Eccomi qua,
Ti ho fatta attendere più del dovuto, visto che ormai sei nella lista dei miei autori preferiti e non riesco più a cancellarti via. E non voglio farlo, non se parla proprio visto che hai scritto questa storia e la leggerò dall'inizio: ne sono tremendamente orgogliosa, seguirti in un progetto tutto nuovo e vedere che meraviglia mi costruisci sotto gli occhi.
Ma con calma, con calma. Harry e Hermione per me voglio dire tanto: sono importanti, per infinite personali ragioni che non avrebbe senso tirare in ballo qui, ma sono certezza. Casa, amore, sono tutto quello che mi aspetto che siano e adoro il modo in cui si capiscono, senza avere bisogno di dirsi le cose. Perché a volte, a dirle, si spezza la magia. No, Harry e Hermione non hanno bisogno di niente, se non la presenza reciproca dell'altro, che è diventato una famiglia che non hanno mai avuto, o perso. No, Harry e Hermione si bastano così, si bastano con una risata, con le dita della giovane che si muovono tra i capelli spettinati del Prescelto, si bastano con un buon odore di bucato fresco da piegare.
Ogni tua parola ha risvegliato in me tante sensazioni e sono sicura di star scrivendo cose senza senso: ogni ricordo che Hermione ha, si fissa nella mia mente, che si mette ad immaginare cose. È tutto così familiare, tutto così reale che non sembra essere vero, che non può essere vero: non esiste nella realtà quella torre senza fondamenta, Harry non può essere morto, non possono essersi persi davvero. Perché Hermione, Hermione l'avrebbe seguito dovunque. Hermione non avrebbe esitato ad accompagnarlo anche dietro il velo fragile della vita. Ed è straziante, santo cielo se lo è, osservare i pensieri della strega che prendono forma e che vengono distrutti da quella goccia che continua a scendere e sembra essere pronta a rompere ogni cosa, quel castello di carte che si è costruita in quei mesi senza saper neanche come si costruisce qualcosa.
Ma la capisco, lo capiscono tutti: Hermione semplicemente non ce la fa, anche se si ripete ogni giorno un sacco di stupide regole, non riesce ad andare avanti come dovrebbe perché senza Harry non è la stessa cosa. Perché è Harry quello in grado di capirla davvero, di comprendere cosa ci sia dietro il suo volto tirato e stressato, era Harry ad aiutarla a trovare le risposte.
E non tolgo nulla a Ron, perché Hermione ha bisogno di Ron con tutto il cuore, specialmente ora, ma non è la stessa cosa, non potrebbe mai essere la stessa cosa. Forse la interpreto io, perché un po' mi ci ritrovo nella loro amicizia e penso più di quanto dovrei, ma quando conosci una persona che si incastra così bene, anche se non è amore, lasciarla andare ti strazia il cuore. E non importa delle sue regole questa volta, se non la smette di pensare. Non importa delle regole, se Harry è morto e la sua morte è come una goccia che distrugge delle fondamenta inesistenti. Non importa e basta.
Comunque ora la smetto di star qui a dire senza un senso cose che magari non hai nemmeno voglia di sentirti dire. Il punto è che le meriti, perché la storia è bella e mi fa già male il cuore e non vedo l'ora di vedere il seguito! Sono contentissima che ti sia tornato il pc, finalmente potrò leggerti ancora e ancora. E sono contenta dell'esistenza di "Caffè e Calderotti", perché senza non avremmo mai avuto questa storia.
A presto,
Sia ❤
p.s ho letto la recensione, ne sono immensamente grata e con un briciolo di tempo ti risponderò a dovere! |