Recensioni per
Fermimmagine di guerra
di Maqry

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/21, ore 20:44

Ciao Maqry, eccomi qua, ho mandato i voti a Mari e ora posso passare a lasciare il commento che mi ero appuntata. Certo che voi Grifondoro siete arrivati tutti alla fine e ho dovuto ricostruire tutto. Ma bando alle ciance e passiamo alla drabble.

Mi ha colpito moltissimo il parallelismo tra i ricordi sfocati della prima guerra magica e quelli fin troppo vividi della seconda. Il tema della passione, secondo me, non è così travolgente come ci si aspetterebbe da Lee. Probabilmente ciò dipende dalla scelta di collegare la passione per la radiocronaca alla guerra, ma non si percepisce nulla dell’entusiasmo delle cronache del Quidditch che facevano alterare la McGranitt. La drabble mi è piaciuta ma lo sviluppo non del tutto convincente del prompt mi ha lasciata un po' perplessa. Nel senso che si capisce che la radiocronaca è un qualcosa che gli da piacere mentre il mondo è popolato dai suoi incubi, ma la passione? Mi sembra che manchi qualcosa.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
12/03/21, ore 09:04

Maqry, sciauuu! Passo troppo poco tempo dalle tue parti e approfitto della coppa per rimediare **. Mi fate morire con i vostri post su facebook ahahahah, e da brava Grifona eccomi qui a sostenervi **.
Aaaaw, ma che bellissima questa scelta di Lee! Lo adoro come personaggio e diamine se avrei voluto vederlo più approfondito. Se la Rowling scrivesse tipo un episodio a parte solo su Lee sarei la prima della fila per comprarlo <3. Mi è piaciuta da morire la tua idea di sviluppare il tema passione usando l'amore di Lee per la radio, che ha radici profonde, legate ai pomeriggi passati col nonno, che cosa cute! E la trovo anche assolutamente realistica, quanti di noi si sono appassionati a qualcosa grazie ai nonni? **. Dio, che nostalgia del mio. Mi hai fatta pensare un sacco alla storia che scrissi su Sex Education.
Tornando a Lee, aaaw, è proprio da lui scegliere questa professione durante la guerra per dare speranza alla gente, e adoro come questo si ricolleghi perfettamente ai tempi in cui faceva la telecronaca delle partite. Complimenti di cuore per come sei riuscita a creare un testo tanto dolce e bello in così poche parole e un super in bocca al lupo per la challenge!
Ah, molto bella come sempre anche l'impaginazione **

ti abbraccio! ci sentiamo <3

Bennina

Recensore Master
11/03/21, ore 20:37

Ciao Mery!
Giungo anche qui e, siccome ormai ho perso parole e dignità (leggilo sulle note di Ermal Meta - Elisa, per piacere), vorrei iniziare con una considerazione veritiera e per cui ti prego di non ridere: io oggi mi metto a urlare. Cioé cosa vuol dire - cosa. vuol. dire. - che voi sparite per un mese e quando finalmente postate (avevo scritto posate, aiuto) ve ne uscite con questa roba che mi impedisce di sfoggiare la mia cattiveria made in Slytherin?
Io vi denuncio, tutti quanti, sempre detto che Godric ha commesso molti errori ma mai nessuno grave come essersi assicurato un seguito di pazzi.
Ti chiederai: ma la vecchia ha finito di delirare? NO che non ho finito. Hai beccato un personaggio di cui ho sempre voluto leggere, quindi ora ti siedi, bevi un té/caffé/na tazza di ruhm e ti leggi i miei scleri. E no non mi scuserò se sono prolissa, pignola e altri aggettivi in p che al momento non mi vengono.
E adesso, momento spiegone: questa recensione sarà organizzata in cinque punti che sono - con l'ovvia esclusione della grammatica - quelli che uso nelle valutazioni dei miei contest. Ogni parametro equivale a un punteggio parziale, che poi userò per fare la media di tutto e darti un voto, che sarà giusto e inappellabile, perché l'ho deciso io.
Bene, i parametri. Così, senza preavviso. Sbam.

(1) Titolo: Titolo bellissimo, a mio parere, ho provato a riflettere con ritrovata serietà se per caso potesse esserci una scelta migliore o qualcosa di perfettibile nel titolo già scelto, ma sinceramente non mi viene niente in mente. Lo trovo un concetto di una potenza indescrivibile, arriva come un pungo in faccia e poi, come si suol dire, sono affari tuoi (del lettore). Ancora prima di leggere lo sapevo, lo sapevo, dove saresti andata a parare e sono rimasta semplicemente incantata da quest'idea. Ma sto facendo spoiler, andiamo avanti.

(2) Stile: Mi pento e mi dolgo, non ti ho mai letta spessa. Sono stata un po' latitante dalle letture in questi mesi, e cosa mi sono persa! Hai uno stile che non è complicato o pesante, ma è di una semplicità che arriva dritta al cuore. Mi fai rimpiangere di non averti scoperta prima - dannazione alla mia prigrizia letteraria!
Il lessico è adeguato alla situazione, e la lettura è molto scorrevole. Anche foneticamente vi è un buon ritmo (e non ho assolutamente letto in call, fingendo una telefonata, lo giuro su Allock), che rende la lettura doppiamente piacevole.

(3) Trama e originalità: Beh, che dire: l'attesa aumenta il desiderio e io ho una percezione sballata di questa fanfiction, o è veramente bella come la vedo io? Ovviamente si tratta di una domanda retorica, è ovvio ed autoevidente che questa storia sia semplicemente stupenda. La trama è semplice, ma molto d'effetto e la frase finale è semplicemente un colpo al cuore (e io sono con una lacrimuccia che vuole scendere). Bella l'alternanza passato-presente legata dai dialoghi che interrompono il testo, sebbene non in maniera brusca, ma ben ragionata. Originalissima la scelta del personaggio, che mi ha sorpresa tantissimo.

(4) Caratterizzazione dei personaggi: Ottimo, ottimo lavoro. Anche oggi abbiamo portato l'IC a casa, con successo e gran soddisfazione. Mi è piaciuta molto la sua caratterizzazione, insieme al motivo della sua passione (peraltro, bellissimo l'utilizzo del prompt, te lo dico con grossa ammirazione). Lee non è un personaggio semplice, perché si fonda su pochi presupposti, ma che comunque vanno rispettato: e tu l'hai fatto, quindi molto bene!

(5) Gradimento personale: Bellissima storia, sono contenta di averla letta subito - io e il mio annoso problema con le attese - e di poterla commentare con altrettanta celerità. Questa drabble mi ha convinta, in generale trovo che l'intera squadra rosso e oro abbia giocato in maniera molto furba, mi siete piaciuti (chi più chi meno) tutti quanti. Complimenti!

Rieccomi.
Non penso ci sia bisogno di aggiungere altro, quindi mi scuso per la recensione delirante e soprattutto che denota chiari problemi di personalità multipla.
Spero di avere altre occasioni per leggerti presto, se mai avrò di nuovo del tempo a disposizione.
Un abbraccio,
Gaia

Recensore Master
10/01/21, ore 23:22

Ciao cara, era da troppo tempo che non ripassavo da te, ma non perché non leggessi - sia chiaro -, bensì perché non avevo trovato il tempo di recensire adeguatamente questa meraviglia che ho letto e adorato già da un po’...
Leggere della morte di Fabian mi ha sconquassato l’anima, me l’ha davvero fatta a brandelli, un po’ come le zanne che la Morte affonda nel collo di Charlotte e degli altri membri dell’Ordine.
Perché, sì, è vero che loro due sono diventati amici un po’ per una serie di fattori geografici determinati dall’essere nati in un piccolo paesino addormentato, ma è altrettanto vero che hanno continuato a scegliere di essere amici anche dopo - quando, una volta arrivati a Hogwarts, sono stati separati dal Cappello Parlante.
Amo l’idea di Fabian che propone Assisi tutta un Voto Infrangibile per assicurare a Lots che la loro amicizia sarà eterna, così come amo la franchezza della risposta di lei.❤️
Ma ciò che mi ha davvero fatto amare visceralmente questa storia è il dettaglio di quanto lei si sentisse a casa nel sorriso di Fabian, perché si mostra inequivocabilmente l’entità del loro legame e l’importanza che aveva per Charlotte - e per Fabian. E io non posso che struggermi per la sua morte, perché so che Charlotte ne sentirà sempre la mancanza, perché loro si erano sorrisi ancora prima di capire cosa fosse davvero un sorriso.
Amo sempre di più questa raccolta, e questo mondo a cui hai dato vita.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
18/11/20, ore 16:58

Finalmente riesco a tornare su questa storia. Finalmente, dico, perché in realtà l'ho letta appena l'hai pubblicata, ma proprio non ce l'ho fatta a mettere subito in fila delle parole lucide. Non credo di farcela nemmeno ora, ad essere del tutto sincera, perché ogni rilettura mi riduce il cuore a pezzi, ma voglio provarci, perché questa storia è davvero bellissima (e dolorosa, e straziante, e ingiusta come solo la guerra sa essere) e ci tengo davvero a farti sapere (o almeno provare a farti sapere) quanto 500 parole abbiano saputo distruggermi.
Il legame di Charlotte e Fabian è qualcosa di bellissimo: è luminoso, è un raggio di sole, è qualcosa di prezioso (perché no, crescere assieme non basta per avere un legame simile, e si deve essere proprio fortunati per trovare qualcuno così con cui condividere la vita – ma si sa che la fortuna si paga sempre, ad un certo punto) e questo legame fraterno, viscerale, qui emerge tutto. Emerge tutto, e davvero sembra avvolto in una luce dorata, quasi si trattasse di un sogno. Un sogno che, però, ha in sé tutte le caratteristiche dell'incubo: quello che ho più apprezzato di questa storia, infatti, è proprio il modo in cui il dolore della perdita emerge in maniera tangibile e straziante senza mai però offuscare la luce dei ricordi. O meglio, lo fa, ovviamente lo fa, perché non potrebbe essere altrimenti, ma la bellezza di questo legame continua ad esistere accanto al dolore del lutto. Non so se quello che sto cercando di dire abbia anche solo una briciola di senso, purtroppo temo di no, ma insomma, è una cosa che ho adorato. Anche perché questa luce, il calore che emerge dalle battute di Fabian e dai ritagli di ricordi altro non fa che rendere ancor più acuto il dolore del tempo presente, in un gioco di contrasti assolutamente perfetto.
E, io non so bene come dirtelo, ma la certezza di Fabian che il suo primo sorriso sdentato fosse proprio rivolto a Charlotte mi ha lasciato senza nemmeno le energie per piangere. È un'immagine bellissima, talmente bella da fare un male che nemmeno riesco a dirti, soprattutto in una storia che su questi sorrisi costruisce un universo intero.
Davvero, questo brano è qualcosa di stupendo, e adoro l'equilibrio narrativo che regge il tutto, in questo alternarsi di discorsi e narrazione, di presente e passato, di calore e di dolore gelido. È una storia perfettamente bilanciata, e nel suo equilibrio mi ha completamente stesa (che immagine poetica, eh?).
Bravissima, davvero!

Recensore Master
15/11/20, ore 01:31

Non ti leggevo da troppo tempo.
Troppo.
Questo significa che ho questa storia non abbastanza preparata a farmi carico del dolore in cui sono immersi i tuoi personaggi, in cui Charlotte annega ogni giorno di più.
Però significa anche che mi sono mancati tantissimo e mi sono mancate le tue parole feroci, che non fanno sconti a nessuno e in qualche modo riescono a raccontare il dolore.
Dire che abbia ben rappresentato il mio prompt è dire poco, ma non è di questo che voglio parlare, non riesco a essere così lucida, perché ho veramente su di me tutta la tragedia di Fabian e Charlotte, i loro sogni disillusi.
Ho sempre trovato crudele la morte di Fabian, lo sai, ma viverla così la rende ancora più tremenda. Fabian era casa per lei, era il suo porto, era l'amico di sempre, ma alla guerra non importa dei legami e del bene infinito, né importa delle promesse da mantenere, alla guerra non importa di niente e di nessuno.
Ecco, la tua storia che immagina un epilogo alternativo trovo fotografi sempre con estrema maestria i risvolti senza sconti della vita bellica: sei spietata perché realistica, perché metti nero su bianco una fetta di Storia.
In questa breve storia emerge tutto, veramente tutto, il futuro distrutto di questi ragazzi: nei dialoghi, ormai figli di un passato perduto per sempre, ci sono i sogni di vite quiete, che guardano al futuro con speranza e aspettative; ma nel narrato c'è il presente fatto di niente, di vagiti ormai scomparsi e di sorrisi che non torneranno più.
Non era il loro tempo, dici, e a ragione. E io temo che anche il tempo della sola Charlotte sia andato via assieme a quello di Fabian, perché senza una casa, anche a guerra finita, non saprà più dove tornare.
Sono veramente colpita da questa storia meravigliosa e crudele al contempo. Grazie di averla scritta e di aver dato vita a personaggi così impattanti.
Un abbraccio, spero a presto (e perdona la recensione di poche parole)! 💙

Recensore Master
22/09/20, ore 11:09

Recensione premio per "Il contest delle prime volte" 2/3

Cara, eccomi finalmente di ritorno in questa raccolta incentrata sulle amicizie della saga — di cui avevo già amato immensamente il primo capitolo.
Tu definisci questa flash un pastrocchio, ma io ti rispondo dicendo invece che l’ho trovata davvero ben strutturata e molto aderente al canon e all’idea che anche io ho di Ernie, e di tutto il suo gruppo Tassorosso. Mi è piaciuta tantissimo la tua scelta di collegare tra loro le drabble grazie alla foto scattata alla fine del secondo anno — il primo momento in cui anche gli altri studenti della scuola hanno avuto a che fare con l’oscurità, visto che nel primo anno di Harry gli altri non hanno avuto un’idea chiara di cosa davvero sia successo con Raptor. Quella foto ha assunto un significato via via diverso, e più profondo, con il passare degli anni e ha permesso a Ernie di ricordare sempre la ragione che lo aveva spinto a entrare a far parte dell’ES, prima, e della resistenza, poi.
Perché quella che stanno combattendo non è solo la guerra di quelli che Voldemort e i suoi definiscono Sanguemarcio, non potrebbe mai esserlo. Il secondo dialogo che hai inserito mi ha fatta ripensare alla famosa frase di Oriana Fallaci sul parlare che diventa un obbligo, perché stare zitti è una colpa; l’omertà ha avuto un ruolo importantissimo in ogni ingiustizia perpetrata nel nostro mondo — e vale lo stesso anche per i maghi, Ernie lo sa e sceglie di combattere anche, ma non solo, per Justin e per gli altri come lui che non sono eredi delle Sacre Ventotto. Ho amato poi l’inserimento del dettaglio riguardante alla sua scelta di sfidare i Carrow, decisamente due dei personaggi più infimi di tutta la saga, a mio parere.
Lo stile della storia è, come sempre, meraviglioso e ho adorato in particolare la frase in cui parli dei motivi per combattere Voldemort, che hanno nomi e cognomi ora, ha una forza estrema ed è, decisamente, evocativa. Ernie non si arrenderà facilmente, e non lo faranno nemmeno gli altri, in questo modo quindi Harry non sarà morto invano — e lo stesso vale per tutti gli altri ragazzi morti troppo presto.
Grazie per aver condiviso questa storia e per la scelta di concentrarti sui vari membri della Resistenza che si rifiuta di piegarsi al cospetto dell’orrore che Voldemort vorrebbe.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
08/09/20, ore 17:16

Ciao cara, eccomi finalmente da te, ormai l’hai capito che io la vita la vivo sull’orlo del precipizio — che in questo caso è il ritardo —, sennò non sarei felice.
In realtà avevo già letto questa storia, ma volevo prendermi il giusto tempo per dedicarle una recensione appropriata e questa attività mi sembrava l’occasione giusta.
Ho sempre, sempre, amato il rapporto fraterno tra Harry e Hermione e non avevo dubbi sul fatto che tu saresti stata in grado di emozionarmi nel trattarlo — soprattutto perché ci ritroviamo al cospetto di una Hermione che ha a che fare con la scomparsa di Harry e l’influsso che essa ha avuto su di lei. Ho trovato molto evocativa la tua scelta di mostrarci come la perdita di Harry scavi un solco sempre più profondo nella Torre delle prerogative di Hermione e di conseguenza nella sua anima, soprattutto perché tutto questo avrebbe avuto almeno un po’ un senso se ci fosse stato un epilogo felice — che in questo universo manca. Peccato che la prima regola, quella che si trova alla base della Torre, oltre che essere la più difficile da rispettare per Hermione è anche quella che più viene messa alla prova da queste gocce che scavano nel profondo dell’anima di Hermione.
Ogni dettaglio che ricorda a Hermione l’amico scomparso è una vera e propria stilettata al cuore e il fulcro di questa flash, la parte centrale, mi provoca un’ondata di emozioni incontrollabili, perché immaginarmi Hermione che soffre la perdita di Harry e che, per di più, è costretta a farlo in un mondo sconvolto dalla prosecuzione della guerra è praticamente insopportabile. Mi sembra più che plausibile che anche Hermione, sì proprio lei che è sempre sembrata quella più preparata dei tre, non abbia nemmeno preso in considerazione l’idea che uno di loro sarebbe potuto morire — di sicuro non Harry, poi —, in effetti ho sempre creduto che Hermione incarnasse un po’ la prospettiva di JKR e non penso che lei avrebbe mai, davvero, sacrificato il protagonista. Tu invece ci mostri la fragilità di Hermione, una fragilità che è data dall’insieme di tutto ciò che ha perso e di tutto ciò che deve e non deve fare per riuscire ad andare avanti, meraviglioso l’accenno ai loro tre cuori indivisibili l’uno dall’altro: connessi nel bene e nel male.
Lo stile è stupendo, come in ogni tua storia, probabilmente sono ripetitiva, me ne rendo conto, ma ogni volta che leggo qualcosa scritto da te mi sento letteralmente trascinata all’interno della storia e vivo accanto ai tuoi personaggi ciò che sta accadendo. La ripetizione onomatopeica della goccia che inframmezza le varie frasi aggiunge un tocco che dà ancora più ritmo alla storia e ti permette di rendere ancora vivido il dolore di Hermione, quindi complimentissimi anche per questa scelta, che si ricollega benissimo al titolo che hai scelto.
Insomma, mi rendo conto che questa è una recensione piuttosto priva di un filo logico, ma mi succede sempre così quando leggo una storia splendida come questa. Tra l’altro colgo l’occasione per dirti che non conosco la filastrocca per imparare a contare a cui hai accennato, ma suona molto interessante ed è stato un ottimo pretesto per introdurre il parallelismo tra la torre vera e propria e quella delle regole che Hermione ha creato per sé, sono i piccoli dettagli come questo a rendere una storia ben costruita e meritevole di essere letta.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
31/08/20, ore 20:45

Ciao tesoro!

Oggi mi prendo una sera per me, il che significa prendersi una sera per recuperare tutto il recuperabile. Sono in estremo ritardo, ti chiedo quindi perdono: non mi sono dimenticata di te, ho solo rimandato fino al possibile perché volevo arrivare qui con tutto il mio spirito e il mio animo libero.
Sono un goccio impossibilitata a fare come al solito: quando conosco poco un personaggio ho paura di dire cose stupide, per questo mi fisserò principalmente sulla tua bravura, sulla tua innata capacità di rendere tutto vivo e perfetto. Come al solito hai uno stile che ha la capacità di trasportarmi via, di mostrarmi quei libri, quella fotografia, colori e movimenti alla perfezione, come se fossi sdraiata sul letto di Ernie.
Ernie, Ernie che ha tutte le ragioni per scappare via ora che la guerra è finita, le ragioni per cercare di salvare la propria vita, ma non può farlo, non è quello è: fin dall'inizio ha mostrato la forza di lottare e di resistere e anche adesso, con la guerra alle spalle, quella forza non se ne va. Si attacca disperata alle migliaia di nomi e ingiustizie e lo carica, insieme a quella foto di Justin. Insieme a quella foto, quella che non smetterà mai di muoversi.
Bellissima, lo conosco poco ma sei riuscito a farmelo amare, grazie, grazie,
Sia ❤

Recensore Veterano
10/08/20, ore 09:02

Eccomi qui!

Un po’ in ritardo ma sono arrivata anche dal tuo soldato Ernie, di cui ho apprezzato infinitamente le motivazioni, le riflessioni, le scelte.

Ho sempre un debole per questi personaggi che potrebbero ‘non fare’, ‘non partecipare’ ed invece non esitano a gettarsi nella mischia, ad abbracciare una causa per un amore, un amico, un ideale, per una scintilla che prende e li fa scattare.
Ecco, Ernie sarebbe potuto essere un immune, trincerarsi dietro il suo status di sangue e lavarsi le mani. È un po’ pedante e pomposo, estremamente scrupoloso a scuola. Eppure decide di combattere - non solo, è il primo che si alza e decide di restare e dare un senso a quel che avevano iniziato anni ed anni prima con l’ES.
Ed ho trovato meraviglioso il modo in cui hai presto quest’amicizia tutta Tassorosso e l’hai resa il motore di Ernie.
Lui ricorda già le discriminazioni subire da Justin, l’attacco subito al loro secondo anno. Sono meravigliosi questi brevi dialoghi in cui Ernie lo rassicura sul suo essere un mago a tutto tondo e su come alla fine quella guerra sia diventata la guerra di tutti, come non si combatta più solo per Justin ma per tutti gli amici caduti troppo presto.

Detto questo, io mi sono innamorata del tuo modo di scrivere è del lessico che utilizzi. Quindi, bazzicherò sempre dalle tue parti (magari con ritardo ma ci sarò!).
Avrei voluto farti una recensione più strutturata ma dal cellulare ho fatto del mio meglio!
Un abbraccio, Fede

Recensore Master
08/08/20, ore 16:24

Mia carissima Maqri!
Eccomi qui al secondo capitolo di questa raccolta sempre toccante. Qui abbiamo il giovane Macmillan che combatte nonostante non sia propriamente la sua guerra, questa. Potrebbe non esserne toccato e invece sceglie di lottare e di ricordarsi il perché tramite una foto che immortala, invece, un momento sereno. La foto non è solamente il ritratto di due ragazzini che sorridono e si abbracciano nonostante le divergenze di classe e di sangue, ma è anche il simbolo di cosa viene distrutto se e quando Voldemort va al potere. Ti confesso che, 2020 a parte, adoro le distopie e adoro il fatto che nelle tue storie si parta dal presupposto che Harry non ce l’abbia fatta. Ciò permette di scandagliare l’animo di personaggi già provati dalla resistenza, come Hermione, ma anche di concentrare il focus su quei pochi che rappresentano l’Esercito di Silente o l’Ordine della Fenice.

Macmillan risulta immediatamente simpatico perché sceglie una causa giusta pur essendo un nobile purosangue. Come gli Weasley, cerca di proteggere coloro che hanno per nascita meno diritti di lui. L’immagine della foto che lo segue come monito e come consolazione nei rifugi dell’ordine è estremamente toccante e la cosa bella di queste drabble è che esprimono la forza di chi resiste e di chi non si arrende. Inutile dire che anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo, perché esprime forza, tenacia e speranza nonostante il buio che questo mondo distopico offre a chi è sopravvissuto e deve lottare per la propria vita e per la libertà. Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
02/08/20, ore 20:29

Devi sapere che Ernie, tra i personaggi secondari che compongono l'ES, è quello che mi ha sempre colpita di più.
Anni fa scrissi su di lui partendo proprio dall'estratto che citi qui e che ha rappresentato per me sia una conferma che un ulteriore motivo per notarlo ancora un po' di più, per interrogarmi su questo ragazzo dai modi pomposi e da un coraggio sopito, pronto però a esplodere.
Ritrovarlo tra le tue pagine, in queste pagine, è stato già di per sé emozionante, perché sapevo che avrei scorto tutta la sua anima di soldato e tutto il suo senso di lealtà e giustizia incastrati nelle tue parole.
Eppure, ho trovato anche di più.
Ho trovato un amico, un ragazzo troppo giovane, una guerra che è di tutto e di nessuno, delle ingiustizie che non hanno alcun senso.
Ho trovato un dodicenne che guarda sperduto la statua di Justin e non sa cosa fare, forse neanche capisce sino in fondo cosa stia accadendo.
Ho trovato un ragazzo maturato troppo in fretta che non vuole saperne di trincerarsi dietro la giovane età, dietro la status di studente, e chiedere di restare e combattere – perché fuggire non serve a niente e quella è la sua guerra.
E infine ho trovato un uomo, perché il ragazzo è scivolato via nell'arco di pochissimi mesi. Un uomo che ormai neanche si interroga più sul perché combattere, perché rischiare tutto e non far valere uno stato di sangue che potrebbe salvarlo. Ho trovato un soldato che ha scelto e che andrà avanti, costi quel che costi.
Tu dici che è un mezzo pastrocchio, io dico che la flash è meravigliosa e intima ed emozionante – e ripeto per l'ennesima volta (l'ho già scritto in qualche altra recensione lasciata alle altre storie scritte per l'iniziativa) che da questa traccia escono sempre fuori delle perle e sono felicissima di averla proposta.
Ormai lo sai, che amo il tuo stile, quindi non mi soffermo neanche su questo punto.
Grazie di aver dato vita a un altro racconto meraviglioso, sei un'autrice che non delude mai.
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
31/07/20, ore 20:19

Ciao Maqry, ti confesso che volevo leggere il secondo capitolo di questa raccolta (per via della traccia soldati), ma mi sono sentita poi attirata anche dal titolo di questa flash e quindi mi trovi qui per prima:)
Hai indagato l'amicizia tra Harry e Hermione sotto una chiave particolare (e decisamente angst). Harry è morto qui e a Hermione non resta che ricordarlo - un'immagine è un plic - e fare i conti con l'ipotesi mai considerata che uno di loro sarebbe potuto morire e la realizzazione che le regole (concetto fondamentale per Hermione) non bastano.
Molto evocativa l'immagine della torre: Eppure non poteva essere diversamente, e una torre pendente con fragili fondamenta era sempre meglio di una torre crollata, si ripeteva. Ho trovato questa frase davvero potente nella tensione tra pendere e crollare.
Infine, quel Plic è usato proprio bene, altro che goccia, è un proiettile che arriva tantissimo, soprattutto in quell'insieme di parole finali, lapidarie e centrare. Plic, Harry, plic. 
Ti faccio i complimenti per l'emozione che sei riuscita a tirare fuori, per la cura dello stile e per il modo intelligente e personale in cui hai usato il prompt.
Bellissima flash!


 

Recensore Master
30/07/20, ore 23:47

Buonasera Maqry ❤

Sai già ormai che per me l'ordine è sopravvalutato :"), quindi perché no, approfitto di "A scatola chiusa" per proseguire questa raccolta!

Intanto, interessante la scelta del protagonista, un niente affatto scontato Ernie MacMillan!
Ah però prima di continuare devo protestare: la flash non è affatto un pastrocchio, anzi, quindi smettiamola di autodemolirci o ti mando Potter! >:(

Dopo questa serissima premessa, parliamo della flash.
Innanzitutto è scritta benissimo, ma non è che avessi dubbi! Non ho trovato neanche un refuso, e non so se hai avuto occasione di notarlo (forse no) ma sono terribilmente pignola, quindi davvero complimenti già solo per questo!
Ma la correttezza formale non è naturalmente l'unico pregio della flash.
Intanto, il titolo mi piace: sembra parlare direttamente a Ernie, chiedendogli perché abbia scelto di combattere, lui che potrebbe permettersi di non farlo per via delle sue origini.
Mi piace molto anche come hai scandito i tre paragrafi con la (quasi) anafora sulla fotografia, intervallandoli con scene evocate da "semplici" botta e risposta molto significativi.
D'altra parte, nonostante sia Purosangue, Ernie è un Tassorosso: mi piace molto come hai evidenziato il forte valore che assegna all'amicizia, simboleggiata dalla foto con Justin (e scattata da Hannah!). Ed è proprio basandosi sull'amicizia che Ernie sceglie di resistere: interpellato sul perché, mostra la foto.
L'ultimo paragrafo ci lancia nel presente, un presente grigio e duro. La fotografia c'è ancora, e il tuo protagonista l'osserva ben più di quanto non veda Justin: così mostri (o almeno questa è la mia interpretazione) quanto non sia tanto l'amicizia con Justin in sé, ma più il valore astratto che ci sta dietro, a portare alla coraggiosa scelta di Ernie.
Le ultime due battute sono stupende e condensano tutto alla perfezione: è la guerra di tutti, ora.

Grazie per questa flash, l'ho apprezzata molto ❤

Un bacio, a presto!

Mari

Recensore Master
27/07/20, ore 00:06

Ciao!
Finalmente riesco a passare da questa flash che in realtà ho letto appena pubblicata, ma insomma, cosa c'è di meglio di rileggersi una sana dose di angst dolorosissimo prima di andare a dormire e affrontare una nuova settimana?
A parte gli scherzi, sono davvero, davvero contenta che tu abbia intrapreso questa avventura sotto forma di raccolta che esplori la brevità: sai già quanto mi piaccia tutto il tuo progetto, tutto ciò che si nasconde dietro questa serie così complessa e ben strutturata, ma questo racconto in particolare mi ha devastato il cuore.
La tua Hermione in questo contesto l'abbiamo sempre conosciuta forte, in un certo senso "oltre il crollo", capace di mantenersi salda nonostante la disperazione.
Ecco, io dovevo aspettarmelo, ovviamente, che una flash ambientata nelle sue prime settimane a Shell Cottage sarebbe stata una vera e propria pugnalata, ma non sai quanto mi abbia fatto male leggerla così fragile, così a stento capace di mettere un respiro dopo l'altro. Ho sempre amato moltissimo il rapporto d'amicizia che c'è tra Harry e Hermione: nella saga, vuoi anche perchr tutto è raccontato dal punto di vista di Harry, che non è proprio incline a sentimentalismi e grandi dichiarazioni, non li vediamo mai dirsi quanto si vogliano bene, né ci sono momenti particolarmente teneri tra di loro, ma apprezzo il loro legame anche di più per questo: la loro è un'amicizia che emerge dai gesti concreti, dal loro restare uniti sempre e comunque, e tu qui le hai reso un omaggio a mio parere davvero splendido. Soprattutto nel momento in cui Hermione riflette sul fatto che, nonostante tutto, lei non avrebbe mai pensato che proprio loro tre potessero essere divisi emerge tutta la tragicità della situazione: non solo si trovano ad aver perso una guerra, non solo si trovano sull'orlo di un baratro terribile, ma Hermione e Ron hanno perso una parte di loro stessi, ed è qualcosa che davvero ti toglie la terra da sotto i piedi.

Il dolore di Hermione è vivido e straziante, e credo che tu abbia tratteggiato un fermoimmagine davvero molto accurato di cosa voglia dire svegliarsi ogni giorno con il dolore sordo, quasi anestetizzante (quasi, perché non lo è mai, non per davvero) di un lutto simile.
La disperazione che arriva pian piano, qui flash che la vita quotidiana inevitabilmente ripropone. La carezza di un gatto che si trasforma nella chioma di chi abbiamo perso: ecco, sono dettagli così che davvero ti rivoltano l'anima.
Il dolore di Hermione arriva in maniera tanto efficace che è davvero difficile cercare di razionalizzare il tutto in una recensione.
Però, davvero, che bellezza.
Che dolore, ma che bellezza.

Per quanto mi riguarda, poi, trovo che tu ti sia mossa benissimo anche nella brevità di questa flash, riuscendo a utilizzare uno stile incisivo e in grado di sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione.

Insomma, come sempre ti faccio i miei complimenti!
A presto!