Recensioni per
Gli amici di Severus
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/12/21, ore 22:26

Oh mio dio piangooo T-T Si, sto stalkerando tutte le tue storie su Severus e sono una più bella dell'altra...

Recensore Master
18/02/21, ore 16:21

Seconda Recensione Premio per il contest "Ignotus - Indovina chi (Edizione Deluxe)"

Ciao.
Per la seconda, ho scelto tutt'altra tipologia di generi e sentimenti, ripiegando su questo personaggio che zitto zitto ha preso sempre più spazio tra quelli che preferisco della saga. Ad affascinarmi di questa storia e a farmi quindi decidere per questa, in ultimo, è stato poi il titolo e quindi il tema "particolare" che è stato preannunciato.
Severus Piton è un personaggio che io ho sempre percepito come "solo", disdegnoso della compagnia altrui e limitato nei rapporti con gli altri, ma che comunque ha ricoperto un ruolo per anni che, per forza di cose maggiori, lo dovevano in ogni caso portare a interagire con i colleghi. E i sono sempre chiesta in che modo questo fosse avvenuto. Voglio dire, non tutti i colleghi sono persone con le quali vorremmo interagire, e io ho sempre voluto sapere se l'astio che Harry prova verso di lui fosse una sensazione che Piton sapeva tirare fuori anche da altri, da gente sua pari per intenderci. Quello che mi ha affascinato fin dall'inizio quindi è stato l'utilizzo del termine "amici" in relazione al suo nome.
E leggendo la storia posso dire che questo titolo, così sconvolgente in questo accostamento di parole, così semplice nella sua formula, assume alla fine un sapore talmente ironico-amaro da far paura. La sua semplicità diventa espressione di un'amarezza e un dolore profondi nel personaggio, così come quell'accostamento così strano risulta essere un naturale evolversi di un rapporto per nulla cercato né imposto, in realtà, ma sicuramente impossibile da sradicare, per quanto Severus stesso possa desiderarlo o essersi illuso del contrario. Questo ribaltamento di sensazioni, nel semplice titolo, per me è un segno di grande arguzia nel sapere strutturare attraverso pochi e semplici elementi una trama originale, attraverso un punto di vista e una prospettiva inediti, andando a creare e ad approfondire un aspetto per nulla scontato (se non nella sua negazione istintiva) di un personaggio scuro, ambiguo, sfuggente.
A questo, poi, bisogna che io aggiunga i complimenti per una caratterizzazione ben costruita che non si discosta mai dal canone, seppure si vada a sedimentare su concetti nuovi, inusuali per i personaggi, mostrando dinamiche e interazione del tutto inedite.

Una cosa che mi piace alla follia è il modo in cui sai riadattare battute e scene canon, come quella dell'idromele di Lumacorno (davvero, mi ha fatto ridere l'idea di quest'uomo che sembra prende a lazo ogni scusa buona per evitare di fare regali a quel grande uomo che lo ha costretto a lasciare la sua comoda e "serena" pensioneXD).
Ovviamente la risposta di Severus è quella che mi ha tagliato definitivamente in due, perché se Ron e Harry potevano trovare divertente questo vizio di Lumacorno, questo conflitto tra la generosità di un regalo e la lussuria di godersi questo agio, Severus potrebbe quasi essersi indispettito nel sapere che gli è appena stato rigirato il regalo di un altro (che poi, resta il fatto che così Lumacorno se lo gode anche luiXD). E niente Severus indispettito, sempre suscettibile, è bellissimo, oltre a essere canon.
Altra cosa che ho apprezzato è la premessa: Severus indossa una maschera anche quando si mostra odioso e irritato e insensibile. Dai subito a capire quanto sia falsa questa sua natura composta, distaccata, quanto lui si ostini a rifuggire qualsiasi legame o rapporto con gli altri, temendolo quasi, o forse è talmente attaccato a questa maschera da aver paura a mostrarsi senza. Insomma, questo particolare mi è piaciuto molto.

E infine ho adorato la caratterizzazione singola di tutti loro.
Vitious con i suoi modi scattanti, un po' acuti, svelti e dinamici, mi ha ricordato moltissimo il Vitious dei film, ma ha anche dato sapore a quello che sappiamo di lui. Non so perché, ma il dettaglio che Vitious da giovane fosse un abile duellante si sposa alla perfezione con questo fare un po' burbero che dimostra con questa frase "Sei pronto alla prima sconfitta a scacchi dell'anno, Severus? Se chiedi a me io sono qui solo per questo!" dimostra la sua natura avventurosa, competitiva, sportiva e arguta, e allo stesso tempo dà prova dei suoi modi incoraggianti/riservati, di chi sostiene senza troppe smancerie, di chi sa starti accanto senza urlarlo ai quattro venti.
Inutile dire che Lumacorno è perfettamente Lumacorno. Vizioso, carezzevole, ammanierato, con i suoi modi sempre di chi ama vivere nel lusso e negli agi, il commento sul colore della stanza mi ha steso, così come la sua invadenza, i suoi modi indelicati se vogliamo ma comunque con quel fare premuroso a suo modo, sempre sottile e stuzzicante.
La caratterizzazione si Charity l'ho trovata perfetta per il poco di lei che sappiamo. Si adatta alla sua natura così mite ma decise che è venuta fuori dai libri (mite perché una strega che insegna Babbanologia, non so perché, già di per sé mi dà l'idea di una donna compassionevole, aperta, gentile, aggiungici i modi entusiasti con cui parla di Hermione, se non sbaglio, e a questo somma il coraggio con cui durante gli anni bui della guerra e nonostante la morte di un difensore come Silente lei comunque professi la tolleranza versi i Babbani, e capirai che pur se nuova, la sua caratterizzazione a me è parsa canonica, quella propria sua naturale, e ti faccio i complimenti ancora una volta per la sensibilità che hai nel tirare fuori il lato più profondo dei personaggi). Comunque i suoi modi così genuini, espansivi e senza vergogna, l'affetto che professa senza mascherarlo me l'hanno fatta amare. Le sue premure, la sua disarmante gentilezza, la sua cortese determinazione. Lei è paziente ma non molla l'osso, ed è come l'acqua: modella la roccia senza farla soffrire, senza farle sentire il suo tocco invadente. Ed è Severus quella roccia, lui che forse la vorrebbe guardare con disprezzo ma che si ritrova semplicemente a subire, non incoraggia ma non scoraggia, e sotto sotto l'ammira, e molto.
E infine Minerva, con i suoi modi sempre spinosi, molto composti e un po' alteri, arguta, che si addolcisce soltanto quando ce n'è più bisogno con un istinto compassionevole che si dischiude solo per un attimo, e che a me ha ricordato quello che utilizza più volte con Harry. Minerva dimostra di avere uno spirito di divertimento molto sottile, una comprensione del prossimo che si cela dietro una maschera di austerità, che di fatto la rendono un personaggio forte, saggio, distaccato ma non privo di sentimenti.

Ho apprezzato inoltre il modo in cui dai loro voce. I dialoghi sono perfetti, creati ad hoc sui personaggi per esprimere la loro caratterizzazione, e anche il lessico concorre a dare prova di ciò. Un esempio più lampante secondo me è la frase di Silente: "Una memoria piena di momenti felici e persone care è un magazzino utile, specialmente nei tempi più bui" la cadenza, la metafora del magazzino, la visione che traspare del mondo sono tipici di Silente, sembra una battuta del libro tanto è perfetta.
E parlo anche di Silente, del quale ancora una volta si evince sia quel suo protendere sempre per "il bene superiore" il suo sfruttare gli altri, ma anche il dolore che gli costa fare ciò. Inoltre, trovo che questo escamotage che tira fuori sia uguale a quello che escogita per Ron e Hermione e Harry stesso, quando affida a loro non solo un pezzo della sua eredità, ma soprattutto uno strumento per conoscersi e combattere i propri demoni prima ancora del nemico. Perché il tuo Silente sa quello che il Silente del libro sa (scusa il gioco di parole): ovvero che per affrontare gli altri, bisogna prima affrontare se stessi e i propri punti deboli. Silente dimostra di conoscere molto bene anche Severus, e mi affascina il modo in cui tu sia riuscita a creare una trama tanto parallela a quella originale, cucendola su questo personaggio. Sento l'eco delle scene del libro mentre leggo questa storia.


La scena principale mi ha fatto malissimo - e non so perché, ma è stato Vitious a farmi più male, la battuta sugli scacchi, forse perché lasciava pensare che non fosse l'unica volta in cui, con una scusa o l'altra, questi due si dessero a un'amichevole partita di scacchi, e quindi lasciava intendere un rapporto di "sottile amicizia" dietro a quelle parole. Un'amicizia, tra l'altro, che lo stesso Vitious ha accettato nella sua forma, ovvero "facciamo finta di non essere amici, diamo soltanto battaglia". Non so come spiegarmi - odio quando non trovo le parole adatte e ne uso un migliaio di troppo, scusami - ma Vitious adatta la tattica "non sono qui per festeggiarti, mica voglio esserti amico, ma intanto sono qui e ti sono vicino". E' un rapporto che si gioca sui silenzi, il loro, un rispetto reciproco che non viene mai espresso e che sta al gioco di Sev del "io non interagisco". Ha fatto più male, perché con gli occhi della mente adesso vedo il senso di tradimento che deve aver provato Vitious nel momento in cui ha aiutato Minerva a scacciarlo da Hogwarts.
Allo stesso modo, poi, quindi, anche il rapporto con Minerva lascia tanto amaro in bocca - e nel dirlo, mi metto anche nei panni di Sev, che ha dovuto fingere di essere davvero un loro traditore e portare la colpa addosso, sentire l'odio "ingiusto" e allo stesso tempo naturale dei suoi colleghi. Ma devo ammetterlo, la stoccata la dà questa battuta, che risuona per il lettore come il più funesto degli echi.
"Perché non avremmo dovuto? Siamo amici, Severus".

E concludo parlando finalmente di Severus (non ho idea di quanto sia lunga sta recensione, scusamiiiiiiiiii). Inutile dire che sei stata bravissima a rendere i suoi modi strascicati, laconici, atoni, le descrizioni del modo in cui inarca il sopracciglio o in cui rimane pietrificato sulla soglia incurante del disagio che procura (e che ho adorato che tutti ignorano imperterritiXD), mi è piaciuto l'accenno alla sua curiosità che fai, quella curiosità che in gioventù ha pagato cara, e che qualcuno ha definito "ficcare il naso", ma è vero, Piton è curioso, brama la conoscenza, e mi piace vedere questo suo aspetto anche nelle piccole cose, in un certo senso dà l'impressione di una pettegolaXD IC è il modo in cui si sorprende, degli altri e di se stesso, la sua frustrazione e insofferenza nel pezzo con Silente, così come mi è piaciuto moltissimo vederlo a nudo nel finale, in quel doppio binario: impassibile fuori, distrutto dentro. E c'è una cosa che sopra tutte mi ha conquistato: è quello sguardo che non distoglie, come a volersi punire ancora di più. Lui vuole vedere perché vuole portare ben impresso nella mente il male che lui ha causato, che non ha impedito, e facendo questo sembra quasi voler ferire anche Silente. Sembra dirgli: ho ragione io, legarsi a qualcuno causa soltanto dolore. Mentre invece Silente gli vuole ricordare che lui è vivo, e non vive solo in nome di una missione, Severus, non importa quello che crede, non è morto con Lily, ha continuato a vivere, a incrociare vite, a intrecciare la sua vita a quella degli altri. E il rifiuto che lui ha verso questi legami, il credere di esserne immune, che mi ha stretto il cuore.
Mi è piaciuto perché lo hai mostrato nella sua forma apparente ma senza tralasciare quella più intima, nascosta, la parte più psicologica se vogliamo. Di Severus abbiamo sia la mostra che dà di sé, sia i retroscena, e possiamo provare sulla sua pelle l'amarezza, la fermezza che si trascina dietro il peso di quello che deve fare, ma soprattutto il dolore, la frustrazione. Di lui mi è piaciuto soprattutto il lato sarcastico, i suoi modi sbottanti con Silente, quando gli dà sia prima sia dopo del "vecchio pazzo" perché manifesta due tipi di dolore, nel primo momento quello di chi si sente in trappola e odia Silente per quello che deve fare, c'è in lui ancora il rifiuto dei suoi sentimenti, Piton ha ormai accettato quello che deve fare, e non ha bisogno che Silente glie lo renda più difficile, o forse crede di poterlo rendere più facile così, più umano; il secondo profuma di dolore e di rabbia, ma soprattutto di un'amara consapevolezza: avrebbe preferito non avere la prova di quanto tenesse a quei suoi amici.

E niente, mi scuso, questa recensione fa schifo. Dovrei citare ogni passaggio perché io ho semplicemente adorato questa storia, la sua semplicità, la sua disarmante semplicità. Il modo in cui rendi iconici i personaggi e profondo il protagonista, ma soprattutto l'attenzione per le dinamiche dell'intreccio, i dettagli, le allusioni, i parallelismi. Davvero, questa storia mi è piaciuta più di quanto io riesca a esprimere, proprio per la fragile umanità che tutti i personaggi possiedono e per il diverso modo in cui la manifestano. Complimenti.
A presto!

Recensore Master
07/08/20, ore 20:40

Ciao :-)
Questa storia è bellissima!
Adoro sempre di più il modo in cui scrivi.
Severus, ma anche gli altri personaggi, mi sono sembrati perfettamente IC.
In cuor mio spero che, anche se nei libri il momento non è presente, la Rowling abbia preso in considerazione questa piccola festa in onore di Severus, un Severus presentato in tutta la sua umanità.
Il dialogo tra Severus e Silente è eccezionale! Sembra quasi una pagina del libro: me lo vedo Silente a organizzare il tutto, Piton accusarlo, ecc. Devo ammettere che in principio la pensavo come Piton: se tutto è destinato a finir male che senso? Eppure la risposta di Silente mi ha spiazziato: forse ha ragione lui. Non lo so, a volte è molto più semplice pensarla come Severus.
La parte finale è un colpo al cuore e, in fondo, conferma la mia teoria pessimista.
Complimenti!
A presto,
Carme93

Recensore Master
30/07/20, ore 11:46

Sei una persona cattiva, Marti. Molto cattiva. T___T

Mi sono innamorata di questa storia, soprattutto del primo paragrafo, ogni parola era così bella... ma la consapevolezza che tutto sarebbe mutato in angst c'era.
Ma che carini che sono i professori a festeggiare il posto di Severus, dai! *^*
Tutti, da Lumacorno che probabilmente voleva solo una scusa per festeggiare a Vitious che vuole sconfiggerlo a scacchi (ma che tenerezza è questa immagine???) a Charity♥ che è dolce come Anna e dice quella frase maledetta a Minerva, che gli tocca affettuosamente la spalla. E io amo tutto, ma non è giusto. Non è proprio giusto Cercando di recensire con un minimo di criterio, comunque, la storia è scritta molto bene (ma su questo sei una garanzia, non avevo dubbi); mi ha colpita moltissimo questa frase:
"Non si scosta dalla porta, non li invita a entrare, eppure riescono a farsi strada comunque,"
Perché sì, sicuramente è vera anche per la contingenza, ma io ci ho visto anche un significato più astratto, con Severus che non cerca di farsi degli amici ma li trova lo stesso; loro trovano lui.
E poi c'è l'amico di Severus, l'unico che per ovvie ragioni ha potuto vedere oltre la sua corazza e conoscere la sua parte migliore. Albus.
Mi è piaciuto il loro dialogo e come si diano del folle a vicenda: pazzo è Albus che, nella prospettiva di Sev, non fa che rendergli più difficile il compito, ma pazzo è anche Severus che crede di poter controllare i propri ricordi.
E infatti, arriviamo all'ultima scena e i ricordi – che ci sono eccome, impossibili da cancellare – fanno male. Moltissimo.
La prima domanda, "A questo servono gli amici, a vederli cadere uno dopo l'altro?" colpisce tantissimo nella sua amarezza.
Anche "Avevo ragione io, vecchio pazzo" ferisce, per motivi ben diversi.
Secondo me avevano ragione entrambi, in fondo.
Inutile dire che, per quanto faccia male, è fin troppo facile comprendere il desiderio di Severus di dimenticare.

Marti, ti prego. Scrivimi una cosa (solo) fluff una volta.

Va bene, smetto di fare il pagliaccio e chiudo questa recensione.
La storia mi è piaciuta molto, soprattutto la prima scena perché sono io, e ti ringrazio davvero per averla scritta ♥ Ci sono troppe poche storie sui professori di Hogwarts e i loro rapporti amicali!
Un bacione grande,
Mari