Recensioni per
Daddy’s soldier
di Marti Lestrange

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/01/21, ore 21:30

Ciao Marti!
Ho sempre voluto leggere qualcosa su Hestia Jones e per la prima volta sono riuscita a farlo. Questa storia è davvero interessante sotto molti punti di vista; i dettagli che hai disseminato mi hanno in certi punti del testo fatto spalancare gli occhi per la sorpresa. Che dire? Hestia è un personaggio poco esplorato e tu l’hai fatto meravigliosamente senza tralasciare nulla. Complimenti

Recensore Master
02/08/20, ore 18:58

Ciao, Marti!
Ho troppo di tuo da recuperare, ma mi sembra una buona cosa iniziare con la storia nata da A scatola chiusa!
Dunque, io non conosco la tua Hestia, questo per me è stato il primissimo incontro con lei e devo dire che mi ha affascinata molto, soprattutto perché ho la sensazione che abbia ancora tanto da dirmi e io abbia a mia volta ancora molto da scoprire su di lei.
Nonostante la narrazione in prima persona, la protagonista – se possibile – cede il passo agli occhi di suo padre, a un'educazione che l'ha voluta soldato per diritto di nascita. È un'idea, questa, che mi intriga, perché è come se Hestia avesse la lotta nel sangue, cresciuta per quello, e cresciuta in guerra considerando il periodo storico entro cui hai ambientato la sua nascita – un insieme che trovo credibile e collocato perfettamente nella cornice dell'opera originale.
Nonostante questo focus interno che risente dell'occhio esterno del padre (come tra l'altro ci suggerisce il titolo stesso), sono comunque riuscita a conoscerla un po', la tua protagonista, caratterizzata dallo stoicismo proprio di chi è stata abituata alle difficoltà e al dolore, resa quasi marmorea da questi occhi che non piangono – perché i soldati non piangono, non ne hanno tempo, e una Jones è un soldato.
Mi intriga molto anche il rapporto con la sorella minore, cui si intuisce farà da guida alla morte del padre. Ecco, parlando di quest'ultima, il fatto che il padre affidi tutto alle mani di Hestia, che veda in lei la propria erede, mi ha dato l'idea di quanto fosse orgoglioso di lei e di quanto lei abbia abbracciato la filosofia di vita del soldato – mi chiedo se abbia mai avuto dei rimpiati o dei pentimenti nei momenti più bui della sua vita.
Insomma, una storia molto bella, ma soprattutto una caratterizzazione tanto interessante, spero di riuscire a trovare il tempo per approfondirla leggendo la long (ma se volessi scrivere qualche oneshot su di lei, nel mentre, io la leggerei più che volentieri XD)!
Un abbraccio, a presto!

Recensore Junior
26/07/20, ore 18:25

Sì, lo so che avevo detto che avrei dato precedenza ad altre storie ma... ho visto "Hestia Jones" e mi ci sono fiondata! Già in "Death..." ti avevo detto quanto questo personaggio mi affascinasse, quindi, vedendo il suo nome, non ho saputo resistere alla tentazione!
Una storia che mi ha lasciata con gli occhi lucidi ed il "magone in gola", complimenti! Mi hanno commossa le parole di questa piccola soldatessa, di questa bambina che crescere seguendo le orme del padre e che si trova poi a prenderne il posto, a prendersi cura della madre e della sorella (la prima, che si rivela avere una carattere altrettanto forte e la seconda che, dalle ultime parole di Hestia, si capisce che sarà indirizzata su quella strada!).
Ho fatto una toccata e fuga perché sono proprio di corsa, ma ci tenevo a lasciarti due parole e a dirti quanto io avessi apprezzato questa storia!
Alla prossima!
Un abbraccio <3

Recensore Veterano
25/07/20, ore 18:04

Eccomi, finalmente!
Sai, sono proprio contenta di aver scelto questa, come prima storia da leggere fra quelle presenti sul tuo profilo.
Infatti, mi ha davvero impressionato l'abilità con cui sei stata in grado di prendere questo personaggio e di infondergli vita. Del resto, Hestia, nella saga, è poco più di una figura intravista giusto in un paio di occasioni e pertanto sono colpita dalla profondità che hai saputo conferirle.

La tua Hestia mi è piaciuta tanto, veramente tanto.
In una carrellata di scene (scene brevi e incisive, in cui, però, ogni parola è calibrata, capace di aggiungere un piccolo tassello alla vita e alla famiglia di lei - io adoro chi riesce ad incapsulare così tanto, in così poche parole!), hai ricostruito un percorso a mio parere meravigliosamente plausibile per spiegare cosa si cela, nel profondo, dietro la presenza della Hestia adulta fra i Membri dell'Ordine della Fenice.
Non ho letto le altre storie in cui compare la tua Hestia ma, come hai sottolineato all'inizio, questa storia si legge benissimo da sola: è come se tu fossi stata capace di raccogliere qui tutti i suoi primi anni, tutto il suo rapporto con il padre, tutta la sua forza e il coraggio.

Ma, soprattutto, credo che l'aspetto che più ho apprezzato sia stato il potere evocativo di questa spolverata di parole che hai scelto per ogni scena: dal crescere "all'ombra del salice", alle bevute col padre al bancone, accompagnate dalle note del blues, all'aria nella stanza in cui giace il padre " intrisa di ferro e sudore" fino a quella morte vestita di bianco, seduta sul letto. Insomma, davvero, ho amato ogni singola scena e ogni parola usata per "dipingerle".
Sei stata davvero brava - la prima impressione che ho tratto del tuo modo di scrivere, lo avrai intuito, è super positiva! Sono proprio lieta di averti finalmente conosciuta anche come autrice.

P.S. Già prima di arrivare alle note avevo percepito questi toni "alla Peaky Blinders" su cui si regge la storia e niente ... volevo dirti che li ho semplicemente ADORATI!
(Recensione modificata il 25/07/2020 - 06:08 pm)

Recensore Master
23/07/20, ore 01:15

Ciao!
 
La storia mi aveva già attirata dal brevissimo estratto che avevi postato su fb prima di pubblicare, poi sapendo che partecipa al “gioco” sono corsa ancora più veloce a leggerla una volta pubblicata sul sito, prendendo due piccioni con una fava!
 
E niente, che splendore! Si è presa un posto di diritto tra le ricordate dopo la prima, straziante, lettura. Ho amato tantissimo la storia, come hai saputo costruire la flash, la tua protagonista… cercherò di andare con ordine quanto più possibile, perché la storia si merita una recensione per bene (non so se riuscirò a essere all’altezza, ma ci si prova).
Parto dalla cosa forse meno rilevante ma che merita una menzione: Peaky Blinders e Birmingham! Sappi che ho amato il piccolo omaggio e sentivo parlare i tuoi personaggi con il loro – spesso incomprensibile ma dannatamente affascinante – accento.
Bellissimo anche come hai strutturato la flash, intervallandola con la canzone e riuscendo a presentare tutto il percorso del tuo personaggio in così poche parole (ehm, sì, per me cinquecento parole sono troppo poche, ma tu hai saputo fare una magia unica con queste).
Ho amato il rapporto padre e figlia che hai delineato (in generale è un tipo di rapporto su cui mi piace leggere e interrogarmi, ma questo legame è semplicemente meraviglioso), fatto di piccole cose, che sono però quelle che restano di più nel cuore delle persone, come quell’idromele bevuto seduto su un bancone, il padre che fa ballare Hestia per le strade, il tè corretto con whisky (così, a caso, ha tutto il mio amore e rispetto per averlo scelto irlandese XD), e i geloni tra le dita. Non so se abbia senso, ma il passaggio dell’infanzia lungo il fiume, in mezzo al fango e tra pioggia e sangue l’ho amato: con poche coordinate realizzi l’immagine meravigliosa di questo padre che cresce la figlia insegnandole a combattere, a non piangere mai, a prendersi cura della sorellina. E lo fai tramite dettagli che sanno proprio di “addestramento”, o forse sono io che leggo oltre del semplice fango e il sangue, ma sapi che, forse irrazionalmente, quelle righe sono le mie preferite.
Bene, vediamo di andare ^^’. La scena dell’addio e del passaggio di testimone è straziante, un dolore che fa male e ti rimane dentro, e poi Hestia che, costretta a crescere in fretta per prendersi lei cura della famiglia, ora, senza versare una lacrima inizia a insegnare la lezione alla sorellina… non ho parole, ma ho riletto più volte con un po’ di lucciconi agli occhi (ho il terribile difetto di immedesimarmi troppo con ciò che leggo, ma sappi che un pezzo del mio cuore si è sentito come se ci fossi stata io, al posto di Hestia: mi hai fatto venire i brividi).
Questa tua caratterizzazione di Hestia tanto tenace, resiliente e guerriera mi è piaciuta tantissimo, e di sfuggita cito anche la madre, che a sua volta ho apprezzato tanto, con quel suo essere soldato in forma più silenziosa e in disparte, ma sempre ugualmente potente.
 
Niente, è meglio che ti lasci prima di riempirti di altre parole vuote, ma ho davvero amato la storia (e, aiuto, sarà difficile scrivere storie all’altezza di quelle che avete già postato!), l’ho riletta non so quante volte.
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

Recensore Junior
21/07/20, ore 23:01

Cara Marti, questa è, tra tutto quello che ho letto di tuo, una delle tue opere migliori.
Pur non partecipando all'iniziativa quando ho letto il prompt ho provato ad immaginare che cosa avrei scritto io, e devo dire che ad una cosa del genere io non ci sarei mai arrivata. Hai tirato fuori una storia struggente e molto originale -non tanto per la tematica in sé in generale, ma per il fatto che a primo acchito, il prompt "soldati" nel fandom di Harry Potter guida sicuramente nella direzione di esplorare la posizione di un mago a ridosso di una delle due guerre magiche. La storia è davvero struggente e diciamo che il lutto di uno dei componenti del nucleo familiare è una tematica che mi sta molto a cuore e che mi commuove sempre un pochino. È un ottimo lavoro, lo stile è puntuale e preciso, ma non banale, ogni parola è scelta con accuratezza ed arriva dritta al cuore.
Che bello spaccato su Hestia che ci hai offerto, mi piace scoprire le radici del suo coraggio e della sua fermezza. La perdita di un padre non è mai facile, ti segna e ti plasma un sacco. Ho amato il dualismo in cui Hestia vive il suo rapporto con il padre: il papà che con maniere burbere le insegna la durezza della vita è lo stesso che è capace di farla ballare leggera. Che meraviglia!
L'omaggio a Peaky Blinders poi l'ho amato, quando ho letto Garrison mi son detta "Ehi, aspetta...", e poi leggendo di Tommy e della battuta sul wiskey mi sono definitivamente convinta. Tu sai quanto amo questa serie TV, un riferimento non poteva essere che gradito.
Ti rinnovo i miei complimenti, penso che tu abbia fatto un lavoro eccezionale sotto tutti i punti di vista. Babi❤️

Recensore Veterano
21/07/20, ore 20:58

MA MA MA MA È STUPENDA! E soprattutto, ho quasi pianto!

Tralasciando il fatto che io conosco la Hestia di Death in Night e che, quindi, per me è un tassello mancante che si aggiunge a completare quella storia bellissima che hai creato.

Hai delineato un ritratto di Hestia, di questa 'daddy's girl", che mi ha commossa nel seguire la strada tracciata da suo padre. Ci sono proprio delle immagini che mi hanno colpita: da un lato, le ginocchia del fango ed i geloni, dall'altro, il ballo con suo padre (e in quel momento quasi si avverte questa musica blues mezza stonata).

Mi piaciuto tantissimo che questa tua Hestia, per quanto si definisca "il soldato di papà", cresciuta con i suoi insegnamenti, con questo suo "sei un soldato. Non dubitare mai della tua magia", pensi allo stesso tempo di essere come sua madre, che non piange mai, che non si piega mai.

La parte finale è la chiusura del cerchio ed io le storie che chiudono il cerchio le amo. Da Jones a Jones, da padre a figlie, da sorella a sorella.

Forse Hestia non avrà pianto ma, be', io sì.

Sei stata bravissima a scrivere COSÌ un personaggio del quale si sa così poco, le hai dato un passato, le hai dato una personalità precisa e definita e, niente, l'ho adorata!

A presto presto
Fede <3

Recensore Master
21/07/20, ore 20:58

Wow. Mi piace la tua Hestia. È cazzuta è una guerriera come suo padre e sua madre, dalla quale ammette di aver preso.
Mi è piaciuto molto come hai sviluppato il prompt e anche l'uso che hai fatto della canzone e i richiami a Peaky Blinders e a Birmingham. Bello bello bello.
Spero che tornerai a scrivere di lei e mi è piaciuta questa introspezione e vorrei vederla interagire con il mondo fuori, sul campo da battaglia.
Bello anche la creazione della sorella Megan.
Non so che altro dirti se non che sei bravissima!
Un abbraccio,
Sev