vista.
Credo che nonostante si tratti di uno scritto non troppo lungo, sia decisamente ben fatto e costituito da un’ottima scelta del lessico; e devo ammette che lascia qualcosa a cui pensare e riflettere: ed è una qualità che poche storie hanno (però quando vedo il tuo nome, so che posso andare sul sicuro).

Sono d’opinione che tu sia stata in grado di caratterizzare in modo impeccabile la morsa attorno al cuore di Vaniglia, sofferente, che aspetta Jim e mi piace molto anche la descrizione del rapporto di amicizia con Grisam!
Ti dirò, io non sono mai stata un’amante di Vaniglia, anzi - il mio cuore ha sempre battuto solo per Vì - però me l’hai fatta tanto apprezzare, quindi ti ringrazio tanto.

Spero di poter leggere altro di tuo.
Tanto affetto e alla prossima!♥️
s u n

Recensore Master
26/12/20, ore 10:18

Sia, ma io cosa mi sono persa? Tesoro, anche Fairy Oak! ❤

Che storia dolcissima e un po' straziante, all'inizio. Perché l'attesa fa male, oh se fa male, e la povera Vaniglia la soffre intensamente – ed è solo normale avere dei dubbi, nella sua situazione, lo so bene. Ma è bello che ci sia Vì, al suo fianco, Vì che le dice senza l'ombra di un dubbio o un sospetto che Jim tornerà. Vì che nonostante la scorza dura che mostra, sotto i consigli severi di non leggere romanzi rosa e le accuse di piangere troppo, è sempre lì a sostenerla e rimetterla in piedi, a consolarla.
Ma sai che per me un posticino speciale in questa storia se l'è conquistata la scena con Grisam?
Vedere lui e Babù condividere questo legame così sicuro, intimo, è stato bellissimo. Mi ha un po' ricordato i tuoi Harry e Hermione, sai?
Un rapporto fraterno, affettuoso, che trascende l'amore. Grisam c'è per Babù, Babù c'è stata e ci sarà sempre per Grisam.
E sono belli, davvero tanto belli.
E anche se è difficile aspettare, se è difficile andare e amare il mare mentre nella testa c'è sempre quell'unico pensiero in agguato, se è difficile anche leggere un romanzo rosa perché la riduce così, Vaniglia resiste agli incubi e alla fine Jim torna.
Non ce lo mostri, immaginiamo da soli le lacrime e la gioia e gli abbracci.
Ci mostri invece un Jim già tornato, perché è uscito presto dal lavoro ed è rientrata nella quotidianità della casa in cui vive con Vaniglia.

Dolce, dolce, dolce ❤
Grazie per avermi ricordato questi bei personaggi e avermi fatta sognare un po'!

Mari

Recensore Junior
16/11/20, ore 00:09

Fairy Oak è il mio porto sicuro, in cui mi rifugio quando qualcosa non va.
Sei riuscita, non so come, non so con quale bravura, a ricreare quel mondo e quei personaggi magici, unici nel loro genere.
Davvero, non so che dire, mi hai fatta tornare bambina, mi hai fatta sentire al sicuro.
Ti ringrazio tanto per aver scritto questa fic, è splendida.
Un abbraccio

Recensore Master
20/07/20, ore 11:52

Ciao!
 
Avevo iniziato questa recensione lunedì scorso, appena letta la storia e averla inserita tra le ricordate, ma il mio computer aveva pensato bene di abbandonarmi a metà recensione, nell’unica settimana in cui un computer mi serviva come l’aria – ma ehi, ora pare che l’abbiano recuperato e io posso riprovare a lasciarti questa recensione. Avevo aperto la tua pagina per passare dalla long, quando ho visto questa OS su Fairy Oak e mi sono subito precipitata a leggere.
Fairy Oak credo sia proprio sinonimo di casa anche per me, è proprio cercando il sito ufficiale della saga che mi sono imbattuta nell’esistenza delle fanfiction e ho iniziato a scriverne: è bellissimo leggere che questo meraviglioso mondo ha aperto le strade della scrittura anche ad altri, e che se siamo qui oggi è per merito loro. ❤
 
Ho amato moltissimo la tua storia, proprio per l’atmosfera che si respirava lungo tutta la narrazione e che mi ha riportata alla me bambina persa tra le pagine del villaggio incantato: sei davvero riuscita a cogliere al meglio l’atmosfera generale della saga, questo potrebbe tranquillamente essere un pezzo rimasto fuori dalle bozze di uno dei volumi de “I quattro misteri”.
Se dovessi cercare una parola per descrivere le impressioni che mi ha lasciato questa lettura, credo che sceglierei quotidianità e famiglia, per un’infinità di ragioni. Babù passerà ben cinque anni ad aspettare, giorno dopo giorno, Jim: a struggersi per lui, a scrivere pagine e pagine di diari per raccontargli ogni sfumatura delle foglie di Fairy Oak, a venire risollevata da tutta la Banda degli amici che la coinvolgono in pazze avventure o un semplice pomeriggio al mare per farle scordare questo suo dolore. Eppure, per quanto ci provino, il pensiero di Jim e il dolore di saperlo lontano restano sempre, si affievoliscono stando in compagnia con gli altri, ma in sordina restano sempre lì: mi viene in mente “Gli incantevoli giorni di Shirley”, con Vì e Flox che scommettono che riusciranno a non farla pensare a Jim e lei sorride per ringraziarle, ma in realtà ha scritto tutto in un quadernino per lui. La sua quotidianità per quei cinque anni è anche aspettare Jim, dubitando talvolta che possa tornare, per quanto anche nei momenti di maggiore sconforto il suo cuore non smetta mai di battere per lui. Ammetto che da piccola faticavo a comprenderla: avevo all’incirca dieci anni anche io, o poco meno, e trovavo assurdo essere così innamorati di qualcuno e aspettarlo per tanto (sarà anche stato che avevo una mezza cottarella per Tommy e speravo che Babù si accorgesse di lui, oppure che sono molto più simile a Vì). La parola quotidianità mi è stata suggerita però dai piccoli gesti che hanno impreziosito la storia: una ciocca di capelli spostata dietro l’orecchio, qualche lacrima versata per un romanzo d’amore, un bagno al mare, i granelli di sabbia tra le dita. Sono solo piccole minuzie, ma rileggendo da grande i romanzi della Gnone (pensando più ai quattro misteri) ho sempre pensato che il loro punto di forza stia proprio nel narrare di eventi quotidiani, inserendo dettagli che sanno proprio della vita di ogni giorno in un mondo fantastico.
E poi c’è la famiglia: credo che l’intero villaggio si possa riassumere in questa parola, ho sempre amato il legame che li unisce tutti. Ma ho particolarmente amato come questo si sia visto per i personaggi di Babù e Grisam e le gemelle: hai saputo delineare benissimo i loro personaggi e il legame che li unisce, è ho particolarmente amato come hai mostrato quello tra i primi due (ok, quella per Grisam era una coppia ancora più grande, e ho letteralmente amato i brevi accenni al suo rapporto con Vì: erano la mia OTP!). Sono amici, ma sono anche quasi fratelli, sia perché condividono l’amore immenso per Vì, sia perché sono stati l’uno la spalla e il conforto dell’altra in momenti difficilissimi.
 
Niente, ti lascio prima di annoiarti ulteriormente, ma sappi che ho amato ogni parola di questa storia e mi hai fatto tornare bimba per l’intera lettura.
Bravissima!
 
Un abbraccio,
Maqry